Caro Angelo,
e cosa mi succede se lo faccio lo stesso? cosa mi fanno gli anziani? grazie
Ti ripeto, è puerile farsi questa domanda. La preoccupazione non è cosa "
ti fanno gli anziani" ma i motivi che ti spingono a fraternizzare "lo stesso" oltre ciò che è ragionevole (per esempio è ragionevole parlare con un parente, un collega di lavoro, un cliente, un insegnate) con qualcuno chiamato fratello che è fornicatore, idolatra, bestemmiatore, ecc...
Vuoi aiutarlo? Allora mandalo da coloro che sono qualificati per farlo. Vuoi incoraggiorlo? Allora incoraggialo a sospendere la sua condotta errata mostrandogli la tua disapprovaazione e invitandolo a chiedendo aiuto a coloro che possono farlo. Ma allora perchè voler stabilire rapporti amichevoli e cordiali con chi ha rinnegato il Cristo, o per usare le parole di Paolo ha "messo di nuovo Cristo al palo"? Perchè ascoltare discorsi che nulla hanno di edificante?
Se continui ad ignorare i precetti apostolici pè ovvio che gli anziani ti daranno amorevoli consigli ma dopo non potranno altro che
prendere atto di una tua presa di posizione in tal senso. II Giovanni dice: "
Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage".
Tu come intendi che si debba agire di fronte a chi rifiuta di riconoscere l'autorità delle scritture in fatto di stabilire ciò che è peccato e di come va trattato un peccatore impenitente e di coloro che lo spirito santo ha stabilito come guida della congregazione?
Shalom
[Modificato da barnabino 19/12/2006 9.41]