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L'autorità romana

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2007 15:53
16/01/2007 00:56
 
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Caro Luigi,


in che tempo è quantificabile la permanenza di Pietro a Roma?



Mai, il NT non nè fa menzione [SM=x511442]

Comunque ammettendo la possibilità di Pietro a Roma (che come ho dimostrato non è affatto certa!) possiamo ricostruire alcuni passaggi ipotetici, sappiamo che il libro degli Atti arriva fin verso il 61 quando Paolo si trova prigioniero a Roma per la prima volta, prima di quella data dunque Luca non fa nessun accenno alla presenza di Pietro a Roma, per cui dobbiamo ipotizzare che vi si recasse qualche tempo dopo.

Se la lettera di Pietro è autentica dovrebbe essere stata scritta prima dell'assedio di Gerusalemme (di cui Pietro non fa menzione) e dunque prima del 66 EV. Però in quella lettera Pietro nei saluti non cita Paolo ma solo Marco, dunque Pietro dovrebbe averla scritta a Roma quando Paolo non era in città dunque tra la prima e la seconda detenzione di Paolo, pertanto se la detenzione di Paolo durò due anni Pietro era a roma dopo il 63 ed prima del 65 EV circa, inizio della seconda detenzione di Paolo a Roma (Questo contraddice la tradizione del IV secolo secondo cui Pietro sarebbe stato a Roma fin dal il 2° anno di Claudio per debellare Simone Mago)

Se poi la 2 Timoteo è autentica, come ritiene Girolamo, Paolo l'avvrebbe scritta poco prima della sua morte ("Poiché io sono già versato come una libazione, e il tempo stabilito della mia liberazione è imminente") secondo Girolamo avvenuta il 14° anno di Nerone, ovvero qualche tempo prima del 67 EV.

In quella lettera però Paolo nei saluti finali omette di includere Pietro, che dunque verso il 66 non sarebbe stato a Roma. Paolo omette anche di citare a Roma la presenza di Sila (o Silvano) che sarebbe stato segretario di Pietro, il quale non conoscendo nè greco nè latino avrebbe avuto bisogno di un interprete e neppure di Marco, che anzi nel 65-66 EV sarebbe stato altrove. Marco, che era con Pietro al tempo della 1 lettera, si trovava a Roma durante la prima detenzione di Paolo (e insieme a lui mandò saluti ai cristiani di Colosse) verso il 61-63.

Dunque il possibile tempo di permanenza Pietro a Roma si restringerebbe molto sottile, e cadrebbe tra il 63-64 EV ed il 64-65 EV. Ovvero durante l'intervallo tra la prima e seconda detenzione a Roma di Paolo, un anno circa in cui secondo la tradizione avrebbe scritto il vangelo con l'aiuto di Marco e poi la prima lettera con l'aiuto Silvano, in seguito (verso il 64?) entrambi sarebbero partiti (Marco per Alessandria secondo la tradizione ma si scontrerebbe con la richiesta di Paolo a Timoteo) prima del ritorno di Paolo. L'idea di una presenza breve di Pietro a Roma potrebbe essere confermata dalla dichiarazione di Porfirio (m. 304 EV) riportata da Macario di Magnesia secondo cui Pietro sarebbe stato ucciso "dopo aver pascolato il suo gregge solo per pochi mesi" (fram. 22, III, Apocriticus). Harnack la trova interessante poichè va contro corrente rispetto alle molte descrizioni leggendarie del IV secolo.

Difficile capire come mai Paolo ignori completamente Pietro nella 2° lettera a Timoteo, forse Pietro si mosse da Roma per recarsi in qualche altra località. Potrebbe esservi un ricordo di questo nel famoso "quo vadis" degli Atti di Pietro, con la differenza che Pietro lasciò Roma prima dell'arresto e della morte di Paolo.

Shalom

[Modificato da barnabino 16/01/2007 1.02]

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