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A cosa serve la religione?

Ultimo Aggiornamento: 11/11/2007 21:29
22/10/2004 10:27
 
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Più che dono a me parrebbe un condizionamento.
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"Il Governo è la Sezione Intrattenimento del complesso militare-industriale"
-Frank Zappa
22/10/2004 10:55
 
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Re:
Quello che intendevo dire è che spesso è proprio un'imposizione, magari non violenta (a volte si)... è sicuramente molto più facile ritrovarsi legati alla religione se si è cresciuti in un ambiente di "credenti".

Meno libertà di decisione c'è e più è facile che i pensieri si incanalino verso l'unica scelta possible. A volte è data quasi per scontata e questo meccanismo della "scelta" viene a mancare.

Quando parlo di Dono (un po' con ironia) intendo dire che alcune persone secondo me son "fortunate" perchè riescono a scavalcare i loro problemi rifugiandosi nella fede.
Ma alla fine credo che sia soltanto prendere alcuni aspetti della vita con leggerezza.

Succede qualcosa di brutto? Ehi, ma dio sa sempre quello che fa! ci sarà un motivo, no?!
25/10/2004 00:32
 
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Re:
Scritto da: rinata4 14/10/2004 7.45
---------------------------
> Ciao Libero benvenuto in questo forum...rispondo
> alla tua domanda con il mio personale pensiero...secondo
> me la religione non serve a nulla anzi serve solo
> a dividere gli uomini fà nascere i pregiudizi e
> scatena guerre...i veri valori umani si devono
> sentire dentro non è certo la fede a rendere migliore
> un uomo..si può essere ateo ed avere grande umanità
> e amore per le persone come si pùò essere credenti
> ed essere totalmente indifferenti verso gli altri...naturalm
> ente come ho detto questo è il mio pensiero..ciao
da Rosa.
---------------------------
IDEM! PENSO UGUALE A TE!
26/10/2004 09:46
 
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Ma in un forum tutto dedicato alla religione, ci sarà pure un credente decente che mi spieghi la sua!:smi34:
Comunque grazie Montalbano, Rinata o Rosa, sottlineerei, pleonasticamente, che si può anche avere la formula credente-buono/ateo-carogna[SM=g27994]m2:
[CENTER][URL]http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=29699[=URL][FONT]Comic Sans MS[=FONT][G][C][COLORE]#FF0000[=COLORE][S]Anime Perse[/S][/COLORE][/C][/G][/FONT][/URL] [URL=http://freeforumzone.leonardo.it/forum.aspx?c=90436&f=90436][FONT]Comic Sans MS[=FONT][COLORE]39BDFF[=COLORE][G][S][C]Via del Campo[/C][/S][/G][/COLORE][/FONT][/URL][/CENTER]
[CENTER][IMG]http://img.freeforumzone.it/upload/552764_Untitled-1.jpg[/IMG]
[/CENTER]
26/10/2004 11:23
 
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Re:

Scritto da: Libero Barbera 13/10/2004 23.24
Se c'è qualche religioso su questo forum, vorrei sapere da lui e per lui, a che cosa serve la fede in un entità superiore. E in particolare a cosa serve rispettare eventuali cerimoni e regole per glorificare questa entità. E' un argomento che mi incuriosisce sempre molto perchè sfugge completamente alla mia comprensione. Ho nonni credenti e molto colti e aperti, ma non sono mai riusciti a spiegarmi il perchè della fede. E' una cosa che non si spiega perchè non lo si sa fare in quanto semplice retaggio culturale ("modus cogendi") o chè...?
Io sono Libero Barbera ateo dubbioso (un prete che cercava di convertirmi una volta alla mia professione di ateismo convinto mi disse: "suvvia, ho dubbi io che ho la fede, vuoi non averne tu che non ce l'hai?"...fregato[SM=g27994]m10 )

[Modificato da Libero Barbera 13/10/2004 23.36]




Allora , Ciao Libero , mi intrometto , perchè mi scoccia lasciare una domanda così profonda e intelligente senza una seria risposta da parte di una persona che crede fermamente in Dio
La prima domanda è se io credo nell'entità superiore , tralasciando le sfaccettature) la risposta è scontata SI , perchè secondo me tutto ciò che vediamo , lo stesso Uomo è creato da una entità Superiore , che Io chiamo Dio , questo Dio ha una Dottrina scritta e tramandata , che per fargli gradimento deve essere rispettata , e attuata in tutte le sue cerimonie o sfaccettature .
La fede , è un qualcosa su cui c'è da dibattere molto , ma in poche parole , la fede è quel credere in cose che non si vedono , avere fiducia in quel Dio che mi guida anche in quelle situazioni che io non posso capire o comprendere immediatamente
o magari più tardi o addirittura mai , in altra vita capirò
sempre chiaramente sotto ispirazione dello Spirito Santo
Spero di averti dato uno spunto per tè interessante


«Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
(P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



28/10/2004 01:52
 
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Re: Re:

Scritto da: Justee 26/10/2004 11.23


Allora , Ciao Libero , mi intrometto , perchè mi scoccia lasciare una domanda così profonda e intelligente senza una seria risposta da parte di una persona che crede fermamente in Dio
La prima domanda è se io credo nell'entità superiore , tralasciando le sfaccettature) la risposta è scontata SI , perchè secondo me tutto ciò che vediamo , lo stesso Uomo è creato da una entità Superiore , che Io chiamo Dio , questo Dio ha una Dottrina scritta e tramandata , che per fargli gradimento deve essere rispettata , e attuata in tutte le sue cerimonie o sfaccettature .
La fede , è un qualcosa su cui c'è da dibattere molto , ma in poche parole , la fede è quel credere in cose che non si vedono , avere fiducia in quel Dio che mi guida anche in quelle situazioni che io non posso capire o comprendere immediatamente
o magari più tardi o addirittura mai , in altra vita capirò
sempre chiaramente sotto ispirazione dello Spirito Santo
Spero di averti dato uno spunto per tè interessante






Devo dire che è la risposta più soddisfacente che abbia ottenuto fin'ora, grazie. Senza pretese di esaurire un'argomento così complicato ed antico, vorrei continuare la mia indagine.

1- Perchè un Ente così alto, impalpabile e sublime come il "buon creatore-pastore di tutto", dovrebbe aver lasciato una dottrina esaustiva di tutte le infinitamente diverse problematiche che si porranno nella storia dell'universo una volta per tutte facendola tramandare dalla fallace mente umana?
1b-Perchè Egli, creatore e signore di tutto avrebbe voluto rivolgersi solo all'uomo?

2- Pensi davvero (la domanda non è nè retorica nè provocatoria) che a Dio importi quello che fanno le sue creature? Siamo strumenti nelle sue mani o liberi di fare quello che vogliamo? In ogni caso saremmo liberi! Nel primo di preoccuparci delle nostre azioni (sono azioni di Dio), nel secondo dal giudizio di Dio che ci ha lasciati liberi di scegliere.
2b- Questo ragionamento mi porta a chiedere: credi davvero che il buon Dio abbia un'inferno per i cattivi che, "liberamente", hanno scelto di non essere buoni?

3- Pensare che nelle situazioni in cui non capisci dove stai andando e cosa dovresti fare, c'è un Dio che ti guida (suggerisse un po' di più![SM=g27994]m2: ) ti rincuora? E' una sorta di fiducia che le cose comunque andranno per il verso giusto?...Possono i credenti disperare? La disperazione è perdita di fede?

4- Comportarsi male vuol dire necessariamente essere cattivi?


trobla25
28/10/2004 16:32
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: Libero Barbera 28/10/2004 1.52
trobla25




Devo dire che è la risposta più soddisfacente che abbia ottenuto fin'ora, grazie. Senza pretese di esaurire un'argomento così complicato ed antico, vorrei continuare la mia indagine.



Grazie



1- Perchè un Ente così alto, impalpabile e sublime come il "buon creatore-pastore di tutto", dovrebbe aver lasciato una dottrina esaustiva di tutte le infinitamente diverse problematiche che si porranno nella storia dell'universo una volta per tutte facendola tramandare dalla fallace mente umana?
1b-Perchè Egli, creatore e signore di tutto avrebbe voluto rivolgersi solo all'uomo?



Ciao libero , proprio perchè l'uomo e l'essere supremo di questa terra che Dio ha dato a lui gli strumenti per capire e gestirsi , la parola è tramandata attraverso lo SS , cioè lo SS è il braccio di Dio che opera in ogni momento e su qualunque essere umano.
Dimmi ma cosa ci manca a noi abitanti della terra che non abbiamo ???


2- Pensi davvero (la domanda non è nè retorica nè provocatoria) che a Dio importi quello che fanno le sue creature? Siamo strumenti nelle sue mani o liberi di fare quello che vogliamo? In ogni caso saremmo liberi! Nel primo di preoccuparci delle nostre azioni (sono azioni di Dio), nel secondo dal giudizio di Dio che ci ha lasciati liberi di scegliere.
2b- Questo ragionamento mi porta a chiedere: credi davvero che il buon Dio abbia un'inferno per i cattivi che, "liberamente", hanno scelto di non essere buoni?



Sicuramente a Dio interessano , tutte le azioni che compie qualsiasi uomo , ma abbiamo il libero arbitrio , possiamo decidere dove stare o da una parte o dall'altra , è nostra scelta , allora questa è una dottrina e quanto tale nasce da la Bibbia e dunque qualsiasi modo tu la interpreti , c'è una punizione che ci piacia o non ci piacia chi sbaglia continuamente e non si redime sarà punito , subito , dopo , alla fine , comunque una punizione c'è

3- Pensare che nelle situazioni in cui non capisci dove stai andando e cosa dovresti fare, c'è un Dio che ti guida (suggerisse un po' di più![SM=g27994]m2: ) ti rincuora? E' una sorta di fiducia che le cose comunque andranno per il verso giusto?...Possono i credenti disperare? La disperazione è perdita di fede?

4- Comportarsi male vuol dire necessariamente essere cattivi?


Il comportamento , sbagliato è scritto , è ben definito , la preghiera , gli esercizi spirituali aiutano a trovare la strada buona , ha cercare di restare sulla retta via , sicuramente qualcuno ti può aiutare , ma bisogna cercare e sacrificare un pò del nostro tempo per questo povero "Cristo" che è stato messo a morte da noi uomini e lui a acettato senza batter ciglio perchè un giorno resusciteremo :smi33:

«Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
(P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



28/10/2004 18:24
 
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La prima domanda che la tua esposizione mi suggerisce è: "L'uomo è l'esser supremo della terra (crediamoci) ma, il fedele non crede siano possibili altre forme di vita, eventualmente superiori nell'universo? E se queste dovessero rivelarsi e non gli fosse stata rivelata la Verità, crederesti ancora? E come spieghi che già tra gli uomini, siano state rivelate così tante diverse verità? Le verità degli altri sono meno vere?

...confusione[SM=g27994]m8:


Dimentico che sei convinto al di fuori di ogni ragione, per fede della tua verità. Dio c'è, è quello descritto nella bibbia tramandata ed interpretata dalla Chiesa. Beato te.

Alle prossime piccanti domande[SM=g27994]m2:
30/10/2004 00:31
 
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scusa Justee, ma tu sei un ministro di qualche culto? ...cattolico immagino?
30/10/2004 12:37
 
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Scritto da: Libero Barbera 28/10/2004 18.24
La prima domanda che la tua esposizione mi suggerisce è: "L'uomo è l'esser supremo della terra (crediamoci) ma, il fedele non crede siano possibili altre forme di vita, eventualmente superiori nell'universo? E se queste dovessero rivelarsi e non gli fosse stata rivelata la Verità, crederesti ancora? E come spieghi che già tra gli uomini, siano state rivelate così tante diverse verità? Le verità degli altri sono meno vere?

...confusione[SM=g27994]m8:


Dimentico che sei convinto al di fuori di ogni ragione, per fede della tua verità. Dio c'è, è quello descritto nella bibbia tramandata ed interpretata dalla Chiesa. Beato te.

Alle prossime piccanti domande[SM=g27994]m2:




Ciao Libero Barbera.

Dici esattamente: chi crede in un'impostazione religiosa crede ed è "convinto al di fuori di ogni ragione". NON LO DEVI DIMENTICARE. BISOGNA AVERE BUONA MEMORIA. Chi crede può tuttalpiù elencarti una serie di motivi per cui crede, ma non potrà mai dimostrarti che le conclusioni a cui giunge sono le sole ed uniche veritiere. Per il credente è importante che ciò in cui crede sia vero per sè. Il problema vero nasce quando tenta di esportare il suo pensiero concludendo che anche gli altri debbano osservare il suo codice morale e debbano essere puniti se vengono meno ad esso. Il cattolico non si accontenta di ritenere per sè vincolante a vita il matrimonio, ma lotta perchè tutti siano sottoposti a questo stesso vincolo, quindi organizza e fa sua la lotta al divorzio in barba a quanti invece lo approvano come mezzo per interrompere un'unione che non funziona più. Non si accontenta di dire che il celibato è una scelta volontaria e che quando il credente non regge più sotto il peso di quella scelta è libero di scegliersi un coniuge, no, non si accontenta, ma lo ritiene un obbligo la cui violazione è da sottoporre a sanzione. Il mussulmano, parimenti, non si accontenta di credere per dare risposta alle sue esigenze esistenziali, ma si obbliga a convertire gli altri, sia che vogliano, sia che non vogliano, anche a costo, come ho letto in un post di Justiee sul loro libro sacro, di ricorrere alla forza. E in cio il grosso pericolo delle religioni. Le norme vincolanti per se lo devono essere anche per gli altri, costi quel che costi.

La differenza fra un credente ed un non credente (errato, perchè non esistono non credenti) è semplice: entrambi si pongono domande esistenziali, con la differenza che mentre il credente ritiene e si convince di avere trovato la risposta, il non credente continua a formularsela e ad ipotizzare risposte sempre incerte e mutevoli. Il credente ha smesso di cercare, il non credente continua a cercare e, magari, ad invidiare la fede del credente. Il credente ha davanti a sè la certezza della soluzione a tutto, il miscredente no.

Potremmo andare avanti così per molto...per cui dovresti accettare per buona l'idea che il credente crede e basta, nè potrà mai convicerti, a meno che tu non voglia convincerti e sintonizzarti con lui. A questo punto è sufficiente che lui ti inidichi il percorso e che tu cammini in esso.

Ciao

Chidoqua
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