Il ruolo della teologia nella traduzione biblica

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, [4]
(Mario70)
00domenica 16 settembre 2007 18:01
Re:
christofer2006, 16/09/2007 15.15:


io sono un po stanco di discutere con chi si crede di non avere piu nulla da imparare.



Appunto, sei realmente disposto ad imparare e accettare qualcosa di diverso da quanto tu ora credi? Sei disposto a rivalutare la tua posizione antropologica?

Il passo chiave per comprendere l'antropologia biblica è quello di Genesi in cui è spiegata la creazione dell'uomo e ci viene rivelato come è fatto ossia di materia e alito (o spirito) divino. Il risultato è l'anima ossia vita! Uno che muore perde l'anima ossia la vita! Ma uno che viene ucciso da un uomo perde solo apparentemente la vita, la sua anima in realtà, ossia la sua vita, la vera vita dipende infatti da Dio che lo può risuscitare e che considera tutti morti viventi.

Alla morte la materia torna alla terra e lo spirito torna a Dio che l'ha dato. Quindi il nostro IO viene preservato in DIO colui che ci riporterà in vita! Non serve ricorrere a speculazioni platoniche!



Se "il nostro Io viene preservato in Dio", questo ha una essenza, una vita appunto anche senza essere cosciente, è questo che tu non vuoi capire, se accettassi questo, saresti condizionalista come me, basta solo fare un passettino logico in piu, senza questo passetto, l'Io semplicemente non esiste e quindi via con il clone ecc...
Siamo in un ennesimo cerchio, spero solo che tu abbia capito meglio cosa ha causato la "tua" credenza dell'inesistenza post mortem.
Ciao


christofer2006
00domenica 16 settembre 2007 20:19

il nostro Io viene preservato in Dio",



E' questo ciò che penso da tempo, non ho bisogno di fare un passo in più!

E' mai possibile che vuoi trovare delle divergenze con i TdG anche quando non esistono? Hai lo spirito dal bastian contrario?
(Mario70)
00domenica 16 settembre 2007 20:25
Re:
christofer2006, 16/09/2007 20.19:


il nostro Io viene preservato in Dio",



E' questo ciò che penso da tempo, non ho bisogno di fare un passo in più!

E' mai possibile che vuoi trovare delle divergenze con i TdG anche quando non esistono? Hai lo spirito dal bastian contrario?



Non credo che tu abbia capito bene cosa implica l'accettare le mie parole... saresti disposto a sottoscriverle tutte?
Secondo me saresti accusato di apostasia e chiedo conferma a qualche tuo confratello al riguardo.
Ciao
christofer2006
00domenica 16 settembre 2007 20:29

Non credo che tu abbia capito bene cosa implica l'accettare le mie parole... saresti disposto a sottoscriverle tutte?
Secondo me saresti accusato di apostasia e chiedo conferma a qualche tuo confratello al riguardo.



ma tu sei fuori...
E poi ti arrabbi quando ti dico che non hai afferrato l'essenza della nostra teologia biblica!

Io non devo accettare le tue parole ma l'antropologia biblica che è come te l'abbiamo spiegata nei precedenti interventi...
(Mario70)
00domenica 16 settembre 2007 20:40
Re:
christofer2006, 16/09/2007 20.29:


Non credo che tu abbia capito bene cosa implica l'accettare le mie parole... saresti disposto a sottoscriverle tutte?
Secondo me saresti accusato di apostasia e chiedo conferma a qualche tuo confratello al riguardo.



ma tu sei fuori...
E poi ti arrabbi quando ti dico che non hai afferrato l'essenza della nostra teologia biblica!

Io non devo accettare le tue parole ma l'antropologia biblica che è come te l'abbiamo spiegata nei precedenti interventi...




Sei tu che hai detto:
" E' questo ciò che penso da tempo, non ho bisogno di fare un passo in più!
E' mai possibile che vuoi trovare delle divergenze con i TdG anche quando non esistono? Hai lo spirito dal bastian contrario?"

Dal momento che hai risposto al mio ultimo messaggio mi sembrava logico capire che ti stessi riferendo a quello, quello che sta giocando non sono io ma tu.
christofer2006
00domenica 16 settembre 2007 20:43
Allora proprio non ci capiamo.

Io ho scritto: ""il nostro Io viene preservato in Dio"

e ti ho detto che non si tratta di fare un passo nella tua direzione, visto che da tempo credo ciò, che di fatto è ciò che credono i TdG.

Ma siccome tu spesso fraintendi l'ortodossia e l'ortoprassi dei TdG, non ti rendi conto di avere la stessa teologia e quindi la contesti inutilmente...
(Mario70)
00domenica 16 settembre 2007 20:54
Re:
christofer2006, 16/09/2007 20.43:

Allora proprio non ci capiamo.

Io ho scritto: ""il nostro Io viene preservato in Dio"

e ti ho detto che non si tratta di fare un passo nella tua direzione, visto che da tempo credo ciò, che di fatto è ciò che credono i TdG.

Ma siccome tu spesso fraintendi l'ortodossia e l'ortoprassi dei TdG, non ti rendi conto di avere la stessa teologia e quindi la contesti inutilmente...



Allora per evitare fraintendimenti o giochi di parole rispondi se credi a queste mie precedenti parole:


"Se "il nostro Io viene preservato in Dio", questo ha una essenza, una vita appunto anche senza essere cosciente, è questo che tu non vuoi capire, se accettassi questo, saresti condizionalista come me"

SI o NO?

Lo ripeto piu chiaramente per non creare altre inutili polemiche:

Il nostro spirito che torna a Dio: è la nostra essenza, il nostro io, il quale rimane vivo ma incosciente, in uno stato di sonno, in attesa di essere trasferito in un nuovo corpo alla resurrezione?

Si o No?

Stavolta non giocare.
christofer2006
00domenica 16 settembre 2007 21:03
Mi dispiace ma tu stai speculando.
Io a differenza di te mi attengo a ciò che la Scrittura mi rivela.

Io prendo atto del fatto che alla morte accade questo:

(Ecclesiaste 12:7) 7 Quindi la polvere torna alla terra proprio come era e lo spirito stesso torna al [vero] Dio che l’ha dato.

Questo significa che il nostro IO è preservato in DIO. Altro non possiamo dire visto che sarebbe una speculazione. Per questo non entro nel merito delle tue speculazioni che vanno oltre ciò che è scritto. Mi basta accettare la Rivelazione e attendere fiducioso la risurrezione di cui Cristo è il fondamento...
(Mario70)
00domenica 16 settembre 2007 22:35
Re:
christofer2006, 16/09/2007 21.03:

Mi dispiace ma tu stai speculando.
Io a differenza di te mi attengo a ciò che la Scrittura mi rivela.

Io prendo atto del fatto che alla morte accade questo:

(Ecclesiaste 12:7) 7 Quindi la polvere torna alla terra proprio come era e lo spirito stesso torna al [vero] Dio che l’ha dato.

Questo significa che il nostro IO è preservato in DIO. Altro non possiamo dire visto che sarebbe una speculazione. Per questo non entro nel merito delle tue speculazioni che vanno oltre ciò che è scritto. Mi basta accettare la Rivelazione e attendere fiducioso la risurrezione di cui Cristo è il fondamento...



Ora ci siamo! A quanto pare bisogna essere chiari con te per evitare inutili sotterfugi.
La cosa che vorrei che tu prendessi in considerazione è il passo in avanti che hai fatto rispetto al CD con queste tue parole:

" e certo i TdG non vedono nella morte l'annientamento totale della persona, ma solo uno stato di incoscienza in attesa della risurrezione."

"Uno che muore perde l'anima ossia la vita! Ma uno che viene ucciso da un uomo perde solo apparentemente la vita, la sua anima in realtà, ossia la sua vita, la vera vita dipende infatti da Dio che lo può risuscitare e che considera tutti morti viventi.
Alla morte la materia torna alla terra e lo spirito torna a Dio che l'ha dato. Quindi il nostro IO viene preservato in DIO colui che ci riporterà in vita!"

Tu dici che io non conosco la vostra ortodossia, o la vostra antropologia, ma a quanto pare la conosco meglio di te!
Da una parte ho il corpo direttivo il quale insegna:

"potete vivere" gia citato sopra:
"4 Ciò significa che i morti non possono né fare né sentire nulla. I loro pensieri cessano, come dice la Bibbia: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene alcuna salvezza. Il suo spirito se ne esce, egli torna al suo suolo; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. (Salmo 146:3, 4) Quando l’uomo muore, il suo spirito, la sua forza vitale, sostenuta dalla respirazione, “se ne esce”. Non esiste più. Perciò tutti i sensi dell’uomo — udito, vista, tatto, odorato e gusto — che dipendono dalle sue facoltà mentali, smettono di funzionare. Secondo la Bibbia i morti entrano in uno stato di assoluta incoscienza"


ancora nel 2002 continuava ad insegnare:
W 15-7-2002 pag 6:

"Qual è dunque la condizione dei morti? Pronunciando la sentenza contro Adamo, Geova disse: “Poiché polvere sei e in polvere tornerai”. (Genesi 3:19) Dov’era Adamo prima che Dio lo formasse dalla polvere del suolo e gli desse la vita? Semplicemente non esisteva! Quando morì, Adamo tornò in quello stato di totale inesistenza. La condizione dei morti è ben illustrata in Ecclesiaste 9:5, 10, dove si legge: “I morti non sanno nulla . . . Nel soggiorno dei morti dove vai, non c’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza”. (La Nuova Riveduta) Scritturalmente, la morte è uno stato di inesistenza. I morti non hanno consapevolezza né sentimenti né pensieri."

Dall'altro ho le tue parole riportate sopra,

il CD dice che per "spirito che torna a Dio" si intende la semplice forza vitale che "non esiste piu" parole testuali contenute in potete vivere,

Tu dici che in quello "spirito che torna a Dio" vi è il nostro Io, il quale si trova in uno stato di incoscienza, non sei andato oltre dicendo che questo Io sia vivo ma dormiente, perchè altrimenti avresti affermato il condizionalismo, ma se permetti ti sei avvicinato moltissimo a questa ipotesi.
Ora che ho messo le carte in tavola mi piacerebbe ascoltare qualche tuo fratello in proposito, a chi devo dar ragione al CD o a Cristopher?
Chi dei due dice la verità?
Volevo ricordarti inoltre che Socrate identificò l'anima con il nostro Io individuale, il quale è la nostra autocoscienza, Platone disse che questa conteneva in nuce anche le nostre idee, quindi stai attento quando usi certi termini perchè hanno un significato ben preciso, dicendo che "il nostro io sopravvive alla morte" stai convalidando quello che da sempre combatti, ossia che l'uomo ha un anima che gli sopravvive: immortale per la maggioranza dei cristiani, mortale per i condizionalisti, voi siete a parte, l'uomo non ha niente che gli possa sopravvivere in attesa della resurrezione, egli sarà semplicemente ricreato ex novo.
Fattene una ragione.
Saluti Mario
christofer2006
00lunedì 17 settembre 2007 11:03
Stai facendo solo della demagogia. La mia conclusione antropologica corrisponde alla visione ufficiale dei TdG. Putroppo tu non avendo mai capito correttamente la teologia biblica dei TdG, arrivi a tutti i costi torcere il pensiereo espresso nelle pubblicazioni. Da sempre i TdG insegnano che la risurrezione consiste non nella creazione di un clone (idea del tutto bizzarra) ma nel risveglio della personalità precedente, che è preservata in Dio.


ossia che l'uomo ha un anima che gli sopravvive: immortale per la maggioranza dei cristiani, mortale per i condizionalisti, voi siete a parte, l'uomo non ha niente che gli possa sopravvivere in attesa della resurrezione, egli sarà semplicemente ricreato ex novo.
Fattene una ragione.



Qui sei totalmente fuori strada. Biblicamente non esiste alcua anima che sopravvive alla morte. L'anima è il risultato della crezione di Dio, ossia dell'incontro della materia inanimata con lo spirito vitale proveniente da Dio. Il risultato è appunto l'anima, la vita, un essere vivente! Alla morte non c'è alcuna anima che sopravvive. Il nostro spirito (che non è una essere spirituale) torna a Dio che può riscuscitarci al momento opportuno, ripristinando la stessa persona che è morta (non le stesse cellule e molecole!) lo stesso IO, preservato in Dio.

Questo è il dato che emerge dalle scritture. Il resto è speculazione extrabiblica!

Spero ti sia più chiaro il punto.
christofer2006
00lunedì 17 settembre 2007 11:17
Vorrei fare una richiesta ai moderatori.

Visto che in questa discussione intitolata Il ruolo della teologia nella traduzione biblica siamo andati fuori tema parlando dell'anima, non sarebbe meglio separare tutta la parte in cui si inizia a parlare appunto di anima e creare un'apposita discussione intitolata anima: immortale o mortale?

Grazie
(Mario70)
00lunedì 17 settembre 2007 18:13
Re:
christofer2006, 17/09/2007 11.03:

Stai facendo solo della demagogia. La mia conclusione antropologica corrisponde alla visione ufficiale dei TdG. Putroppo tu non avendo mai capito correttamente la teologia biblica dei TdG, arrivi a tutti i costi torcere il pensiereo espresso nelle pubblicazioni. Da sempre i TdG insegnano che la risurrezione consiste non nella creazione di un clone (idea del tutto bizzarra) ma nel risveglio della personalità precedente, che è preservata in Dio.


ossia che l'uomo ha un anima che gli sopravvive: immortale per la maggioranza dei cristiani, mortale per i condizionalisti, voi siete a parte, l'uomo non ha niente che gli possa sopravvivere in attesa della resurrezione, egli sarà semplicemente ricreato ex novo.
Fattene una ragione.



Qui sei totalmente fuori strada. Biblicamente non esiste alcua anima che sopravvive alla morte. L'anima è il risultato della crezione di Dio, ossia dell'incontro della materia inanimata con lo spirito vitale proveniente da Dio. Il risultato è appunto l'anima, la vita, un essere vivente! Alla morte non c'è alcuna anima che sopravvive. Il nostro spirito (che non è una essere spirituale) torna a Dio che può riscuscitarci al momento opportuno, ripristinando la stessa persona che è morta (non le stesse cellule e molecole!) lo stesso IO, preservato in Dio.

Questo è il dato che emerge dalle scritture. Il resto è speculazione extrabiblica!

Spero ti sia più chiaro il punto.



A me è chiarissimo sei tu che a quanto pare non sei in grado di capire quanto ho cercato faticosamente di spiegarti...
Ho solo cercato di farti capire che i termini possono significare varie cose e che a volte sono sinonimi e che quello che noi intendiamo con "anima" a volte è riconducibile a nephesh a volte a ruah ma vedo che è inutile.
Continui a sostenere cose che il tuo "schiavo fedele e discreto" non dice, spiegando che sono io a non aver capito la vostra teologia... siamo giunti alla frutta a quanto pare...
A questo punto spero che altri abbiano afferrato le mie argomentazioni meglio di te e che possano imparare qualcosa di piu della solita minestra che gli viene riscaldata in sala almeno su questo argomento.
Bisogna inoltre prendersi la responsabilità nell'uso dei termini che si usa o si sceglie di usare, questo vale per la WT che ha usato e continua ad usare "inesistenza" per lo stato di post mortem (lamentandosi poi delle ovvie teorie alternative che ne derivano) e il tuo "nostro Io" termine preso dalla filosofia socratica e platonica i quali racchiudono proprio in quelle due paroline tutto il concetto di anima.


Ciao Mario
(Mario70)
00lunedì 17 settembre 2007 18:17
Re:
christofer2006, 17/09/2007 11.17:

Vorrei fare una richiesta ai moderatori.

Visto che in questa discussione intitolata Il ruolo della teologia nella traduzione biblica siamo andati fuori tema parlando dell'anima, non sarebbe meglio separare tutta la parte in cui si inizia a parlare appunto di anima e creare un'apposita discussione intitolata anima: immortale o mortale?

Grazie




Io non credo che siamo andati fuori tema dal momento che la dottrina precostituita della "mortalità dell'anima" ha influenzato la traduzione della TNM, la quale ha reso tutti i passi che parlano di nephesh con "anima" come se questo fosse il solo significato, e lo stesso ha fatto con ruah traducendolo sempre con "spirito", quindi parlare dell'assurdità e delle contraddizioni di una delle loro dottrine base come questa, ci ricorda quanto questa traduzione sia stsata fuorviata dal preconcetto religioso anche piu delle altre versioni.

Saluti Mario
barnabino
00lunedì 17 settembre 2007 21:19
Caro Mario,


la dottrina precostituita della "mortalità dell'anima" ha influenzato la traduzione della TNM



Non vedo come, la TNM traduce, non a caso, sistematicamente nefesh/psychè con "anima" senza entrare nel merito del significato di queste parole.

Semmai è la CEI che in maniera teologica traduce nefesh/psychè SOLO nei passi che i traduttori intendono come qualcosa che sopravvive dopo la morte interpretando i passi, come del rerto è evidente nei passi che tu hai citato a "difesa" della presunta immortalità dell'anima.

Shalom

Teodoro Studita
00martedì 18 settembre 2007 00:14

la TNM traduce, non a caso, sistematicamente nefesh/psychè con "anima" senza entrare nel merito del significato di queste parole.



Questa non è una cosa molto furba da dire, perché se tutti i lessici riportano alcune decine di significati di נפש e la TNM ne usa solo uno è evidente che una delle due parti sbaglia, e di grosso, e non ci vuole una grande scienza per capire quale, basta leggere cosa diventano alcuni brani con la resa della TNM come:

“i ciondoli e i braccialetti e i veli, le acconciature per il capo e le catenelle dei piedi e le fasce per il petto e le ‘case dell’anima’ …” Is 3,19-20
- (CEI: … orecchini, braccialetti, veli, bende, catenine ai piedi, cinture, boccette di profumi, …).

“L’uomo di amorevole benignità tratta rimunerativamente la sua propria anima, ma la persona crudele dà l’ostracismo al suo proprio organismo” Pr 11,17
– (CEI: Benefica se stesso l’uomo misericordioso, il crudele invece tormenta la sua stessa carne”

Al di là dell'italiano che definire oscuro è del tutto eufemistico.

Neanche le casalinghe delle sale del regno scambiano animali domestici e boccette di profumi per "anime".... se solo si rendessero conto...
Ma di certo ne dovrà rendere conto il Corpo Direttivo, prima o poi.

Cordialità,
christofer2006
00martedì 18 settembre 2007 15:40
Soprassiedo alle sterili critiche di Teodoro, anche perchè sono già state ampiamente trattate in altre discussioni. Torno sulla questione anima.

Come ho già spiegato, biblicamente non esiste alcua anima che sopravviva alla morte. L'anima è il risultato della crezione di Dio, ossia dell'incontro della materia inanimata con lo spirito vitale proveniente da Dio. Il risultato è appunto l'anima, la vita, un essere vivente! Alla morte non c'è alcuna anima che sopravvive. Il nostro spirito (che non è un essere spirituale) torna a Dio che può riscuscitarci al momento opportuno, ripristinando la stessa persona che è morta (non le stesse cellule e molecole!) lo stesso IO, preservato in Dio.

Nella Bibbia infatti l'anima non è una componente immateriale o razionale della natura umana che sopravvive alla morte del copro, come alcuni erroneamente credano, fuorviati dalla filosofia platonica.
Piuttosto l'anima costituisce la vita fisica e spirituale nella sua totalità!
Quindi la sopravvivenza dell'identità personale non dipende dalal continuità delle sostanze fisiche o spirituali, ma dalla conservazione che Dio mette in atto in merito al carattere e alla personalità di ogni individuo. La questione della preservazione della nostra identità è di tipo psicologio e non ontologico e si realizza esercitando fede in Dio che ha donato il suo unigenito Figlio per salvare ongi essere umano nella sua unicità non per creare delle copie, dei cloni!

E' Dio che garantisce la preservazione del nostro Io, della nostra personalità, non una componente immateriale e spirituale che sopravvivrebbe alla morte del corpo fisico, idea balzana del tutto estranea alle Sacre Scrittue!
descubridor
00martedì 18 settembre 2007 17:17
Re:
Teodoro Studita, 18/09/2007 00.14:


la TNM traduce, non a caso, sistematicamente nefesh/psychè con "anima" senza entrare nel merito del significato di queste parole.



Questa non è una cosa molto furba da dire, perché se tutti i lessici riportano alcune decine di significati di נפש e la TNM ne usa solo uno è evidente che una delle due parti sbaglia, e di grosso, e non ci vuole una grande scienza per capire quale, basta leggere cosa diventano alcuni brani con la resa della TNM come:

“i ciondoli e i braccialetti e i veli, le acconciature per il capo e le catenelle dei piedi e le fasce per il petto e le ‘case dell’anima’ …” Is 3,19-20
- (CEI: … orecchini, braccialetti, veli, bende, catenine ai piedi, cinture, boccette di profumi, …).

“L’uomo di amorevole benignità tratta rimunerativamente la sua propria anima, ma la persona crudele dà l’ostracismo al suo proprio organismo” Pr 11,17
– (CEI: Benefica se stesso l’uomo misericordioso, il crudele invece tormenta la sua stessa carne”

Al di là dell'italiano che definire oscuro è del tutto eufemistico.

Neanche le casalinghe delle sale del regno scambiano animali domestici e boccette di profumi per "anime".... se solo si rendessero conto...
Ma di certo ne dovrà rendere conto il Corpo Direttivo, prima o poi.

Cordialità,



Ahi ahi.
Da un emerito biblista ( che pero fa citazioni in spagnolo senza conoscerlo) una polemica da bar cosi? Mica una cosa tanto furba.
La risposta si trova nel thread aperto da Dario from ecc.
Per quanto riguarda le casalinghe tdg noto un fine umorismo.
Chissa' se le signore che frequentano le chiese ortodosse sanno che nella Bibbia si trovano le due scritture citate.
Come diceva Febo Conti: Chissa' chi lo sa .

Teodoro Studita
00martedì 18 settembre 2007 17:39
Guarda, qui non c'è nessuna polemica, solo il fatto che tutti i lessici elencano diverse pagine di significati per נפש e la TNM ne usa uno solo. Per fare un esempio il Baumgartner raggruppa i principali significati in:

1- Gola
2- Collo
3- Alito / soffio / respiro
4- Essere vivente animale
5- Persona umana
6- Personalità
7- Vita
8- Anima
9- Cadavere
10- Tomba

Questo solo per citare i significati principali. Ora se c'è una ragione per cui la TNM usi sempre e solo il significato "anima" oltre alla difesa di un concetto precostituito sull'anima non so, né ho visto thread a riguardo per quel poco che leggo Agape. Di certo dal punto di vista di teoria della traduzione si tratta di una scelta grossolanamente errata, non certo di una "sterile critica", ma di una banale osservazione cui può giungere qualunque studente di quarta ginnasio, che quando traduce le sue versioni si trova ogni volta a dover scegliere il significato giusto a seconda del contesto. Questo livellamento semantico semplicemente non esiste, né in giro vedo semitisti che possano pensare di scrivere qualcosa di vagamente ragionevole su questa assurdità.



descubridor
00martedì 18 settembre 2007 18:37
Re:
Teodoro Studita, 18/09/2007 17.39:

Guarda, qui non c'è nessuna polemica, solo il fatto che tutti i lessici elencano diverse pagine di significati per נפש e la TNM ne usa uno solo. Per fare un esempio il Baumgartner raggruppa i principali significati in:

1- Gola
2- Collo
3- Alito / soffio / respiro
4- Essere vivente animale
5- Persona umana
6- Personalità
7- Vita
8- Anima
9- Cadavere
10- Tomba

Questo solo per citare i significati principali. Ora se c'è una ragione per cui la TNM usi sempre e solo il significato "anima" oltre alla difesa di un concetto precostituito sull'anima non so, né ho visto thread a riguardo per quel poco che leggo Agape. Di certo dal punto di vista di teoria della traduzione si tratta di una scelta grossolanamente errata, non certo di una "sterile critica", ma di una banale osservazione cui può giungere qualunque studente di quarta ginnasio, che quando traduce le sue versioni si trova ogni volta a dover scegliere il significato giusto a seconda del contesto. Questo livellamento semantico semplicemente non esiste, né in giro vedo semitisti che possano pensare di scrivere qualcosa di vagamente ragionevole su questa assurdità.






***oltre alla difesa di un concetto precostituito sull'anima

Questa e' una tua congettura.
Ricordo che quando ero in quarta ginnasio le versioni che mi venivano date erano versioni dal greco ovviamente e non dall'ebraico.
In ogni caso il termine anima viene usato nella TNM per indicare:
1) Gli animali
2) Una persona.
3) La creatura e' mortale
4) Vita come persona intelligente
5) Anima liberata dallo Sceol
6) Cadavere
ecc.
La scelta di tradurre anima e' coerente con quello che le Scritture insegnano relativamente all'anima.
Ma qui si aprirebbe un altro thread.
E' assurdo accusare la TNM di scelte grossolane quando vi sono autori che l'hanno apprezzata. O se non sono della mia parrocchia sono degli incompetenti?
E il sospetto della polemica da bar rimane


(Mario70)
00martedì 18 settembre 2007 19:05
Re: Re:
descubridor, 18/09/2007 18.37:



***oltre alla difesa di un concetto precostituito sull'anima

Questa e' una tua congettura.
Ricordo che quando ero in quarta ginnasio le versioni che mi venivano date erano versioni dal greco ovviamente e non dall'ebraico.
In ogni caso il termine anima viene usato nella TNM per indicare:
1) Gli animali
2) Una persona.
3) La creatura e' mortale
4) Vita come persona intelligente
5) Anima liberata dallo Sceol
6) Cadavere
ecc.
La scelta di tradurre anima e' coerente con quello che le Scritture insegnano relativamente all'anima.
Ma qui si aprirebbe un altro thread.
E' assurdo accusare la TNM di scelte grossolane quando vi sono autori che l'hanno apprezzata. O se non sono della mia parrocchia sono degli incompetenti?
E il sospetto della polemica da bar rimane




Il termine "anima" nella tnm non viene usato per indicare niente, in quanto non si traduce con altro, ci si limita ad usarlo come unica parola equivalente, se fosse come dici tu, avrebbero tradotto nephesh con le parole da te menzionate in base al contesto, e non è stato fatto, ossia "persona", "vita", "animale" ecc...
ma fa piu comodo che i traduttori l'abbiano lasciata cosi, in modo che determinate scritture per gli ignoranti (in base all'etimologia) leggano "l'anima che pecca essa stessa morirà" invece che la reale "chi [la persona] pecca muore" Sono curioso di sentiure il tuo personale punto di vista su quanto ho scritto al post del 16/09/2007 22.35 mi interessa molto credimi.
Ciao



descubridor
00mercoledì 19 settembre 2007 18:24
Re: Re: Re:
(Mario70), 18/09/2007 19.05:


Il termine "anima" nella tnm non viene usato per indicare niente, in quanto non si traduce con altro, ci si limita ad usarlo come unica parola equivalente, se fosse come dici tu, avrebbero tradotto nephesh con le parole da te menzionate in base al contesto, e non è stato fatto, ossia "persona", "vita", "animale" ecc...
ma fa piu comodo che i traduttori l'abbiano lasciata cosi, in modo che determinate scritture per gli ignoranti (in base all'etimologia) leggano "l'anima che pecca essa stessa morirà" invece che la reale "chi [la persona] pecca muore" Sono curioso di sentiure il tuo personale punto di vista su quanto ho scritto al post del 16/09/2007 22.35 mi interessa molto credimi.
Ciao






Ma perche' anche tu scadi nelle polemiche da bar?
Ezec.18:4: Ti devo citare dal libro di Felix le oltre trenta versioni che traducono come la TNM?
Sono sempre le stesse trite e ritrite obiezioni gia' confutate un mucchio di volte.
Nell'altro trhread mi scrivi che ti sollecito le sinapsi.
Be', vedi di fare anche tu altrettanto scrivendo cose un pochino piu' originali e non scontate.
Il post che mi suggerisci lo leggo appena posso.


(Mario70)
00mercoledì 19 settembre 2007 19:36
Re: Re: Re: Re:
descubridor, 19/09/2007 18.24:



Ma perche' anche tu scadi nelle polemiche da bar?
Ezec.18:4: Ti devo citare dal libro di Felix le oltre trenta versioni che traducono come la TNM?
Sono sempre le stesse trite e ritrite obiezioni gia' confutate un mucchio di volte.
Nell'altro trhread mi scrivi che ti sollecito le sinapsi.
Be', vedi di fare anche tu altrettanto scrivendo cose un pochino piu' originali e non scontate.
Il post che mi suggerisci lo leggo appena posso.




Ezechiele voleva solo essere un esempio, se non si traduce un termine in base al suo significato migliore, come si fa sempre nella tnm tranne in rari casi come nei riguardi di nephesh, si induce il lettore ad argomentazioni errate.
Ovviamente in questo caso la TNM non è la sola ad aver scelto male il termine.
Ciao

descubridor
00giovedì 20 settembre 2007 10:02
Re: Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 19/09/2007 19.36:


Ezechiele voleva solo essere un esempio, se non si traduce un termine in base al suo significato migliore, come si fa sempre nella tnm tranne in rari casi come nei riguardi di nephesh, si induce il lettore ad argomentazioni errate.
Ovviamente in questo caso la TNM non è la sola ad aver scelto male il termine.
Ciao




Ah , Ezechiele e' solo un esempio e la responsabilita' e' sempre degli altri se non dicono le cose che voglio io.
Vabbe', contento tu.


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:39.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com