Condivido quanto detto da Descubridor e Balladasola.
Ma poi come vi permettete di giudicare i mie sentimenti. Io sono una persona sensibile per natura, chi mi conosce sa che lo sono anche troppo! Ogni tipo di sofferenza soggettiva non può lasciarmi indifferente.
Ma vi prego di non strumentalizzare i sentimenti e cadere nel sentimentalismo. Il mio discorso non era sentimentale ma era nell'ambito ecclesiologico e quindi del diritto che ha ogni chiesa di disciplinare i propri membri impenitenti.
Vi ho postato una serie di dichiarazioni di fonti cattoliche ed evangeliche, ma le saltate a piè pari. Questo mi fa mettere in dubbio la vostra buona fede e evidenzia l'intento primario (spesso dichiarato) di infangare la reputazione dei TdG, non di cercare un dialogo sereno.
Mi rendo conto che poi alcuni TdG, vadano agli eccessi nell'applicare certi principi biblici. E su questo si può lavorare per miglioare. Ma non è certo calunniando che si risolvono le cose.
Per restare in tema chiudo con questa citazione, che mostra come si rapportava l'apostolo Giovanni nei confronti degli apostati del suo tempo:
[Policarpo] alcuni l'udirono raccontare che Giovanni, discepolo del Signore, recatosi un giorno alle terme di Efeso e scortovi Cerinto [un apostata], si precipitò verso l'uscita gridando: "Fuggiamo, che le terme non abbiano a caderci addosso ora che v'è Cerinto, nemico della verità!". Una volta al medesimo Policarpo venne incontro Marcione (altro apostata) dicendo: "Facciamo conoscenza". "Ti conosco, ti conosco, rispose, tu sei il primogenito di Satana". Tanta era la prudenza degli apostoli e dei loro discepoli da non voler neppur sacmbiar parola coi falsari della verità come ammonisce pure S. Paolo: "Fuggi l'eretico dopo averlo ammonito una volta sapendo ch'egli è perverso, sviato e da sé va verso la dannazione" (Tito 3,10)".Parentesi quadre mie.
(Ireneo, Contro le eresie, Vol. I, p.236, Ed. Cantagalli
Non vi ho citato questo passo perchè esprima i sentimenti che nutro verso gli apostati. Anzi, mi pare che i toni usati dall'apostolo Giovanni, nonchè da Policarpo, siano un pò forti e direi eccessivi, secondo i miei gusti. Eppure Giovanni non era uno privo di sentimenti, addirittura è noto come l'apostolo dell'amore, "quel discepolo che Gesù amava" o preferiva! (Giovanni 21:7).
[Modificato da christofer2006 20/08/2007 16:19]
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