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Gesù: creatura o Creatore?

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2006 21:13
23/09/2006 10:17
 
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Caro Mario,

Lascio a Felix ed al suo bel libro rispondere alla tua "sfida". Da parte mia registro che hai centrato in pieno il problema

nota bene ho detto il verso 16 non gli altri, dato che solo in questo versetto il senso verrebbe stravolto come fa la TNM


Questo dimostra in maniera paradigmatica che è sintatticamente possibile rendere "tutte le [altre] cose" ma che al versetto 16 non dovrebbe essere usata per motivi unicamente teologici. I traduttori trinitari lo farebbero il versetto prima ma non al 16 dove si stravolgerebbe il senso trinitario del passo. Mi pare una ammissione importante la tua.

A me il senso di "tutte le [altre] cose" non mi pare che stravolga nulla, per le seguenti ragioni.

1. Per Paolo "tutte le cose" sono da [ek] Dio, dunque anche Gesù. Poichè Dio crea tutte le cose ha creato anche il Figlio

2. Di Gesù non viene detto che tutte le cose sono "da" [ek] lui ma "per mezzo" [dia]. Dunque vi è una distinzione tra le "cose che sono da Dio" e quelle che "sono per mezzo di" Gesù. Il Cristo per Paolo non è creatore tout court, non va affatto oltre il suo tradizionale ruolo di mediatore della creazione

3. Non vedo nessun problema nella lettura del passo che a mio parere non cambia affatto. E' ovvio che solo tutte le "altre" cose (cioè tutte le altre eccetto Gesù stesso che è il soggetto e ovviamente Dio che è il creatore) vennero all'esistenza per mezzo di lui, altrimenti dovremmo credere che Gesù e perfino Dio vennere all'esistenza "per mezzo" di Gesù, ma il passo sarebbe assurdo, non che ci preoccupi il paradosso, ma poichè è possibile rendere anche aggiungendo "altre" (che di solito la lingua greca omette) una lettura possibile (ed in linea con il significato più ovvio di prwtotokos) eviterebbe spiegazioni complicatissime. Se usiamo il rasoio di Occam lascio a te le conclusioni.

Io non leggo nessuna affermazione che definisca Gesù creatore il assoluto, è creatore in quanto mediatore della creazione, un concetto che è presente in tutte le scritture e che si inserisce nel più ampio ruolo di mediatore che Cristo riveste per l'apostolo Paolo.

Shalom
23/09/2006 10:30
 
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Per Topsy,


Mi chiedeva,se nei miei studi avessi trovato attestato nella letteratura rabbinica l'espressione "Io sono" ( Anochi)come nome proprio dell'Eterno



Forse mi ero spiegato male, il problema non era riguardo all'espressione più arcaica "anochi" ma all'espressione usata da Isaia "ani hu" che secondo alcuni sarebbe stata usata da Gesù nella traduzione "ego eimi" come un nome proprio di Dio, dunque per affermare di essere YHWH tesi che trovo bizzarra visto che il passo è perfettamente leggibile anche secondo il senso più ovvio di "io sono" [io sono da prima che Abraamo fosse].

Comunque circa anochi non mi pare che fosse un nome esclusivo di Dio, nel senso che lo diventa quando nel contesto è riferito a Dio, ma in tutti gli altri casi si riferisce semplicemente al soggetto. Non mi pare che divenne shem hameforash.

Shalom

23/09/2006 17:13
 
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Re:

Scritto da: barnabino 23/09/2006 10.17
Caro Mario,

Lascio a Felix ed al suo bel libro rispondere alla tua "sfida". Da parte mia registro che hai centrato in pieno il problema

nota bene ho detto il verso 16 non gli altri, dato che solo in questo versetto il senso verrebbe stravolto come fa la TNM


Questo dimostra in maniera paradigmatica che è sintatticamente possibile rendere "tutte le [altre] cose" ma che al versetto 16 non dovrebbe essere usata per motivi unicamente teologici. I traduttori trinitari lo farebbero il versetto prima ma non al 16 dove si stravolgerebbe il senso trinitario del passo. Mi pare una ammissione importante la tua.




Il problema non è che non dovrebbe essere usata, semplicemente non lo è.
Lo ripeto nessuna bibbia esistente al mondo (tranne la vostra) lo ha mai fatto, ti sei chiesto il perchè?
Te lo dico io: perchè se Cristo è colui tramite il quale e per il quale TUTTE le cose sono venute all'esistenza, è ovvio che non può far parte di quelle cose che lui stesso ha creato, è logica e solo una mente che sta sulla difensiva non riesce a vedere cio che è logico, lo facevo anche io ma finalmente non ho piu nessun motivo per non vedere l'evidenza cioè che Cristo essendo per natura Dio come il padre e appartenendo alla sua stessa "specie" divina, la quale è unica ed ha delle caratteristiche peculiari tra cui l'eternità, non può appartenere alla dimensione delle cose create perchè come dice la scrittura "tutte [le cose] sono tenute insieme da lui o sussistono in lui", può una creatura far questo?




A me il senso di "tutte le [altre] cose" non mi pare che stravolga nulla, per le seguenti ragioni.

1. Per Paolo "tutte le cose" sono da [ek] Dio, dunque anche Gesù. Poichè Dio crea tutte le cose ha creato anche il Figlio.




Sei talmente convinto che Cristo appartenga alla creazione che dici cose che non sono scritte da nessuna parte, la scrittura da te citata e che tra l'altro mi fa da firma, dice semplicemente che tutte le cose vengono dal padre, il figlio non è incluso assolutamente, infatti la scrittura continua specificando che tutte le cose sono venute all'esistenza per mezzo del figlio, il che è molto diverso, ma tu ovviamente non riesci a vedere la logica di questa deduzione ma forse non è ancora tempo...


2. Di Gesù non viene detto che tutte le cose sono "da" [ek] lui ma "per mezzo" [dia]. Dunque vi è una distinzione tra le "cose che sono da Dio" e quelle che "sono per mezzo di" Gesù. Il Cristo per Paolo non è creatore tout court, non va affatto oltre il suo tradizionale ruolo di mediatore della creazione


le cose che sono da Dio sono state create tramite Cristo ripetiamo la stessa cosa e non te ne accorgi, Cristo avendo creato tutte le cose non puo essere egli stesso una di quelle cose è ovvio.



3. Non vedo nessun problema nella lettura del passo che a mio parere non cambia affatto. E' ovvio che solo tutte le "altre" cose (cioè tutte le altre eccetto Gesù stesso che è il soggetto e ovviamente Dio che è il creatore) vennero all'esistenza per mezzo di lui, altrimenti dovremmo credere che Gesù e perfino Dio vennere all'esistenza "per mezzo" di Gesù, ma il passo sarebbe assurdo, non che ci preoccupi il paradosso, ma poichè è possibile rendere anche aggiungendo "altre" (che di solito la lingua greca omette) una lettura possibile (ed in linea con il significato più ovvio di prwtotokos) eviterebbe spiegazioni complicatissime. Se usiamo il rasoio di Occam lascio a te le conclusioni.




Il paradosso lo vedi solo tu perchè vuoi far appartenere a tutti i costi Cristo alle cose create, se lasciamo intatta la scrittura cosi com'è il problema non sussiste ci sono tre soggetti:
1)il padre
2)il figlio
3)tutte le cose
il padre e il figlio sono automaticamente al di fuori da tutte le cose in quanto create proprio da loro, o meglio se preferisci, dal padre per mezzo del figlio e per il figlio, il resto sono ilazioni, gli stessi termini padre e figlio ne rendono impossibile il paragone o l'avvicinamento al resto cioè "le cose create",
Se ti soffermassi a riflettere solo sulle due parole usate ossia il padre e il figlio automaticamente dovresti vederne l'unione speciale che è al di fuori da tutte "le cose create" angeli inclusi ma ovviamente ti vengono in mente le scritture che parlano degli angeli come di figli non volendo vedere l'unicità che Cristo ha nei confronti del padre svilendone la natura e paragonandolo a quello che Cristo stesso ha creato.
Paolo o chi per lui lo specifica benissimo agli ebrei ma tu non lo vuoi vedere:
Ebrei 1:4-6 4 ed è diventato tanto superiore agli angeli, quanto più eccellente del loro è il nome che egli ha ereditato. 5 Infatti, a quale degli angeli disse mai: "Tu sei mio Figlio, oggi ti ho generato"? E di nuovo: "Io gli sarò Padre, ed egli mi sarà Figlio"? 6 E ancora, quando introduce il Primogenito nel mondo, dice: "E lo adorino tutti gli angeli di Dio".

Ecco perchè è inutile che mi citi le scritture che parlano dei figli adottivi essendo stato Paolo stesso a prevenire la tua obiezione.




Io non leggo nessuna affermazione che definisca Gesù creatore in assoluto, è creatore in quanto mediatore della creazione, un concetto che è presente in tutte le scritture e che si inserisce nel più ampio ruolo di mediatore che Cristo riveste per l'apostolo Paolo.



Ebrei 1:10-12 0 E ancora: "Tu, o Signore, nel principio fondasti la terra e i cieli sono opera delle tue mani, 11 Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito, 12 e li avvolgerai come un mantello e saranno cambiati; ma tu sei lo stesso, e i tuoi anni non verranno mai meno".

Come al solito sei tu che sembri non voler vedere le scritture.
Ho notato che hai sorvolato sulle altre da me citate...

Mi scuso se i miei toni possono essere considerati offensivi o denigratori e chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno... il fatto è che delle volte mi faccio prendere la mano e...
ciao caro fratello.

[Modificato da (Mario70) 23/09/2006 17.39]


"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
23/09/2006 17:29
 
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Colossesi 1:16 NR
16. poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.

Qui si Paolo sta parlando di Gesù:

in Cristo (in lui) sono state create tutte le cose;

tutte le cose sono state create per mezzo di lui (Cristo)

per cui si deduce che Cristo è il Creatore.

Aggiungendo la parola [altre] in maniera discutibile (esiste solo nella versione TNM) Gesù diventa il creatore di tutte le “altre” cose ma non può certo essere creatore di se stesso quindi cade l’eguaglianza Gesù = Creatore.

Come viene giustificata l’aggiunta di questa parola che cambia completamente il ruolo di Gesù? sdcx
Grazie Siria
23/09/2006 19:00
 
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Re: Re:

Scritto da: (Mario70) 23/09/2006 9.25


Ma hai letto ebrei 1:10-12? delle volte sembra proprio che non avete gli occhi, in base al contesto si sta parlando di Cristo e lo chiama "creatore" esattamente come il padre, piu di cosi...
ciao



Devo riconoscere che voi ex-TdG un indubbio merito lo avete: mi state facendo sfogliare la Bibbia come neppure mia moglie e mie figli TdG finora sono riusciti.

Allora tu dici che Ebrei sostiene esplicitamente che Gesù è il Creatore.

Più o meno io leggo che Paolo si rivolge a Gesù dicendo: tu o signore fondasti ( non creasti ) la terra e i cieli sono opera delle tue mani (ma non della tua mente creatrice ).

Però c'è un libro profetico in cui Gesù più o meno ( stando alle mie reminiscenze di una informazione del forum Agape che è stata ribadita numerose volte) è definito colui che fu creato al principio prima di ogni opera di Dio, prima di ogni opera sua, prima che esistesse ogni cosa etc.etc.

E che quando furono messe le fondamenta della terra stava accanto a Dio come un "artefice". ( questo termine mi è rimasto stampato in mente ). Cioè non come Creatore.

Certo un ruolo veramente unico e incomparabile rispetto a quello degli angeli visto che nel contesto della epistola agli Ebrei si fà un paragone fra Gesù e le altre creazioni che come gli angeli sono creazioni superiori.

Giusta o sbagliato che sia questo punto di vista mi pare che questo versetto della epistola agli Ebrei non sia poi così tanto evidente nel dare a Gesù il titolo di creatore.

E allora io rilevo che anche questo versetto, che secondo te, sarebbe la prova più evidente che Gesù è il Creatore, invece si presta a diverse letture e rilevo che la stessa cosa, anche peggio, si verifica in altri versetti.

E allora corrtesemente, dato che la Bibbia dice di se stessa di essere rivolta ai semplici e non agli intellettuali, ( e vi invito di nuovo a non ammanirmi a sproposito la frase di Pietro sulle cose difficili da capire ) vi pregherei di mostrarmi qualcosa di più esplicito.

Vi pregherei di non addentrarvi in ulteriori sottili disquisizioni teologiche che lasciano il tempo che trovano e non mettono nessuno d'accordo.

Vi pregherei di citarmi un solo versetto dove viene scritto esplicitamente e senza contorsionismi che Gesù è il Creatore, l'Onnipotente o qualcosa di simile che possa veramente convincere senza ombra di dubbio un non erudito biblico come me e come il resto del 99% della popolazione italiana ( e credo anche mondiale composta di non eruditi biblici ).

Diversamente vi potrei ritenere responsabili davanti a Dio della mia perpetua dannazione.

Grazie.

Saluti.

[Modificato da husband70 23/09/2006 19.09]

24/09/2006 01:19
 
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Spero di intervenire a proposito riguardo l'intendimento di Ebrei 1:10-12. E' vero che lo scrittore di Ebrei cita il Salmo 102:25-27 originariamente applicato a YHWH. Ed è anche vero che lo applica a Gesù. Non è vero che questo modo di citare le Scritture da parte degli scrittori neotestamentari indica che tra il soggetto indicato nella parte ebraica e quello indicato nella parte greca ci sia identità ontologica.

Efesini 4:8-10 cita il Salmo 68. Il Salmo 68 ha come soggetto YHWH. E' Lui che 'esce' dinanzi al suo popolo(vers.7), è Lui che da la parola alle donne che annunciano la lieta novella della vittoria (vers.11),che 'giunge' dal Sinai al monte santo (vers.14),ed è sempre di YHWH che le folle vedono le processioni.(vers.14) Ma non fu letteralmente YHWH a fare ciò, bensì Davide, re che sedeva sul suo trono.(1 Cronache 29:23) Lui aveva vinto i nemici, li aveva fatti prigionieri e li aveva condotti in processione trionfale sul monte santo. Poichè Davide fungeva da rappresentate di YHWH, si poteva dire che era stato YHWH a fare tutto questo.

Paolo applica quanto detto di YHWH nel Salmo a Gesù. Se ne deve ricavare una identità ontologica tra i due? Niente affatto. Come nel Salmo sono implicati due individui. Nel Salmo Davide aveva compiuto gli atti ma l'onore andava a YHWH. Nel primo secolo d.c. è Gesù ad aver compito gli atti ma l'onore va sempre a YHWH.Gesù agì come rappresentate di YHWH.- Giovanni 12:49,50

Ebrei 1:10-12 applica il Salmo a Gesù perchè fu Gesù ad essere impiegato come mezzo per compiere le opere creative.(Ebrei 1:2)Gesù fece tutto grazie al potere datogli da YHWH. Il merito e la lode vanno a YHWH.- Atti 4:24

Si potrebbero citare numerosi esempi di Scritture originariamente applicate a certi individui nel VT e applicate ad altri nel NT senza che le azioni ivi descritte indichino identità ontologica. Un altro esempio lo si trova proprio in Ebrei 1:5 dove si cita 2 Samuele 7:14. In origine è applicata a Salomone ma lo scrittore di Ebrei la applica a Gesù. E' chiaro che Salomone e Gesù non sono la stessa persona nè sono ontologicamente identici in natura e componenti una sola entità.


Giorgio

"Solo per Dio siamo insostituibili"
24/09/2006 01:46
 
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16 Cristo stesso è il Creatore che fece tutte le cose, sia in cielo che in terra, le visibili e le invisibili: sia i troni che i domini, sia le autorità che le potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo suo e per la; sua gloria. 17 Cristo esisteva già prima di qualsiasi altra cosa, e tutte le cose sussistono in lui…20 e per mezzo suo ha riconciliato con sé tutte le cose, sia in cielo che in terra, si può dire che il sangue versato da Cristo sulla croce ha riap-pacificato tutti con Dio. (Il Nuovo Testamento - Una PArola una Vita. Ediz. Alfa-Omega)


17 ogni altra cosa Il Nuovo Testamento da "La Bibbia
in Lingua Moderna" (1991)
17 everything else New Living Translation
17 everything else and every-thing else The New Testament e (198[SM=g27989] W. Barclay
17 all else The Translator's New Testament (1973) – The Living Bible – New American Bible – Contemporary English Version


"Il Verbo fu principio di tutte le cose, essendo stato il prototipo di tutta la creazione operata dalla divinità…". – S. Paolo. Le lettere. (1934) Mons. A. Pierazzuoli. Nota di Col. 1:18.

71 "…primo frutto della creazione divina, immagine e modello secondo cui Dio ha creato tutte le altre cose…". – I Proverbi della Bibbia a cu-ra di Sabina Moser © 1995 Newton Compton editori s.r.l. Roma. Nota di Proverbi 8:22.


Sì, "la TNM è attaccata per aver aggiunto l'innocuo "altre"…Ma la TNM è corretta…ciò che i traduttori della TNM hanno fatto è certamente necessario dopo tutto…In Colossesi 1:15-20, è accurato aggiungere "altre" perché "altre" è implicito nel greco". (Truth in Translation: accuracy and bias in English translations of the New Testament (2003) Jason David BeDuhn; pagg. 84, 86, 87)


A titolo di cronaca riporto Giovanni 1:3 da "The New Testament (198[SM=g27989] W. Barclay" che dice "It was through the agency of the word that everything else came into being"

Carissimo Mario come vedi la TNM NON E' L'UNICA. Eppure credevo che eri antitrinitario. Mah.
CArissima dott. (?) Siria se vuoi sapere "Come viene giustificata l’aggiunta di questa parola che cambia completamente il ruolo di Gesù" dimmelo e in un prossimo post ti diro'. Adesso è tardi.

Notte ftrytry Felix

P.S. Mario il mio book sarebbe il mio libro. "La Traduzione del Nuovo Mondo: manipolata o tradotta fedelmente?" Mai sentito?
Eppure dall'altra parte ne hanno parlato.

Bye
24/09/2006 12:06
 
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Gesu creatore creatura 2
Allora cerchiamo di rispondere con calma e ad uno alla volta.
Intanto rispondo a felix che finalmente ho capito chi è...
Ciao carissimo, si ho letto da cima a fondo il tuo libro e l'ho trovato interessante e ti confermo che ancora non sono trinitario, ma i miei studi e il confronto con seri studiosi, mi hanno fatto fare passi da gigante e ti assicuro che cerco con tutte le mie forze di usare sempre e solo il mio cervello cercando di non farmi influenzare ne dalle mie reminescenze di tdg, ne dalle parole dotte di tali dottori.
Come avrai notato dalle mie risposte per me non ci sono piu dubbi che il padre e il figlio appartengono alla stessa famiglia divina la quale è unica ed estremamente lontana da tutto cio che loro hanno creato.
Le scritture che ho riportato sono troppo chiare nell'affermare che Cristo sia della stessa sostanza del padre talmente intimo con lui da essere nel suo seno simbolico, le scritture dicono che tutto quello che fa il padre lo fa il figlio ugualmente e che tutto il potere gli è stato dato sia in cielo che in terra,
Matteo 28:18 18 Allora Gesù disse loro: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e in terra.
matteo 11:27 "Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo."
Giovanni 3:35 Il Padre ama il Figlio, e gli ha dato ogni cosa in mano.
Giovanni 5:22 Inoltre, il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio, 23 affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato.
EFESINI 1:18 egli illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza vi ha chiamati, qual è la ricchezza della gloria della sua eredità che vi riserva tra i santi, 19 e qual è verso di noi, che crediamo, l' immensità della sua potenza.
filippesi 2:9 Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, 11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

si è inutile che ci soffermiamo sul fatto che il potere gli è stato dato, resta comunque che ha tutto il potere quindi è onnipotente come il padre ed è inutile soffermarsi sul fatto che non c'è la parola onnipotente applicata al figlio perchè basta questo fatto per renderlo tale.
Inoltre caro Felix vedo che hai fatto lo gnorri, il mio post infatti ti chiedeva di trovarmi una sola versione biblica esistente al mondo(a parte la TNM) che traducesse il versetto 16 e non il 17 come la TNM e non ne hai trovate vero?
Senza che ti sforzi di spiegarmi che se lo si fa al 17 allora lo si puo fare al 16, ti sei chiesto perchè non lo si è fatto?
Perchè creerebbe un controsenso logico, lo ripeto se Cristo è colui tramite il quale TUTTO è stato creato è ovvio che ne è eccettuato e non puo essere paragonato ad una cosa che lui stesso crea, questa è logica e inserire la parola "altre" rende il passo illogico.

Per rispondere anche a husband che ha i miei stessi anni gli dico che la scrittura che cercava è proverbi 8:22 ed è stata superata per due motivi:
1)li si parla della sapienza e non di Cristo, che poi ne abbiano fatto un avvicinamento o un parallelo è solo ad opera di esempio e non di una realtà oggettiva, se lo prendessimo alla lettera allora dovremmo pensare che ci sia stato un tempo in cui YHWH fosse senza sapienza il che è assurdo.
2) comunque il verbo ebraico originale traduce "Yahweh mi possedette..." e non "mi creò" come traduce la LXX e altre versioni che lo ricordiamo sono solo traduzioni dall'originale ed anche la TNM se ne è accorta infatti traduce bene rendendo il passo con "possedette".
Per quanto riguarda ebrei e le presunte spiegazioni sul fatto che il passo era applicato a YHWH e Gesù ne è solo l'artefice, per me sono solo congetture, lì Paolo è chiaro la scrittura del salmo viene presa cosi come è applicandola a Gesù, chiamandolo creatore e Signore, chiunque legge queste scritture del primo capitolo di ebrei nota subito un evidente superiorità tra Cristo e le creature.
Ricordiamoci della scrittura:

Isaia 44:24 Così parla il SIGNORE, il tuo salvatore, colui che ti ha formato fin dal seno materno: Io sono il SIGNORE, che ha fatto tutte le cose; io solo ho spiegato i cieli, ho disteso la terra, senza che vi fosse nessuno con me;
Isaia 44:6 «Così parla il SIGNORE, re d' Israele e suo salvatore, il SIGNORE degli eserciti: Io sono il primo e sono l' ultimo, e fuori di me non c' è Dio.

Solo se crediamo in un unico Dio o in una sola deità formata dal padre e dal figlio queste scritture avrebbero senso altrimenti dovremmo dare del bugiardo a YHWH il che è impensabile.

Infine vorrei ricordare che è ora di finirla di affermare che i trinitari considerano Dio il padre e Dio il figlio la stessa persona, anche i muri hanno capito che non è cosi e solo gli ignoranti credono in questo, loro sono e rimangono due persone diverse con individualità diverse e con ruoli diversi, il figlio infatti gli è sottomesso sempre in quanto è e rimarra sempre suo figlio e come ogni figlio che si rispetti è sempre ubbidiente al padre.
Se Cristo è Dio come lo è il padre e le scritture lo dicono chiaramente, allora è senza tempo come lui appartenendo alla stessa dimensione di eternità per noi incomprensibile, ma la bibbia lo dice chiaramente: Dio è senza principio ne fine, del resto possiamo immaginarci un tempo in cui il padre non fosse tale, cioè non avesse il figlio con se o non avesse la parola?(ricordiamoci che Cristo è chiamato "la parola di Dio" il suo portavoce), ricordiamoci delle scritture che dicono:
Ebrei 13:8 8 Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno.
Rivelazione 1:17 Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli pose la sua mano destra su di me, dicendo: «Non temere, io sono il primo e l' ultimo, 18 e il vivente. Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e del soggiorno dei morti.

Saluti Mario
P.S. vi ricordo che nei precedenti post c'erano altre scritture che non sono state esaminate, anche se credo che ognuno rimarrà della propria opinione, trovo comunque profittevole lo scambio di opinioni o no?

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
24/09/2006 14:30
 
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Cara Siria,


Aggiungendo la parola [altre] in maniera discutibile (esiste solo nella versione TNM) Gesù diventa il creatore di tutte le “altre” cose ma non può certo essere creatore di se stesso quindi cade l’eguaglianza Gesù = Creatore. Come viene giustificata l’aggiunta di questa parola che cambia completamente il ruolo di Gesù?



In greco quella parola può essere aggiunta come può non essere aggiunta, infatti è tipico della lingua greca non aggiungere "altre" in costruzioni di quel tipo. Altre versioni l'aggiungo liberamente in altri passi non dottrinali.

Qui dunque, come tu osservi, il problema è teologico e non lessicale. Da un punto di vista del testo la traduzione della TNM è qiella più ovvia: Gesù ha creato "tutte le altre" cose tranne che lui stesso, ma questo non è una questione religiosa ma logica. Nessuno può creare se stesso! Neppure Dio che non è creato.

Se diciamo che Gesù ha creato "tutte le cose" in assoluto risulta che abbia "creato" se stesso e Dio. Ma Dio non è creato da nessuno, e ovviamente nessuno può creare se stesso.

D aun punto di vista teologico questo calza perfettamente con quello che le scritture dicono del ruolo di mediatore di Gesù e con le parole di Paolo nel contesto:

"in Cristo (in lui) sono state create tutte le cose tutte le cose sono state create per mezzo di lui (Cristo)"

Qui l'en è strumentale è si traduce più precisamente "per mezzo di lui" come il dia successivo. Ma a parte questo qui Gesù non è detto "creatore" in senso pieno ma il mezzo (o mediatore della creazione). Di Dio Paolo dice che "da lui" [ek] sono tutte le cose. Vi è dunque una grande differenza di ruoli: Gesù è "mezzo" impiegato da Dio, non creatore tout court.

Dunque "altre" non fa che indicare questo senso ovvio, se lo togliamo e consideriamo Gesù creatore "di se stesso" intruduciamo una inutile complicazione nel testo. Ti ricordo il rasoio di Occam in questo caso!

Shalom [SM=x511460]

24/09/2006 14:54
 
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Re:

Scritto da: barnabino 24/09/2006 14.30
Cara Siria,


In greco quella parola può essere aggiunta come può non essere aggiunta, infatti è tipico della lingua greca non aggiungere "altre" in costruzioni di quel tipo. Altre versioni l'aggiungo liberamente in altri passi non dottrinali.



No si aggiunge solo per un pregiudizio teologico, infatti non c'è motivo di aggiungere "altre" in Cl 1:16, quando era assolutamente chiaro sia per Paolo, che per i cristiani di allora (e di oggi) che Gesù era escluso dalle cose create. Tant'è che Paolo non aggiunge "allos".


Qui dunque, come tu osservi, il problema è teologico e non lessicale. Da un punto di vista del testo la traduzione della TNM è qiella più ovvia: Gesù ha creato "tutte le altre" cose tranne che lui stesso, ma questo non è una questione religiosa ma logica. Nessuno può creare se stesso! Neppure Dio che non è creato.

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Adesso Dio è una "cosa"? [SM=g27992] Mi spiace Barnabino, ma il tuo ragionamento non sussiste logicamente. Le "cose" è tutto ciò che è stato creato ed il fatto che Paolo che Giovanni mi indicano il Figlio come il mezzo per cui TUTTE le cose sono venute all'esistenza e per cui TUTTE le cose sussistono, indicano chiaramente che il Figlio non è stato creato.



Qui l'en è strumentale è si traduce più precisamente "per mezzo di lui" come il dia successivo. Ma a parte questo qui Gesù non è detto "creatore" in senso pieno ma il mezzo (o mediatore della creazione). Di Dio Paolo dice che "da lui" [ek] sono tutte le cose. Vi è dunque una grande differenza di ruoli: Gesù è "mezzo" impiegato da Dio, non creatore tout court.

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E ancora non si capisce che è per differenza di ruoli che abbiamo questa distinzione di termine, anche perchè la preposizione "en" letteralmente andrebbe tradotta "in, dentro" anche se è possibile l'uso strumentale, ad esempio associato ad una dativo di mezzo. Il Figlio, nella Scrittura è visto non solo come "mezzo", ma come la Potenza stessa di Dio, come la stessa Parola di Dio, perciò assolutamente unita e legata alla Persona del Padre.

[SM=g27985]

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