Caro Luigi,
Sulla presenza di Pietro a Roma, è fuori discussione, sono numerosi i richiami ad esso
Il problema, a mio avviso, è che tale presenza è assente in tutti i testimoni più antichi e dunque più attendbili. Il primo a farne menzione diretta è Ireneo nel II secolo il quale, però, afferma anche che Giovanni avesse subito il martirio a Roma. Evidentemente le sua affermazioni non possono avere che un valore storico relativo e subordinato a quella di documenti più antichi. Mi pare che dire "fuori discussione" di fronte a testimonianze tanto tarde e frammentarie sia impossibile.
Come ho detto trovo assai sospetto che in merito alla presenza di Pietro a Roma la storia si arricchisca di dettagli e certezze con il passare del tempo.
Si parte dall'assenza di ogni testimonianza nel I secolo per arrivare al "fuori discussione" quando il potere di Roma è ormai consolidato. Come minimo, agli occhi di qualunque storico, la cosa è un pò sospetta.
non si può nascondere che il martirio dei due apostoli risulta vincente in questo senso, vedi terzultimo post di Polimetis
Si potrebbe tranquillamente anche sostenere il contrario, Roma era la capitale dell'impero, la sua comunità certamente era molto influente, non sorprenderebbe che si appropriasse di ipotetiche "nobili" origini per consolidare la propria posizione.
Pertanto non mi sento di dire con estrema facilità di cose che la sede romana fu fondata dai due apostoli
Direi che nessuno storico dotato di un pò di buon senso si sognerebbe mai di dire che Pietro e Paolo fondarono la chiesa di Roma.
Dire di Pietro primo vescovo di Roma sarebbe riduttivo e discriminante nei confronti di Paolo?
Mi pare una falso problema, infatti nè Pietro nè Paolo hanno mai sostenuto di essere vescovi di Roma nè tanto meno che vi debba essere un solo vescovo in ogni città o che il vescovo rivestisse una posizione maggiore del presbitero. Per quanto ne sappiamo potevano benissimo entrambi far parte di un collegio di presbiteri.
quello che volevo sapere, è detto di Pietro: "non essendo né il più anziano"
Matteo dice "il primo" ma semplicemente come "ordine" (ovvero il "primo" menzionato) e non di dignità o preminenza come alcuni pretendono. Il primo anche in quanto il primo essere stato chiamato (con Andrea) ed il primo, in seguito, anche a predicare ai gentili.
Shalom