La commemorazione non ha motivo d'esserci secondo 1 Co 11:26!!!!!

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M.Tamburino
00giovedì 9 marzo 2006 12:07
Premessa
Caro fratellino Clint, è giunta l'ora (ed è questa!) in cui il fratellino Tamburino (fa pure rima, hai visto? [SM=g27987] ) tenti di correggere alcuni tuoi svarioni e smussi un po' di angoli spigolosi fdgtr

Rispondo qui visto che l'altro forum è stato chiuso...

Il modo in cui mischi 3D, domande e risposte, dovrebbe già farti riflettere sul modo perlomeno bizzarro che hai di fare ogni tanto un gran bel That's Amore della Findus.

Che capitolo 6 versetto 66 sia da mettere in relazione al numero 666 credo che non sia neppure commentabile.

Questo era un intervento di di Flash.

Ahhhh, adesso Giovanni quando scriveva riportava pure il numero dei versi. Peccato che furono introdotti parecchio tempo dopo ...

Questo era il mio intervento (così, giusto per separare un po' gli ingredienti del minestrone)

Bè che dire, la Parola di D_o è parola come le altre... invidio un pò i protestanti quando si fanno affermazioni del genere...

Questa era la tua lungimirante sintesi.

Svolgimento
Ti garantisco che quando vedo una tale "bibliomanzia" da parte di un cattolico, sono io che invidio i Protestanti, te lo assicuro. E non perché accusi i Protestanti di essere bibliomanti ma piuttosto perché, parafrasando il nostro Saulo "se tu che sei cattolico, vivi alla maniera dei protestanti, come puoi pretendere che i protestanti vivano alla maniera dei cattolici"?
Fuori della metafora, il tuo sincero desiderio di fare una sintesi dei due approcci allo scopo quasi di "purificare" le dottrine diaboliche infiltrate nel cattolicesimo è francamente disarmante. O peggio di correggerne i metodi di lettura.
Sei tu che, se proprio proprio ti piace l'approccio dei fondamentalisti (lo dico senza disprezzo alcuni), cadi in errore quando prendi la numerazione fatta da dei copisti (e comunque non dagli agiografi e quindi nemmeno da Giovanni), numerazione che è al pari di una glossa, e la ergi a Parola di Dio.
Non solo, non contento di questo, ne ricavi anche una bella inferenza "profetica" ...

Ti do un consiglio spassionato: lascia perdere e soprattutto, scegli meglio le fonti (anche internettiane) alle quali abbeverarti. Ecco Internet, quello sì che sarebbe un buon veicolo per gli agenti infettivi dell'apostasia.

[SM=g28003]
ClintEastwood82
00venerdì 10 marzo 2006 12:45

Il modo in cui mischi 3D, domande e risposte, dovrebbe già farti riflettere sul modo perlomeno bizzarro che hai di fare ogni tanto un gran bel That's Amore della Findus.


Mmhh, e dove rispondevo,visto che qualcuno ha lucchettato l'altro topic, sulla luna? [SM=g27991]



cadi in errore quando prendi la numerazione fatta da dei copisti (e comunque non dagli agiografi e quindi nemmeno da Giovanni), numerazione che è al pari di una glossa, e la ergi a Parola di Dio.
Non solo, non contento di questo, ne ricavi anche una bella inferenza "profetica" ...


E questi copisti come hanno organizzato la numerazione? Allora bisogna dire che lo hanno fatto apposta a far ricadere la numerazione cap.6 verso 66 su quel passo che non dirmi che non indica "apostasia" , perchè la indica lontano un miglio, e quindi sono stati i copisti i primi fondamentalisti.
Lo avranno fatto apposta mettila come vuoi, pero' non dirmi che quei versi non indicano apostasia, a prescindere dal numero del verso che gli fa da cornice.




Ti do un consiglio spassionato: lascia perdere e soprattutto, scegli meglio le fonti (anche internettiane) alle quali abbeverarti. Ecco Internet, quello sì che sarebbe un buon veicolo per gli agenti infettivi dell'apostasia.


Veramente me ne ero accorto da solo, senza nessun riferimento internet. [SM=g27987]



M.Tamburino
00venerdì 10 marzo 2006 13:28
... che tradotto in meneghino vuol dire "rob de matt".

Segnati comunque anche quest'apostasia antesignana

I Cron 6:66

[Agli altri figli di Merari della tribù di Zàbulon furono assegnate] Chesbon con i pascoli e Iazer con i pascoli. [SM=g27991]

ClintEastwood82
00venerdì 10 marzo 2006 13:52

I copisti quando hanno organizzato la numerazione della Bibbia in capitoli e versetti lo avrebbero quindi fatto su ispirazione divina!!!!


Ci rinuncio Sandra.. [SM=g27989]



Agli altri figli di Merari della tribù di Zàbulon furono assegnate] Chesbon con i pascoli e Iazer con i pascoli.



Bè andarsene a far pascolare le pecore e abbandare il Cristo sono la stessa cosa , giusto [SM=g27997]
M.Tamburino
00venerdì 10 marzo 2006 14:19
Hai una capacità di sintesi, fenomenale, Clint! Lo dico per sul serio ...

In effetti la parabola matteana della separazione tra le pecore e le capre si ricollega perfettamente a questa "profezia" nascosta (poi neanche tanto surrettiziamente, viste le coordinate numeriche evidenti ... per i posteri, intendo): quale migliore rappresentazione plastica della fine dell'apostasia se non la separazione che avverrà, quel dì, tra le pecore che seguono l'agnello e le capre che seguono il "caprone [SM=g27997] "?

E dove pascoleranno i redenti? Numeri 21:27 Per questo dicono i poeti: «Entrate in Chesbon!». Se poi la leggi con l'invito che il vegliardo fa e cioè "Uscite da essa, popolo mio!» riferendosi a Babilonia la prostituta ... il quadro è completo!!!

O no? [SM=g27993] jyhu [SM=g27994] [SM=g27993]

PS E con questo vi lascio. Per questa settimana ho vissuto anche troppe emozioni. Eppoi siamo in Quaresima, è meglio che mi astenga un po' da queste edificanti lezioni (meglio mortificare la golosità). Besos a todos ... [SM=g28003]

[Modificato da M.Tamburino 10/03/2006 14.21]

Ancientofdays
00lunedì 26 marzo 2007 00:33
Durante la commemorazione annuale dei TdG , tutti i presenti sono semplici osservatori della cerimonia.
I partecipanti sono un ristretto numero.

Ma durante l'ultima cena di Gesù non ci fu distinzione tra partecipanti e osservatori, furono tutti partecipi , e il Signore comandoò di ripetere con le stesse modalità.

Cosa e come facevano i primi cristiani lo sappiamo da Corinti e dalla Didachè, tutti partecipavano.

Manca il sostegno scritturale per discriminare tra partecipanti e osservatori.

Sbaglio ?


Polymetis
00lunedì 26 marzo 2007 01:53
Semplicemente i TdG ritengono che nel I secolo si stessero radunando ancora i 144.000 mila, e dunque coloro che hanno diritto al banchetto, mentre oggi costoro sono rarissimi .
Vitale
00lunedì 26 marzo 2007 02:12
Re:

Come ben saprai alla WTS é essenziale il n° per fare n° per la stesura dei rapporti annuali.
Biblicamente non le interessa un'H

Vitale

maria pi.d'a.
00lunedì 26 marzo 2007 03:14
Re: Re:

Scritto da: Vitale 26/03/2007 2.12

Come ben saprai alla WTS é essenziale il n° per fare n° per la stesura dei rapporti annuali.
Biblicamente non le interessa un'H

Vitale




La solita sparata becera e gratuita e del tutto priva di cognizione di causa
in quanto Vitale non è evidentemente nè un biblista nè uno studente biblico, ma uno che parla per pregiudizi.

Passando ad argomenti più seri e concreti ( e premettendo che Polymetis ha fatto una osservazione corretta e appropriata ) le basi scritturali che distinguono i partecipanti e i non partecipanti ci sono e sono molto chiare.

In Luca 2:28-30 Gesù dice agli apostoli partecipi del pane e del calice che questi costituivano il segno del patto con loro per un regno affinchè sedessero su troni
per giudicare tutta l'umanita raffigurata dalle dodici tribù di Israele.

Gli apostoli e i cristiani del primo secolo sono le primizie di cui parla giacomo nella sua lettera e Apocalisse quando indica come felici e santi quelli che hanno la prima risurrezione.

I santi che avrebbero ricevuto il Regno, coerentemente con quanto afferma Gesù, sono menzionati anche in Daniele 7:27.

In questo passo, dopo aver dichiarato che dominio dignità e regno vengono conferiti a Gesù Cristo ( il figlio dell'uomo ), si afferma che il regno su tutti i regni che stanno sotto tutti i cieli ( cioè ovviamente sulla terra ) viene dato a tempo indefinito anche ai santi del supremo e tutti i popoli e i domini ( sulla terra ) avrebbero ubbidito anche a loro.

Chi non si sente partecipe di questo patto per regnare sulla terra sul genere umano,
ma si sente semplicemente una persona che aspira a beneficiare del governo di questi amorevoli governanti, ovviamente assiste come osservatore senza partecipare all'assunzione del pane e del calice di vino.

Partecipare a tale assunzione spetta esclusivamente a coloro che sentono la forza dello spirito di Dio che li indica futuri re e sacerdoti a favore di tutti componenti del genere umano che popolerà felicemente il nuovo mondo di Geova.

Spero di aver esposto con sufficiente chiarezza quel che dice la Bibbia in merito a questo argomento.

MARIA
Ancientofdays
00lunedì 26 marzo 2007 10:39
Re: Re: Re:

Scritto da: maria pi.d'a. 26/03/2007 3.14


Passando ad argomenti più seri e concreti ( e premettendo che Polymetis ha fatto una osservazione corretta e appropriata ) le basi scritturali che distinguono i partecipanti e i non partecipanti ci sono e sono molto chiare.

In Luca 2:28-30 Gesù dice agli apostoli partecipi del pane e del calice che questi costituivano il segno del patto con loro per un regno affinchè sedessero su troni
per giudicare tutta l'umanita raffigurata dalle dodici tribù di Israele.

Gli apostoli e i cristiani del primo secolo sono le primizie di cui parla giacomo nella sua lettera e Apocalisse quando indica come felici e santi quelli che hanno la prima risurrezione.

I santi che avrebbero ricevuto il Regno, coerentemente con quanto afferma Gesù, sono menzionati anche in Daniele 7:27.

In questo passo, dopo aver dichiarato che dominio dignità e regno vengono conferiti a Gesù Cristo ( il figlio dell'uomo ), si afferma che il regno su tutti i regni che stanno sotto tutti i cieli ( cioè ovviamente sulla terra ) viene dato a tempo indefinito anche ai santi del supremo e tutti i popoli e i domini ( sulla terra ) avrebbero ubbidito anche a loro.

Chi non si sente partecipe di questo patto per regnare sulla terra sul genere umano,
ma si sente semplicemente una persona che aspira a beneficiare del governo di questi amorevoli governanti, ovviamente assiste come osservatore senza partecipare all'assunzione del pane e del calice di vino.

Partecipare a tale assunzione spetta esclusivamente a coloro che sentono la forza dello spirito di Dio che li indica futuri re e sacerdoti a favore di tutti componenti del genere umano che popolerà felicemente il nuovo mondo di Geova.

Spero di aver esposto con sufficiente chiarezza quel che dice la Bibbia in merito a questo argomento.

MARIA



Cara Maria,
io no ci vedo tutta questa chiarezza.

Nella migliore dele ipotesi riesco a intravedere dalle scritture che tu hai citato estrapolandole quà e la , una distinzione in due classi (RenantiUnti-GovernatiGrandeFolla) che è fondamentale nella dottrina TdG, ma che però è fuori tema rispetto a quello che chiedevo io.

Provo a formulare un po' diversamente la questione.

Se è vero , come tu sostieni, che Gesù si riferiva esclusivamente ad un gruppo privilegiato di cristiani nel comandare "fate questo cosa in memoria di me", dove è in indicato che un altro gruppo di cristiani doveva " osservare o guardare quelli che facevano quella cosa in memoria di Cristo" ?

E , quindi, se un TdG della grande folla non può partecipare, perchè dovrebbe essere invitato a "guardare" ?

Dove trovi l'evidenza biblica di un invito di Gesù a "guardare" quelli che partecipano ?

p.s. Io comunque in tanti anni di commemorazioni non ho mai osservato nessuno prendere gli emblemi, non so voi. Questo perchè come diceva Poly i partecipanti autorizzati sono in numero piccolissimo: circa uno su undici congregazioni.

ciao
libero1978
00lunedì 26 marzo 2007 13:41
Non so dove sia scritto che i non partecipanti devono assistere
alla Commemorazione, ma comprendo che assistere alla Commemorazione è edificante anche per coloro che beneficeranno
quali sudditi e figli umani di Dio della istituzione del Regno.

Se tutto ciò che avviene nell'ambito della congregazione cristiana deve avvenire per l'edificazione, cosa che è conforme alle Scritture, è anche scritturale la partecipazione degli osservatori alla Commemorazione, che edifica in vista dei suoi benefici.

Non si dovrebbe fare? In tal casooccorrerebbe a mio parere una Scrittura che vietasse questa forma di edificazione.

Se sta scritto nella Bibbia che gli osservatori vanno messi fuori i locali di adunanza durante la Commemorazione affichè non
abbiano la relativa edificazione mostratemene il principio scritturale che sostiene quanto sopra.

Grazie.

Alla prossima.
Ancientofdays
00lunedì 26 marzo 2007 15:27
Re:

Scritto da: libero1978 26/03/2007 13.41
Se sta scritto nella Bibbia che gli osservatori vanno messi fuori i locali di adunanza durante la Commemorazione affichè non
abbiano la relativa edificazione mostratemene il principio scritturale che sostiene quanto sopra.

Grazie.

Alla prossima.



Faccio finta, ma solo per questa volta e dopo non ti darò più retta , che tu abbia veramente capito male quello che io chiedevo , e non che tu abbia ingenuamente provato a ribaltare i termini della questione da me posta con un mezzuccio retorico.

Dunque.
a) Sta scritto nella Bibbia che tutti e 11 gli apostoli presero il pane e il vino , partecipando all'evento.
b) Sta scritto nella Bibbia che Gesù comandò : fate questo in memoria di me.

c) Non sta scritto nella Bibbia che qualcuno osservasse , astenendosi dal partecipare, gli apostoli durante la cena, mentre prendevano pane e vino, .
d) Non sta scritto nella Bibbia che Gesu comandasse di "invitare" degli osservatori non partecipanti alla cena.

Sui punti c) e d) attendo eventuali smentite basate su evidenza biblica.
In assenza di tale evidenza , dedurrò che l'iniziativa di invitare le persone in qualità di osservatori chiedendo loro non partecipare sia stata liberamente presa dal Corpo Direttivo in una sua interpretazione non basata su evidenza biblica.

ciao
Ancientofdays
00venerdì 30 marzo 2007 15:47
Re: Re: nessuno risponde ?



Scritto da: Ancientofdays 26/03/2007 15.27


Faccio finta, ma solo per questa volta e dopo non ti darò più retta , che tu abbia veramente capito male quello che io chiedevo , e non che tu abbia ingenuamente provato a ribaltare i termini della questione da me posta con un mezzuccio retorico.

Dunque.
a) Sta scritto nella Bibbia che tutti e 11 gli apostoli presero il pane e il vino , partecipando all'evento.
b) Sta scritto nella Bibbia che Gesù comandò : fate questo in memoria di me.

c) Non sta scritto nella Bibbia che qualcuno osservasse , astenendosi dal partecipare, gli apostoli durante la cena, mentre prendevano pane e vino, .
d) Non sta scritto nella Bibbia che Gesu comandasse di "invitare" degli osservatori non partecipanti alla cena.

Sui punti c) e d) attendo eventuali smentite basate su evidenza biblica.
In assenza di tale evidenza , dedurrò che l'iniziativa di invitare le persone in qualità di osservatori chiedendo loro non partecipare sia stata liberamente presa dal Corpo Direttivo in una sua interpretazione non basata su evidenza biblica.

ciao



Mentre attendo che qualcuno pronunci il fondamento scritturale su cui si basa l'invito ad "osservare" (cioè a guardare senza partecipare attivamente) la commemorazione, aggiungo alcune altre considerazioni.

Che cosa viene invitata ad "osservare" la Grande Folla durante la Commemorazione ? "Osservare" forse gli unti che prendono gli emblemi ? NO, perchè come già detto gli unti sono 8600 e le congregazioni 100.000; mediamente un unto ogni 12 congregazioni, quindi raro.

Tutt'al più "osserva" altri componenti della Grande Folla che prendono il pane e il vino e lo porgono ai presenti affinchè lo "osservino" da vicino e lo passino a chi sta di fianco.
Come cerimonia è quanto di più sterile si possa immaginare: guardare ma non toccare !

L'unico aspetto su cui ci si attiene strettamente al modello originale è quello dell'ora (dopo il tramonto) e della data cioè 14 Nisan.

Ma in definitiva l'ultima cena di Gesù è solo un pretesto per celebrare una adunanza commemorativa che è semanticamente distante anni luce dall'evento originale.

Per dare un senso più logico e un solido fondamento scritturale all'evento dovrebbe svolgersi secondo una delle seguenti 2 modalità.

1) La Grande Folla si astiene dal partecipare all'evento , in quanto non inclusa nel comando di prendere il pane e il vino e in quanto non direttamente invitata da Gesù a fare da spettatore sterile.
Solo gli unti sono degni di prendere gli emlblemi ? Allora solo gl iunti facciano la commemorazione.

2) Chiunque partecipa all'evento può prendere gli emblemi , senza classismo di sorta , proprio come comandò di fare Gesù, anche i componenti della Grande Folla.

ciao


MPA
00domenica 1 aprile 2007 23:00
Sembrerebbe un pesce d'aprile... ma non lo è affatto.

Ben consci del valore rappresentato dalla giornata di domani, martedì 2 aprile 2007, desideriamo incoraggiare tutti i nostri confratelli a meditare sul significato del sacrificio di Cristo Gesù e ci uniamo alla loro gioia per l'opportunità di partecipare al Pasto Serale del Signore secondo il rito religioso della confessione cristiana dei testimoni di Geova.

Inoltre cogliamo l'occasione in vista dell'approssimarsi di questa celebrazione per altre denominazioni religiose, di estendere il medesimo invito ai nostri fratelli che le rappresentano su questo plurale Forum di dialogo interreligioso, unendoci alla gioia che proveranno nella santificazione della stessa, secondo il loro rito.



f.to

Marco Piccioni, Luigi Fallacara: due cristiani testimoni di Geova.

[Modificato da MPA 01/04/2007 23.19]

Ancientofdays
00martedì 3 aprile 2007 10:09
Commemorazione 2007: che delusione !
Il discorso è stato così articolato:
5 minuti dedicati a parlare di Cristo e del sacrificio.
25 minuti per sviluppare tutti gli aspetti dottrinali (da Adamo ed Eva fino ai 144.000/speranza celeste e grande folla/speranza terrena), supportati da un mix di versetti decontestualizzati che andava da Genesi a Isaia a Romani a Rivelazione.
10 minuti a spiegare che l'amore per Dio spinge a operare. Come ? studio con TdG , presenza alle adunanze e servizio di casa in casa. Quindi esortazione ad accettare lo studio biblico "gratutito" con i TdG e conclusione ad effetto con promessa di vita eterna sulla terra per chi si converte in fretta.

Nel mezzo di tutto , quasi fuori luogo o inopportuno come uno spot che interrompe un film , il passaggio degli emblemi ..

Chi ha assistito e può confermare che lo schema del discorso è stato lo stesso anche nelle altre congr. ?

ciao

[Modificato da Ancientofdays 03/04/2007 11.41]

saulo1976
00martedì 3 aprile 2007 13:36
sì hanno seguito questo schema ... onestamente il passaggio degli emblemi lascia un pò così...perchè non so...più che un osservatore..mi è sembrato di essere un partecipante mancato...non so se rendo l'idea...prima del passaggio degli emblemi effettivamente ero un osservatore...ma quando avviene il passaggio... anche se non si prende l'emblema...hai la sensazione di non essere più un semplice osservatore ma qualcosa di più...

comunque sia è stato interessante...la bibbia è sempre al centro dell'attenzione com'è giusto che sia...
giainuso
00martedì 3 aprile 2007 13:58
Non farò nessuna analisi.

Sono stato alla commemorazione e ho trovato il solito calore.
Mia madre era contenta come una pasqua di vedermi lì con lei [SM=g27987] e questo mi basta.
Per le analisi dottrinali c'è tempo.

Oggi saluto gli amici TdG nella speranza che il ricordo della morte di Cristo sia un motivo per ritrovarci insieme pure se nella diversità.

Ciao a tutti
Bruno

[Modificato da giainuso 03/04/2007 14.04]

M.Tamburino
00venerdì 6 aprile 2007 20:53
Grazie Marco e Luigi,

Scritto da: MPA 01/04/2007 23.00
Sembrerebbe un pesce d'aprile... ma non lo è affatto.

Ben consci del valore rappresentato dalla giornata di domani, martedì 2 aprile 2007, desideriamo incoraggiare tutti i nostri confratelli a meditare sul significato del sacrificio di Cristo Gesù e ci uniamo alla loro gioia per l'opportunità di partecipare al Pasto Serale del Signore secondo il rito religioso della confessione cristiana dei testimoni di Geova.

Inoltre cogliamo l'occasione in vista dell'approssimarsi di questa celebrazione per altre denominazioni religiose, di estendere il medesimo invito ai nostri fratelli che le rappresentano su questo plurale Forum di dialogo interreligioso, unendoci alla gioia che proveranno nella santificazione della stessa, secondo il loro rito.



f.to

Marco Piccioni, Luigi Fallacara: due cristiani testimoni di Geova.

[Modificato da MPA 01/04/2007 23.19]



Uno dei pochissimi interventi fra quelli letti che ha scaldato il mio (povero!) cuore ... [SM=x511466]
stefanobarbapapa
00lunedì 9 aprile 2007 09:00
Re:

Scritto da: barnabino 11/04/2005 17.10
Per bruttus:

Per Rino:

Se tutti debbano partecipare del pane e del vino è un argomento che non ha a che fare con il "come" è celebrato il pasto serale del Signore. Ha a che fare con il suo significato e sulla speranza terrena di alcuni testimoni di Geova, Cristo infatti riserva il prendere gli emblemi solo a quelli che saranno re e sacerdoti con lui non a tutti i cristiani.

Ciao



allora che senso ha il passarlo tra persone che non godono di tale speranza?
da dove viene questa usanza?
è bibblica?
stefanobarbapapa
00lunedì 9 aprile 2007 09:08
Re:

Scritto da: barnabino 26/07/2005 14.18
In Ebrei 9:25-26 Paolo paragona il sacrificio di Cristo al giorno di espiazione in cui realtà "il sommo sacerdote entra nel luogo santo di anno in anno con sangue non suo" dove con l'espressione "di anno in anno" si intende appunto una volta all'anno.

Ciao [SM=x511460]



bah.... di anno in anno indica almeno una volta all'anno, non si intende solo una volta all'anno.
Bicchiere mezzo pieno
00lunedì 9 aprile 2007 14:13

Scritto da: barnabino 26/07/2005 14.18
In Ebrei 9:25-26 Paolo paragona il sacrificio di Cristo al giorno di espiazione in cui realtà "il sommo sacerdote entra nel luogo santo di anno in anno con sangue non suo" dove con l'espressione "di anno in anno" si intende appunto una volta all'anno.



Appunto il sacrificio di Cristo, non la rammemorazione del sacrificio di Cristo. Il sommo sacerdote quelle volte che entrava nel luogo santo faceva espiazione con sacrifici per tutto il popolo d’Israele non rammemorava il gesto del sacrificio per l’espiazione. E’ la stessa differenza fra il matrimonio e l’anniversario di matrimonio. Se io dico che festeggio l’anniversario di matrimonio una volta l’anno ha un significato; se io dico che mi sposo una volta l’anno il senso è ben diverso. Non è da confondere quindi l’avvenimento in sé (il matrimonio) dal gesto per la rammemorazione dello stesso (l’anniversario di matrimonio).
Allo stesso modo Barnabino confonde il Sacrificio di Cristo con la rammemorazione del Sacrificio stesso. Il Sacrifico è stato fatto una volta per sempre e questo sostituisce l’espiazione annuale fatta dal sommo sacerdote nel luogo santo, ma la rammemorazione di tale sacrificio è un gesto di cui la Bibbia non indica la frequenza.
Qual è la frequenza con cui svolgere il Pasto Serale del Signore? (ossia il rammemoro del Sacrificio di Cristo)?

1 Corinti 11:17-22:


1Corinzi 11:17 Ora in quello che vi ordino, io non vi lodo, perché vi riunite non per il meglio, ma per il peggio,
1Corinzi 11:18 prima di tutto, perché sento dire che quando vi riunite in assemblea vi sono fra voi delle divisioni; e in parte lo credo.
1Corinzi 11:19 È necessario infatti che vi siano anche delle fazioni tra voi, affinché siano manifestati tra voi quelli che sono approvati.



Commento mio: quindi qui Paolo sta parlando di tutte le volte che i Corinti si radunano. Andiamo avanti!


1Corinzi 11:20 Quando dunque vi riunite insieme, quello che fate non è mangiare la cena del Signore,
1Corinzi 11:21 perché nel mangiare ciascuno prende prima la propria cena; e uno ha fame e l'altro è ubriaco.
1Corinzi 11:22 Ora non avete delle case per mangiare e bere? O disprezzate la chiesa di Dio e fate vergognare quelli che non hanno nulla? Che vi dirò? Vi loderò? In questo non vi lodo.
1Corinzi 11:23 Poiché io ho ricevuto dal Signore ciò che vi ho anche trasmesso: che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane,
1Corinzi 11:24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi; fate questo in memoria di me».
1Corinzi 11:25 Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete in memoria di me».
1Corinzi 11:26 Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga.
1Corinzi 11:27 Perciò chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole del corpo e del sangue del Signore.
1Corinzi 11:28 Ora ognuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva del calice,
1Corinzi 11:29 poiché chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore.
1Corinzi 11:30 Per questa ragione fra voi vi sono molti infermi e malati, e molti muoiono.
1Corinzi 11:31 Perché se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati.
1Corinzi 11:32 Ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, affinché non siamo condannati col mondo.
1Corinzi 11:33 Pertanto, fratelli miei, riunendovi per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri.
1Corinzi 11:34 E se qualcuno ha fame, mangi a casa, affinché non vi riuniate per attirarvi un giudizio. Or quanto alle altre cose le sistemerò quando verrò.



Qui Paolo, parlando di tutte le volte che i Corinti si radunavano, mette ben in risalto che celebrano il Pasto Serale del Signore. Ora egli non rimprovera i Corinti per questa frequenza, ma bensì perché non rendono il giusto significato a questo pasto, rendendosi rei di peccato di fronte a Dio (infatti prendono degli emblemi in eccesso fino a rendersi ebbri e ubriachi!). Ma ciò non toglie che l’apostolo sapeva che i Corinti celebravano questo pasto ogni volta che si radunavano. Perciò la frequenza corretta è quella della Chiesa Primitiva del Primo secolo, ossia non una volta l’anno ma ogni volta che i cristiani si radunano.
Non capisco quindi cosa centri il parallelo con i sacrifici fatti dai sommi sacerdoti, che effettivamente sono i sacrifici e non la rammemorazione degli stessi, con la frequenza della rammemorazione del pasto serale del Signore, quando poi, fra l’altro, la Bibbia stessa in 1 Corinti fa capire che il Pasto Serale del Signore veniva celebrato ogni volta che i cristiani si radunavano.
Sonnyp
00lunedì 17 marzo 2008 16:41
Un ragionamento che non fa una grinza!
Scrittura chiave per la Commemorazione dei Testimoni è quella di Paolo in I Corinti 11:26 “Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete questo calice, continuate a proclamare la morte del Signore, finché egli arrivi (greco: ERCHOMAI).”

La domanda semplice, semplice è : perchè continuare a commemorare la morte di Gesù , se Gesù è arrivato ?
Secondo la dottrina della WTS è già arrivato ben due volte.

1) Nel 1914 scadevano i 2520 e ha cominciato a regnare (La Torre di Guardia 1979 1/7 p. 5 All’erta da 100 anni *** Sin dall’inizio, La Torre di Guardia ha mostrato che alla seconda venuta di Cristo la sua parousia sarebbe stata un’invisibile presenza come potente creatura spirituale.


2) Nel 1918-1919 è arrivato il suo tempio e ha scelto lo Schiavo Fedele e Discreto per dargli i suoi averi sulla terra. (La Torre di Guardia 1984 1/3 p. 19 par. 19 “Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo” - Poiché il “signore”, quando arrivò per l’ispezione nel 1919, trovò i rimanenti di questo gruppo impegnati a distribuire fedelmente e accortamente ‘provviste di cibo’, li costituì “sopra tutti i suoi averi”.)

Ne consegue che la Commemorazione avrebbe dovuto essere sospesa o nel 1914 o nel 1919.
Un TdG preparato obietta che la dottrina distingue tra PAROUSIA e VENUTA per il 1914, e concediamoglielo.

Ma nel 1919 mi pare innegabile che sia arrivato. Sennò come sceglieva lo Schiavo ?

Concludendo.... come mai i dirigenti tdg vanno contro il loro stesso intendimento?

In questo modo, non inducono inconsapevolmente milioni di loro fratelli ad andare contro le stesse Scritture che dicono di non "COMMEMORARE" più, visto che Cristo è arrivato per ben due volte?

Quì, o ci sono.... o ci fanno!!!! Che ne dite?
feliced'esserlo
00lunedì 17 marzo 2008 17:19
La sera stessa dopo aver celebrato l'ultima cena e aver comandato di continuare a ricordare la sua morte Gesù disse ai suoi apostoli: "E, se sarò andato e vi avrò preparato un luogo, verrò di nuovo e vi riceverò a casa presso di me, affinché dove sono io siate anche voi. 4 E di dove io vado, voi conoscete la via”." (Giovanni 14:3,4)

In Matteo 26:29aveva anche detto: "Ma io vi dico che da ora in poi non berrò più di questo prodotto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio”...

Per cui coloro che sono nel Nuovo Patto e di conseguenza prendono gli emblemi, avrebbero dovuto continuare a ricordare la morte di Cristo fino al giorno in cui sarebbero stati risuscitati nei cieli "nel luogo che Gesù avrebbe preparato per loro".

PS: Continuo a ritenere che il tuo modo di prendere per i fondelli ("ci sono o ci fanno?") e offendere sia sinonimo di grande maleducazione.
Sonnyp
00lunedì 17 marzo 2008 19:42
Vi date addosso da soli, non te ne rendi conto?
Amico mio..... se voi scrivete una cosa e poi il vostro intendimento intermittente fa cilecca, non ti devi risentire se io chiedo se ci sono o se ci fanno!

Voi avete scritto che Gesù è tornato.

La scrittura dice "Finchè Egli arrivi"

Ora trai tu le solite conclusioni che più ti solleticano la corteccia cerebrale!

Come ti dico sempre.... contento tu di credere a certe panzanate..... contenti tutti! Aloha!
(emiro)
00martedì 18 marzo 2008 09:50
scusami felice...ma

io dal di fuori leggendo la vs storia...

mi sembra proprio a volte di leggere le barzellette, ma è possibile credere a tutto quello che lo SFD racconta ?

feliced'esserlo
00martedì 18 marzo 2008 11:19
Re: Vi date addosso da soli, non te ne rendi conto?
Sonnyp, 17/03/2008 19.42:

Amico mio..... se voi scrivete una cosa e poi il vostro intendimento intermittente fa cilecca, non ti devi risentire se io chiedo se ci sono o se ci fanno!

Voi avete scritto che Gesù è tornato.

La scrittura dice "Finchè Egli arrivi"

Ora trai tu le solite conclusioni che più ti solleticano la corteccia cerebrale!

Come ti dico sempre.... contento tu di credere a certe panzanate..... contenti tutti! Aloha!



1 Corinti 11:26 dava forse un'indicazione temporale circa la durata della disposizione riguardante il Pasto serale del Signore?

Non precisamente. Per quanto a te piaccia fare polemica su ogni virgola della dottrina dei testimoni di Geova, il tuo ragionamento è fallace perchè parte da presupposti sbagliati. Innanzi tutto in quel versetto non sono citate le parole di Gesù, ma sono parole di Paolo. E Paolo non sta dicendo: "Il giorno in cui il Signore arriva smettete di ricordare la sua morte". In questo senso sono le parole di Gesù che hanno la precedenza: "Continuate a far questo in ricordo di me".

L'invisibile presenza di Gesù avrebbe posto termine alla necessità di ricordare la sua morte? Assolutamente no. Il valore del suo sacrificio andava ricordato fino al giorno in cui si sarebbe adempiuto ciò per cui quel sacrificio era stato compiuto, la creazione di una nuova nazione spirituale (i 144.000) e la salvezza dell'umanità ubbidiente.

Gli unti ricevono l'adempimento della promessa alla loro morte e risurrezione, fino a quel momento continuano a ricordare la morte di Gesù che rende possibile la loro chiamata celeste. Nello stesso tempo, prendendo il pane e il vino rendono evidente che fanno parte di questo gruppo, che sebbene sia una faccenda tra loro e Geova, permette ai componenti della "grande folla" di riconoscere il canale visibile che Dio usa per guidare il suo popolo (come si potrebbe riconoscerli altrimenti?)

Per cui, con molta probabilità, la celebrazione della Commemorazione verrà fatta fino a che l'ultimo degli unti non sarà ricevuto da Gesù nella sua dimora dove ha già preparato un posto per ognuno di loro (come dice Giovanni 14:3,4)

Fino alla loro morte gli unti continuano a "proclamare la morte di Cristo".
feliced'esserlo
00martedì 18 marzo 2008 11:24
Re:
(emiro), 18/03/2008 9.50:

scusami felice...ma

io dal di fuori leggendo la vs storia...

mi sembra proprio a volte di leggere le barzellette, ma è possibile credere a tutto quello che lo SFD racconta ?




Non ti preoccupare, ti posso capire. Se sapessi come considero io certe dottrine cattoliche e soprattutto certe tradizioni.

Eppure voi le seguite pedissequamente senza nessuno spirito critico. Ma come fate?
(emiro)
00martedì 18 marzo 2008 11:43
felice io mi riferivo alle dottrine bibliche, alle scritture, la Chiesa non mi risulta che abbia manipolato i PASSI BIBLICI come avete fatto voi con la vostra traduzione NM !!!

Inoltre se i vs bravi traduttori hanno avuto l'onore di redigere tale opera..l'hanno potuto fare perchè la chiesa l'ha preservata in questi 200 anni..altrimenti cosa avreste usato ??

Se sono cambiate alcune cose riguardano la disciplina della Chiesa, NON le Sacre scritture amico mio...la Chiesa non ha avuto bisogno di USARE LUCE INTERMITTENTE ...

dei continui ripensamenti biblici...
feliced'esserlo
00martedì 18 marzo 2008 12:16
Re:
(emiro), 18/03/2008 11.43:

felice io mi riferivo alle dottrine bibliche, alle scritture, la Chiesa non mi risulta che abbia manipolato i PASSI BIBLICI come avete fatto voi con la vostra traduzione NM !!!

Forse dovresti documentarti meglio. In tutti e due i sensi.


Inoltre se i vs bravi traduttori hanno avuto l'onore di redigere tale opera..l'hanno potuto fare perchè la chiesa l'ha preservata in questi 200 anni..altrimenti cosa avreste usato ??

Non è stata la Chiesa Cattolica a preservarla, è stato Dio, il quale usa sia buoni che cattivi per adempiere la sua volontà. Inoltre, anche in questo caso, sarebbe il caso che ti documentassi meglio su quello che hanno dovuto subire in passato coloro che hanno cercato di tradurre la Bibbia nelle lingue volgari.


Se sono cambiate alcune cose riguardano la disciplina della Chiesa, NON le Sacre scritture amico mio...la Chiesa non ha avuto bisogno di USARE LUCE INTERMITTENTE ...

dei continui ripensamenti biblici...

Mettiamola così, alla luce intermittente ogni tanto si vede qualcosa, nel buio più totale non si vede niente e si finisce nel fosso.


Paolino.77
00martedì 18 marzo 2008 13:47
Mi sa che quest'anno alla commemorazione, viste le scritture, prenderò gli emblemi, in quanto la mia speranza è celeste e ritengo tutta la dottrina dei 144.000 soltanto una puerile barzelletta.
Saluti
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