Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Il ruolo della teologia nella traduzione biblica

Ultimo Aggiornamento: 20/09/2007 10:02
30/08/2007 20:48
 
Modifica
 
Quota
OFFLINE
Caro Mario,


in questo tread è che sembra che solo le traduzioni fatte da trinitari abbiano influenzato la traduzione della bibbia



Nessuno ha detto questo, semplicemente l'influenza della corrente principale è più difficile da scorgere, poichè in genere su di essa si ellineano la maggior parte di traduttori dando l'impressione che quella sia la sola traduzione possibile o la più ovvia, dove non è così, infatti la maggior parte di testi trinitari presenta dei problemi di traduzione di non facile soluzione.


se esiste una traduzione che è sconvolgentemente di parte ed è assolutamente influenzata da una teologia precostituita è proprio la tnm



Non direi, i TdG non hanno dei dogmi o una tradizione da difendere, per cui la loro traduzione è assolutamente libera da pregiudizi trinitari o dalla tradizione. La dottrina stessa dei TdG della luce progressiva non implica nessuna dottrina precostituita, essi costruiscono la loro dottrina sulle scritture e dunque sono interessati ad avere una traduzione il più possibile fedele.


si vede ogni volta che essa è costretta a tradurre passi che se tradotti diversamente, farebbero barcollare l'intero castello teologico della WT.



Se quella fosse la traduzione più corretta i TdG non avrebbero problemi ad accettarla. Noi non abbiamo nessuna Nicea e Calcedonia da difendere e non siamo interessati a difendere dottrine preconcette. Il problema è che quei passi sono tradotti dalla TNM in maniera assolutamente corretta e coerente, almeno per adesso non ho trovato ancora nessuno che sia riuscito a dimostrare il contrario.

Shalom




30/08/2007 23:26
 
Modifica
 
Quota
Post: 4.901
Post: 906
Registrato il: 04/02/2006
Sesso: Maschile
Scripta Manent...
Interessato Forum
OFFLINE
Re:



Non direi, i TdG non hanno dei dogmi o una tradizione da difendere, per cui la loro traduzione è assolutamente libera da pregiudizi trinitari o dalla tradizione. La dottrina stessa dei TdG della luce progressiva non implica nessuna dottrina precostituita, essi costruiscono la loro dottrina sulle scritture e dunque sono interessati ad avere una traduzione il più possibile fedele.



Ma con chi ti credi di parlare con uno sprovveduto che hai trovato in predicazione?
Quando la tnm fu completata, le dottrine fondamentali dei tdg erano complete e leggendo questa traduzione esse vengono fuori in tutta la loro forma.
Che poi non ti piaccia chiamarle "dottrine" ma altro sono affari tuoi, io le chiamo col loro nome comunemente accettato.




Se quella fosse la traduzione più corretta i TdG non avrebbero problemi ad accettarla. Noi non abbiamo nessuna Nicea e Calcedonia da difendere e non siamo interessati a difendere dottrine preconcette. Il problema è che quei passi sono tradotti dalla TNM in maniera assolutamente corretta e coerente, almeno per adesso non ho trovato ancora nessuno che sia riuscito a dimostrare il contrario.



Ma beato te! basta solo metterne in discussione una per ritrovarsi fuori dai tdg per apostasia, ma che cavolo mi vieni a raccontare?
Voi siete inseriti in un periodo storico particolare, derivate da un modo fondamentalista americano di fine '800 di leggere le scritture, e avete delle dottrine ben specifiche che insegnate a chi vuole diventare tdg e solo dopo averle accettate tutte si puo essere battezzati.

cerca di essere onesto per una volta e racconta la verità.
Ciao








"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
31/08/2007 10:17
 
Modifica
 
Quota
OFFLINE
Caro Mario,


Quando la tnm fu completata, le dottrine fondamentali dei tdg erano complete e leggendo questa traduzione esse vengono fuori in tutta la loro forma



Infatti, proprio questo ha permesso ai TdG di tradurre le scritture liberi dal pregiudizio teologico di quella che possiamo chiamare "corrente principale" della cristianità. Questo è un innegabile vantaggio.

Inoltre i TdG hanno "dottrine" e non "dogmi". Nulla impedisce ai TdG di verificare le proprie dottrine sulle scritture e alla luce della nuova conoscenza variarle. Viceversa non è possibile mettere in discussione il "dogma" e un traduttore (che spesso è anche un ministro di uan certa religione) difficilmente (consciamente o inconsciamente) sarebbe disposto a tradurre un passo in maniera che potrebbe mettere in dubbio il dogma su cui si fonda la propria fede.


basta solo metterne in discussione una per ritrovarsi fuori dai tdg per apostasia, ma che cavolo mi vieni a raccontare?



Non vedo come questo abbia a che fare con la traduzione delle scritture. I nostri insegnamenti non sono basati su una traduzione particolare, i TdG avevano elaborato le loro dottrine prima della TNM o della NWT.

La TNM è solo un'ottima traduzione che cerca di rendere in maniera più fedele possibile i passi biblici evitando di farsi influenzare dal pregiudizio teologico trinitario.


cerca di essere onesto per una volta e racconta la verità



Io sono sempre onesto, in primo luogo con me stesso. Quello che dico non nasce da un partito preso, ma da un attento esame stimolato, devo dirlo, dalle accuse fatte alla TNM. Da questo esame mi sono reso conto come le accuse erano in effetti non attendibili e come dizionari, lessici e grammatiche confermavano la bontà della TNM. Tutto qui.

Shalom

31/08/2007 10:20
 
Modifica
 
Quota
Post: 715
Post: 190
Registrato il: 13/03/2006
Sesso: Maschile
Scripta Manent...
Benvenuto
OFFLINE
Re:
barnabino, 30/08/2007 20.38:


Questo è indubbio, ma nel caso di theos al nominativo l'assenza dell'articolo è determinante visto che nella letteratura giudaica in greco "ho theos" identificava senza ambiguità il Dio Onnipotente in contrapposizione con altri che potevano essere definiti "theos".



Questo nella LXX, nel Nt le cose stanno diversamente, si parla di evoluzione del linguaggio, cosa che tu non vuoi accettare. Theos nel NT nel 99 % dei casi indica il vero Dio..queste cose le abbiamo ripetute fino alla nausea.



In tutti i casi si deve stare attenti che il "discernimento" non diventi "pregiudizio",



Questo vale per tutti...




Infatti, ma al nominativo secondo il Kittel non ci sono casi in cui theos sia riferito al Padre privo di articolo. Per questo che la TNM in Giovanni distingue in modo molto chiaro "ho theos" (Dio) da "theos" (un dio).



Mi copieresti o mi scannerizzi la pagina per favore? Perchè se è così scrivo subito alla Paideia dicendo loro di fare delle correzioni su quest'affermazione... [SM=g27987]



Da questo punto di vista la TNM è l'unica traduzione italiana che correttamente rende in italiano una distinzione chiarissima nel testo greco ma che si perde in quello italiano se, come qualsi totalità di versioni, rendiamo sempre con "Dio" per motivi teologici (si cerca di conservare il monoteismo ma così facendo si finisce per identificare il Logos con Dio).



Come già detto molte altre volte, io posso anche tradurre "Nel principio la Parola era presso il Dio, con il Dio e Dio era la Parola". La distinzione sta nella presenza dell'articolo che non metto nel secondo theos, senza per questo usare maiuscole o minuscole. Ma nessuna traduzione traduce in questo modo perchè è pleonastica.



La TNM è molto coerente nel rendere "Dio" quando al nominativo vi è l'articolo e "un dio" o "dio" dove non è presente l'articolo. Non ricordo che poche eccezioni, dove però è possibile usare la regola di Colwell.

Shalom



Non è vero !! Se leggi Ro 8:33 e 2 Co 1:3, trovi theos al nominativo senza articolo e voi l'avete tradotto lo stesso con "Dio". Quindi vedi che ci sono casi in cui c'è theos al nominativo privo di articolo ma rivolto al Padre.

[SM=g27985]



http://andreabelli75.wordpress.com/

http://progettostudiodellabibbia.wordpress.com/
31/08/2007 12:16
 
Modifica
 
Quota
OFFLINE
Caro Andrea,

Perchè questo tono stizzito?


nel Nt le cose stanno diversamente, si parla di evoluzione del linguaggio, cosa che tu non vuoi accettare



Vorrei che mi facessi vedere i passi dove è questa "evoluzione del linguaggio" avvenuta nel NT rispetto all'uso di "ho theos". A me risulta, che tranne poche eccezioni giustificate dalla costruzione grammaticale, nel NT "theos", quando è riferito a Dio, al nominativo è usato sempre nella forma "ho theos". Ma questo non lo dico io ma il Kittel che dice "In the nomin. theos is used almost always with the art. (Exceptions like Jn. 8:54 or R. 8:33 are for syntactical reasons). In other cases it is sometimes def., sometimes without the art., according to the demands of rhythm and style, and with no discernible distinction" (Theos, C,1)

D'altronde la distinzione theos/ho theos non è arcaica, ammesso che la lingua della LXX fosse arcaica nel I secolo, ma e utilizzata da Filone, che appunto era contemporaneo al NT. Per cui non capisco la tua accuse secondo cui io non "accetterei" l'evoluzione della lingua.


Theos nel NT nel 99 % dei casi indica il vero Dio



Non vedo chi lo abbia mai messo in dubbio, al nominativo, però, quando identifica il vero Dio è usato con l'articolo determinativo. Se questo articolo (al nominativo) è omesso vi deve essere una ragione.


Questo vale per tutti...



Sicuramente, ma certo chi è libero da pregiudizio trinitario può dare una lettura più libera dei passi biblici liberandoli dal dogma.


Mi copieresti o mi scannerizzi la pagina per favore?



L'ho citata sopra (Lemma theos: C, 1) la voce di di Stauffer dall'edizione inglese.


scrivo subito alla Paideia dicendo loro di fare delle correzioni su quest'affermazione...



Fai pure, ma prima vorrei che mi facessi vedere la marea di passi in cui al nominativo theos è riferito al Dio Supremo senza articolo. A me risultano solo 11 casi di theos nominativo senza articolo, la cui assenza può comunque essere spiegata.


La distinzione sta nella presenza dell'articolo che non metto nel secondo theos



Per esprimere l'assenza dell'articolo determinativo non basta ometterlo in italiano. Come traduci "Snoopy kuwn estin"? Con "Snoopy è un cane" oppure "Snoopy è cane"? Lascio a te capire la scelta più ovvia e corretta per tradurre la frase in italiano! A nessuno salta in mente di omettere l'articolo indeterminativo. [SM=g27991]

Qui abbiano "ho theos" che di solito è tradotto "Dio" identificandolo con la persona Dio, senza di solito ricorrere all'articolo determinativo. Se traduci sia "ho theos" che "theos" con "Dio" stai di fatto eliminando la distinzione che invece c'è nel testo greco. Al lettore non è data la possibilità di essere informata che i due "theos" non sono uguali, ma il primo ha l'articolo ed il secondo no. E questo per motivi meramente teologici.

La TNM è l'unica traduzione che correttamente mantiene la distinzione (grammaticale) che troviamo nel testo greco! Sul significato di quella distinzione poi possiamo discutere, ma l'importamnte è mantenerla e non occultarla con due "Dio" identici! Io credo che questo sia un pregio che nessuna altra traduzione, più preoccupata a difendere la trinità che la lettera, possiede.


Se leggi Ro 8:33 e 2 Co 1:3, trovi theos al nominativo senza articolo e voi l'avete tradotto lo stesso con "Dio". Quindi vedi che ci sono casi in cui c'è theos al nominativo privo di articolo ma rivolto al Padre



In 2 Corinti 1:3 abbiamo Padre e Dio uniti da "kai", per cui l'articolo può riferirsi tanto a Padre quanto a Dio. La TNM segue questa lettura, benchè non sia impossibile tradurre anche con l'articolo indeterminativo.

Invece in Romani 8:33 dove il verbo "essere" è implicito [theos (estin) ho dikaiwn] in greco è possibile omettere l'articolo.

Shalom

[Modificato da barnabino 31/08/2007 13:47]
31/08/2007 14:41
 
Modifica
 
Quota
Post: 715
Post: 190
Registrato il: 13/03/2006
Sesso: Maschile
Scripta Manent...
Benvenuto
OFFLINE
Re:
barnabino, 31/08/2007 12.16:

Caro Andrea,

Perchè questo tono stizzito?



No, non sono stizzito, è che mi scoccia ripetere sempre le stesse cose in eterno...


Vorrei che mi facessi vedere i passi dove è questa "evoluzione del linguaggio" avvenuta nel NT rispetto all'uso di "ho theos".



Lo vedi dal punto di vista della statistica di "theos" di come viene utilizzato nel NT. Ad esempio gli angeli non sono chiamati theos, nè tanto meno re, imperatori, autorità...questo te lo dovrebbe dimostrare ampiamente.



A me risulta, che tranne poche eccezioni giustificate dalla costruzione grammaticale, nel NT "theos", quando è riferito a Dio, al nominativo è usato sempre nella forma "ho theos".



Spero che tu abbia notato che ti sei contraddetto alla grande. Infatti nel precedente post tu avevi scritto "Infatti, ma al nominativo secondo il Kittel non ci sono casi in cui theos sia riferito al Padre privo di articolo. Per questo che la TNM in Giovanni distingue in modo molto chiaro "ho theos" (Dio) da "theos" (un dio). ". Ora sono poche eccezioni, un bel cambiamento mi pare.



Ma questo non lo dico io ma il Kittel che dice "In the nomin. theos is used almost always with the art. (Exceptions like Jn. 8:54 or R. 8:33 are for syntactical reasons). In other cases it is sometimes def., sometimes without the art., according to the demands of rhythm and style, and with no discernible distinction" (Theos, C,1)



Gli studiosi come il Robertson sostengono che nel NT sparisce praticamente la distinzione tra ho theos e theos, in quanto theos ha solo due attestazioni: vero Dio e falso dio.









Fai pure, ma prima vorrei che mi facessi vedere la marea di passi in cui al nominativo theos è riferito al Dio Supremo senza articolo.



Non ho parlato di una "marea" di passi, perchè mi metti in bocca cose che non ho mai detto? Ho parlato di "correzioni" sulla base della tua affermazione.


A me risultano solo 11 casi di theos nominativo senza articolo, la cui assenza può comunque essere spiegata.



Quindi i casi ci sono non che non ci sono.



Per esprimere l'assenza dell'articolo determinativo non basta ometterlo in italiano. Come traduci "Snoopy kuwn estin"? Con "Snoopy è un cane" oppure "Snoopy è cane"? Lascio a te capire la scelta più ovvia e corretta per tradurre la frase in italiano!



Di certo la prima è più elegante, ma la seconda non è da escludere, questo sulla base che il greco non ha l'articolo indeterminativo.


Qui abbiano "ho theos" che di solito è tradotto "Dio" identificandolo con la persona Dio, senza di solito ricorrere all'articolo determinativo. Se traduci sia "ho theos" che "theos" con "Dio" stai di fatto eliminando la distinzione che invece c'è nel testo greco.



No, semplicemente mi attengo all'uso caratteristico di theos nel NT, in cui come detto sparisce questa distinzione. Ecco perchè trovi dei theos rivolti al Padre al nominativo, al genitivo, all'accuativo, senza articolo, perchè ormai non c'è più la distnzione. Theos come falso dio te lo dice invece il contesto.



Al lettore non è data la possibilità di essere informata che i due "theos" non sono uguali, ma il primo ha l'articolo ed il secondo no. E questo per motivi meramente teologici.



Se parliamo ancora di Gv 1:1 chiudo i battenti. Il secondo theos è in funzione predicativa perciò è chiaro che non ha l'articolo e lo sai benissimo anche tu.



La TNM è l'unica traduzione che correttamente mantiene la distinzione (grammaticale) che troviamo nel testo greco! Sul significato di quella distinzione poi possiamo discutere, ma l'importamnte è mantenerla e non occultarla con due "Dio" identici! Io credo che questo sia un pregio che nessuna altra traduzione, più preoccupata a difendere la trinità che la lettera, possiede.



Contento tu...



In 2 Corinti 1:3 abbiamo Padre e Dio uniti da "kai", per cui l'articolo può riferirsi tanto a Padre quanto a Dio.



Che sono la stessa Persona giusto? Peccato che Tt 2:13 sia stato tradotto in altro modo ed il costrutto è uguale.. Inoltre io mi riferisco all'espressione "Dio di ogni consolazione" ovvero " kai theos pasês paraklêseôs". Theos al nomiantivo senza articolo. Non devi andare a trovare regole inesistenti, ma semplicemente ammettere che nel NT ho theos e theos sono rivolti a Dio indistintamente.




Invece in Romani 8:33 dove il verbo "essere" è implicito [theos (estin) ho dikaiwn] in greco è possibile omettere l'articolo.



Ma posso anche metterlo, non è obbligatorio omettere l'articolo, quindi...abbiamo un theos al nominativo rivolto al Padre che non ha l'articolo


[SM=g27985]


http://andreabelli75.wordpress.com/

http://progettostudiodellabibbia.wordpress.com/
31/08/2007 15:59
 
Modifica
 
Quota
OFFLINE
Caro Andrea,


mi scoccia ripetere sempre le stesse cose in eterno...



Anche a me, ma non mi stizzisco, capisco che ci vuole tempo per uscire dal pregiudizio trinitario


Ad esempio gli angeli non sono chiamati theos, nè tanto meno re, imperatori, autorità...



Questo non significa che non venisse usato, il NT non è tutta la lingua greca. In tutti i casi il NT si attiene alla regola di utilizzare "ho theos" riservandolo al Dio Supremo, Geova. Altrimenti, quando lo applica a Gesù o altre creatire, omette l'articolo. Per cui scusami ma non vedo di quale evoluzione linguistica tu vada parlando tra la LXX e il NT.


Ora sono poche eccezioni, un bel cambiamento mi pare



Non ho mai detto che non ci sono eccezioni. Ho detta che generalmente "ho theos" al nom. indica il Dio Supremo e che dove non è usato (in soli 11 casi) è possibile dare una spiegazione.


il Robertson sostengono che nel NT sparisce praticamente la distinzione tra ho theos e theos, in quanto theos ha solo due attestazioni: vero Dio e falso dio



Non direi, se è vero che ci sono solo 11 eccezioni alla regola secondo cui ho theos indica il Dio Supremno e theos tutti gli altri.

E' anche una distinzione opinabile e pregiudiziale quella vero dio/falso dio perchè presuppone che i casi in cui "theos" senza articolo è riferito a Gesù si riferiscano al "vero dio" trinitario. Non è possibile accettarla perchè è influenzata dalla teologia. Inoltre dimentica la citazione del Salmo 92.


Ho parlato di "correzioni" sulla base della tua affermazione.



I passi in questione possono benissimo essere letti con theos indeterminato, o comunque non necessitano dell'articolo per motivi grammacali, vanno esaminati uno ad uno. Si tratta comunque di un piccolo numero e di passi in cui non era necessaria la precisione di Giovanni 1,1 dove si affermava una novità assoluta.


Di certo la prima è più elegante, ma la seconda non è da escludere, questo sulla base che il greco non ha l'articolo indeterminativo



Non si tratta di "elegante" ma si tratta della forma normale con cui in italiano rendiamo l'assenza dell'articolo determinativo. In tutto i casi nessuno tradurrebbe "Snoopy era Cane".

Di fatto l'assenza di articolo indeterminativo e la mancanza di distinzione tra "ho theos" e "theos" non è motivata da motivi grammaticali ma meramente teologici, si fa credere al lettore che nel testo greco sia usata la stessa espressione.


Il secondo theos è in funzione predicativa perciò è chiaro che non ha l'articolo e lo sai benissimo anche tu



E allora senza articolo devi leggerlo, e non aggiungere un articolo che nel testo non c'è. La posizione predicativa non esclude l'indeterminazione, ma quando mai? Basta che leggi come la CEI e la NVR traducono la stessa costruzione in decine di altri passi!


Contento tu...



Certo, la TNM è uno strumento di studio preciso e puntuale, che rispetta il testo evitando il pregiudizio teologico


Peccato che Tt 2:13 sia stato tradotto in altro modo ed il costrutto è uguale..



Non ho detto che DEVE ho detto che PUO'. In questo caso, a parte che la costruzione è leggermente diversa, è evidente che Signore e Dio sono riferiti alla stessa persona. Per cui l'articolo è implicito.


quindi...abbiamo un theos al nominativo rivolto al Padre che non ha l'articolo



Si, ma per ragioni puramente grammaticali. In realtà in virtù della regola di Colwell qui possiamo leggere "ho theos". Dunque non si va contro la regola secondo cui "theos" al nominativo viene usato con l'articolo.

Quello che voglio dire è che in genere al nom. è usato l'articolo. In tutti i pochissmi casi restanti abbiamo una spiegazione per spiegarme l'assenza, spiegazione che non contraddice l'uso di "ho theos".

Per cui in un passo come Giovanni 1,1 non possiamo liquidare l'assenza dell'articolo traducendo "Dio" come se fosse "ho theos", ma dobbiamo capire il significato della distinzione voluta da Giovanni e soprattutto renderla im italiano, cosa che solo la TNM fa!

Shalom



31/08/2007 18:36
 
Modifica
 
Quota
Post: 1.393
Post: 1.100
Registrato il: 28/03/2007
Sesso: Maschile
Scripta Manent...
Interessato Forum
OFFLINE
Re: risate
(Mario70), 30/08/2007 18.07:

La cosa che mi fa ridere in questo tread è che sembra che solo le traduzioni fatte da trinitari abbiano influenzato la traduzione della bibbia (cosa che credo anche io, ma è alquanto ovvia), se esiste una traduzione che è sconvolgentemente di parte ed è assolutamente influenzata da una teologia precostituita è proprio la tnm e si vede ogni volta che essa è costretta a tradurre passi che se tradotti diversamente, farebbero barcollare l'intero castello teologico della WT.
Gli esempi sono talmente tanti che non basterebbe un post per menzionarli, comunque basta vedere ogni versetto che parla di immortalità dell'anima, trinità, divinità del figlio, divinità dello spirito santo, adorazione del figlio ecc... per rendersene conto.
Saluti Mario






***se esiste una traduzione che è sconvolgentemente di parte ed è assolutamente influenzata da una teologia precostituita è proprio la tnm e si vede ogni volta che essa è costretta a tradurre passi che se tradotti diversamente, farebbero barcollare l'intero castello teologico della WT.


Parto da questa opinione ( a mio avviso gratuita ) per riflettere sulla seguente affermazione su cui sono d'accordo ( Furuli):
"La traduzione di un termine di rilevanza dottrinale , quando ci sono piu' scelte traduttive e linguisticamente non ci sono ragioni per preferirne una in particolare e' criticabile se rappresesenta una particolare opinione teologica senza che cio' sia fatto presente al lettore e senza che siano fornite le possibili alternative.
Sulla base di questa affermazione e tornando alla tua opinione che dire delle traduzioni che usano "reame dei morti".,"mondo sotterraneo", "inferno", per tradurre l'ebraico Sheol o il greco Hades?
Sono criticabili? Vogliono sostenere una teologia precostituita(l'immortalita' dell'anima)? Sono obiettive o di parte?
O sono meno criticabili le versioni che traslitterano i termini?
P.S: tra quelle che usano reame dei morti e simili ci sino la Nab( cattolica )e la Kjv(protestante)
31/08/2007 23:39
 
Modifica
 
Quota
Post: 4.901
Post: 906
Registrato il: 04/02/2006
Sesso: Maschile
Scripta Manent...
Interessato Forum
OFFLINE
Re: Re: risate
descubridor, 31/08/2007 18.36:






***se esiste una traduzione che è sconvolgentemente di parte ed è assolutamente influenzata da una teologia precostituita è proprio la tnm e si vede ogni volta che essa è costretta a tradurre passi che se tradotti diversamente, farebbero barcollare l'intero castello teologico della WT.


Parto da questa opinione ( a mio avviso gratuita ) per riflettere sulla seguente affermazione su cui sono d'accordo ( Furuli):
"La traduzione di un termine di rilevanza dottrinale , quando ci sono piu' scelte traduttive e linguisticamente non ci sono ragioni per preferirne una in particolare e' criticabile se rappresesenta una particolare opinione teologica senza che cio' sia fatto presente al lettore e senza che siano fornite le possibili alternative.
Sulla base di questa affermazione e tornando alla tua opinione che dire delle traduzioni che usano "reame dei morti".,"mondo sotterraneo", "inferno", per tradurre l'ebraico Sheol o il greco Hades?
Sono criticabili? Vogliono sostenere una teologia precostituita(l'immortalita' dell'anima)? Sono obiettive o di parte?
O sono meno criticabili le versioni che traslitterano i termini?
P.S: tra quelle che usano reame dei morti e simili ci sino la Nab( cattolica )e la Kjv(protestante)



Se si tiene conto di tutto il contesto veterotestamentario si giunge alla conclusione che per gli ebrei lo sheol era il regno dei morti, essi erano immaginati come ombre vaganti in quel regno, nulla ci vieta di immaginare che per gli ebrei preesilici l'anima continuasse a vivere in questo stato, basta che apri un qualsiasi dizionario serio per leggerlo.
In seguito si accettò il discorso della resurrezione dai morti col corpo ma ci vollero secoli.
Premetto che sono condizionalista e che non accetto il discorso dell'immortalità dell'anima, ma che non esista piu nulla alla morte non è scritturalmente valido.
Che l'anima per gli ebrei preesilici sia l'unione della terra con lo spirito è una giusta osservazione, ma cosa sia di preciso questo spirito che rimane non è così semplice saperlo.
Detto questo sono stato il primo a dirti che tutte le traduzioni risentono dell'imprinting culturale di chi le scrive, ma se ce ne è una che le supera tutte è proprio la tnm.
Questo è il mio punto di vista ovviamente.
Ciao



"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
03/09/2007 10:29
 
Modifica
 
Quota
Post: 4.467
Post: 739
Registrato il: 18/08/2006
Sesso: Maschile
Scripta Manent...
Senior
OFFLINE

nulla ci vieta di immaginare che per gli ebrei preesilici l'anima continuasse a vivere in questo stato



Che succede, comincia a scricchiolare anche la tua posizione condizionalista?

Dai che di questo passo, fra qualche hanno diventerai un fervente immortalista e infernalista! [SM=g27988]
________________________________________________

Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:26. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com