| | | Post: 4.852 Post: 2.036 | Registrato il: 08/05/2006 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | Junior Forum | | OFFLINE |
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Caro Teodoro,
“il punto è sempre questo: quanto giova esaminare un problema da un unica prospettiva, eludendo programmaticamente i problemi che suscitano le altre? O in altre parole, esiste un Gesù-storico svincolato dal Gesù-religioso? “
So cosa intendi. Però converrai che per dare un solido fondamento al Gesù religioso in primis occorrerebbe ricostruire, per quanto possibile, le gesta del Gesù storico.
“la deriva antropologica dell'esegesi contemporanea, che è di fatto una radicalizzazione del metodo storico-critico, depaupera, anziché arricchire, la comprensione e la percezione del'unità del testo evangelico”
Mi stai dicendo dunque che, non ammettendo come reali le profezie e i miracoli, si radicalizza il metodo storico ? Cioè escludento eventuali eventi metafisici si arriverebbe a verità parziali ? Questo è effettivamente ciò che fanno gli storici, ma mi chiedo: non avendo oggi evidenze che avvalorino tali eventi, come possono gli studiosi includerli nella ricerca storica ?
“Se partiamo dal presupposto che non esiste il miracolo o la profezia e che non potranno mai esistere, cosa resta dei meri panni storici di Gesù?”
Certo, ma come facciamo ad includerli se non ne abbiamo esperienza ? Se non vi sono evidenze ?
“Se, per ipotesi, fosse stato davvero il "Figlio di Dio" quanto potrà essere misera e vana la ricostruzione del Gesù storico? “
Se non ho capito male, vuoi dire che se Gesù è davvero Dio, noi possiamo fare tutte le nostre ricerche che vogliamo che non approderemmo a nulla ? Posso essere d’accordo, ma come facciamo a saperlo se è Dio o meno ? Solo con la fede, dunque la ricostruzione storica ci può dire almeno se tale fede è basata su qualcosa di razionale.
Inoltre se riuscissimo ad avere una ragionevole certezza che Gesù non si ritenne mai Dio, be, qualche passo avanti o indietro (dipende dai punti di vista), lo avremmo fatto non credi ?
Ciao
Andrea
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