31/12/2004 01:24 |
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Asclta, amico!
Concordo in linea di massima con quanto dici. Il problema è stato in questo forum più volte toccato.
Puoi dare uno sguardo a questo thread:
www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=43257&idd=533
Potresti inoltre dare uno sguardo a questo link:
www.dimarzio.it/srs/modules.php?op=modload&name=Sections&file=index&req=viewarticle&a...
Ti invito a leggere la stampa sul recente caso Pucci per capire in che cosa consiste il nocciolo della questione. In merito Giuseppe Palella ha scritto su un giornale di Bari:
"Il problema di fondo da lui sollevato è capire se la "disassociazione religiosa", quando implica effetti che ledono la vita familiare, sociale e professionale degli individui, possa essere comminata da organismi interni al sodalizio. Organismi che, rivendicando un'insindacabilità di giudizio anche nei confronti degli organi statuali, vorrebbero, sempre a parere di Pucci, un'egemonia di carattere non religioso anche su princìpi fondamentali come il rispetto della persona umana e delle regole generali di convivenza civile fra gli individui." (il grassetto è mio)
Ovviamente il problema scomunica investe anche altre confessioni religiose. Una soluzione dovrà essere una soluzione per tutte.
Credo che al di là del provvedimento di scomunica, con le sue conseguenze sul piano sociale, morale, psicologico, familiare, economico, dei fondamentali diritti umani alla libertà di coscienza, di pensiero e di parola ecc., non ci sia assolutamente null'altro da eccepire nei confronti della comunità in questione.
Credo che con un pò di buona volontà la comunità possa rivedere, anche dal punto di vista esegetico, la propria posizione sulla pratica della scomunica, pratica che la pone, in compagnia con le altre confessioni che la attuano, in
aperto contrasto con le garanzie istituzionali riferibili ai singoli cittadini. Sta diventando un serio problema anche a livello europeo.
Ti saluto
chidoqua
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