Caso Emo Piccioni!

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Chi.dove.quando
00sabato 4 giugno 2005 16:30
Re:

Scritto da: sandraN 03/06/2005 0.06
Allora credo sia bene che sia chiara una cosa. Stiamo trattando un'argomento che con la scomunica non ha niente a che vedere.

x Chidovequando

Non era certo mia intenzione introdurre l'argomento apostasia e
altri argomenti correlati.

Devo notare però che tu hai immediatamente colto l'occasione per attaccare il mio credo religioso facendo un uso strumentale di termini che già di per sè erano OT.

Se ti preme l'argomento disassociazione avresti potuto aprire un apposito thread.


Evidentemente non hai seguito l'intero thread. Se l'avessi fatto avresti letto il mio post, 2° per ordine, che così recitava:

E' una bella questione quella che poni.
Tutto dipende da alcune considerazioni.
La prima di queste è che Cristo stesso non ha scritto nulla di suo pugno e tutto quello che si sa di lui è stato riportato da altri e tardivamente.
La seconda è che dovremmo fidarci dell'attendibilità degli scrittori che ce lo hanno descritto.
La terza è che dovremmo avere la certezza che nulla sia stato mutato nel messaggio originale.
L'elenco delle cose da tenere presente non si esaurisce, naturalmente, con queste tre considerazioni...ne sussistono molte altre.
In genere il Cristo è famoso per aver detto di amare il prossimo come se stessi, ed in aggiunta, di amare i nemici, perchè, stante a quanto lui disse, è semplice amare i propri fratelli, mentre non è altrettanto semplice amare i nemici.
Insegnò l'uguaglianza e fu contrario alla costituzione di un'autorità al di sopra dei credenti, cosa che, disse, era la prassi presso le nazioni, ma non presso i suoi seguaci, dove chi
"credeva" d'essere grande doveva rendersi disponibile per il servizio del minore. Fu perciò contrario al potere ed a che i suoi seguaci signoreggiassero sugli altri, stabilendo pene e sanzionando.
Lui stesso visse all'insegna di questi principi, principi che ben son rappresentati dalla dichiarazione dei fondamentali diritti umani.
Chiunque è contrario a quei diritti e signoreggia, sanzionando i minori e più deboli, non può essere cristiano, perciò suo seguace. Questo se parliamo di Cristo, se poi parliamo di insegnamenti riferibili ad altri personaggi, come quelli che successivamente hanno introdotto il potere legislativo ed esecutivo, cacciando e sanzionando l'inadempiente, allora non stiamo più parlando di cristiani seguaci di Cristo, ma seguaci di padri apostolici o di padri della chiesa o di chi ha introdotto determinati insegnamenti contrari all'etica prettamente cristiana, ma non cristiani nel senso originale della parola, ovverossia seguaci del Maestro.


Come vedi l'argomento apostasia e scomunica centrano e come con l'argomento in corso.

Innanzitutto vorrei capire se sei di quegli anti-TdG ed ex TdG che pullulano anche sui forum freeforumzone che raccontantando le più inverosibili frottole, perchè la storia di un TdG battezzato a 11 anni e disassociato a 15 mi sembra alquanto "insolita".

Quello che di me puoi capire lo puoi leggere nel messaggio di presentazione. Sta di fatto che nel rivolgerti categoricamente a persone che "pullulano...sui forum...raccontando le più inverosimili frottole" stai apertamente violando i fondamentali diritti umani, ed in particolare quello che compete la dignità d'ogni persona, che tu calpesti facendo di tutta un'erba un fascio, come se quegli "ex" o "anti" debbano ad ogni costo e solo raccontare frottole inverosimili.
Ovvia l'allusione al sottoscritto, senza sapere neppure chi io sia. E' stato sufficiente raccontare una storia che a te appare scomoda ed ecco che, dal tuo punto di vista, è una frottola alquanto "insolita". Ed invece è vera, in quanto, cara, posso fornirti nome e cognome, oltre che l'indirizzo, sempre che l'ex me lo consenta, ed anche nome e cognome di chi l'ha giudicato ed espulso, ancora in auge, commettendo, a parer tuo, una "castroneria".
Sta di fatto che quella "castroneria" non è mai stata rivista.



Per cui, col beneficio d'inventario di dar credito a quel che dici, ( non te la prendere dei miei dubbi, ma te ne ho già esposto le ragioni ) per un corpo di anziani che fà una castroneria ce ne sono cento che usano raziocinio.

E' la prima volta che mi capita di sentire che un corpo di anziani possa aver fatto una castroneria e che abbia usato poco raziocinio. Questa tua ammissione è assolutamente onesta e ti onora. Che poi siano pochi o molti non ha importanza, mentre è importante che possano incorrere in castronerie.

Ma c'è una differenza abissale con i casi di pedofilia che sono oramai denunciati quasi quotidianamente. Come saprai tre sacerdoti cattolici qui in Italia ultimamente sono stati presi con le mani nel sacco in una squallida vicenda di pedofilia
tramite internet.

Non essere tanto certa che casi del genere non tocchino anche altre comunità religiose, compresa la tua. O vuoi anche qui dimostrazioni tangibili di fatti passati sottogamba?

C'è una differenza sostanziale fra la scomunica cattolica e quella dei TdG.
Chi si battezza TdG in effetti entra in un patto simile ad un vero e proprio contratto di cui conosce le clausole scritturali. Nessuno è indotto ad una adesione forzata.
Chiunque agisca in violazione a queste clausole non può certo
lamentarsi se poi queste clausole vengono applicate.

Non esiste alcuna differenza perchè, entrambe, sconfinano nel campo della violazione dei diritti umani. I diritti umani sono INALIENABILI E NON POSSONO ESSERE OGGETTO DI PATTEGGIAMENTO O DI CLAUSOLE CONTRATTUALI. Chi usa quei diritti come merce di scambio contrattuale commette un grave abuso, non solo contro la persona, ma contro l'umanità tutta.

Non sono contro i diritti civili, ma sono anche fautrice dei doveri che uno si assume nel rendere decisioni serie e responsabili.


I doveri NON POSSONO MAI SURCLASSARE I DIRITTI PROPRI DELLA PERSONA, CHE SONO INVIOLABILI ED INALIENABILI. Questo è concetto insegnato anche dal Maestro. Un tempo chi mancava ai doveri imposti da regole ferree veniva bruciato al rogo o condannato a marcire nelle galere o dichiarato eretico e perseguitato ovunque andasse. Questo è quello che le relgioni oggi vorrebbero poter fare, ma non è loro consentito, per cui, essendo limitate nel loro potere e nei loro abusi, si limitano a pronunciare scomuniche e ad attuarle con metodi psicologici non indifferenti. In linea di principio non cambia nulla, anzi, spesso, la sofferenza psicologica può essere maggiore di quella fisica. Invece voi negate che questo possa accadere perchè non lo ritenete possibile, in quanto Dio lo vuole.
Il problema dunque è: può essere considerato cristiano chi mina alla base i fondamentali diritti umani, rendendoli oggetto di scambio contrattuale e, perciò, violandoli?

I " veri valori della dignità e della libertà propri dell'essere umano" si minano privandolo di quei valori nel nome di un impegno religioso, trasformandoli da diritti in doveri.



husband70
00sabato 4 giugno 2005 18:31
Mi inserisco in una discussione che ha preso una piega molto interessante anche se probabilmente non è proprio IT in quanto l'argomento è se i TdG siano o meno cristiani e se lo guardiamo sotto l'aspetto della pratica della scomunica allora essi sicuramente sono da considerarsi cristiani perchè l'istituto della scomunica non è esclusivo dei TdG.

Ancora oggi i cattolici hanno la congregazione della fede ( mi sembra che si chiami così ) che è stata diretta da Ratzinger fino alla sua elezione come papa, che ha comminato scomuniche, sospensioni a divinis e riduzioni a stato laicale di ecclesiastici " troppo loquaci" come Franco Barbero.

Anzi, detto per inciso, la sospensione allo stato laicale è ancor peggio della scomunica perchè priva dei mezzi di sostentamento un essere umano gettandolo letteralmente in mezzo alla strada.

Certamente non sò se la decisione, che nel caso in questione fù presa proprio da Ratzinger, sia in linea con gli insegnamenti di
Gesù, personalmente mi siano consentiti dei forti dubbi.

D'altra parte bisogna anche fare delle considerazioni ( e qui in efetti mi rendo conto si superare la linea di demarcazione fra ciò che è IT e ciò che è OT. Noi tutti ( quasi ) siamo nati in Italia e ci viviamo e lavoriamo ( per chi può ). Non abbiamo sottoscritto di aderire ad un codice civile e penale. Oltretutto vengono sfornate dal Parlamento leggi a getto continuo che prevedono sanzioni per i non osservanti.

Per molte infrazioni a leggi che per molti cittadini sono discutibili ( e di cui non hanno sottoscritto l'accettazione )
è prevista la reclusione, che è il massimo della privazione dei diritti civili.

Per cui, rimanendo nel campo strettamente dell'etica, i diritti civili sono inalienabili entro i limiti in cui si osservano i
doveri civili, indipendentemente dal fatto che il cittadino abbia espresso un consenso favorevole.

Inoltre non sempre c'è la certezza di ciò che è o che non è un diritto umano accertato.

Se ai prossimi referendum, tanto per fare un esempio, la volontà della maggioranza fosse per il no, o ci fosse un astensionismo superiore al 50%, una coppia sterile desiderosa di avere un figlio tramite fecondazione assistita, sarebbe per legge privata di quello che ritiene essere un suo sacrosanto diritto. Ma evidentemente c'è chi non ritiene di concedere questo diritto o addirittura non lo considera tale.

Comunque, tornando più specificatamente all'argomento scomunica (o disassociazione che dir si voglia, perchè cambia il termine ma non la sostanza ) non mi stupisco se le comunità religiose includano questo istituto nelle loro normative, visto che tutti gli aggregati sociali si danno delle regole e stabiliscono sanzioni per coloro che non le osservano. Tanto più che sostengono di avere dalla loro parte la legittimazione divina.

La mia personale posizione è molto semplice. Mo astengo dal entrare a far parte di una qualsiasi confessione religiosa che mi fà sapere che qualora dissentissi mi tratterebbe come un appestato.

Posso anche essere d'accordo con determinate dottrine, discutere di argomenti religiosi come faccio in effetti su questo forum con cattolici, evangelisti, mormoni e testimoni di geova, ma per me il solo pensare che la pronuncia di eventuali dissensi potrebbe causarmi l'espulsione con le relative conseguenze è già di per sè un deterrente tale da impedirmi una definitiva e sottoscritta adesione.

Se poi altri la pensano diversamente da me e decidono di fare harakiri entriamo nell'ambito delle insindacabili scelte personali sulle quali mi astengo dal fare ulteriori commenti.


Saluti.

Vitale
00lunedì 6 giugno 2005 00:01
Re:

Scritto da: barnabino 08/05/2005 18.45

Per quale motivo? Infatti i TdG credono in Cristo, nel valore del suo riscatto e del suo sangue, nelal sua posizione di Re e Sacerdote, mediatore tra Dio e gli uomini.

Non si capisce perchè dunque i TdG non siano cristiani a pieno titolo, se si tratat della qeustione della trinità, allora neppure gli unitariani (e di conseguenza gli anglicani) sarebbero cristiani, ma in effetti da nessuna parte è scritto che per essere cristiani si debba riconoscere "Gesù" quale "Dio".

Ciao

[Modificato da Justee 08/05/2005 18.54]




Attualmente non esiste una sola forma di " Cristiano ". Il Cristianesimo sebbene sia una religione unitaria, unisce tutti nella fede in Gesù Cristo.

Vitale
ednaservice
00domenica 27 maggio 2007 09:04


Scritto da: Vito Pucci 25/05/2007 5.40


...
Caro Mauri, il tuo logo (avatar), il Cristo di Mel Gibson ritratto in controluce al tramonto della sua vita, più che il volto del ‘cattolico tipo’, a mio avviso rappresenta molto bene una simbolica istantanea attuale di ‘nostro fratello’ Emo e di tutti i Testimoni innocenti che, a causa di una legge cattolica crudele che istiga all’ostracismo, anche qui nella nostra civilissima Italia, nella vergognosa indifferenza degli organi dello Stato e dei maggiori organi di informazione, soffrono in silenzio da anni.

Sai perché te lo chiedo? Perché a bocce ferme, quando l’intera drammatica situazione si sarà decantata, a prescindere dalla conclusione, speriamo positiva, dell’intera vicenda, bisognerà pur capire chi ‘DEVE’ pagare, perché il prezzo ingiusto che Emo Piccioni (ed i suoi familiari innocenti) sta pagando in silenzio da quasi due anni è esageratamente alto per un cittadino normale.



Ormai è evidente a tutti: Emo e Marco Piccioni, insieme a tutti i loro familiari innocenti, non stanno soffrendo invano.

C’è uno scopo preciso, non solo consolatorio, nelle parole appena espresse perché, come già rilevato, con terrificante ‘non chalance’, un sedicente ‘cristiano’ cattolico-doc che in Internet si fa riconoscere come MAURIF, peraltro molto bravo e suadente, è giunto al punto di elogiare un documento choc emanato nel 1993 dagli organi ufficiali della chiesa cattolica e che, a ben vedere, rappresenta un vero e proprio ‘capo di imputazione’, passibile di massima pena, a carico dei malcapitati Emo e Marco PICCIONI e di tutti i presunti “non” cristiani come loro.

A tale riguardo, infatti, venerdì 25/05/2007 7.57 MauriF ha scritto:
freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=84889&idd=1531
(maiuscolo enfatico e sottolineatura sono miei)


Caro Vito,

39. I Testimoni di Geova si impegnano anche in Italia in una vasta e martellante propaganda, che ingenera spesso disorientamento fra i fedeli cristiani, soprattutto negli ambienti socialmente e culturalmente più indifesi.

Ci sentiamo in dovere di dichiarare con franchezza che I TESTIMONI DI GEOVA NON APPARTENGONO ALLA COMUNIONE CRISTIANA E NON SOLO A QUELLA CATTOLICA.

Rifiutano infatti esplicitamente verità fondamentali della nostra fede, innanzi tutto quella del Dio uno e trino, Padre, Figlio e Spirito Santo, e quindi della divinità del Signore Gesù Cristo; negano la spiritualità e immortalità dell'anima; interpretano in modo letterale e fondamentalista, e persino falsificante, la Sacra Scrittura.

40. I Testimoni di Geova si dedicano alla diffusione del loro messaggio con zelo e spesso con soggettiva sincerità di adesione alle proprie convinzioni; ma è evidente in loro un atteggiamento aggressivo e denigratorio, una preparazione superficiale e artefatta, un riferirsi alla Scrittura per frasi staccate da ogni contesto e assai spesso travisate.

Con sconcertante presunzione considerano la propria comunità detentrice di tutta la verità ed esclusiva destinataria della salvezza e assumono l'atteggiamento di chi si ritiene giusto e disprezza gli altri (cfr. Lc 1 8,9).

Assommano tali e tanti errori che appare sprecato anche provare a ribattere le loro argomentazioni. Con carità e rispetto, ORDINARIAMENTE NON C’E’ ALTRA VIA CHE RIFIUTARE UN CONFRONTO CHE NON HA MODO DI POGGIARSI SU ELEMENTI OGGETTIVI.

Il comportamento dei Testimoni di Geova, che, pur presentandosi come cristiani combattono le Chiese e le comunità ecclesiali, seminando confusione e incomprensioni al loro interno, deve essere considerato particolarmente negativo ai fini del cammino verso l'unità dei credenti in Cristo.

"Rifiutare il confronto" non significa discriminare le persone ... ma rifiutare il confronto religioso che loro propongono.

Mi pare così ovvio...



A me, invece, sembra ovvio proprio il contrario specialmente ove si consideri che gli stessi vertici della Chiesa Cattolica, avvalendosi della colpevole inammissibile complicità (congiura del silenzio) dei vertici spiritualmente corrotti degli Enti giuridici CCT/WTS, hanno coperto per anni e, sfacciatamente, continuano a coprire i misfatti di innumerevoli pedofili sia Cattolici che Testimoni di Geova, sia negli Stati Uniti che in Italia (anche qui in Puglia e Basilicata) ed in altre nazioni.

In tale ottica positiva, finalmente, l’ormai mitica SAS-Squadra Anti-Sette diretta dal dott. Nicola Campanile, istituita nello scorso mese di dicembre 2006 dal Ministro degli Interni On.le Giuliano AMATO, sta rileggendo i fatti significativi e le circostanze che, fin dal 1984, risultano dettagliatamente denunciate, ancorchè invano, al Tribunale per i Minorenni di Bari, nonché ad ogni altra competente Autorità dello Stato italiano.

Purtroppo, parlo per ultraventennale esperienza personale diretta di 'cristiano' cattolico prestato ai Testimoni di Geova, nonché di avvocato e di attivista dell’ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI TESTIMONI DI GEOVA PER LA TUTELA DELLA LIBERTA’ RELIGIOSA, se Dio lo consentirà, molti dovranno meravigliarsi non poco del marciume politico e religioso, a cui i vertici della CCT/WTS non sono stati esenti da responsabilità, alimentato dalla malfamata Legge statale n. 222/1985 istitutiva dell’otto per mille.

In tale ottica positiva, per far luce sugli scabrosi retroscena che i delitti Piccioni stanno portando alla luce, giovedì 17/5/2007, in Novara, è stata costituita l’AMS-Associazione di Mobilitazione Sociale denominata “CENTRO STUDI EMO PICCIONI” e presto, molto presto, ricorrendone tutte le condizioni, sarà anche pubblicato un libro finalizzato ad aiutare le indagini relative ad Emo e Marco Piccioni.

freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=84889&idd=1520
freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=84889&idd=1532

Buona giornata a tutti i foristi.
Vito Pucci

[Modificato da ednaservice 27/05/2007 9.23]

MPA
00giovedì 31 maggio 2007 20:40
Ciao a tutti,

In molti forum si è discusso circa la possibilità di definire Cristiani i TDG.
Secondo la tesi di molti, i TDG non sono cristiani.
A questo punto per fare chiarezza e per difendere il nome di mio padre e delle migliaia di persone che si definiscono "cristiane", mi chiedo: cosa significa essere cristiani?
E' davvero discriminante partecipare al pasto di Cristo per essere definiti Cristiani?

Un cattolico può fregiarsi di questo titolo solo per aver partecipato all'eucarestia?

Mio padre è scomparso mentre svolgeva quello che egli riteneva un atto del ministero di Cristo.
Dire che non era un Cristiano può discriminarlo al punto che
le istituzioni, in un paese laico che laico non è, lo considerino e co nsiderino tutti i TDG cittadini di serie b?

Mi piacerebbe sentire i vostri pareri.

Marco Piccioni un Cristiano Testimone di Geova con la mentalità aperta al pluralismo


Justee
00giovedì 31 maggio 2007 21:14
Re:

Scritto da: MPA 31/05/2007 20.40
Ciao a tutti,

In molti forum si è discusso circa la possibilità di definire Cristiani i TDG.
Secondo la tesi di molti, i TDG non sono cristiani.
A questo punto per fare chiarezza e per difendere il nome di mio padre e delle migliaia di persone che si definiscono "cristiane", mi chiedo: cosa significa essere cristiani?
E' davvero discriminante partecipare al pasto di Cristo per essere definiti Cristiani?

Un cattolico può fregiarsi di questo titolo solo per aver partecipato all'eucarestia?

Mio padre è scomparso mentre svolgeva quello che egli riteneva un atto del ministero di Cristo.
Dire che non era un Cristiano può discriminarlo al punto che
le istituzioni, in un paese laico che laico non è, lo considerino e co nsiderino tutti i TDG cittadini di serie b?

Mi piacerebbe sentire i vostri pareri.

Marco Piccioni un Cristiano Testimone di Geova con la mentalità aperta al pluralismo




Ciao Marco , benritrovato , come potrai vedere nella sezione domande un mod ha aperto questa discussione

freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=43257&idd=3678

l'impostazione più o meno era nata perchè ci chiedevamo il perchè della mescolanza di questi significati che ad un fedele Cattolico sono qualcosa di impercettibile , quasi di banale .. per chi professa altre fedi probabilmente no
Tornando alla tua domanda , vorrei essere sincero e schietto
SI , l'essere un tdg denominato cristiano porta comunque ad un ragionamento del tipo " ma si è un tdg , ci sono i suoi fratelli dato che la loro fratellanza è riconosciuta in tutto il mondo e i suoi fratelli lo aiuteranno"
Mi spiace ma sai come la penso , la verità al primo post , che è quella che potrebbe aiutarvi a trovare tuo Papa
Affettuosamente Rino
Bicchiere mezzo pieno
00giovedì 31 maggio 2007 21:21
Ciao Marco, permetti di farmi carico di dare una risposta alla tua emblematica domanda. E' ovvio che per tutti coloro che ripongono fede nel Nuovo Testamento come volontà di Dio, essere disconosciuti come cristiani sia una forma di affronto, una sorta di offesa. La Chiesa Cattolica e non solo lei ma tutte le grandi Chiese dichiarano che i Tdg non sono cristiani.
Addirittura se non vado errato sono dei veri e propri concili ecclesiastici che definiscono questa dichiarazione!

E' perciò lecito chiedersi: perchè i Tdg non vengono definiti cristiani? C'è una qualche ragione precisa? E' frutto solo di discriminazione allo scopo di copirli e screditarli di fronte agli occhi di tutta l'opinione pubblica?

I Tdg non sono l'unica religione che affonda la sua fede nel Nuovo Testamento, ma altre confessioni religiose minori si richiamano al Vangelo come impostazione di base della propria spiritualità. Ad esempio, gli Evangelici, di numero assai esiguo, persino molto più esiguo rispetto ai Tdg, si ispirano al Vangelo di Cristo. Anch'essi vengono dichiarati non cristiani?
No! La Chiesa Cattolica riconosce gli Evangelici come loro fratelli cristiani che sono nell'errore. Il motivo per cui li consideri nell'errore credo sia ovvio a tutti! Ma il punto è che vengono definiti cristiani.

Perciò non è per discriminare che la Chiesa Cattolica dichiara non cristiani certi credenti, visto che anche credenti che non sono nelle sue file vengono appellati cristiani. Il motivo è puramente e prettamente teologico.

Non è l'eucarestia, come si potrebbe pensare, a fare da spartiacque fra chi è cristiano o no. No, è la credenza nella Divinità di Cristo! Il credere Cristo come Dio e Signore: ritenere il Figlio cosustanziale al Padre. Così come ritenere lo Spirito Santo della stessa sostanza del Padre e del Figlio: in altre parole, la credenza nella Trinità. Proprio quel dogma trinitario stabillito dal Concilio di Nicea.

Semplicemente questo. Nulla di più e nulla di meno. Sicuramente, come dicevo, non è l'Eucarestia altrimenti i membri dell'unto rimanente dovrebbero essere considerati cristiani dalla CC, non ti sembra? Invece, per espressione di un concilio, la CC dichiara che nessun Tdg è un cristiano, unti compresi.

E questo perchè ritengono, a torto o a ragione (adesso non sto sindacando su questo) che la figura di Gesù Cristo, il centro stesso su cui deve poggiare il cristianesimo, è stata 'mutilata' dai Tdg, abbassando il Figlio a ruolo di creatura.

Ma tutto questo discorso ha a che fare con un punto di vista prettamente teologico e dottrinale e non deve sforare in altri campi.

Oggigiorno il termine 'cristiano' ha assunto dei significati molto diversi. Cristiano è chiunque si comporti bene, seguendo gli insegnamenti basilari dei due comandamenti più grandi dati da Cristo, ossia 1) Ama il tuo Dio con tutta la tua forza, la tua anima e la tua mente e 2) ama il tuo prossimo come te stesso.

E' per questo che sentirsi dire di non essere cristiani urta di parecchio la sensibilità perchè sembrerebbe quasi sentirrtsi dire di non essere umani, persone dotate di sensibilità e di cuore. Ma non è assolutamente questo il senso delle dichiarazioni di non cristianesimo della Chiesa Cattolica nei confronti dei Tdg. E' tutta una questione puramente dottrinale.
Questo ovviamente esula dal comportamento personale del singolo credente, in quanto in fatto di norme morali e applicazione dei principi biblici, un Tdg può benissimo essere più cristiano di un cattolico. Però la parola cristiano in questo caso assume un altro significato che non ha nulla a che vedere con quello teologico-dottrinale.
Bicchiere mezzo pieno
00giovedì 31 maggio 2007 21:29

Dire che non era un Cristiano può discriminarlo al punto che
le istituzioni, in un paese laico che laico non è, lo considerino e co nsiderino tutti i TDG cittadini di serie b?



Io penso che bisognerebbe fare un bel po' di chiarezza con l'opinione pubblica su cosa intenda la Chiesa con essere cristiano; bisogna che si sappia che è solo una questione puramente teologica, altrimenti per l'ignoranza delle persone è ovvio che si possano facilmente confondere le cose. Come dicevo nell'altro mio post, oggigiorno la parola 'cristiani' è messa in relazione con l'essere bravi. E' ovvio che se si dice che i Tdg non sono cristiani implicitamente si sta dicendo che non sono brave persone.
E questo tristemente può davvero portare l'opinione pubblica a considerare i Tdg come cittadini di serie b a motivo di tale dichiarazione.

Sono incomprensioni date dall'ignoranza; l'ignoranza è una brutta bestia che a volte crea ingiustamente delle situazioni terribili senza alcun motivo.
parliamonepino
00giovedì 31 maggio 2007 21:31
Essere cristiani significa semplicemente conoscere Cristo e seguirne le orme come il principale perfezionatore della nostra fede.

La fede è un fatto individuale.

Tutti coloro che credono, in cuor loro, di sentirsi cristiani, non possono essere discriminati o giudicati.

Personalmente, metto tutti i giorni in discussione la mia fede e mi interrogo sul fatto di essere cristiano o no. Ma non permetto a nessuno di stabilire la mia condizione spirituale e la mia posizione di cristiano.

Per quanto mi riguarda, tutti coloro che dichiarano ragionevolmente di essere cristiani, lo sono, che siano testimoni di Geova, evangelisti, cattolici o altro.

Dio è per tutti
Pino Lupo
Esperidia
00giovedì 31 maggio 2007 21:36
Precisazione

Ad esempio, gli Evangelici, di numero assai esiguo, persino molto più esiguo rispetto ai Tdg, si ispirano al Vangelo di Cristo.


Non sono in tema, ma vorrei fare una piccola precisazione: gli evangelici non sono in numero esiguo, e soprattutto hanno un importante peso politico nel mondo, al punto da indirizzare la politica di grandi potenze, come quella statunitense.
In Italia sono una minoranza, secondo l'Enciclopedia delle Religioni circa 400.000, come i TdG.

MPA
00giovedì 31 maggio 2007 21:37
Carissimi Justee e Bikky,

primo, mi aspetto risposte schiette, Nonostante il 3d sia molto personale, il fatto di esporlo in un forum richiede proprio questo.
Riguardo al tuo ragionamento caro bicchiere, mi chiedo: Dove si trova nella Bibbia un versetto che confermi che la definizione "cristiano" vada data solo a chi crede nella divinità di Gesù?
Dove, nei vangeli,Gesù dice questo?
Se non ci sono risposte bibliche non sarebbe più giusto dire che "secondo la chiesa cattolica" essere cristiani significa...?

Un cristiano non è colui che segue gli insegnamenti di Cristo?
Come un Buddista quelli di Budda?

Tu sai che spesso ci salutiamo con la frase "tuo fratello in Cristo" nelle nostre e-mail private.
Biblicamente è corretto?

Marco Piccioni
Esperidia
00giovedì 31 maggio 2007 21:48
Re:
Premetto che indipendentemente da chi sia cristiano o meno, Emo Piccioni non deve essere trattato da cittadino da serie B e spero che questo non stia accadendo.
Per quanto riguarda invece la questione -Chi è il vero cristiano- è chiaro che ognuno ritiene vero cristiano solo chi si attiene ai dogmi fondanti la propria fede.
I TdG infatti non ritengono che chi professa la Trinità sia un vero cristiano, perchè non conosce il vero Dio e non lo sta adorando. I trinitari dicono lo stesso dei TdG, asserendo che non hanno il Cristo e quindi sono lontani dalla salvezza.
Effettivamente adorare un Dio trino non equivale a adorare un Dio unico ed unipersonale.


Se non ci sono risposte bibliche non sarebbe più giusto dire che "secondo la chiesa cattolica" essere cristiani significa...?


Hai perfettamente ragione.

MPA
00giovedì 31 maggio 2007 21:54
Pino come al solito esprime i miei pensieri meglio di come li esprimo io...

Vorrei aggiungere che, a mio parere, fare una simile distinzione, da parte dei teologi cattolici, somiglia molto alle distinzioni fatte da alcuni TDG che vorrebbero far credere che una madre Teresa di Calcutta non ha fatto la volontà di Dio non avendo mai predicato di casa in casa (parole sentite da me personalmente).
Insomma, secondo me, definirsi cristiani o meno dipende da come viviamo e non da discussioni teologiche.
E questo mi sembra ribadito dai messaggi evangelici e dalle lettere dei primi cristiani.
Che dite?

Marco Piccioni
Esperidia
00giovedì 31 maggio 2007 21:59

Insomma, secondo me, definirsi cristiani o meno dipende da come viviamo e non da discussioni teologiche.


Non è la morale a distinguere i cristiani dagli altri: i buddisti e molti atei seguono la stessa morale dei cristiani. I cristiani si distinguono dagli altri gruppi religiosi anche per il tipo di speranza che nutrono e per la fede nel loro Dio. A mio parere non si può fare a meno delle questioni teologiche.

[Modificato da Esperidia 31/05/2007 22.00]

Bicchiere mezzo pieno
00giovedì 31 maggio 2007 22:01

Riguardo al tuo ragionamento caro bicchiere, mi chiedo: Dove si trova nella Bibbia un versetto che confermi che la definizione "cristiano" vada data solo a chi crede nella divinità di Gesù?



Non è infatti la Bibbia a stabilire ciò ma la Tradizione della Chiesa in base ai suoi concili ecumenici. La Chiesa non attinge solo da una fonte di insegnamento ma sia dalla Traditio che dalla Bibbia. Il mio ragionamento riguardava solo ciò che la Chiesa Cattolica pensa e non quello che tutti dovrebbero pensare. Questo è meglio precisarlo.


Se non ci sono risposte bibliche non sarebbe più giusto dire che "secondo la chiesa cattolica" essere cristiani significa...?



Veramente delle risposte bibliche ci sarebbero. Esistono dei versetti che se letti in un preciso modo sembrino indicare che chi non crede che Gesù sia Dio non possa essere un cristiano. Ma non voglio affrontare un discorso esegetico anche perché ho precisato prima ‘se letti in un certo modo’. Altre persone leggono quei versetti in un modo completamente diverso. Quindi non si può attribuire alla Scrittura nulla di determinante in merito a chi è cristiano e chi invece no. Dipende sempre da come la leggi.
In base alla lettura che ne ha la Chiesa Cattolica insieme alla sua Tradizione, la Chiesa stabilisce quello che secondo lei è ‘essere cristiani’. Quindi sì, si può e anzi si dovrebbe sempre precisare che è secondo la teologia cattolica. Infatti è per questo che in precedenza ho detto che bisognerebbe fare chiarezza sulla questione.


Un cristiano non è colui che segue gli insegnamenti di Cristo?



Parli di insegnamenti dottrinali o insegnamenti morali? Come dettoti esistono più significati della parola cristiano! Dal punto di vista dottrinale ogni confessione cristiana fa suo un preciso signficato. Ad esempio, i Tdg definiscono cristiani solo coloro che seguono la guida dello Schiavo Fedele e Discreto. La CC invece chi crede nella divinità di Cristo.
Moralmente invece si può tranquillamente dire che tutti coloro che seguono gli insegnamenti morali di Gesù sono cristiani. In questo non ci dove essere discriminazione alcuna.


Tu sai che spesso ci salutiamo con la frase "tuo fratello in Cristo" nelle nostre e-mail private.
Biblicamente è corretto?



Come già dettoti, dipende da come vuoi leggere la Bibbia. Questo saluto lo trovo correttissimo perché prescinde dall’ambito dottrinale ma si pone sul piano umano e morale della fratellanza universale cristiana alla quale io credo! Io mi sento fratello di tutti coloro che seguono l’esempio di Gesù, poiché il seguire l’esempio d’amore del Maestro è quello che fa di noi dei suoi seguaci.

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 31/05/2007 22.02]

MPA
00giovedì 31 maggio 2007 22:02
Cara Esperidia,

Parlo di mio padre ma mi premono tutti coloro che vedono le loro libertà o i loro diritti messi in discussione.
Più che altro io ritengo che la dicriminante "cristiani si, Cristiani no" possa influire sull'aiuto che associazioni cristiane cattoliche possano dare a coloro che professano altre fedi.
Tengo a precisare che ho incontrato rappresentanti cattolici di associazioni di sostegno e impegnate nel sociale che non si sognano neppure di fare simili differenze.

resta il fatto che una simile distinzione non favorisce il dialogo.
E molti TDG si stanno invece rendendo conto che le differenze con i cattolici non sono verticali ma trasversali e questo è uno dei fondamenti del "pluralismo".

Marco Piccioni
MPA
00giovedì 31 maggio 2007 22:10


Parli di insegnamenti dottrinali o insegnamenti morali? Come dettoti esistono più significati della parola cristiano! Dal punto di vista dottrinale ogni confessione cristiana fa suo un preciso signficato. Ad esempio, i Tdg definiscono cristiani solo coloro che seguono la guida dello Schiavo Fedele e Discreto. La CC invece chi crede nella divinità di Cristo



e per me sbagliano tutti e due! Ritengo infatti i TDG colpevoli della stessa discriminazione. Che in Italia ha senz'altro un peso diverso...

Per il resto concordo con te, una risposta teologica definitiva è difficile trovarla, diventando questo, spesso, un esercizio di fede.
Per cui, a me personalmente, piace pensare che Gesù non reputi così importante che si creda o meno alla sua divinità, ma che si faccia ogni sforzo per imitarlo.
Solo così ci si può definire "CRISTIANI".

Marco Piccioni
Bicchiere mezzo pieno
00giovedì 31 maggio 2007 22:10
Re:

Scritto da: Esperidia 31/05/2007 21.59

Insomma, secondo me, definirsi cristiani o meno dipende da come viviamo e non da discussioni teologiche.


Non è la morale a distinguere i cristiani dagli altri: i buddisti e molti atei seguono la stessa morale dei cristiani. I cristiani si distinguono dagli altri gruppi religiosi anche per il tipo di speranza che nutrono e per la fede nel loro Dio. A mio parere non si può fare a meno delle questioni teologiche.

[Modificato da Esperidia 31/05/2007 22.00]




Sono completamente d'accordo con Esperidia! Ha centrato in pieno il punto! Non si può fare a meno delle questioni teologiche. Però c'è da dire che come senso di base, siccome devono essere rispettati i diritti di tutti, non si può in alcun modo discriminare alcun gruppo religioso nel suo modo di sentire. Se un gruppo di credenti si ispira a Gesù, pur con le differenze dottrinali che abbiano, pur con le lettura esegetiche diverse della Sacra Bibbia, è giusto riconoscere loro il diritto di definirsi cristiani. Questo è per il rispetto del personale sentire che il singolo credente ha in relazione al suo intimo rapporto col Creatore.
MPA
00giovedì 31 maggio 2007 22:16
Ma è chiaro che la questione teologica è importante!

Ma nessuno riesce a mettere definitivamente al tappeto chi la pensa in modo diverso.

BAsta andarsi a leggere le discussioni sulla trinità o altri aspetti dottrinali.

La mia domanda è chiara ma forse è meglio specificarla in modo diverso:

se una persona è, in coscienza, convinta delle proprie "verità" dottrinali e nella vita pratica cerca di fare ogni sforzo per imitare Cristo, si può definire Cristiana o no?

marco Piccioni

MPA
00giovedì 31 maggio 2007 22:23


Non è la morale a distinguere i cristiani dagli altri: i buddisti e molti atei seguono la stessa morale dei cristiani. I cristiani si distinguono dagli altri gruppi religiosi anche per il tipo di speranza che nutrono e per la fede nel loro Dio. A mio parere non si può fare a meno delle questioni teologiche.




E chi parla di morale?
Io parlo di imitare Cristo! Quindi seguire i suoi principi, i suoi insegnamenti, i suoi comandi.
Pensi che possano essere riassunti solo come dettami "morali"?

Io credo di no.
Se poi Dio e Gesù riterranno un cinese, nato in una sperduta landa di campagna , che ha lavorato tutta la vita e ha fatto tutto il bene che poteva, colpevole perchè non si è battezzato cattolico o TDG , chi sono io per poter discutere con loro?

Lasciatemi credere, però, che non lo faranno....

Marco Piccioni
Bicchiere mezzo pieno
00giovedì 31 maggio 2007 22:26

se una persona è, in coscienza, convinta delle proprie "verità" dottrinali e nella vita pratica cerca di fare ogni sforzo per imitare Cristo, si può definire Cristiana o no?



Escludendo l'aspetto teologico, sì! Infatti quando gli studiosi di religione studiano la diffusione delle varie religioni sulla superficie del pianeta, ritengono cristiane tutti quei credenti che si rifanno a Cristo. Tdg, Mormoni, Evangelici, Cattolici, Ortodossi e quant'altro fanno parte della compagine cristiana.
Vitale
00venerdì 1 giugno 2007 00:55
Re:

Alla fine di ogni preghiera il TdG dice “… tutto questo te lo rivolgiamo tramite tuo figlio Cristo Gesù.” Da ciò la definizione CCTdG (Congregazione Cristiana Testimoni di Geova) é in errore semplicemente perché la denominazione dovrebbe risultare CCTdG (Congregazione Cristiana Testimoni di Gesù), modello di vita da mettere in pratica ed in pratica impossibile da seguire. La riflessione di Pino “Personalmente, metto tutti i giorni in discussione la mia fede e mi interrogo sul fatto di essere cristiano o no.”, per quanto ci sforziamo c’é un vuoto incolmabile tra dichiararsi Cristiano ed essere Cristiano e quanti TdG s’interrogano.
Pino prosegue: “Ma non permetto a nessuno di stabilire la mia condizione spirituale e la mia posizione di cristiano.”. Perfetto! Allora come si fa a definire “Per quanto mi riguarda, tutti coloro che dichiarano ragionevolmente di essere cristiani, lo sono, che siano testimoni di Geova, evangelisti, cattolici o altro.”, perché le opere non sono il completamento all’infuori delle chiesa e all'interno alle mura domestiche la musica cambia.

Marco scrive: “Dire che non era un Cristiano può discriminarlo al punto che le istituzioni, in un paese laico che laico non è, lo considerino e co nsiderino tutti i TDG cittadini di serie b?”.
Non si tratta di discriminare tuo padre ed i TdG, semplicemente a causa degli effetti sviluppati dalla WTS, ha fatto si, che anche il TdG che ama Veramente Cristo e Dio, sia oggetto “discriminatorio” rivolto principalmente alla WTS e non al singolo fedele, ma siccome la WTS inculca che ogni “maldicenza” rivoltale coinvolge tutti i fedeli.
Quando viene preso di mira il Papa, quanti cattolici si sentono offesi. Una parte, perché c’é Libertà di Pensiero & Ragionamento. Ciò non distoglie che possano sentirsi cristiani come molte altre denominazioni dove sia presente la Libertà e alcune condizioni citate.

Vitale
parliamonepino
00venerdì 1 giugno 2007 08:57
Caro Vitale,
Perdonami, ma la tua analisi travisa clamorosamente il mio pensiero e quello dei testimoni di Geova.
Le tue conclusioni sono semplicistiche sull'argomento che riguarda il popolo di Geova.
Il fatto che concludono, nelle loro preghiere, usando la mediazione di Cristo, non significa che si devono chiamare testimoni di Cristo.
Si chiamano testimoni di Geova perchè è lui, Geova, il "padrone della vigna" (Matteo 33:33-40).
Sono d'accordo, quando dici "c’é un vuoto incolmabile tra dichiararsi Cristiano ed essere Cristiano", ma trattasi di una constatazione universale che investe tutte le istituzioni religiose.

Riporto, qui sotto, un'altra tua sagace analisi:

Pino prosegue: “Ma non permetto a nessuno di stabilire la mia condizione spirituale e la mia posizione di cristiano.”. Perfetto! Allora come si fa a definire “Per quanto mi riguarda, tutti coloro che dichiarano ragionevolmente di essere cristiani, lo sono, che siano testimoni di Geova, evangelisti, cattolici o altro.”, perché le opere non sono il completamento all’infuori delle chiesa e all'interno alle mura domestiche la musica cambia.



Guarda che non mi trovo in contraddizione. Ho detto semplicemente che il mio personale rapporto con Dio è esclusivo, nel senso che nessuno può sindacarlo, a meno che non decida io di confrontarmi. Se qualcuno si dichiara cristiano non sono certo io a metterlo in discussione, è Dio che giudica.
Se dichiaro di far parte della Chiesa o dei testimoni di Geova e qualcuno attacca il Papa o il Corpo Direttivo della WTS, certo non mi fa piacere, ma so che ognuno di noi risponde personalmente delle proprie azioni.
Un abbraccio cristiano
Pino Lupo

[Modificato da Justee 04/06/2007 21.26]

Vitale
00venerdì 1 giugno 2007 12:06
Re:

Scritto da: parliamonepino 01/06/2007 8.57
Caro Vitale,
Perdonami, ma la tua analisi travisa clamorosamente il mio pensiero e quello dei testimoni di Geova.
Le tue conclusioni sono semplicistiche e rivelano una profonda ignoranza sull'argomento che riguarda il popolo di Geova.
Un abbraccio cristiano
Pino Lupo


Innanzitutto non mi sono mai cimentato inesegesi biblica e quant'altro, al limite riportare raramente qualche passo e nulla più, proprio perchè non sono erudito in materia. Ciò non vuol dire che non conosca il mondo geovista nella realtà quotidiana che nulla ha in sintonia con la Bibbia e la coesistenza.
Sono semplice nelle conclusioni?
Ricorda che nella semplicità c'è più Verità che un fiume di parole.
Che devo dirti .... GRAZIE!

Vitale
parliamonepino
00venerdì 1 giugno 2007 13:56
Re: Re:

Scritto da: Vitale 01/06/2007 12.06

Innanzitutto non mi sono mai cimentato inesegesi biblica e quant'altro, al limite riportare raramente qualche passo e nulla più, proprio perchè non sono erudito in materia. Ciò non vuol dire che non conosca il mondo geovista nella realtà quotidiana che nulla ha in sintonia con la Bibbia e la coesistenza.Sono semplice nelle conclusioni?
Ricorda che nella semplicità c'è più Verità che un fiume di parole.
Che devo dirti .... GRAZIE!

Vitale



Non ho usato il termine "semplice", ma "semplicistico" che ha un'altro significato!

E' grazie al mondo "geovista" che ho imparato a studiare la Bibbia e a vivere in un ambiente di fratellanza.
Purtroppo, ci sono delle incongruenze che mi hanno indotto a uscire fuori dai testimoni di Geova, ciò non toglie che le altre istituzioni sono meglio di loro.
Ecco perchè non mi sono più schierato!

Le tue affermazioni sono discriminatorie nei confronti dei testimoni di Geova e non mostrano rispetto verso quelle persone che hanno fatto delle scelte nella piena convinzione di seguire quello che loro credono la "verità".

Con affetto
Pino Lupo
MPA
00venerdì 1 giugno 2007 18:57
Ma, a parte Esperidia, a nessun altro TDG interessa essere considerato cristiano?

Solo l'intesa con lo stato italiano è importante?
O le continue discussioni sulle traduzioni?

Tipo, Felix sei tanto bravo nei tuoi interventi, mi dici esattamente cosa significa per te essere cristiano e perchè un TDG va considerato così?

Mi pare che Pino con le sue parole moderate e intelligenti abbia aperto una possibilità di dialogo.
Pacifico.
Perchè non sfruttarla?

Marco Piccioni

P.S.
o vi piace di piu' litigare e non ammettere che i cosiddetti apostati non ce l'hanno poi troppo con voi? [SM=g27988]
Sonnyp
00sabato 2 giugno 2007 10:47
Precisazione.
Caro Marco, essendo stato io il promotore di questo argomento, tengo a precisarti alcune cose che ritengo importanti.

Innanzi tutto, il termine cristiani non è restrittivo ai soli cattolici che prendono l'eucarestia o gli evangelisti o chiunque altro legato al pane e al vino, ci mancherebbe!

Secondo, non è nemmeno una questione di credere nella sua divinità o meno che potrebbe determinare l'essere accettati da Cristo, perchè giustamente come tu hai detto:

"Per cui, a me personalmente, piace pensare che Gesù non reputi così importante che si creda o meno alla sua divinità, ma che si faccia ogni sforzo per imitarlo.
Solo così ci si può definire "CRISTIANI".

Solo chi si sforza d'imitarlo in TUTTI i suoi insegnamenti può denominarsi "Cristiano".

Quindi, come tu ben sai, lungi da me l'idea di dare a te, la tua famiglia, e tanto meno tuo padre, del non Cristiani!!! Sia ben chiaro!

Quello che vorrei ribadire, visto che a qualcuno è stato dato dll'ignorante sull'esegesi biblica, (e ora non voglio nemmeno che provi a rispondermi, perchè non voglio una seconda polemica anche su questa faccenda a cui non gli ribatterei una sola parola!) è che grazie ad Adriano Baston, A Battista Cadei, a Lorenzo Minuti, Ermis Segatti, Gian Franco Ravasi, tutte fonti a cui mi sono rivolto PERSONALMENTE per studiare a fondo l'argomento, mi hanno dato delle precise informazioni che possono delimitare almeno i margini del vero Cristianesimo.

Ribadisco quindi il punto, che non i singoli testimoni di Geova come tuo padre, te e la tua famiglia, me e mia moglie, e le migliaia di fuori usciti non fossero cristiani, ma che il gruppo dirigente con i suoi falsi insegnamenti, le sue dottrine, la sua bibbia manipolata, i due pesi e due misure, e aggiungendo l'ipocrisia religiosa ben mostrata da un loro compagno dirigente, Raymond Franz, ha mostrato al di là di ogni ragionevole dubbio, la lontanza kilometrica, se non ancestriale, della WTS dal vero cristianesimo!

Rimane un dato di fatto che chi si sforza di seguire le orme del Cristo, chiunque esso sia, e a qualunque denominazione religiosa egli appartenga, questi è un buon cristiano!

Cristo disse di amare i propri nemici.

I dirigenti geovisti, con false motivazioni e insegnamenti, estrapolando singoli versetti biblici che avevano ed hanno tutto un altro significato storico, sociale e religioso, ben lungi da quello che è la realtà, hanno detto di odiare e di non socializzare con i fuori usciti che si sono dissociati.

Posso capire i disassociati, ma coloro che se ne sono andati, come noi, perchè hanno capito che è stata alterala la Parola di Dio ed è stata insegnata la falsità, perchè non ci è stato permesso parlare? Siamo stati bollati di apostasia quando i primi ad apostatare dal messaggio biblico, sono proprio i capi geovisti!

Questo, caro Marco, in sintesi, la spiegazione di ciò che volevo asserire con il fatto che i tdg non sono dei veri cristiani!

Lungi da me quindi l'intenzione, anche solo nel pensiero, di non onorare le intenzioni e l'operato di tuo padre, che sono convintissimo essersi sempre sforzato per seguire le norme bibliche e del vero cristianesimo.

A te e famiglia, ogni bene. Sperando d'averti chiarito un punto importante..... tuo fratello, in Cristo, Piero Villaverde.
parliamonepino
00sabato 2 giugno 2007 17:59
Qualsiasi Istituzione religiosa che si identifica come cristiana non dovrebbe avere formule gerarchiche o societarie; non dovrebbe caricare pesi, sensi di colpa e doveri.
Non parliamo dei ricatti morali verso coloro che fanno parte di queste Istituzioni.
Cristo non ha fondato delle comunità e neanche ha costituito delle Istituzioni, lui stesso era un'Istituzione.
Gesù Cristo disse: "sii mio discepolo!", si rivolse al singolo, non disse di istituzionalizzare per poi fare commercio della fede come i "mercanti del Tempio".
Il vero cristiano segue la voce del Cristo, dell'unica via, del Maestro di uomini.
Il cattolico, il testimone di Geova, gli evangelisti e tutte le altre denominazioni cristiane sono cristiani alla pari, la differenza sta in chi li dirige.
Tutti credono di essere cristiani e di possedere la verità.
Ognuno risponde della propria fede.
I cattolici sono cristiani?
Certo!
I testimoni di Geova sono cristiani?
Certo!
Gli evangelisti sono cristiani?
Certo!
Emo Piccioni è (era) un cristiano?
Certo!
Sono tutti miei fratelli.
Dio è per tutti
Pino Lupo


Justee
00lunedì 4 giugno 2007 21:25
Re:

Scritto da: parliamonepino 02/06/200717.59
Qualsiasi Istituzione religiosa che si identifica come cristiana non dovrebbe avere formule gerarchiche o societarie; non dovrebbe caricare pesi, sensi di colpa e doveri.
Non parliamo dei ricatti morali verso coloro che fanno parte di queste Istituzioni.
Cristo non ha fondato delle comunità e neanche ha costituito delle Istituzioni, lui stesso era un'Istituzione.
Gesù Cristo disse: "sii mio discepolo!", si rivolse al singolo, non disse di istituzionalizzare per poi fare commercio della fede come i "mercanti del Tempio".
Il vero cristiano segue la voce del Cristo, dell'unica via, del Maestro di uomini.
Il cattolico, il testimone di Geova, gli evangelisti e tutte le altre denominazioni cristiane sono cristiani alla pari, la differenza sta in chi li dirige.
Tutti credono di essere cristiani e di possedere la verità.
Ognuno risponde della propria fede.
I cattolici sono cristiani?
Certo!
I testimoni di Geova sono cristiani?
Certo!
Gli evangelisti sono cristiani?
Certo!
Emo Piccioni è (era) un cristiano?
Certo!
Sono tutti miei fratelli.
Dio è per tutti
Pino Lupo





Ciao Pino perdonami ma non sono per nulla daccordo .. mi spiego , il problema NON se le confessioni che hai nominato siano Cristiane , il problema se nella Bibbia e per la Bibbia tu Puoi essere un Cristiano , come dicevo il altri discussioni (In sezione domande) cosa significa essere Cristiani , Cristianesimo ,o Crisitianit sembra facile ma cosi non
In altri post dicevi Dio o Cristo non hanno creato la Chiesa o gerarchia .... ma la stessa Bibbia a contenere una gerarchia , Dio , Cristo , SS , gli Apostoli e a seguire gli altri , oltretutto tra gli apostoli ,vedi sempre sezione domande c' qualcuno che viene definito superpostolo
a te le deduzioni
Ciao
parliamonepino
00lunedì 4 giugno 2007 23:42
Re: Re:

Scritto da: Justee 04/06/2007 21.25


Ciao Pino perdonami ma non sono per nulla daccordo .. mi spiego , il problema NON se le confessioni che hai nominato siano Cristiane , il problema se nella Bibbia e per la Bibbia tu Puoi essere un Cristiano , come dicevo il altri discussioni (In sezione domande) cosa significa essere Cristiani , Cristianesimo ,o Crisitianit sembra facile ma cosi non
In altri post dicevi Dio o Cristo non hanno creato la Chiesa o gerarchia .... ma la stessa Bibbia a contenere una gerarchia , Dio , Cristo , SS , gli Apostoli e a seguire gli altri , oltretutto tra gli apostoli ,vedi sempre sezione domande c' qualcuno che viene definito superpostolo
a te le deduzioni
Ciao



Comprendo quello che dici.
C'è un'organigramma biblico dove vengono dichiarate varie posizioni e vari ruoli di comando e di potere.
Solo che il concetto semantico della gerarchia biblica è diverso da quello della società di oggi perchè non si basa sulla forza trascinante dell'esempio guadagnato da Cristo o dall'apostolo Paolo o da altri, ma su poteri totalitari di comando.

Gesù Cristo disse che siamo tutti fratelli, uno solo è il Maestro!
L'uomo che ha un potere ha il vizio di signoreggiare, ma se ci spogliamo, nell'ambito dialogativo, da le varie posizioni che possono farci sentire qualche gradino più elevati, allora è più facile trovare punti d'incontro e di fratellanza.
Dio è per tutti
Pino Lupo
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