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L'autorità romana

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2007 15:53
14/01/2007 20:32
 
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Vediamo allora il confronto Roma-Babilonia


Da una parte abbiamo Babilonia in Italia, con l’esistenza di questa nomenclatura attestata in documenti giudaici coevi e tutta la tradizione successiva che concorde



Intanto da una parte abbiamo "Babilonia" mentre dall'altra non abbiamo mai "Roma". Per cui l'unica dichiarazione esplicita riguarda Babilonia.

Tu parli di documenti che attestano l'ugualianza Roma/Babilonia, ma quale era la diffusione di questi documenti nel 60 circa, fra i cristiani in generale ed a Roma in particolare? Quanti erano in grado di capirne il senso? Perchè Pietro avrebbe usato un'espressione che non tutti erano in grado di interpretare chiaramente? Il fatto che occasialmente Babilonia fosse usata per definire Roma non possiamo ipotizzare che fosse un'espressione usata correntemente e fuori da un contesto in cui era chiara la metafora.

Anche Papia alla metà del II secolo è costretto a spiegare che Babilonia significa Roma, evidentemente questa identificazione non era affatto scontata. Inoltre viene detto "a quanto si dice [fasin] la compose a Roma" quasi che volesse prendere le distanze da una tradizione conosciuta ma di cui non aveva nessuna certezza.

A me sembra che si voglia forzare il senso di Babilonia per farla concordare con la tradizione successiva.


a ciò si aggiunga che nessun altra città pretende di far concorrenza a Roma per la banale ragione che tutti sapevano come stavano le cose



Che fino alla meà del II secolo nessuno accenni alla morte di Pietro è un'ulteriore indizio che Pietro morì in qualche zona dell'Impero dove il cristianesimo non ebbe ulteriore diffusione. Che "tutti sapevano la cosa" sono i documenti a mostralo e non la tua prosopopea, e non ci sono documenti anteriori al 170 EV che attestino questa conoscenza. L'uno documento antico parla di Babilonia e non di Roma.


Dall’altra parte dobbiamo postulare un viaggio non attestato altrove di Pietro a Babilonia



Nessuna fonte coeva attesta un viaggio a Roma. D'altronde perchè un uomo anziano, sposato, che non sapeva il greco ed il latino, che si era sempre mosso nell'ambito medio-orientale doveva andare a Roma? A che scopo quando a Babilonia ed altrove vi erano comunità giudaiche molto grandi da evangelizzare.


dobbiamo altresì postulare che qui ci fosse una comunità cristiana quando non ve n’è traccia fino al terzo secolo



Il fatto che non sia attestata non vuol dire nulla, l'opera di Pietro non avrebbe avuto successo e si sarebbe spenta senza lasciare tracce, questa fu in effetti la sorte delle correnti giudeo-cristiane per cui non ci vedo nulla di strano. Comunque il NT parla della presenza di discepoli della Mesopotamia il giorno della Pentecoste. Evidentemente il NT attesta una presenza cristiana in quella regione nel I secolo.


come mai non faccia concorrenza a Roma, dobbiamo postulare che questa comunità (che lo ripeto è fantasma), dopo essersi creata sia anche di lì a poco misteriosamente sparita



Come ti ho detto non vi è nulla di strano. Questo fu il destino delle comunità giudeo-cristiane in genere.


Inoltre Pietro, avrebbe predicato a questa comunità fantasma di Babilonia quando invece sappiamo da Giuseppe Flavio che non c’era nessuno a cui potesse predicare in quanto i giudei a metà I secolo s’erano trasferiti da Babilonia a Seleucia(Ant. Giud. XVIII,9.8 )



I Flavio dice Giudei non abbandonarono Babilonia per Seleucia (sempre in Mesopotamia) solo per sei anni, dopo tornarono a Naerda e Nisibi due cittadelle fortificate presso Babilonia.


giacché la tradizione di Pietro a Babilonia/Roma è già attesta a fine I secolo e inizio II secolo con Papia e i due testi apocalittici già citati



Alla fine del I secolo di attestato ci sono solo le tue forzature del testo. Clemente ed Ignazio citano solo Pietro a Paolo assieme ma non dicono nulla della presenza di entrambi a Roma.

Papia oltre ad essere citato da eusebio non è certo, sostiene che "a quanto di dice" Pietro ha scritto a Roma. Tanto è vero che i tuoi amichetti critici sono piuttosto scettici nel prendere per buone le sua affermazioni.

L'Ascensione di Isaia non parla di Pietro, dice solo:

"Uno dei docici sarà dato in sua mano [Nerone]"

Non parla di città e non parla di Pietro, neppure parla di martirio. Cosa vuoi dimostrare? Di nuovo devi fare congetture, solo congetture! Per difendere la tua tradizione devi tradire la ragione... interessante!

Shalom




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