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L'autorità romana

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2007 15:53
16/11/2006 14:54
 
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"Nelle fonti che citi non riesco davvero a vedere il primato petrino, non è che devo "confutare" qualcosa di quello che dici, e proprio non ne leggo gli estremi e come me tanti studiosi non cattolici."

Peccato, perché quelle citazioni specie da Clemente sono piuttosto esplicite. Ma visto che neppure ti sei degnato di finire il mio post non pretendo che tu capisca.

"Leggere nelle fonti citate che Pietro fu a Roma, che ne fu vescovo, che trasmise una fantomatica successione apostolica a Lino e che questo rese Roma la "cattedra di Pietro" mi pare davvero oltre ogni possibile lettura equilibrata di quei testi"

Come dicevo non mi importa che tu ci creda, mi basta che sia il parere della Chiesa antica. Ho citato e analizzato in base alle fonti patristiche l'intervento della Chiesa di Roma nelle controversie di II e III secolo, e sopratutto in base a cosa pretendesse di agire.

"se non altro perchè prima del 180 non ne abbiamo nessuna notizia fondata. Una questione importante come questa che parte dal buio totale su Pietro nelle fonti del I secolo"

Buio totale? E' evidente che non hai letto il mio post, e io non ho altro tempo da perdere con chi pretende di aver ragione non argomentando. Tra l'altro viene da chiedersi cosa tu pensi che sia rimasto della letteratura cristiana del I secolo visto che gli accenni non ti bastano. Credi che sia rimasta un biblioteca o invece una raccolta di testi racchiudibili in un volumetto di medie dimensioni?

"per arrivare ad lentamente ad arricchirsi sempre di più di particolari sempre più vividi sulla la vita e la morte dell'apostolo man mano che passano i decenni"

Ma quale pia favola? Tutto ciò che ci può essere di agiografico è la morte a testa in giù, che infatti è una notizia tarda, quanto al resto alla crocifissione la notizia più antica è nel Vangelo di Giovanni cap. 21.

"con Roma certo importante ma senza alcuna posizione "creativa" o "autoritativa" a livello dottrinale.Questa è la posizione che ha il consensus accademico"

Ma chi, me lo dici? Gli studiosi generalmente sostengono che la Chiesa di Roma fosse il punto di riferimento dottrinale, e cioè, per usare una distinzione classica, che avesse auctoritas pur senza potestas, cosa del resto ovvia e che il dialogo ecumenico cogli ortodossi ha chiarito da secoli. Cioè Roma come luogo della Traditio privilegiata a cui guardare per dirimere le controversie, senza tuttavia poteri canonisticamente definiti quanto ad interferenza nel clero locale, se non il fatto che un vescovo rimosso potesse appellarsi a Roma per essere reintegrato. Come già detto tu stai contestando una definzione di papato che non mi appartiene, e questo perché non hai letto il mio intervento dove ho portato i testi coi risultati raggiunti dal dialogo ecumenico cogli ortodossi.


per Spirito

"Certamente, ma questo non significa che le tesi esposte siano diciamo così “eterodosse”, ovvero non in linea con il consensus accademico"

Non esiste un consensus accademico su questa questione.

"Non saranno approfondite o adatte a specialisti di settore, ma se nel manuale scorgo che il primato di Roma è dovuto a motivi diversi dalla presenza di Pietro io devo credere a questi studiosi quotati o no ? Io dico di si ! Altrimenti sarebbero stati smentiti ed il loro manuale non sarebbe presente come testo per tutti gli esami di storia del cristianesimo."


Continui a non capire. Il fatto che un manuale sia in una bibliografia vuol dire che il docente è d'accordo col suo impianto generale, non che sia d'accordo con tutte le testi espresse dall'autore. Per adottare un testo non occorre considerarlo Vangelo.

"Tu mi chiedi di non parlare per ipse dixit, ma nel manuale vengono effettivamente argomentate le tesi, cosa devo fare, riportare intere pagine del libro ?"

Ho anch'io i volumi di Filoramo e Menozzi, altrimenti non starei qui a criticare. Basta che mi dici le pagine dove a tuo avviso con le fonti antiche viene provato che il prestigio di Roma quale centro cristiano è dovuto al fatto che era la capitale dell'impero, io dal canto mio ho già portato le fonti patristiche che dicono il contrario, specie nel post a teodoro. Se queste fonti non esistono allora è solo l'intepretazione di un autore su un argomento.

"Prendo un manuale accreditato da tutte le università italiane, quindi vagliato da tutti gli studiosi del settore, vi scorgo una tesi, la propongo come tesi accreditata e tu mi dici che sono ipse dixit ?"

Se a questo mondo per discutere bastassero i manuali saremmo davvero messi male. Quel testo tratta di quattro secoli, se tu vivi nella pia illusione che chiunque consigli quei manuali sia d'accordo con tutte le letture che lì vengono fatte per ciascun fatto accaduto nell'arco di quei quattro secoli non posso che lasciarti nella tua pia illusione. Il mondo accademico è un po' più diversificato.

"vaglielo a dire a Lupieri e Filoramo e a tutti coloro che lo mettono in bibliografia."

Glielo vado a dire volentieri, vedo il prof. Vian lunedì e così gli chiedo perché abbia messo in bibliografia quel testo, ma tanto credo di sapere già cosa mi risponderà.

"Come già detto fa tutta un’analisi del contesto storico, letterario, in cui nascono i testi antichi e arriva a queste conclusioni, credi che lui non conosca le fonti ?"

E io ti potrei rispondere: il manuale del Jedin, professore all'università di Bonn, usato soprattutto il Germania, è di parere contrario: credi che lui non conosca le fonti?
Devi renderti conto di uno degli assunti dell'ermeneutica storica: non esistono i fatti, esistono le interpretazioni.

"O credi che le legga "male" ? Se così fosse non sarebbe nelle bibliografie di tutte le università non credi ?"

E non si può leggere male uno o più argomenti ma mantenere un buon impianto generale? Non si può essere specialisti su quattro secoli di storia, ci sono letture più qualificate e letture meno qualificate su ciascun manuale.

"Certamente essendo la tradizione direttamente derivata da Paolo"

No, quelle fonti dicono Paolo e Pietro, le ho riportate.

"che divenne, come diviene chiaro anche in Atti, ancor più importante di Pietro."

??

"Inoltre non basta che una fonte dica una cosa per ritenere che questa cosa sia vera !"

Ma di fonti opposte non ne ho vista ancora una, ergo...

"Se gli autori ritengono che alcune fonti non siano attendibili dal punto di vista storico"

Quali fonti non sarebbero attendibili e perché?

Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
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