Re:
christofer2006, 16/09/2007 21.03:
Mi dispiace ma tu stai speculando.
Io a differenza di te mi attengo a ciò che la Scrittura mi rivela.
Io prendo atto del fatto che alla morte accade questo:
(Ecclesiaste 12:7) 7 Quindi la polvere torna alla terra proprio come era e lo spirito stesso torna al [vero] Dio che l’ha dato.
Questo significa che il nostro IO è preservato in DIO. Altro non possiamo dire visto che sarebbe una speculazione. Per questo non entro nel merito delle tue speculazioni che vanno oltre ciò che è scritto. Mi basta accettare la Rivelazione e attendere fiducioso la risurrezione di cui Cristo è il fondamento...
Ora ci siamo! A quanto pare bisogna essere chiari con te per evitare inutili sotterfugi.
La cosa che vorrei che tu prendessi in considerazione è il passo in avanti che hai fatto rispetto al CD con queste tue parole:
" e certo i TdG non vedono nella morte l'annientamento totale della persona, ma solo uno stato di incoscienza in attesa della risurrezione."
"Uno che muore perde l'anima ossia la vita! Ma uno che viene ucciso da un uomo
perde solo apparentemente la vita,
la sua anima in realtà, ossia la sua vita, la vera vita dipende infatti da Dio che lo può risuscitare e che considera tutti morti viventi.
Alla morte la materia torna alla terra
e lo spirito torna a Dio che l'ha dato. Quindi il nostro IO viene preservato in DIO colui che ci riporterà in vita!"
Tu dici che io non conosco la vostra ortodossia, o la vostra antropologia, ma a quanto pare la conosco meglio di te!
Da una parte ho il corpo direttivo il quale insegna:
"potete vivere" gia citato sopra:
"4 Ciò significa che i morti non possono né fare né sentire nulla. I loro pensieri cessano, come dice la Bibbia: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene alcuna salvezza. Il suo spirito se ne esce, egli torna al suo suolo; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. (Salmo 146:3, 4)
Quando l’uomo muore, il suo spirito, la sua forza vitale, sostenuta dalla respirazione, “se ne esce”. Non esiste più. Perciò tutti i sensi dell’uomo — udito, vista, tatto, odorato e gusto — che dipendono dalle sue facoltà mentali, smettono di funzionare. Secondo la Bibbia i morti entrano in uno stato di assoluta incoscienza"
ancora nel 2002 continuava ad insegnare:
W 15-7-2002 pag 6:
"Qual è dunque la condizione dei morti? Pronunciando la sentenza contro Adamo, Geova disse: “Poiché polvere sei e in polvere tornerai”. (Genesi 3:19) Dov’era Adamo prima che Dio lo formasse dalla polvere del suolo e gli desse la vita? Semplicemente non esisteva! Quando morì,
Adamo tornò in quello stato di totale inesistenza. La condizione dei morti è ben illustrata in Ecclesiaste 9:5, 10, dove si legge: “I morti non sanno nulla . . . Nel soggiorno dei morti dove vai, non c’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza”. (La Nuova Riveduta) Scritturalmente,
la morte è uno stato di inesistenza. I morti non hanno consapevolezza né sentimenti né pensieri."
Dall'altro ho le tue parole riportate sopra,
il CD dice che per "spirito che torna a Dio" si intende la semplice forza vitale che "
non esiste piu" parole testuali contenute in potete vivere,
Tu dici che in quello "spirito che torna a Dio" vi è il nostro Io, il quale si trova in uno stato di incoscienza, non sei andato oltre dicendo che questo Io sia vivo ma dormiente, perchè altrimenti avresti affermato il condizionalismo, ma se permetti ti sei avvicinato moltissimo a questa ipotesi.
Ora che ho messo le carte in tavola mi piacerebbe ascoltare qualche tuo fratello in proposito, a chi devo dar ragione al CD o a Cristopher?
Chi dei due dice la verità?
Volevo ricordarti inoltre che Socrate identificò l'anima con il nostro Io individuale, il quale è la nostra autocoscienza, Platone disse che questa conteneva in nuce anche le nostre idee, quindi stai attento quando usi certi termini perchè hanno un significato ben preciso, dicendo che "il nostro io sopravvive alla morte" stai convalidando quello che da sempre combatti, ossia che l'uomo ha un anima che gli sopravvive: immortale per la maggioranza dei cristiani, mortale per i condizionalisti, voi siete a parte, l'uomo non ha niente che gli possa sopravvivere in attesa della resurrezione, egli sarà semplicemente ricreato ex novo.
Fattene una ragione.
Saluti Mario