Caro Teodoro,
In parte sono d'accordo con la tua obiezione, ma ci sono delle precisazioni che vorrei fare
le tue ipotesi si basano su congetture o al massimo su argumenta ex silentio, il che ne riduce drammaticamente il peso di probabilità verso lo zero
Non mi pare
ex silentio perchè per lo meno
una fonte antica, 1 Pietro, dice chiaramente che l'apostolo verso la fine della sua vita
non si trovava a Roma ma a Babilonia. Questa, di fatto, stando ai testi, è la tradizione più antica. Ti ho anche dimostrato perchè, a mio parere, l'identificazione Roma=Babilonia è molto controversa e basata su congettura poco attendibili.
Non credo che per quanto una tradizione sia diffusa permetta di ignorare questo dato. Tanto più che la presenza di Pietro a Roma presenta tutti i problemi che ho già esposto: perchè Pietro non cita Paolo e Paolo non cita mai Pietro se si trovavano a Roma assieme? Che ci faceva Pietro a Roma, un galileo che conosceva poco il greco e ancor meno il latino, sposato e già anziano a Roma quando nel NT lo vediamo spostarsi solo nell'ambito mediorientale? Perchè Luca, che tanto parla della missione di Paolo a Roma, tace sugli spostamenti romani di Pietro, una colonna della congregazione? Mi sembrano dubbi leciti e di buon senso.
dovresti avere qualcosa di più... concreto
L'ipotesi di Pietro a Roma sarà anche molto accreditata ma se mi permetti prima di dire che una tesi contraria ha una probabilità vicino allo zero mi aspetterei un pò più di evidenze.
Anche coloro che difendono la tesi di Pietro a Roma dovrebbero produrre qualcosa di più che "congetture" fonti della seconda metà del II secolo, sinceramente i testi di Clemente e Ignazio, per quanto li legga e rilegga, non mi sembra che possano dire nulla di preciso in questo senso.
Quello che io posso dire è che certo esisteva alla metà del II secolo una tradizione di presenza petrina a Roma, ma sulla storicità della stessa non mi sbilancerei alla luce delle molte obiezioni che si possono fare.
Shalom