“Non esiste un consensus accademico su questa questione. “
Mi risulta un’altra cosa, ma non ne sono certo.
“Continui a non capire. Il fatto che un manuale sia in una bibliografia vuol dire che il docente è d'accordo col suo impianto generale, non che sia d'accordo con tutte le testi espresse dall'autore. Per adottare un testo non occorre considerarlo Vangelo.”
Si ma quando mi presento davanti al docente ed inizio ad esporre la mia tesi in linea con il testo, di certo il professore non può ribattere che la mia tesi è infondata, perché gli contesterei che il testo di riferimento dal quale studiare me lo ha dato lui ! E’ come se si inserisse un testo di quantistica che parla della teoria delle stringhe ed io dicessi che concordo con tale teoria ed il professore mi dicesse: “quella teoria non ha basi scientifiche”, io gli risponderei: “ma professore il libro che lei ha messo in bibliografia sostiene l’opposto !!”
“Se queste fonti non esistono allora è solo l'intepretazione di un autore su un argomento. “
Non credo che esista una fonte che dice: “Roma divenne la Chiesa più importante per questioni politiche e perché era la comunità fondata dal vinvicore della diatriba teologica contro i giudeocristiani” come potrebbe ? Tu sai bene che la storia la fanno i vincitori ! Ma se serissimi studiosi sostengono una tesi del genere, devono averla elaborata proprio dallo studio di tutte le fonti, dei contesti storico-sociali, ecc…
“E io ti potrei rispondere: il manuale del Jedin, professore all'università di Bonn, usato soprattutto il Germania, è di parere contrario: credi che lui non conosca le fonti?
Devi renderti conto di uno degli assunti dell'ermeneutica storica: non esistono i fatti, esistono le interpretazioni. “
Bene allora a me basta questa interpretazione per ora, perché è la più diffusa in ambito accademico.
“No, quelle fonti dicono Paolo e Pietro, le ho riportate.”
Non sono ritenute storicamente attendibili.
“Ma di fonti opposte non ne ho vista ancora una, ergo... “
Non è necessario che vi siano, basta studiare i vari contesti storico culturali.
“Quali fonti non sarebbero attendibili e perché?”
Ad esempio Ireneo che nel suo scritto contro le eresie cerca di fondare l’autorità romana sui più importanti apostoli. Il suo intento è chiaramente apologetico e soprattutto fa di tutto per evidenziare come la sua visione teologica (quella paolina) sia quella ortodossa tramandata da Gesù a Pietro e a tutti gli apostoli. Siccome all’epoca era ancora vivo il ricordo di Pietro, oltre a Paolo dovette nominare Pietro quale cofondatore della comunità romana.
Saluti
Andrea
[Modificato da spirito!libero 26/11/2006 22.07]