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Il ruolo della teologia nella traduzione biblica

Ultimo Aggiornamento: 20/09/2007 10:02
07/09/2007 22:47
 
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Caro Mario,


Ancora con questo uso di parole contrastanti? Ma come lo devo scrivere? "Inesistenza" non è inattività o incoscienza



I TdG non fanno filosofia, si limitano a descrivere in termini comprensibili quello che dicono le scritture. Per quanto mi riguarda incoscienza, inesistenza, assenza di vita, inattività descrivono tutti bene lo stato di coloro che solo morti.

Certo le scritture non descrivo tormenti o paradisi celesto come facevano le coeve mitologie pagane. Il resto è fumo.

Shalom

08/09/2007 22:50
 
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barnabino, 07/09/2007 22.47:

Caro Mario,


Ancora con questo uso di parole contrastanti? Ma come lo devo scrivere? "Inesistenza" non è inattività o incoscienza



I TdG non fanno filosofia, si limitano a descrivere in termini comprensibili quello che dicono le scritture. Per quanto mi riguarda incoscienza, inesistenza, assenza di vita, inattività descrivono tutti bene lo stato di coloro che solo morti.

Certo le scritture non descrivo tormenti o paradisi celesto come facevano le coeve mitologie pagane. Il resto è fumo.

Shalom




Sarà fumo per te, a me interessa invece sapere se la persona resuscitata sarò IO con la mia coscienza, la mia essenza o semplicemente un altro con tutto il mio bagaglio ideologico e cultiurale, ma non IO.
In nessuna parte della bibbia si usa la parola "inesistenza" riguardo lo stato dei morti, voi invece lo avete fatto scatenando quel polverone sul clone ricreato che ovviamente scaturisce dall'esame di questa parola, se si riflette bene sul significato dei termini che la bibbia usa, credo, anzi sono sicuro, che qualcosa di me rimane dormiente in attesa della resurrezione, il resto è veramente fumo.
Ciao


[Modificato da (Mario70) 08/09/2007 22:52]

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
09/09/2007 16:19
 
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Caro Mario,


un altro con tutto il mio bagaglio ideologico e cultiurale, ma non IO



Secondo le scritture a morire e risorgere solo le "anime" e dunque Dio, miracolosamente, risorgerà "te" e non un "altro". La Bibbia lo spega con una metafora molto semplice da capire: è come se ti addormentassi e ti svegliassi.


In nessuna parte della bibbia si usa la parola "inesistenza" riguardo lo stato dei morti



Si, ma ti abbiamo spiegato che con quel termine si intende semplicemente l'assenza di una esistenza cosciente in contrasto con le concezioni pagane in cui una parte dell'individuo dopo la morte sopravvive cosciente in qualche luogo. Nella Bibbia buoni e cattivi "insieme giacciono nella polvere e i vermi li coprono". Tutto qui.

Ti prego, non polemizzare inutilmente sulle parole ma andiamo alla sostanza. Ai TdG non interessa scrivere trattati filosofici ed il concetto espresso con quel "inesistente" è ben chiaro ai TdG: prima della morte la persona è viva, esiste nelle sue funzioni psichiche e fisiche, dopo la morte tale esistenza cessa, fino alla risurrezione.

Shalom



[Modificato da barnabino 09/09/2007 16:21]
09/09/2007 22:24
 
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Re:
barnabino, 09/09/2007 16.19:

Caro Mario,


un altro con tutto il mio bagaglio ideologico e cultiurale, ma non IO



Secondo le scritture a morire e risorgere solo le "anime" e dunque Dio, miracolosamente, risorgerà "te" e non un "altro". La Bibbia lo spega con una metafora molto semplice da capire: è come se ti addormentassi e ti svegliassi.


In nessuna parte della bibbia si usa la parola "inesistenza" riguardo lo stato dei morti



Si, ma ti abbiamo spiegato che con quel termine si intende semplicemente l'assenza di una esistenza cosciente in contrasto con le concezioni pagane in cui una parte dell'individuo dopo la morte sopravvive cosciente in qualche luogo. Nella Bibbia buoni e cattivi "insieme giacciono nella polvere e i vermi li coprono". Tutto qui.

Ti prego, non polemizzare inutilmente sulle parole ma andiamo alla sostanza. Ai TdG non interessa scrivere trattati filosofici ed il concetto espresso con quel "inesistente" è ben chiaro ai TdG: prima della morte la persona è viva, esiste nelle sue funzioni psichiche e fisiche, dopo la morte tale esistenza cessa, fino alla risurrezione.

Shalom





A questo punto mi sembra evidente che stai fuggendo, questo discorso è scomodo vero? La mia non è filosofia ma al limite filologia o ecdotica delle parole che avete usato nei vostri testi, "inesistenza" è inesistenza punto, il "non essere", niente nella scrittura ci puo far credere che l'uomo alla morte sia in quello stato o meglio che non sia in nessun stato, questa è logica, quando si usano i termini "dormire" non viene detto "è come se dorme", ma semplicemente "dorme".
Se veramente alla morte non esistiamo piu, nulla di cio che siamo puo essere paragonato ad uno stato di sonno, non esistendo niente che possa dormire, solo se rimane qualcosa di me incosciente allora posso usare questo termine, semplice no?
Ciao

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
10/09/2007 09:07
 
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Mi pare che stai mondanto una polemica inutile. Se non ti piace il termine inesistenza, non usiamolo. Ne possiamo anche fare a meno. Le pubblicazioni l'hanno usato per far comprendere in maniera vigorosa alle pesone che non esiste alcuna anima immortale che continua ad esistere!

me interessa invece sapere se la persona resuscitata sarò IO con la mia coscienza, la mia essenza



Su questo nessun tdG ha dubbi. L'ho ripetuto molte volte. E' la persona, con il suo IO che viene risuscitata! La storia dei cloni è una panzana che non merita nemmeno una replica!

Invece continuare a contestare spiegaci tua allora cosa emerge dal dato biblico.
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10/09/2007 18:10
 
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christofer2006, 10/09/2007 09.07:

Mi pare che stai mondanto una polemica inutile. Se non ti piace il termine inesistenza, non usiamolo. Ne possiamo anche fare a meno. Le pubblicazioni l'hanno usato per far comprendere in maniera vigorosa alle pesone che non esiste alcuna anima immortale che continua ad esistere!

me interessa invece sapere se la persona resuscitata sarò IO con la mia coscienza, la mia essenza



Su questo nessun tdG ha dubbi. L'ho ripetuto molte volte. E' la persona, con il suo IO che viene risuscitata! La storia dei cloni è una panzana che non merita nemmeno una replica!

Invece continuare a contestare spiegaci tua allora cosa emerge dal dato biblico.


Te l'ho spiegato, emerge l'idea condizionalista dell'anima in base alla quale alla morte essa rimane in uno stato di incoscienza in attesa della resurrezione, allora si che i termini usati per lo stato della morte (dormire, resuscitare ecc...) hanno senso, quest'anima dorme o è inconsapevole, incosciente fino a che si ricongiungerà ad un corpo preparato da Dio alla resurrezione, che il corpo sarà ex novo è evidente, ma l'anima ossia il mio IO, la mia coscienza, la mia essenza, sarà esattamente la stessa, quello sarò sempre io, perchè sarò rimasto latente nel tempo.
La vostra teologia dell'inesistenza (le parole non si possono annullare tanto facilmente essendo state scritte e ribadite piu volte) portano alla logica conclusione che non esiste una continuità tra l'essere morto e l'essere resuscitato, che vi piaccia o no, secondo la vostra teologia, esso sarà veramente un clone ricreato.
Ciao




"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
10/09/2007 18:18
 
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emerge l'idea condizionalista dell'anima in base alla quale alla morte essa rimane in uno stato di incoscienza in attesa della resurrezione



Quindi tu credi nella dicotomia anima/corpo! [SM=x511442]
Dai che sei sulla buona strada per tornare in seno alla CCR! [SM=x511453] Ti mancano i dogmi mariani e il papato e poi ci siamo!


quest'anima dorme o è inconsapevole, incosciente fino a che si ricongiungerà ad un corpo preparato da Dio alla resurrezione, che il corpo sarà ex novo è evidente, ma l'anima ossia il mio IO, la mia coscienza, la mia essenza



Mi proversti ora questi concetti con le Scritture?


esso sarà veramente un clone ricreato


Ma dove leggi questa sciocchezza nella Bibbia e nelle nostre pubblicazioni? Ti ho spiegato innumerevoli volte che noi crediamo nella risurrezione della persona, col suo IO. Leggi le scritture citate in precedenza. Smettiamola con questa leggenda del clone, che non fa per nulla ridere!
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10/09/2007 19:43
 
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Re:
christofer2006, 10/09/2007 18.18:


emerge l'idea condizionalista dell'anima in base alla quale alla morte essa rimane in uno stato di incoscienza in attesa della resurrezione



Quindi tu credi nella dicotomia anima/corpo! [SM=x511442]
Dai che sei sulla buona strada per tornare in seno alla CCR! [SM=x511453] Ti mancano i dogmi mariani e il papato e poi ci siamo!


quest'anima dorme o è inconsapevole, incosciente fino a che si ricongiungerà ad un corpo preparato da Dio alla resurrezione, che il corpo sarà ex novo è evidente, ma l'anima ossia il mio IO, la mia coscienza, la mia essenza



Mi proversti ora questi concetti con le Scritture?


esso sarà veramente un clone ricreato


Ma dove leggi questa sciocchezza nella Bibbia e nelle nostre pubblicazioni? Ti ho spiegato innumerevoli volte che noi crediamo nella risurrezione della persona, col suo IO. Leggi le scritture citate in precedenza. Smettiamola con questa leggenda del clone, che non fa per nulla ridere!



Sinceramente credo che le scritture tu le conosca come me, sarebbe una ripetizione inutile e sentirei le solite spiegazioni assurde e ridicole (dal mio punto di vista ovv.) che portano appunto all'assurdità del clone.
Ma tra le tante...

IEP Matteo 10:28 "Non vi spaventate inoltre per quelli che possono uccidere il corpo, ma non possono uccidere l' anima. Temete piuttosto Colui che ha il potere di far perire nella Geenna e l' anima e il corpo."
2 Corinti 12:3-6 "3 E so che quest' uomo -- non so se col corpo o senza corpo, lo sa Dio -- 4 fu rapito in Paradiso e udì parole ineffabili che non è possibile ad un uomo proferire. 5 Di lui mi vanterò, di me invece non mi darò vanto, se non delle mie debolezze. 6 Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato, perché direi solo la verità; ma evito di farlo, affinché nessuno mi giudichi di più di quello che vede o sente da me."

Se l'anima è solo l'unione tra il corpo materiale e l'alito della vita, gli uomini possono distruggere l'anima, ma Cristo dice di no, solo Dio puo farlo... inoltre è interessante l'uso dei due termini separati ossia anima e corpo.
Dire che qui per "anima" si intende solo "speranza di vita eterna" è una spiegazione arbitraria di comodo, in quali altri passi è usata tale definizione per anima?
Da questo semplice esempio si capisce che nel linguaggio biblico per "anima" non si intende solo quello che è specificato in genesi 2:4 ma anche altro...

La dicotomia esiste ed è specificata piu volte.

EP 1 Tessalonicesi 5:23 "Egli stesso, il Dio della pace, vi santifichi totalmente e tutto il vostro essere, spirito, anima e corpo, siano custoditi irreprensibili per la parusia del Signore nostro Gesù Cristo."

IEP Isaia 26:9 "L' anima mia anela a te di notte, anche il mio spirito nel mio intimo ti cerca. Perché quando i tuoi giudizi appaiono sulla terra, gli abitanti del mondo apprendono la giustizia."

Basta semplicemente non essere rigidi nell'uso che la bibbia fa di determinate parole quali spirito, anima, sheol, vita, anime nello sheol ecc... molte volte sono sinonimi, le anime esistono in uno stato larvale nello sheol, lo spirito che torna a Dio non puo essere solo la respirazione ecc...
Soprattutto i termini usati come "resuscitare" e "dormire" hanno senso solo se continua ad esistere qualcosa di noi tra la morte e la resurrezione.

IEP salmo 88:11" Forse tu compi prodigi per i morti? O sorgono le ombre a celebrare le tue lodi?"
IEP Proverbi 9:18" E lui non sa che là ci sono le ombre, che agli antri degli inferi scendono i suoi invitati."
EP Proverbi 21:16 "L' uomo che devia dal sentiero della prudenza dimorerà nell' assemblea delle Ombre."
LND Isaia 14:9 "Lo Sceol, di sotto è in agitazione per te, per farsi incontro al tuo arrivo; esso risveglia gli spiriti dei trapassati, tutti i principi della terra; ha fatto alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni."
IEP Isaia 26:19 "I tuoi morti rivivranno, i loro cadaveri risorgeranno, si risveglieranno ed esulteranno quelli che giacciono nella polvere, perché la tua rugiada è una rugiada luminosa, e la terra darà alla luce le ombre."
IEP Ezekiele 32:21 "Gli eroi più gagliardi gli parleranno di mezzo agl' inferi, dicendo a lui e ai suoi ausiliari: "Vieni, scendi tra gl' incirconcisi, con i trafitti da spada!". 22 Là c' è Assur e tutta la sua schiera attorno al suo sepolcro: tutti uccisi, trafitti da spada: 23 ne misero i sepolcri nel fondo della fossa e la sua schiera è attorno alla sua tomba; tutti uccisi, traffitti da spada. Eppure incuterono spavento nella terra dei vivi! 24 Là c' è Elam e tutte le sue truppe attorno alla sua tomba, sono tutti uccisi, trafitti da spada, scesi incirconcisi sotto terra, essi che incuterono spavento nella terra dei vivi! Portano la loro vergogna come gli altri che scendono nella fossa! 25 In mezzo agli uccisi gli diedero un giaciglio, con tutta la sua gente attorno al suo sepolcro, tutti incirconcisi, trafitti da spada, essi che avevano sparso lo spavento nella terra dei vivi! Portarono la loro vergogna con i discesi nella fossa; in mezzo agli uccisi è il loro posto. 26 Là c' è Mesech, Tubal e tutta la sua truppa attorno al suo sepolcro: tutti incirconcisi, trafitti dalla spada; eppure incuterono lo spavento nella terra dei vivi! 27 Essi però non dormono con gli eroi caduti da tempo, che scesero negli inferi con le loro armi da guerra, ai quali posero le spade sotto la testa e lo scudo sopra le loro ossa, poiché lo spavento di tali eroi pesava sulla terra dei vivi. 28 Tu dunque giacerai tra gl' incirconcisi, assieme ai trafitti da spada. 29 Là c' è Edom, i suoi re e tutti i suoi prìncipi, che sono posti con i trafitti da spada, nonostante il loro valore. Essi pure giacciono con gl' incirconcisi, con quelli che scendono nella fossa. 30 Là ci sono tutti i prìncipi del settentrione, tutti i Sidoni, che scesero con i trafitti, nonostante il terrore sparso dalla loro potenza: giacciono incirconcisi insieme ai trafitti da spada e porteranno la loro vergogna con quelli che scendono nella fossa. 31 Il faraone li vedrà, e si consolerà alla vista di quella moltitudine di uccisi con la spada. Il faraone e tutto il suo esercito sono tra i trafitti da spada, oracolo del Signore Dio. 32 Egli aveva sparso il suo terrore sulla terra dei vivi: ecco, giace tra gl' incirconcisi, assieme ai colpiti da spada, il faraone e tutta la sua moltitudine! Oracolo del Signore Dio».




[Modificato da (Mario70) 10/09/2007 19:49]

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
10/09/2007 22:52
 
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Barnabino, tu giustamente affermi:

I TdG non fanno filosofia, si limitano a descrivere in termini comprensibili quello che dicono le scritture.

Ebbene tendendo fede al tuo consiglio, noi giustamente abbiamo il compito di descrivere o meglio riportare integralmente quello che dicono le scritture senza giri di parole o altro, giusto? Bene dato che in questo thread si sta parlando della condizione dei trapassati io voglio riportare semplicemente delle scritture, dando ad esse il commento più striminzito e letterale, attendendomi strettamente al testo. Userò lo stesso tipo di approccio per tutti i testi biblici.

“Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un essere vivente”. (Genesi 2,7).

(La scrittura c’informa che l’uomo è formato dalla “polvere” proveniente ovviamente dalla terra e dall’ “alito vitale”, proveniente da Dio).

“mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai»”. (Genesi 3,19).

Quì Yahvé dice ad Adamo che sarebbe ritornato alla polvere dalla quale è stato tratto.

“ogni carne perirebbe all'improvviso e l'uomo ritornerebbe in polvere”. (Giobbe 34,15).

Discorso analogo a quello di Genesi 3,19.

“Tutti vanno in un medesimo luogo; tutti vengono dalla polvere, e tutti ritornano alla polvere.
Chi sa se il soffio dell'uomo sale in alto, e se il soffio della bestia scende in basso nella terra?” (Ecclesiaste 3,20-21).

In questi versi di ecclesiaste viene detto che l’uomo torna alla polvere, come le bestie, mentre il suo “soffio” sale in alto separandosi da lui, invece quello degl’animali scende in basso nella terra. Quindi il soffio dell’uomo, contrariamente alle creature irragionevoli, non torna alla polvere.

“Infatti, i viventi sanno che moriranno; ma i morti non sanno nulla, e per essi non c'è più salario; poiché la loro memoria è dimenticata. Il loro amore come il loro odio e la loro invidia sono da lungo tempo periti, ed essi non hanno più né avranno mai alcuna parte in tutto quello che si fa sotto il sole. Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiché nel soggiorno dei morti dove vai, non c'è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza”. (Ecclesiaste 9,5-6.10).

(Qui la scrittura dice prima di tutto che i morti non sanno assolutamente nulla, concludendo poi che nello “sceol” non si opera non si pensa e non c’è ne scienza e ne saggezza).

“Il soggiorno dei morti, laggiù, si agita per te, per venire a incontrarti al tuo arrivo; esso sveglia per te le ombre, tutti i prìncipi della terra; fa alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni”. (Isaia 14,9-10 ss.).

In questo caso il brano d’Isaia parla di “ombre” o “spettri” di esseri umani che dimorano nello sceol, esse si “svegliano” e incominciano a parlare con Satana. (N.B. Mi sa che quel “svegliano” dia luce anche al significato da dare al brano di Ecclesiaste. Nello sceol normalmente le “ombre” dormivano: (non c'è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza).

“I peccatori sono presi da spavento in Sion, un tremito si è impadronito degli empi. «Chi di noi potrà resistere al fuoco divorante. Chi di noi potrà resistere alle fiamme eterne?»” (Isaia 33,14).

(In tal caso si parla di fiamme eterne, ossia di fiamme che non si spegneranno mai e alle quali i peccatori stessi saranno soggetti).

“«Quando gli adoratori usciranno, vedranno i cadaveri degli uomini che si sono ribellati a me; poiché il loro verme non morirà, e il loro fuoco non si estinguerà; e saranno in orrore a ogni carne»”. (Isaia 66,24).

(Isaia parla di cadaveri di uomini e dice che il loro verme non morirà e il loro fuoco non si estinguerà). Di sicuro non si parla di vermi letterali, dato che la loro vita ha certamente un termine e di un fuoco che appartiene agl’empi e che non si estingue, cioè di un qualcosa che dura in eterno.

“E apparvero loro Mosè ed Elia che stavano conversando con lui”. (Matteo 17,3).

Lasciando stare Elia, in questo caso leggiamo che Mosé parlava con il Cristo, eppure egli era già morto da secoli.

“Quanto poi ai morti e alla loro risurrezione, non avete letto nel libro di Mosè, nel passo del «pruno», come Dio gli parlò dicendo: "Io sono il Dio d'Abraamo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe"? Egli non è Dio dei morti, ma dei viventi. Voi errate di molto»”. Marco 12,26-27.

“Che poi i morti risuscitino, lo dichiarò anche Mosè nel passo del «pruno», quando chiama il Signore, Dio di Abraamo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Ora, egli non è Dio di morti, ma di vivi; perché per lui tutti vivono»”. (Luca 20,37-38).

Il primo passo di Marco afferma che Yahvé è il Dio dei viventi. Cioè le persone un tempo viventi su questa terra e poi morte, Dio li considera vive, infatti non dice “Io ero il Dio di Abraamo”, ma “Io sono il Dio di Abraamo”. Per lui quelle persone esistono ancora.

“«C'era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e di bisso, e ogni giorno si divertiva splendidamente; e c'era un mendicante, chiamato Lazzaro, che stava alla porta di lui, pieno di ulceri, e bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ulceri. Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto. E nel soggiorno dei morti, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno;” (Luca 16,19-23).

In questo caso Gesù ci parla di tre persone, Abramo, Lazzaro e il ricco. Ci dice che gli ultimi due muoiono, dopo di che subito dopo Lazzaro viene portato “nel seno di Abramo”, ossia un luogo a cui viene dato tale nome messo fra virgolette e il ricco in luogo dove viene tormentato. Tu mi dirai: E’ una parabola. Ma lo dici tu, non la scrittura.

“Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, Siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo siamo assenti dal Signore (poiché camminiamo per fede e non per visione) ma siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore. (2Corinzi 5,2.6-8).

In tal caso Paolo parla di una tenda nella quale noi uomini dimoriamo, dopo dice che noi abitiamo nel corpo. Quindi immagino che questa tenda sia il corpo umano. Infine afferma che i cristiani possono partire dal corpo. Quindi l’apostolo pensa che vi sia qualcosa che esce dal corpo e il fatto che in conclusione parla di “abitare con il Signore”, mi sembra che questo qualcosa che esce dal corpo sia un essere personale.

“Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno. Ma se il vivere nella carne porta frutto all'opera mia, non saprei che cosa preferire. Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; ma, dall'altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi”. (Filippesi 1,21-24).

Per Paolo la morte è un guadagno perché gli consente di essere con Cristo. Quindi credo che l’apostolo, dopo la sua morte pensa di riunirsi con il Salvatore. Successivamente poi dice che rimanere nel corpo è più necessario per i suo i conservi. Non c’è dubbio, per Paolo il corpo è una “tenda”, un vestito del quale il cristiano si spoglia al termine della sua esistenza terrena.

“all'assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti”, (Ebrei 12,23).

Lo scrittore agli ebrei parla di “spiriti” dei giusti resi perfetti, ossia di trapassati, uomini di Dio viventi in cielo, ovviamente privi del loro corpo.

“Quando l'Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l'altare le anime di quelli che erano stati uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza che gli avevano resa. Essi gridarono a gran voce: «Fino a quando aspetterai, o Signore santo e veritiero, per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra?»”. (Apocalisse 6,9-10).

Questo brano parla di “anime sotto l’altare”, penso siano in cielo. Esseri umani che erano stati uccisi per amore del Cristo. Questi si rivolgono a Dio e gli parlano.

“egli pure berrà il vino dell'ira di Dio versato puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all'Agnello». Il fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli. Chiunque adora la bestia e la sua immagine e prende il marchio del suo nome, non ha riposo né giorno né notte”. (Apocalisse 14,10-11).

Giovanni come notiamo descrive che coloro che adorano la bestia, saranno tormentati davanti agli angeli e a Cristo. Il fumo del loro tormento dura per tutta l’eternità e che loro non hanno mai riposo, cioè il loro tormento è continuo.

“E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli”. (Apocalisse 20,10)

Sembra chiaro. Il diavolo alla fine sarà tormentato giorno e notte per i secoli dei secoli insieme alla bestia e al falso profeta. Ovviamente tutti quelli che lo seguono faranno la sua stessa fine.

Se vuoi Barny puoi tu stesso citare altre scritture oltre a commentare quelle che ho inserito.

Con immutata stima.

Il tuo amico Gaetano.
11/09/2007 11:16
 
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Se l'anima è solo l'unione tra il corpo materiale e l'alito della vita, gli uomini possono distruggere l'anima, ma Cristo dice di no, solo Dio puo farlo... inoltre è interessante l'uso dei due termini separati ossia anima e corpo.


Sono profondamente deluso perchè non mi sarei aspettato tanto. A questo punto mi aspetto che tu mi dica di credere anche nelle fiamme dell'inferno, nel purgatorio, nell'immacolata concezione di Maria, nel papato ecc...

E poi di definisci condizionalista? Sei più immortalista di Platone!
Del resto dovevo aspettarmelo. Generalmente la conversione al trinitarismo è accompagnata dalla conversione alla dicotomia/tricotomia anima-corpo-spirito. Spesso infatti i concetti sono legati. Se condideriamo che 2 aspetti fondamentali della fede cristiana riguardano la concezione di Dio e dell'uomo tutto si chiarisce. Mi spiego:

Dio: la Bibbia parla dell'Unità di Dio. Ma i trinitari insegnano la Trinità di Dio!

Uomo: la Bibbia insegna l'unità dell'uomo. Ma gli immortalisti insegnano la Tricotomia dell'uomo (corpo, anima, spirito).

Noterai che sia l'uomo che Dio hanno subito lo stesso sviluppo speculatico, rinunciando al genuino insegnamento teologico e antropologico per adottare concezioni extrabibliche, prevalentemente di derivazione ellenistica, platonica!


IEP Matteo 10:28 "Non vi spaventate inoltre per quelli che possono uccidere il corpo, ma non possono uccidere l' anima. Temete piuttosto Colui che ha il potere di far perire nella Geenna e l' anima e il corpo."
Se l'anima è solo l'unione tra il corpo materiale e l'alito della vita, gli uomini possono distruggere l'anima, ma Cristo dice di no, solo Dio puo farlo... inoltre è interessante l'uso dei due termini separati ossia anima e corpo.
Dire che qui per "anima" si intende solo "speranza di vita eterna" è una spiegazione arbitraria di comodo, in quali altri passi è usata tale definizione per anima?



E' una spiegazione arbitraria di comodo? E' chiaro che non hai mai fatto uno studio antropologico serio in merito, altrimenti non ti esprimeresti con tanta ingenuità. Ecco come commentano questo passo studiosi accreditati:
“L’interpretazione di Matteo 10:28 conferma anche questo. Il cristiano, dice Gesù, non teme la morte, poiché la sua psyche vivrà nell’era messianica”. (R. Laurin, ‘The Concept of Man as a Soul’, ET, 72 (1961), p. 133).
Peterson considera questa spiegazione prima di difendere quella dell’inferno di fuoco:
“Preso in sé, questo versetto, insieme a versetti simili che parlano di ‘distruzione’ sono compatibili con l’annichilazionismo, la dottrina secondo la quale Dio sopprimerà l’esistenza dei malvagi”. (p. 44.)(R.A. Peterson, ‘Does the Bible Teach Annihilationism?’, BS, 156 (1999), p. 17).
Hanhart commenta:
“Anche Matteo 10:28 non insegna l’immortalità dell’anima, ma sottolinea che non é l’uccisione del corpo a determinare il destino ultimo dell’uomo, bensì Dio”. (K. Hanhart, The Intermediate State in the NT, 1966, Wever, Groningen, p. 115. p. 129).
Oppure, come conferma la NIDNTT: “Matteo 10:28 non insegna l’immortalità potenziale dell’anima, bensì il carattere irreversibile del giudizio di Dio sull’impenitente”.

Effettivamente, la tesi dualistica non può stare in piedi, poiché gli scrittori del Nuovo Testamento “non considerano l’anima come qualcosa d’intrinsecamente immortale, dal momento che essa può essere distrutta da Dio (Matteo 10:28 cfr. Luca 12:4-5)”. (J. Osei-Bonsu, ‘Anthropological Dualism in the NT’, SJT, 40 (1987), p. 590).

L’uccisione ad opera degli uomini non fa che togliere temporaneamente la vita, poiché Dio può restituirla. Solo quando Dio toglie la vita in modo definitivo, cessa qualsiasi speranza di restituzione. Matteo 10:28 quindi “non é affatto un’affermazione a favore dell’immortalità intrinseca dell’anima disincarnata”. (Grant & Rowley, Dictionary of the Bible, 1963, p. 932).

Chiudo con questa ciliegina. Anche il noto biblista cattolico Gianfranco Ravasi concorda su questo punto dicendo: ”Il linguaggio greco usato dall’evangelista non deve fuorviarci lungo la traiettoria del pensiero platonico, ma deve spingerci a scavare nel retroterra che ancora una volta è quello biblico. Come annotava l’autore di un breve ma sostanzioso saggio filosofico-teologico sull’anima, Andrea Vaccaro, <>.” (Breve storia dell’anima, Mondadori, 2003, p. 98).

Quest'ultima citazione sintetizza bene il nostro pensiero. Sei ancora convinco che si tratti di una spiegazione arbitraria di comodo?

Ti invito caldamente a leggere il libro La Tua Parola è verità, www.vegragraph.net che dedica un lungo capitolo alla questione antropologica dell'anima e dell'inferno, oltre ad altri importanti soggetti (trinità, nome divino, escatologia...)


[Modificato da christofer2006 11/09/2007 11:17]
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