Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Il ministero del regno: "Com'è organizzata e diretta la congregazione"

Ultimo Aggiornamento: 24/12/2007 16:07
23/07/2006 09:19
 
Modifica
 
Quota
Anch'io come Luigi faccio i complimenti a Il Gabbiano per la corretta esposizione, non aggiungendo nulla a ciò che hanno scritto Bikky e Luigi.

Forse un consiglio per Bikky: non perdere tempo con marito, uno che argomenta in quel modo non merita nemmeno 5 minuti del nostro prezioso tempo.

gandhi
23/07/2006 10:34
 
Modifica
 
Quota
Post: 12.538
Post: 484
Registrato il: 03/09/2005
Sesso: Maschile
Scripta Manent...
Senior
OFFLINE
X l'amico husband70, con affetto:


LENTAMENTE MUORE

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di
fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.


Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda


Caro amico husband,
Il tuo ultimo intervento non è solo offensivo, è irriverente.
Forse il tuo è stato un momento di nervosismo, che però non giustifica i toni usati.
Sei una persona intelligente e puoi rimediare con un semplice: "Scusate!", "Non era mia intenzione offendere nessuno".

Nell'ultimo intervento, Luigi Fallacara, oltre a spiegare, in modo magistrale, come l'argomento sullo Statuto sia tutt'altro che "risolto", ha reso ufficiali le sue dichiarzioni firmandole, come si conviene ad un uomo che non ha timore di nascondere nulla, nemmeno la propria identità, di fronte a Dio e agli uomini.
Un abbraccio
345
23/07/2006 22:44
 
Modifica
 
Quota
Post: 1.758
Post: 505
Registrato il: 23/07/2006
Sesso: Maschile
Scripta Manent...
Senior
OFFLINE
Re:

Scritto da: libero1978 23/07/2006 21.50
Quando si leggono discussioni come queste cadono proprio le braccia.

Gli unici interventi con i quali mi sento di essere completamente daccordo sono quelli messi al principio da M.Tamburino e quello messo da Gabbiano.

Innanzitutto devo dire a Husband che non mi è piaciuto il suo intervento. Non mi è piaciuta la aggressività che mi ricorda Libero di un anno fa quando ho cominciato a partecipare al forum. Vorrei sapere cosa ti ha preso hus? Ma ti credi che scendendo allo stesso livello degli altri ci hai fatto una bella figura? Non potevi mettere solo gli argomenti, che sono abbastanza buoni e non mettere gli aggettivi alle persone?

Non sono daccordo nemmeno con Ebe e con Sandra. Con tutto che siete due persone intelligenti non l'avete capito che potete
dipingere il sole questi vogliono girare sempre le cose al contrario. Non capite che se voi dite bianco questi vi risponderanno che è nero e se voi dite che è nero lo gireranno di nuovo a bianco? Ma che rispondete a fare. Mi dispiace ma secondo me questa volta mi avete deluso.

E agli altri che devo dire? Sembrano cani arrabbiati con il sangue agli occhi e con la bava alla bocca. Certo che se questi sono cristiani preferisco diventare buddista o indu come shivabatka. Ma è mai possibile che le persone che dovrebbero essere religiose e cioè pacifiche sono invece così battaglieri col coltello fra i denti? Ma vi ha insegnato questo Gesù Cristo?

Dio ci guardi da certi cristiani.

Tanti saluti da Libero ( schifato )

[SM=g27996] lmof



scusate se mi intrometto ma questo argomento mi sta particolarmente a cuore.
mi sono presentato alcuni minuti fa e mi dispiace esordire nel forum in una discussione accesa come questa quì ma la mia condizione di tdg non allineato me lo impone.

punto primo carissimo libero io vorrei capire se sei entrato nel merito dell'argomento o se le tue considerazioni si limitano alla forma dei post piuttosto che ai contenuti.

non puoi infatti sostenere che hai apprezzato l'intervento di gabbiano e poi dire:"Non capite che se voi dite bianco questi vi risponderanno che è nero e se voi dite che è nero lo gireranno di nuovo a bianco? Ma che rispondete a fare".

la posizione di gabbiano è l'antitesi di ciò che sembra tu voglia sostenere ossia che chi discute dello strapotere delle organizzazioni religiose sui cittadini/fedeli parla a sproposito e col solo intento di provocare.

vorrei portare il mio contributo.
quello che credo praticamente nessuno degli amici tdg sembra aver ben compreso è che l'azione di fallacara e pucci non è protesa a negare legittimità alla confessione cristiana dei tdg ma a ribadire con forza la subalternità della prassi religiosa ai criteri di tutela dei diritti dei cittadini.

mai troverete un post dei menzionati personaggi nei numerosi forum in cui hanno partecipato,atto a screditare le credenze e le dottrine dei tdg nelle quali ancora si riconoscono.

il concetto che si stà con fatica cercando di affermare,e che in un senso più ampio non coinvolge solo la confessione dei tdg, è l'idea per cui gli enti giuridici attraverso i quali la Società agisce in tutto il mondo per logica e necessità devono rispettare le regole del paese che le ospita.

questa è una conquista dell'uomo moderno che,nel rispetto dello spirito moderato,pluralista,aperto al dialogo e al rispetto che caratterizza questo forum,deve trovare asilo anche tra le regole che disciplinano i rapporti,questa volta non di un forum,ma della società civile.

questa è una conditio indispensabile affinchè un qualsiasi microcosmo funzioni,ossia che le regole vengano rispettate,specie quando si ha a che fare con i rapporti tra un fedele e la sua confessione,essendo quello religioso un tema spinoso per antonomasia.

lo stato è chiamato quindi a fare da garante.

come può allora la legge assolvere a tale funzione di tutela dei diritti del cittadino/fedele?
a quale carta,a quale "accozzaglia" di regolamenti lo stato deve guardare per assolvere alla funzione che tutti noi ci aspettiamo esplichi ?

nel caso della congregazione cristiana dei tdg fa fede lo statuto da essa stessa depositato.
allora dato che anche la Società è guidata da uomini,purtroppo e per fortuna fallibili avendoci Dio donato del libero arbitrio,può commettere o aver commesso degli errori nel disbrigo delle sue abituali funzioni.

ecco allora che le regole depositate e che tutti gli associati dovrebbero conoscere corre in nostro aiuto.nostro di tutti,nostro delle persone tdg.

ma che dire se dovessimo tristemente accorgerci che alcune regole depositate vengono sistematicamente infrante ?
questo è il punto in questione,niente di più e niente di meno.

quello che trovo paradossale è che l'azione di pucci e fallacare venga quì osteggiata proprio dalle persone che essa cerca di difendere,ossia gli associati tdg,voi cari fratelli che fondendo in un unica "realtà" la vostra persona e la congregazione cristiana dei tdg vi risentite se qualcuno mentre cerca di tutelare i vostri diritti punta il dito verso l'ente giuridico che avete erroneamente confuso con la vostra persona e con l'associazione mondiale di cui facciamo parte.

con affetto
bruno [SM=g27987]

p.s.
su quelle che sono le mie idee in materia di fede avremo modo di discorrere un'altra volta se vi farà piacere.

[Modificato da giainuso 23/07/2006 22.57]

23/07/2006 23:56
 
Modifica
 
Quota
Post: 12.538
Post: 484
Registrato il: 03/09/2005
Sesso: Maschile
Scripta Manent...
Senior
OFFLINE
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: libero1978 23/07/2006 23.44


E che cosa vuoi dire con questo? Che una forma maleducata e scostumata è il biglietto da visita di presentazione di un cristiano?

Io confermo quello che ho detto. E ognuno dimostra quello che è anche dalle sue preferenze.



Mi hai disarmato!!! [SM=g27993] [SM=x511455] tyui

Sei riuscito senza dire niente a chiudere un discorso, che ti assicuro è di grande attualità. sdcx
Credo, in ogni caso, sia stato detto abbastanza!
Confermo, cmq, la mia grande simpatia per te, ci sai fare con la comunicazione!
Un abbraccio
[SM=x511460]
24/07/2006 00:09
 
Modifica
 
Quota
Post: 2.050
Post: 1.370
Registrato il: 04/02/2005
Sesso: Maschile
Scripta Manent...
Interessato Forum
OFFLINE
E tu ti credi veramente che il discorso è chiuso? Io penso che ti sbagli, se tu adesso sei disarmato già vedo nella mia sfera di cristallo qualche forista che si sta armando fino ai denti per il prossimo cristianissimo attacco all'arma bianca.

Per me, cioè voglio dire secondo me, questo topic di dichiarazione di guerra o di resa di conti, come lo ha chiamato Tamburino, non finisce qui.

Grazie per i complimenti, ma non li merito.



[Modificato da libero1978 24/07/2006 0.35]

24/07/2006 01:37
 
Modifica
 
Quota
Perchè nascono i battibecchi?
Per la stessa ragione per cui si dice che ci sia il vero contrapposto al falso.
Da alcuni appunti estratti da una conferenza di esperti di linguaggio, filosofia, retorica:

--Da sempre i filosofi hanno mirato ad una verità che fosse ultima, quella da cui misurare tutte le altre supposte tali.
L'enigma che però si pone è lo stesso oggi come tremila anni fa.
Supposto che esista una verità ultima, la sola, l'unica,
in che modo determino che quella è la verità, se non riesco ad avere nelle mani l'esatta proporzione di essa?
Cosa succede allora?
Succede che noi ci riferiamo a quella che consideriamo verità assoluta in termini vaghi, incerti...ne vediamo i contorni sfumati, ma non ne riusciamo a concepire l'entità esatta, certa, sicura, tale da essere indiscutibilmente provata.
A questo punto nasce un problema.
Come faremo a convincere altri di una tale verità, dato che non abbiamo il criterio certo per dimostrarla?
Da sempre l'uomo ricorre per convincere, in assenza di dimostrazioni inconfutabili, ai seguenti espedienti:

--con l'argomentazione. (Ratio)
--con la persuasione.
--con la forza. (guerre religiose, imposizioni)

Non esistono alternative per convincere i propri simili della verità nostra, o di qualcun altro.

Per poter stabilire che una cosa o un concetto sia verità, bisogna ricorre ad un criterio di dimostrazione. Ma come facciamo a sapere che quel criterio corrisponde ad un criterio di verità? Ricorrendo ad un altro criterio, e poi ad un altro ancora, fino all'infinito.
Una verità, perciò, non può avere un criterio di dimostrabilità, ma sicuramente può essere creduta, e si finisce per credere o per logica, o per persuasione, oppure perchè si è forzati (le conversioni forzate).
Oggi in genere si ricorre alla persuasione, difficilmente alla forza dell'imposizione. Se un credente si persuade farà volentieri e spontaneamente tutto ciò che è richiesto da quella verità. Se invece si utilizza la forza o l'imposizione, allora, sarà indispensabile vigilare continuamente sul credente, il quale, appena intravvede qualche spiraglio di fuga, si rivolterà contro chi l'ha costretto.

Ci sono un'infinità di cose e di concetti che non possono essere provati. Può darsi che corrispondano al vero, ma non ci sono elementi comuni e condivisi da tutti per dimostrarle.
Mentre siamo abituati a tollerare i giudizi altrui su opere d'arte, su dipinti, sui piatti al ristorante etc., considerandoli come opinioni estetiche o di gusto,
diventiamo assolutamente intolleranti quando questi giudizi riguardano la morale, l'etica, l'esistenza, il passato ed il futuro.
Poichè di solito le verità che riguardano queste ultime cose sono vissute come assolutamente vere, e non semplicemente come ipotesi, diventa indispensabile imporre e far valere in qualche modo le proprie verità.
Se ciò che io penso è vero, allora non può essere vero quello che, di diverso, pensa l'altro. Non possono esserci due verità.
Non resta altra alternativa che diffidare dell'altro, attribuendogli motivi falsi, creduloneria, tradimento etc., o tutto quello che volete.
Di qui nascono le lotte religiose, i travagli ed i posizionamenti dogmatici, la malafede, la difesa ad oltranza, indipendentemente da ogni buona ragione.
Una persona che non pensa più come ha sempre pensato va ricondotta al bene, riconvertita.
Le guerre religiose si sono sempre fatte per queste stesse ragioni, per imporre, in ultima istanza, la propria verità sugli altri, che non possono che essere, per logica stringente, altro che credenti nel falso.

Ma perchè i credenti si convincono che le loro siano verità e non quelle degli altri?
Un bel dilemma. Le spiegazioni che si possono offrire sono molteplici. In un certo senso funzioniamo tutti così...andiamo avanti credendo vere certe cose e false altre.

Se però questo gioco fosse ben compreso e si concedesse all'altro il beneficio del dubbio, il beneficio d'inventario,la buona fede, esattamente come vorremmo che gli altri facciano con noi, allora molte lotte sparirebbero d'incanto, come quando il giudizio estetico di un amico su un'opera d'arte differisce dal nostro. Visitata la mostra, andiamo a pranzo insieme, godendoci i reciproci giudizi.

Tanti saluti

IL Gabbiano









24/07/2006 01:55
 
Modifica
 
Quota
Post: 12.538
Post: 484
Registrato il: 03/09/2005
Sesso: Maschile
Scripta Manent...
Senior
OFFLINE
Caro Gabbiano,
Nietzsche disse: "La verità è un interpretazione"!
La verità assoluta è in Dio e nella sua Parola.

Questo tuo ultimo intervento è pieno di buonsenso e ne condivido ogni passaggio.
Spesso un sentimento che non permette di condividere "certe verità", è la paura.
La verità che ci fa liberi è quasi sempre la verità che non vorremmo udire.
Perciò, quando affermiamo che una cosa non è vera, molto spesso ciò significa che non ci piace.

"Anche con l'acqua sporca si può spegnere il fuoco", mia citazione.


(P.S. Sono stato breve, Libero, così va bene?)

[Modificato da parliamonepino 24/07/2006 1.57]

24/07/2006 14:39
 
Modifica
 
Quota
Il mio ultimo intervento aveva come scopo quello di mostrare come la convinzione di possedere l'unica verità sia alla base di ogni battibecco.
Una verità presunta che è soggetta ad interpretazione NON PUO' ESSERE VERITA'.
Una verità che si delinea nel tempo con sempre maggior chiarezza (progressione) NON E' VERITA'.
LA VERITA' E' TALE QUANDO APPARE IN TUTTA LA SUA PORTATA CON CHIAREZZA, SENZA NECESSITA' D'ESSERE INTERPRETATA, UGUALE PER TUTTI INCONTESTABILMENTE.
Ed allora forse non è nemmeno più verità, ma realtà.
La realtà non è nè vera nè falsa, è realtà, come si vede o si percepisce.
Quando la realtà è raccontata, allora è il racconto che può essere vero o falso. E' vero quando corrisponde alla descrizione della realtà, falso quando non corrisponde.
Questo per dire che il concetto stesso di verità è un concetto che si rifà ad un'interpretazione, che è un'elaborazione della struttura del pensiero umano. La realtà è il fatto, la verità è sempre concettuale.
Perchè dunque litigare ed imporre le proprie interpretazioni della verità, che dovrebbe essere a sua volta un'interpretazione della realtà?

E' dal 1° secolo che si predica la fine del mondo. Non c'è stato praticamente secolo in cui essa non sia stata predicata.
Nonostante i numerosissimi fallimenti di profezie di questo tipo, ancora c'è chi insiste sull'adempimento futuro di un tale evento. Ok...ma allora si ammetta francamente d'aver fallito i precedenti tentativi di profezia. Procedere ad una qualunque revisione di credenze precedentemente ritenute vere equivale all'ammissione di precedenti ripetuti tentativi di interpretazioni del vero che poi si sono dimostrate errate, perciò false.
Ciò dovrebbe insegnare al credente che tutto ciò in cui crede oggi potrebbe non avere il supposto criterio di verità, tant'è che domani quella verità sarebbe siuramente rivista e riproposta in termini diversi, aggiornati.
Ed allora le lotte e le dispute, di cui Libero giustamente si schifa, a chi servono, se non a chi con esse intende mantenere stabile il proprio potere sui credenti?

Invece di lanciarsi epiteti sconvenienti, perchè non guardare in faccia ai fatti?
Tutti siamo in grado di valutari i fatti, perchè sono dimostrabili.

Spero che una giusto e dignitoso concetto di verità possa aiutare tutti a non sentirsi superiori ed a disporsi a considerare con più umiltà e buon senso i concetti di verità altrui.

Una "verità" che induce al litigio non può essere verità.


Tanti saluti

IL Gabbiano
24/07/2006 17:31
 
Modifica
 
Quota
Post: 2.050
Post: 1.370
Registrato il: 04/02/2005
Sesso: Maschile
Scripta Manent...
Interessato Forum
OFFLINE
Mi permetto di aggiungere caro gabbiano che una verità che porta a mancare di rispetto agli altri, usando pure toni arroganti e offensivi non è verità.

Le parole urlate in grassetto a caratteri grandi di chi fa la voce grossa, quasi come se fosse una minaccia nemmeno questa è verità.

Non riesco più a trovare un mio post dove, rispondendo
a Giainuso che mi chiedeva se per me era importante di più la forma o la sostanza, dicevo che se non era cristiana la forma sicuramente non era cristiana nemmeno la sostanza e che non era cristiano neppur chi scriveva.

La forma può essere garbata e rispettosa, ma può essere anche
violenta per intimidire. E da una forma violenta alla violazione dei diritti il passo è più breve di quello che si può pensare e la storia insegna questa lezione.

Ti ringrazio di avere apprezzato il mio messaggio anche se lo puoi leggere solo quotato da Giainuso perchè non capisco perchè è stato cancellato.

Mi piace la tua difesa dei diritti umani, ma ti ripeto che alla base di qualunque verità ci sta in prima fila il rispetto delle altre persone anche se non la pensano come noi, e se sono schifato è perchè vedo troppe persone col coltello fra i denti.

Ciao.

[Modificato da libero1978 24/07/2006 17.35]

24/07/2006 20:08
 
Modifica
 
Quota
[SM=g27987] Guarda che il post non l'ho mica censurato io. [SM=g27987]

E' che io faccio parte secondo te dei cani con la bava e di quelli col coltello fra i denti, una volta mi volevi pure spaccare la faccia, che vuoi parlare di diritti umani te, impara a ripsettare le persone.

gandhi
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:21. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com