Rispondo a queste obiezioni che sono i classici argomenti apologetici trinitari che non provano nulla, vedo che la discusssione si accentra sulla deità di Gesù, mentre Eupeptico parlava
esplicitamente di trinita, ovvero tre persone in una sostanza. Dove è mai affermato questo concetto trinitario nella sola scriptura? qui si continua a giovare su due o tre versetti perdendo di vista il contesto globale.
infatti poly parlava degli anni in cui fu scritto il NT,
A me risulta che quando fu scritto il NT si usava la LXX che per altro non era un documento preesilico ma piuttosto recente. Anche in Filone solo "ho theos" indicava espressamente Dio Onnipotente. Nella LXX era normale riferirsi ad angeli, rappresentanti divini e giudici con il titolo theos. Non vedo perchè trovare strano che Gesù, quale Logos o principale messaggero divino, sia chiamato theos per almeno due volte.
Ti ricordo il rasoio di Occam, se esiste una soluzione semplice non ha senso cercarne una complicata, complicata al punto di richiedere 300 anni di speculazioni filosofiche molto lontane dalla comune comprensione, anche del tempo.
theos è usato nei confronti del figlio in modo singolare come ad esempio il termine "monoghenes theos" (unigenito Dio o Dio unico generato)
Dio unico generato? Ma dove ha mai letto che monogenes derivi da monos-gennaw? A me risulta che anche a livello etimologico derivi da monos-genos, "unico" o se ci rifacciamo al senso che aveva nella LXX il "più amato". In Ebrei 11,17 Isacco è detto "monogenes" benchè non fosse realmente figlio unico, ma nel senso che era "unico" per Dio, il più amato.
Come vedi nulla che ci faccia pensare a condivizioni di natura. Se leggiamo le scritture "trinitarie" nel loro contentesto (ovvero quello di un Gesù messia e figlio di Dio in senso ebraico) non vi è nessun mistero, ma solo svelamento ed improvvisa chiarezza,
tutti i tasselli tornano al loro posto.
Di nessun altro è mai stata fatta una cosa del genere e sinceramente paragonarlo a Mosè o agli angeli è una vera e propria bestemmia
Nessuno mette in dubbio che gesù sia speciale quale figlio primogenito. Ma questo non vedo come possa farci pensare che sia Geova o che condivida la sostanza divina di Dio. Qui siamo nel campo della pura fantasia.
Circa la bestemmia di paragonare Mosè a Gesù essa fu pronunciata da Pietro. Mosè disse:
"Susciterò per loro di mezzo ai loro fratelli un profeta come te; e in realtà metterò le mie parole nella sua bocca, ed egli certamente pronuncerà loro tutto ciò che io gli comanderò" (De 18:18,19)
E nel citare questo passo in Atti 3 Pietro non ha dubbi nell'affermare che "il profeta come Mosè" era Gesù stesso. Inoltre come Mosè fu il mediatore del Patto fra Dio e israele Gesù fu il Mediatore del nuovo Patto fra Dio e la "nazione santa" (1Pt 2:9; Gal 6:16; Eso 19:3-9; Lu 22:20; Eb 8:6; 9:15) ma ci sono tantissimi altri paralleli. Insomma, non mi pare davvero un paragone spericolato ne tanto meno bestemmiatorio.
se pure il padre è chiamato Signore ed anche lo Spirito santo, allora come può egli essere l'unico Signore?
Per quello ci sono anche altri che sono tranquillamente chiamati Signore, alcuni erano signori relativamente alla moglie, alla famiglia o alla nazione. Dunque anche se Paolo dice che c'è "
un solo signore" evidentemente era relativo ad una certo contesto. Lo stesso passo dice anche che vi è "
un solo battesimo" quando in realtà nel NT Paolo stesso fa riferimento a
più tipi di battesimo. A me pare che siamo talmente nell'ovvio che mi stupisco che tu stia qui a propormi argomenti puramente apologetici.
Piuttosto mi pare assurdo che tu non veda quel "vi è un solo Dio, il Padre" dove è usata esplicitamente l'espressione heis Theòs inequivocabilmente la massima e più chiara confessione di monoteismo applicata non a Gesù ma unicamente al Padre.
Si vede che tralasci il libro di ebrei, gli angeli lo devono adorare
Non vedo dove lo leggi, proskynew è usato centinaia di volte per il semplice rendere omaggio ad un personaggio importante, per esempio ad un fratello maggiore o un re, non è un caso che dove il versetto di Ebrei che invita gli angeli a rendere omaggio a Gesù il contesto è quello della sua unzione, o generazione, a re messianico. Più che normale invitarli a rendere omaggio ad un personaggio di lignaggio regale, il primogenito figlio di Dio.
non sono certo generati dal padre ma creati da Cristo stesso insieme a tutte le cose, nè sono la sua impronta o hanno la pienezza della deità, ne tantomeno la morphè di Dio ecc...
Che gli angeli siano inferiori a Gesù è indubbio. Egli è il "primogenito" della creazione sia in senso temporale che di eccellenza, egli è l'Arcangelo, l'immagine [eikon] di Dio, di cui possiede la morphè [somiglianza esteriore] l'impronta (fatta di vuoto) della sua realtà, ma non certo la "sostanza". Da nessuna espressioni di quelle che hai citato si può dedurre in qualche modo che Gesù condivida la stessa "sostanza" di Dio.
Appunto vedi solo la parola "impronta" e tralasci il significato di "hypostasis"
Perchè? secondo te Paolo qui usava hypostasis nello stesso senso che le venne attribuita al concilio di Nicea? Io leggo che potrebbe indicherebbe la "realtà intelligibile" o la "realtà" di Dio. In Gesù sarebbe visibile la realtà inteligibile di Dio.
Ma in ogni caso il rapporto tra Gesù e Dio è per Paolo quello tra il sigillo (Dio) e la sua impronta (Gesù). Da quando in qua sigillo e impronta condividono la stessa sostanza?
Shalom