La chiusura del Thread su 1TIM2:22 con l'accenno fatto dal moderatore alla traduzione biblica da parte dei tdg legata alla loro teologia( per la verita' come veniva da me specificato in relazione a Proskuneo , questo discorso e' valido anche per le altre confessioni cristiane( vedi traduzioni trinitarie nel thread stesso) ), mi ha fatto riflettere sul ruolo della teologia nella traduzione biblica.
Questo ruolo e' legittimo o no?
Quando una traduzione biblica e' criticabile?
La Teologia è leggittima perchè cosi fine a se stesso la Bibbia non avrebbe senso , c'è sempre bisogno di una spiegazione tenendo i testi fedeli alla tradizione e ai tempi e all'uomo del tempo
Una traduzione è criticabile quando si allontana sempre più dal senso Biblico che il fine ultimo di Dio (trovabile all'interno della Bibbia stessa)