Per Teo
Non l'ho letto né ho intenzione di farlo perché è un'opera divulgativa. Ma da quanto scrivi ha elencato un bel po' di cliché degli anni 70', fatti fuori dalla terza ricerca sul Gesù storico americana ma che ancora vengono propinati specie in Italia e in Francia
Gesù non voleva fondare una nuova religione: un cliché della scuola di Gerusalemme(Flusser, Lapide, Vermes, ecc.)
Gesù utopista e innovatore sociale, cliché influenzato dalla teologia della liberazione: (Borg,Oakman,Horsley).
A me non interessa commentare questa ennesima ricostruzione ma solo far notare che quando si separa il Cristo della fede dal Gesù storico ognuno trova quello che vuole: il mago, il taumaturgo, l'esseno, lo zelota, il fariseo solo buon rabbi, il pacisfista, il marziano, ecc.
Io ho solo un suggerimento, andate in biblioteca e leggete il II volume di "Un ebreo marginale" del Meier che è un'analisi in chiave critica di tutte queste intepretazioni. In ogni interpretazione si finisce sempre per forzare i testi.
Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)