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Il ruolo della teologia nella traduzione biblica

Ultimo Aggiornamento: 20/09/2007 10:02
16/09/2007 18:01
 
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Re:
christofer2006, 16/09/2007 15.15:


io sono un po stanco di discutere con chi si crede di non avere piu nulla da imparare.



Appunto, sei realmente disposto ad imparare e accettare qualcosa di diverso da quanto tu ora credi? Sei disposto a rivalutare la tua posizione antropologica?

Il passo chiave per comprendere l'antropologia biblica è quello di Genesi in cui è spiegata la creazione dell'uomo e ci viene rivelato come è fatto ossia di materia e alito (o spirito) divino. Il risultato è l'anima ossia vita! Uno che muore perde l'anima ossia la vita! Ma uno che viene ucciso da un uomo perde solo apparentemente la vita, la sua anima in realtà, ossia la sua vita, la vera vita dipende infatti da Dio che lo può risuscitare e che considera tutti morti viventi.

Alla morte la materia torna alla terra e lo spirito torna a Dio che l'ha dato. Quindi il nostro IO viene preservato in DIO colui che ci riporterà in vita! Non serve ricorrere a speculazioni platoniche!



Se "il nostro Io viene preservato in Dio", questo ha una essenza, una vita appunto anche senza essere cosciente, è questo che tu non vuoi capire, se accettassi questo, saresti condizionalista come me, basta solo fare un passettino logico in piu, senza questo passetto, l'Io semplicemente non esiste e quindi via con il clone ecc...
Siamo in un ennesimo cerchio, spero solo che tu abbia capito meglio cosa ha causato la "tua" credenza dell'inesistenza post mortem.
Ciao



"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
16/09/2007 20:19
 
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il nostro Io viene preservato in Dio",



E' questo ciò che penso da tempo, non ho bisogno di fare un passo in più!

E' mai possibile che vuoi trovare delle divergenze con i TdG anche quando non esistono? Hai lo spirito dal bastian contrario?
________________________________________________

16/09/2007 20:25
 
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Re:
christofer2006, 16/09/2007 20.19:


il nostro Io viene preservato in Dio",



E' questo ciò che penso da tempo, non ho bisogno di fare un passo in più!

E' mai possibile che vuoi trovare delle divergenze con i TdG anche quando non esistono? Hai lo spirito dal bastian contrario?



Non credo che tu abbia capito bene cosa implica l'accettare le mie parole... saresti disposto a sottoscriverle tutte?
Secondo me saresti accusato di apostasia e chiedo conferma a qualche tuo confratello al riguardo.
Ciao

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
16/09/2007 20:29
 
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Non credo che tu abbia capito bene cosa implica l'accettare le mie parole... saresti disposto a sottoscriverle tutte?
Secondo me saresti accusato di apostasia e chiedo conferma a qualche tuo confratello al riguardo.



ma tu sei fuori...
E poi ti arrabbi quando ti dico che non hai afferrato l'essenza della nostra teologia biblica!

Io non devo accettare le tue parole ma l'antropologia biblica che è come te l'abbiamo spiegata nei precedenti interventi...
[Modificato da christofer2006 16/09/2007 20:30]
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16/09/2007 20:40
 
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Re:
christofer2006, 16/09/2007 20.29:


Non credo che tu abbia capito bene cosa implica l'accettare le mie parole... saresti disposto a sottoscriverle tutte?
Secondo me saresti accusato di apostasia e chiedo conferma a qualche tuo confratello al riguardo.



ma tu sei fuori...
E poi ti arrabbi quando ti dico che non hai afferrato l'essenza della nostra teologia biblica!

Io non devo accettare le tue parole ma l'antropologia biblica che è come te l'abbiamo spiegata nei precedenti interventi...




Sei tu che hai detto:
" E' questo ciò che penso da tempo, non ho bisogno di fare un passo in più!
E' mai possibile che vuoi trovare delle divergenze con i TdG anche quando non esistono? Hai lo spirito dal bastian contrario?"

Dal momento che hai risposto al mio ultimo messaggio mi sembrava logico capire che ti stessi riferendo a quello, quello che sta giocando non sono io ma tu.

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
16/09/2007 20:43
 
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Allora proprio non ci capiamo.

Io ho scritto: ""il nostro Io viene preservato in Dio"

e ti ho detto che non si tratta di fare un passo nella tua direzione, visto che da tempo credo ciò, che di fatto è ciò che credono i TdG.

Ma siccome tu spesso fraintendi l'ortodossia e l'ortoprassi dei TdG, non ti rendi conto di avere la stessa teologia e quindi la contesti inutilmente...
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16/09/2007 20:54
 
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Re:
christofer2006, 16/09/2007 20.43:

Allora proprio non ci capiamo.

Io ho scritto: ""il nostro Io viene preservato in Dio"

e ti ho detto che non si tratta di fare un passo nella tua direzione, visto che da tempo credo ciò, che di fatto è ciò che credono i TdG.

Ma siccome tu spesso fraintendi l'ortodossia e l'ortoprassi dei TdG, non ti rendi conto di avere la stessa teologia e quindi la contesti inutilmente...



Allora per evitare fraintendimenti o giochi di parole rispondi se credi a queste mie precedenti parole:


"Se "il nostro Io viene preservato in Dio", questo ha una essenza, una vita appunto anche senza essere cosciente, è questo che tu non vuoi capire, se accettassi questo, saresti condizionalista come me"

SI o NO?

Lo ripeto piu chiaramente per non creare altre inutili polemiche:

Il nostro spirito che torna a Dio: è la nostra essenza, il nostro io, il quale rimane vivo ma incosciente, in uno stato di sonno, in attesa di essere trasferito in un nuovo corpo alla resurrezione?

Si o No?

Stavolta non giocare.

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
16/09/2007 21:03
 
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Mi dispiace ma tu stai speculando.
Io a differenza di te mi attengo a ciò che la Scrittura mi rivela.

Io prendo atto del fatto che alla morte accade questo:

(Ecclesiaste 12:7) 7 Quindi la polvere torna alla terra proprio come era e lo spirito stesso torna al [vero] Dio che l’ha dato.

Questo significa che il nostro IO è preservato in DIO. Altro non possiamo dire visto che sarebbe una speculazione. Per questo non entro nel merito delle tue speculazioni che vanno oltre ciò che è scritto. Mi basta accettare la Rivelazione e attendere fiducioso la risurrezione di cui Cristo è il fondamento...
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16/09/2007 22:35
 
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Re:
christofer2006, 16/09/2007 21.03:

Mi dispiace ma tu stai speculando.
Io a differenza di te mi attengo a ciò che la Scrittura mi rivela.

Io prendo atto del fatto che alla morte accade questo:

(Ecclesiaste 12:7) 7 Quindi la polvere torna alla terra proprio come era e lo spirito stesso torna al [vero] Dio che l’ha dato.

Questo significa che il nostro IO è preservato in DIO. Altro non possiamo dire visto che sarebbe una speculazione. Per questo non entro nel merito delle tue speculazioni che vanno oltre ciò che è scritto. Mi basta accettare la Rivelazione e attendere fiducioso la risurrezione di cui Cristo è il fondamento...



Ora ci siamo! A quanto pare bisogna essere chiari con te per evitare inutili sotterfugi.
La cosa che vorrei che tu prendessi in considerazione è il passo in avanti che hai fatto rispetto al CD con queste tue parole:

" e certo i TdG non vedono nella morte l'annientamento totale della persona, ma solo uno stato di incoscienza in attesa della risurrezione."

"Uno che muore perde l'anima ossia la vita! Ma uno che viene ucciso da un uomo perde solo apparentemente la vita, la sua anima in realtà, ossia la sua vita, la vera vita dipende infatti da Dio che lo può risuscitare e che considera tutti morti viventi.
Alla morte la materia torna alla terra e lo spirito torna a Dio che l'ha dato. Quindi il nostro IO viene preservato in DIO colui che ci riporterà in vita!"

Tu dici che io non conosco la vostra ortodossia, o la vostra antropologia, ma a quanto pare la conosco meglio di te!
Da una parte ho il corpo direttivo il quale insegna:

"potete vivere" gia citato sopra:
"4 Ciò significa che i morti non possono né fare né sentire nulla. I loro pensieri cessano, come dice la Bibbia: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene alcuna salvezza. Il suo spirito se ne esce, egli torna al suo suolo; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. (Salmo 146:3, 4) Quando l’uomo muore, il suo spirito, la sua forza vitale, sostenuta dalla respirazione, “se ne esce”. Non esiste più. Perciò tutti i sensi dell’uomo — udito, vista, tatto, odorato e gusto — che dipendono dalle sue facoltà mentali, smettono di funzionare. Secondo la Bibbia i morti entrano in uno stato di assoluta incoscienza"


ancora nel 2002 continuava ad insegnare:
W 15-7-2002 pag 6:

"Qual è dunque la condizione dei morti? Pronunciando la sentenza contro Adamo, Geova disse: “Poiché polvere sei e in polvere tornerai”. (Genesi 3:19) Dov’era Adamo prima che Dio lo formasse dalla polvere del suolo e gli desse la vita? Semplicemente non esisteva! Quando morì, Adamo tornò in quello stato di totale inesistenza. La condizione dei morti è ben illustrata in Ecclesiaste 9:5, 10, dove si legge: “I morti non sanno nulla . . . Nel soggiorno dei morti dove vai, non c’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza”. (La Nuova Riveduta) Scritturalmente, la morte è uno stato di inesistenza. I morti non hanno consapevolezza né sentimenti né pensieri."

Dall'altro ho le tue parole riportate sopra,

il CD dice che per "spirito che torna a Dio" si intende la semplice forza vitale che "non esiste piu" parole testuali contenute in potete vivere,

Tu dici che in quello "spirito che torna a Dio" vi è il nostro Io, il quale si trova in uno stato di incoscienza, non sei andato oltre dicendo che questo Io sia vivo ma dormiente, perchè altrimenti avresti affermato il condizionalismo, ma se permetti ti sei avvicinato moltissimo a questa ipotesi.
Ora che ho messo le carte in tavola mi piacerebbe ascoltare qualche tuo fratello in proposito, a chi devo dar ragione al CD o a Cristopher?
Chi dei due dice la verità?
Volevo ricordarti inoltre che Socrate identificò l'anima con il nostro Io individuale, il quale è la nostra autocoscienza, Platone disse che questa conteneva in nuce anche le nostre idee, quindi stai attento quando usi certi termini perchè hanno un significato ben preciso, dicendo che "il nostro io sopravvive alla morte" stai convalidando quello che da sempre combatti, ossia che l'uomo ha un anima che gli sopravvive: immortale per la maggioranza dei cristiani, mortale per i condizionalisti, voi siete a parte, l'uomo non ha niente che gli possa sopravvivere in attesa della resurrezione, egli sarà semplicemente ricreato ex novo.
Fattene una ragione.
Saluti Mario

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
17/09/2007 11:03
 
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Stai facendo solo della demagogia. La mia conclusione antropologica corrisponde alla visione ufficiale dei TdG. Putroppo tu non avendo mai capito correttamente la teologia biblica dei TdG, arrivi a tutti i costi torcere il pensiereo espresso nelle pubblicazioni. Da sempre i TdG insegnano che la risurrezione consiste non nella creazione di un clone (idea del tutto bizzarra) ma nel risveglio della personalità precedente, che è preservata in Dio.


ossia che l'uomo ha un anima che gli sopravvive: immortale per la maggioranza dei cristiani, mortale per i condizionalisti, voi siete a parte, l'uomo non ha niente che gli possa sopravvivere in attesa della resurrezione, egli sarà semplicemente ricreato ex novo.
Fattene una ragione.



Qui sei totalmente fuori strada. Biblicamente non esiste alcua anima che sopravvive alla morte. L'anima è il risultato della crezione di Dio, ossia dell'incontro della materia inanimata con lo spirito vitale proveniente da Dio. Il risultato è appunto l'anima, la vita, un essere vivente! Alla morte non c'è alcuna anima che sopravvive. Il nostro spirito (che non è una essere spirituale) torna a Dio che può riscuscitarci al momento opportuno, ripristinando la stessa persona che è morta (non le stesse cellule e molecole!) lo stesso IO, preservato in Dio.

Questo è il dato che emerge dalle scritture. Il resto è speculazione extrabiblica!

Spero ti sia più chiaro il punto.
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