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A cosa serve la religione?

Ultimo Aggiornamento: 11/11/2007 21:29
07/11/2004 17:28
 
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Grazie a tutti. Grazie Asilanna [SM=g27994]m1:







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a libero-barbera
lo confesso, non ho letto tutti gli altri post, ma una risposta te la voglio dare lo stesso:

La religione, intesa come chiesa e comunita' di adepti osservanto e\o praticanti ha solo una funzione sociale.
Serve per sentirsi parte di una comunita', condividere qualcosa con qualcuno, sentirsi meno soli.
E' un bisogno fisio-psicologicologico con una ricaduta sociale.

Diversa e' la fede, intesa come fiducia in qualche cosa.
No esiste ateismo solo perche' tutti hanno fiducia in qualche cosa, sia esso un Dio, sia essa la mamma o siano i soldi.

La fede in qualcosa di trascendente nasce pian-piano, o improvvisamente, con una intuizione, che ci dice che tutto non dipende da noi, ma ci sono anche forze che non conosciamo e che operano costantemente.

E' allora che si apre un varco. Una volta aperto non sara' piu' possibile richiuderlo. Negarlo si', ma eliminarlo no!

ciao.
13/12/2004 16:04
 
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Re: a libero-barbera
Scritto da: snupy 13/12/2004 11.20
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> Diversa e' la fede, intesa come fiducia in qualche co
> sa.
> No esiste ateismo solo perche' tutti hanno fiducia
> in qualche cosa, sia esso un Dio, sia essa la mamma
> o siano i soldi.

->Beh, però uno non crede nella mamma o nei soldi come si crede, ciecamente ad un dio

> La fede in qualcosa di trascendente nasce pian-piano,
> o improvvisamente, con una intuizione, che ci dice
> che tutto non dipende da noi, ma ci sono anche
> forze che non conosciamo e che operano costantemente.

->Queste forze non sono che gli accidenti della vita e ciò che sfugge al nostro controllo. Come le nostre doti naturali, la volontà degli altri, un'attimo di distrazione o un inaspettata fortuna. Non penso serva ricorrere ad una volontà superiore per giustificare ciò che non possiamo controllare (come facevano gli antichi col tuono).
Guarda, sono daccordo che non tutto può essere spiegato con la logica; ma solo perchè la mente umana, non è solo logica, ma anche passionale, istintiva e irrazionale. Desidera senza limite. Questo può frustrarla (con esiti che vanno dalla follia, all'arte, al genio) o spingerla ad accontentarsi di una spiegazione fantastica per calmarsi (cieca fede. Con esiti altrettanto mutevoli in quanto il fedele è pur sempre uomo, quindi naturalmente "insoddisfatto". Così c'è il fanatico, il mistico e il santo)


> E' allora che si apre un varco. Una volta aperto non
> sara' piu' possibile richiuderlo. Negarlo si',
> ma eliminarlo no!
>
-> Questo non posso saperlo perchè non l'ho mai provato; certo è che mi spaventano un po' le idee, quando si fissano troppo nella mente. Il pensiero è meglio lascirlo scorrere ed evolversi. Dopo siamo vecchi e incaponiti nelle nostre vecchie convinzioni. Un domani potrò cambiar opinione se "Io" vorrà[SM=g27994]m5:
Modificato da Libero Barbera 13/12/2004 16.06
13/12/2004 17:50
 
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...quel momento arriva per tutti, nessuno escluso..
"...Dio non e' parziale, ma in ogni nazione l'uomo che lo teme e opera giustizia gli e' accetevole....."
Diverso e' il discorso se si dice: - IO stabilisco cosa e' giusto!
13/12/2004 18:23
 
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Re:
Scritto da: snupy 13/12/2004 17.50
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>1. ...quel momento arriva per tutti, nessuno escluso..
> 2."...Dio non e' parziale, ma in ogni nazione l'uo
> mo che lo teme e opera giustizia gli e' accetevole....."
> 3.Diverso e' il discorso se si dice: - IO stabilisco
cosa e' giusto!
---------------------------

1.Ineffetti ho sentito dire che con l'avanzare degli anni l'uomo si avvicina alla fede. Mi incuriosisce la dinamica di questo avvicinamento. Non capisco se sia dovuto alla paura della morte o a un distacco dalla vita, dalla prassi quotidiana, un insoddisfazione per il mondo che ti porta a cercare altrove speranza. Boh!

2.Questa non l'ho capita bene, scusa; comunque, se non fosse parziale si concederebbe a tutti fin dalla nascita...forse lo fa, o forse si fa cercare...non so, comunque sono discorsi che, in quanto ateo, mi lasciano un po' perplesso.

3.Ognuno di noi stabilisce cosa è giusto per se. Sarebbe grave se lo lasciassimo decidere ad altri! L'importante è sapersi confrontare e anche mettere in discussione.
13/12/2004 18:47
 
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...pensa solamente agli uomini che hanno il potere e che stabiliscono chi deve vivere e chi deve morire [ guerre, carestie,ecc.] in base non a principi solidali ma a cio' che corrisponde ad un proprio giudizio sul bene e sul male.
[....noi siamo il bene che combatte l'impero del male..., ...got mit uns[dio e' con noi], ecc.
13/12/2004 18:58
 
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Re:
Scritto da: snupy 13/12/2004 18.47
---------------------------
> ...pensa solamente agli uomini che hanno il potere
> e che stabiliscono chi deve vivere e chi deve morire
> [ guerre, carestie,ecc.] in base non a principi
> solidali ma a cio' che corrisponde ad un proprio
> giudizio sul bene e sul male.
> [....noi siamo il bene che combatte l'impero del
male..., ...got mit uns[dio e' con noi], ecc.
---------------------------


Esattamente! Bisogna prendere le decisioni in base alla propria coscienza, non ad interessi o preconcetti. La coscienza si forma attraverso il vissuto. Non può darsene una, una volta per tutte. Quelli che dicono io conosco il bene e combatto il male, hanno un'idea unilaterale di questi concetti. Non ammettono sfumature, flessioni e quindi mal si adatteranno a risolvere decisioni aderenti alla realtà che ha così tante e variabili forme. Il valore guida dev'essere quello giusto in quel caso concreto. Tolleranza, piuttosto che rigore, tutela dell'individuo o tutela della comunità...ecc..
13/12/2004 21:45
 
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Da sempre la religione è la conseguenza del bisogno dell'uomo di credere in un'entità superiore che lo aiuto e che sia la causa di tutto ciò che è inspiegabile...!
ROCK 'N' ROOOOOOOOOOOOOOOOLL
k]Click sull'immagine!!!

k] Lodio degli uomini passerà, i dittatori moriranno, e il potere che hanno sequestrato al popolo tornerà al popolo. E mentre gli uomini possono morire, la libertà non perirà mai. [Charles Chaplin]
ROCK 'N' ROOOOOOOOOOOOOOOOLL
15/12/2004 11:06
 
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...non e' necessario parlare di religione.
..."ci sono piu' cose fra cielo e terra di quante ne puo' conoscere la tua filosofia!"...[nell' Amleto].
15/12/2004 11:20
 
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Re: Re:
Scritto da: Libero Barbera 13/12/2004 18.58
---------------------------
> Scritto da: snupy 13/12/2004 18.47
> ---------------------------
> > ...pensa solamente agli uomini che hanno il potere
> > e che stabiliscono chi deve vivere e chi deve morire
> > [ guerre, carestie,ecc.] in base non a principi
> > solidali ma a cio' che corrisponde ad un proprio
> > giudizio sul bene e sul male.
> > [....noi siamo il bene che combatte l'impero del
> male..., ...got mit uns[dio e' con noi], ecc.
> ---------------------------
>
>
> Esattamente! Bisogna prendere le decisioni in base alla propria coscienza, non ad interessi o preconcetti. La coscienza si forma attr
> averso il vissuto.

-----------------------------------------

Naturalmente concordo.

Pero' vorrei tanto sapere come fa un credente a non avere preconcetti e pregiudizi.

A mio avviso e' impossibile.

Gia' la sua stessa idea del bene e del male e' condizionata da cio' in cui crede.

Ciao
Claudio


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