11/07/2005 00:14 |
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| | | Post: 1.764 Post: 1.539 | Registrato il: 07/04/2005 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | Junior Forum | | OFFLINE |
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Cerchiamo di affrontare il vero problema in maniera seria e concreta.
In effetti io e Vitale ci troviamo nella stessa situazione, solo che l'affrontiamo in maniera del tutto opposta.
Vitale cerca di appagare se stesso cercando e trovando tutti i difetti possibili nella religione che vede come nemica della sua pace familiare, invece a mio parere fa solo male a se stesso.
Inevitabilmente attingendo continuamente a fonti che alimentano i suoi sentimenti di avversità il suo atteggiamento verso i testimoni di Geova non può che diventare sempre più ostile.
I sentimenti si avvrtono a pelle, ma cosa crede Vitale, forse crede che i suoi sentimenti negativi non siano chiaramente percepiti dai testimoni di Geova che gli stanno intorno, sia che appartengano alla sua famiglia che non? E come può pensare che questo giovi ai buoni rapporti che intrattiene con loro?
E' evidente che Vitale dovrebbe chiedersi qual'è la sua parte di responsabilità nel sorgere e nello svilupparsi delle sue difficoltà e non scaricarle sempre dall'altra parte.
A me sembra che proprio questa cavillosa ricerca dei difetti nel credo dei suoi congiunti sia un fattore basilare dei suoi problemi.
Cominci a vedere i lati positivi della sua situazione ( nulla è mai tutto negativo ), cominci a coltivare un atteggiamento di comprensione e non di giudizio.
Io penso che nessuno ti voglia male Vitale, ma mi accorgo che forse il male lo stai facendo solo a te stesso.
Saluti. |
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