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Predicare - Approfondimento

Ultimo Aggiornamento: 05/01/2007 21:56
13/07/2006 10:35
 
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Scusa Bikky, ma invece di fare un post chilometrico perchè non provi a dare una tua velocissima risposta alla mie domande facilissime (che ti ripeto)?


Scusa Polymetis ma mi sembra che proprio tu dici, e io sono d'accordo, che Dio non ha una spazio come lo conosciamo noi esseri umani?

E non è forse vero che secondo questa dottrina Dio ( con tutto il trono )sta in cielo in terra e in ogni luogo?

Perciò non è esatto dire che uno può stare davanti a Dio sia che sta in cielo sia che sta in terra sia che sta in ogni luogo?



E' vero che la domanda l'ho fatta a Polymetis, ma tranquillamente anche tu puoi rispondere invece di fare l'acrobazie.

Per te ci ho un'altra domandina facile facile: ma se l'uomo fu creato per andare in cielo perchè Dio non l'ha creato direttamente come gli angeli invece di fargli passare tutti i guai che si passano prima qui sulla terra?

Grazie per l'attenzione.


13/07/2006 11:11
 
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Ho già risposto a questa domanda nel post per Barnabino. Il paradiso non è un luogo ma uno stato dell’anima, tuttavia siccome per esprimerlo la Bibbia usa metafore spaziali è evidente che l’essere o non essere compresi in questo spazio indica il trovarsi o meno in questo stato dell’anima. A questo proposito avevo appunto scritto:


E’ vero che il paradiso non è un luogo fisico, e il cielo stesso non ha spazialità (o meglio, questo lo dico io, sentirlo dire da un TdG è ben strano), tuttavia l’agiografo ci comunica che la grande folla sta davanti a Dio con una metafora spaziale, dicendoci ciò che stanno nel tempio celeste (Ap 7,15). Sui patetici tentativi di arrampicarsi sugli specchi adottati dalla torre di Guardia su questo punto si veda il seguente articolo: www.infotdgeova.it/folla.htm



L’universo biblico è inteso in modo molto arcaico secondo una tripartizione: in alto nei cieli sta Dio, sulla terra stiamo noi, sotto terra sta lo sheol. Sentir dire dall’agiografo che qualcuno sta in cielo presso Dio dev’essere tradotto nella nostra moderna consapevolezza filosofica col fatto che egli sta alla presenza di Dio.


“ma se l'uomo fu creato per andare in cielo perchè Dio non l'ha creato direttamente come gli angeli invece di fargli passare tutti i guai che si passano prima qui sulla terra?”



Domanda complessa giacché per rispondere ad essa dovrei conoscere cosa passa per la mente di Dio. Limitatamente alla mia comprensione del piano divino asserisco che sono grato di quest’esperienza sulla terra, che non dispiace aver fatto questo preambolo perché la vita è sempre un dono (e anche i TdG ne sono convinti visto che a quanto pare vogliono solo questo, si accontentano di rimanere senza Dio dell’eternità in nome di questo sogno da colono americano). Ha fatto sì che avessimo questo itinerario dov’era possibile perfezionarci e prepararci in modo consapevole alla vita eterna. Il destino dell’uomo, il suo compimento, è quello che descrive San Paolo quando dice “Dio sarà tutto in tutti”, e non la piantagione di ortaggi e frutta fresca cui la banalità geovista vuole incatenarvi, questi sono i sogni terrestri, illusioni bucoliche. Dio ha il diritto di creare come vuole, e non solo sul piano della trascendenza, voleva creare anche nel piano dell’immanenza.


Ad maiora

[Modificato da Polymetis 13/07/2006 11.18]

---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
13/07/2006 11:12
 
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Re:
Libero , perchè non ripsondi alla domanda inziale del post , in modo che sappiamo come tu pensi e come la pensi , poi biki ti dedicherà il tempo per le risposte




Per te ci ho un'altra domandina facile facile: ma se l'uomo fu creato per andare in cielo perchè Dio non l'ha creato direttamente come gli angeli invece di fargli passare tutti i guai che si passano prima qui sulla terra?



rispondo io invece [SM=g27993] , non c'era gusto , prima bisogna soffrire come fece Cristo per me e per te , poi c'è il premio
13/07/2006 11:28
 
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No so voi ma a mio avviso l'universo non funziona in base al premio e al castigo, infatti si potrebbe replicare: ma perché allora non ha fatto passare un periodo previo di sofferenze anche agli angeli?
Se questo itinerario sulla terra è una prova non va intesa nel senso di "soffri che poi ti premio", perché le cose fatte per ricevere una ricompensa non sono disinteressate. Questo itinerario sulla terra serve a noi, e Dio lo sapeva, perché come dicono i greci "pathei mathos", si apprende attraverso la sofferenza. Non si ottiene il paradiso perché è un premio, ma perché avevamo la comunione con Dio in terra e tale sarà anche nell'oltretomba, non è un premio per le azioni ma sono le azioni stesse che ci cambiano e ci configurano in modo che nell'aldilà saremo con DIo.

Ad maiora


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13/07/2006 12:16
 
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Re: Re:

Written by: mioooo 13/07/2006 11.12
Libero , perchè non ripsondi alla domanda inziale del post , in modo che sappiamo come tu pensi e come la pensi , poi biki ti dedicherà il tempo per le risposte



Qual'è la domanda iniziale del post? Se c'è una domanda allora io non l'ho capita e chiedo gentilmente spiegazioni.



Per te ci ho un'altra domandina facile facile: ma se l'uomo fu creato per andare in cielo perchè Dio non l'ha creato direttamente come gli angeli invece di fargli passare tutti i guai che si passano prima qui sulla terra?



rispondo io invece [SM=g27993] , non c'era gusto , prima bisogna soffrire come fece Cristo per me e per te , poi c'è il premio.



Allora noi siamo meglio degli angeli jyhu

Poveretti questi angeli, non hanno il gusto di ammalarsi di cancro, di perdere i figli come i genitori di Thommy, di morire di fame come i bambini africani, e magari dopo avere mandato le maledizioni per tutti i loro guai invece di andare in cielo
per avere il premio finiscono all'inferno per continuare a soffrire in eterno.

Dio ci ha trattati proprio meglio degli angeli [SM=g27988]

Ah, dimenticavo di dire a Polymetis che se mi può rispondere più terra terra almeno un poveraccio come me ci capisce qualcosa.

Grazie per l'attenzione.

[Modificato da libero1978 13/07/2006 12.19]

13/07/2006 12:24
 
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Re: Re: Re:

Qual'è la domanda iniziale del post? Se c'è una domanda allora io non l'ho capita e chiedo gentilmente spiegazioni.



Ti riporto la domanda eccola

Dice Matteo 5:12

11 “Felici voi, quando vi biasimeranno e vi perseguiteranno e mentendo diranno contro di voi ogni sorta di cose malvage per causa mia. 12 Rallegratevi e saltate per la gioia, perché la vostra ricompensa è grande nei cieli; poiché in questo modo perseguitarono i profeti prima di voi.

Matteo 24:14
14 E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine.
---------------

ora, la prima scrittura la WTS l'applica esclusivamente ai 144.000

Mentre la seconda a tutti!

qualcuno mi spiega con quale criterio?????????

13/07/2006 12:40
 
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Ti ringrazio Giacomo, ma sinceramente quello che pensa la WTS
io non lo sò, dovrebbero rispondere loro.

Io ti posso dire come queste scrittura si possono interpretare secondo la mia testa bacata.

Una ricompensa nei cieli può essere una ricompensa che uno va in cielo e la riceve là, ma può essere anche una ricompensa che sta nei cieli, che è stata preparata nei cieli e che scende sulla terra a chi la merita.

Ti faccio un esempio. Se io dico ad un bambino che se fa il bravo c'è una bella ricompenza nel frigorifero ( per esempio un dolce o un gelato ) questo non significa che il bambino si deve infilare nel frigorifero e se lo deve mangiare là dentro.

Poi che ti devo dire, il cielo non è un frigorifero e può darsi che veramente si deve andare in cielo per avere la ricompenza, per me le due cose sono uguali.

La seconda scrittra che parla delle nazioni che stanno sulla terra abitata mi pare che non si riferisce al cielo ma lo dice chiaro chiaro che parla della terra abitata.

Magari ne avrò poco di criterio ma almeno questo è il mio criterio, dovete avere pazienza. [SM=g28000]

Ma adesso posso avere una risposta alla mia domanda?

Grazie per l'attenzione.

[Modificato da libero1978 13/07/2006 12.44]

13/07/2006 12:42
 
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Caro,


Come al solito traspare la retorica della WTS contro quella brutta cosa chiamata ellenismo, sul mito di una purezza ebraica quando invece il concetto stesso di resurrezione è copiato da altri popoli e non appartiene agli strati più antichi della rivelazione.


L’ellenismo non è cosa brutta (vorrei sapere dove lo hai letto) semplicemente se dobbiamo leggere un brano immerso in un’altra tradizione e culture non ha senso usarlo come riferimento. La speranza terrena è quanto Dio ha rivelato all’umanità nell’AT, quello che credevano altri ci interessa ben poco.

Enôpios” non vuol dire letteralmente “stare alla vista”, vuol dire “che sta di fonte”, “in faccia”, ed è composto da en + enôpê(faccia), non da “opsis” (vista). Il costrutto “enôpion tinos” vuole appunto dire “davanti a, alla presenza di qcn”. Un semplice sguardo sul dizionario per sincerarsene:


Come al solito fraintendi, io non parlavo di “etimologia” ma di significato. Il significato di essere “alla presenza” di qualcuno non implica l’essere necessariamente in un luogo con qualcuno ma essere di fronte a lui, alla sua vista, come puoi leggere in versetti come Atti 10,33; Lc 12,9; 16,15 ecc... La parola non implica dunque l’essere presso Dio in un luogo, ma indica essere alla presenza o alla vista di qualcuno, cosa che non richiede necessariamente di essere letteralmente nei cieli. Stare davanti significa comunque stare ad una certa distanza, stare alla vista di qualcuno.

Tanto più che il “trono” di Dio non è un luogo ma un SIMBOLO del suo governo. Essere “enwpion” al trono di Dio significa dunque solo essere nell’ambito del suo regno, alla sua autorità. Per di più “la grande folla” non è fatta di “morti” ma di vivi, essi “vengono” dalla grande tribolazione a cui i cristiani è detto che sopravvivranno.

Insomma, non ci sono evidenze che la grande folla debba essere letteralmente in cielo, Fami capire come lo puoi dedurre. Poiché la grande tribolazione è un evento terreno ha a che fare con il destino terreno. Rivelazione 21,3 dice che semmai sarà la “tenda di Dio” ad essere con il genere umano e Dio si attenderà tra il genere umano e non viceversa.

Il fatto che si dica che anche gli angeli stavano “enwpion” il trono di Dio non significa nulla, anche essi, nella loro posizione celeste, sono sottomessi alla sovranità di Dio. Nessuno sostiene che “enwpion” indichi per forza lo stare sulla terra! Dove lo ha letto?

Il problema è la posizione iniziale, gli angeli sono spiriti e sono “nei cieli” simbolici, dunque stanno alla vista davanti a Dio in quella posizione, mentre la “grande folla” viene dalla grande tribolazione, non sono morti, e stanno davanti a Dio sulla terra.

E’ vero che il paradiso non è un luogo fisico, e il cielo stesso non ha spazialità (o meglio, questo lo dico io, sentirlo dire da un TdG è ben strano), tuttavia l’agiografo ci comunica che la grande folla sta davanti a Dio con una metafora spaziale, dicendoci ciò che stanno nel tempio celeste (Ap 7,15).


Sono io che dovrei stupirmi, il paradiso con gli angioletti, San Pietro alla porta e Dio con la barba bianca è cosa che mi risulta non abbiano insegnato i testimoni di Geova ma i tuoi correligionari… vai a predicare a loro se ti ascoltano!

Quella di Giovanni non è una “metafora” ma piuttosto è un simbolo, il tempio non è certo un “edificio” posto nei cieli ma piuttosto il simbolo della disposizione per adorare Dio. Tale disposizione ha origine nei cieli, è cioè di origine divina, ma agisce su tutto l’universo fisico. I seguaci di Dio possono essere in qualunque luogo, non devono essere nei cieli per adorarlo!

Shalom




13/07/2006 12:52
 
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Scusa Mioo,

vorresti spiegarti meglio?


ora, la prima scrittura la WTS l'applica esclusivamente ai 144.000 Mentre la seconda a tutti! qualcuno mi spiega con quale criterio?????????



In che senso dici i TdG (e non la WTS che come ho già spiegato è solo una società) applicano Matteo 24,14 a tutti? A me risulta che venga applicata principalmente ai cristiani unti, ovvero sono loro che svolgono tale opera, la "grande folla" è solo un aiuto ai "fratelli di Cristo".

Inoltre i TdG non applicano Matteo 5,12 solo ai crisiani unti ma a tutti i cristiani. Il fatto che si dice che la ricompensa "è nei cieli" indica che la "ricompensa" viene da Dio che si trova nei cieli e non che si debba andare in cielo per averla!

Ciao
13/07/2006 12:59
 
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Re:

Written by: barnabino 13/07/2006 12.52
Scusa Mioo,

vorresti spiegarti meglio?


ora, la prima scrittura la WTS l'applica esclusivamente ai 144.000 Mentre la seconda a tutti! qualcuno mi spiega con quale criterio?????????



In che senso dici i TdG (e non la WTS che come ho già spiegato è solo una società) applicano Matteo 24,14 a tutti? A me risulta che venga applicata principalmente ai cristiani unti, ovvero sono loro che svolgono tale opera, la "grande folla" è solo un aiuto ai "fratelli di Cristo".

Inoltre i TdG non applicano Matteo 5,12 solo ai crisiani unti ma a tutti i cristiani. Il fatto che si dice che la ricompensa "è nei cieli" indica che la "ricompensa" viene da Dio che si trova nei cieli e non che si debba andare in cielo per averla!

Ciao



Non l'ho scritto io , è la domanda di inzio discussione , DOVETE partire sempre da quella in modo da non perdere l'oggetto della discussione
Grazie
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