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Trinita'

Ultimo Aggiornamento: 02/01/2011 21:39
13/10/2006 00:01
 
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Con grande sforzo si rimane OT, grazie ad Husband che così riassume la dottrina della trinità:


Mario dice che l'essere tutte e tre Dio non dipende dalla identità di persone ma dalla identità di sostanza, per cui si tratta di un unico Dio, una persona ma in tre



L'ultima parte ("una persona in tre") non saprei quanto sia ortodossa, ammesso che esista una formulazione ortodossa comune a tutti i trinitari, ma a parte questo rimane il quesito iniziale: la sola scriptura contiene questa formulazione, o ne contiene almeno i concetti? E possibile arrivare a questa formulazione con la sola scriptura senza, in pratica, passare per Nicea e Calcedonia?

Come dice Eupeptico non basta dire che Gesù è Dio (o che lo è lo spirito santo) poichè anche i modalisti lo sostengono ed anche i testimoni di Geova sostengono che Gesù è Dio.

Shalom
13/10/2006 00:22
 
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Per Eupeptico

“Ah sì ?!”

Sì. Dicono solo che il canone non è stato creato da una decisione della gerarchia in un Concilio, ma questo l’ho detto anch’io, i Concili ratificano solo, non creano. Quessto che conta è che il canone si sia sviluppato in seno alla Chiesa nei primi 4 secoli, alla Chiesa che per la WTS era apostata sin dalla fine del I secolo con la morte dell’ultimo apostolo. Eppure, alla fine del secolo successivo, come vediamo dal canone muratoriano, il NT era ancra lungi dall’essere quello che è oggi e anzi si consideravano canonici(in quella comunità) alcuni scritti oggi rigettati, ho precisato “in quella comunità” proprio perché a seconda dei luoghi il canone oscillava. C’è stata una limature delle differenze in seno alla Chiesa col trascorrere del anni.

“Costui, ignoto di 70 anni fa, tra l’altro, è menzionato nell’opera citata nel medesimo contesto che tu dici essere condivisibilissimo.”

Non ho detto che condivido l’autore, ho detto che quelle righe che hai citato sono condivisibili e non dicono nulla di particolarmente rivelatore.

“Sai com’è! Avendo aperto io questo thread, sfido chiunque a provare che il tema deciso non fosse la “Sola Scriptura”.”

Ma è questo problema, tu credi nel Sola Scriptura non rendendoti conto che quest’ultima è un prodotto della traditio, sia per contenuti, in quanto trascrizione della catechesi orale, sia per selezione dei testi.

“Capisco che dopo aver affermato chiaramente che la Trinità non è definitivamente insegnata nella Sacre Scritture”

E te lo ribadisco, anche perché secondo me le scritture insegnano insieme tutto e niente, ogni scrittura è ispirata e utile come dice Paolo, e al contempo ogni scrittura può essere equivocata da abili cavillatori o perché eretici o perché non in grado di capirla (la difficoltà denunciata da Pietro), ecco perché non c’è lettura della scrittura se non all’interno della Traditio apostolica che ne dà il significato e la chiave complessiva.
Come già detto voi confondete il modo con cui è formulato un dogma coi dati che lo compongono, il fatto che le tre persone siano Dio dalla Scrittura si evince, come poi ciò possa stare insieme con l’altrettanto chiaro monoteismo è ciò che il trinitarismo spiega. Dunque non so cosa tu creda d’aver ricavato.

“A parte che sei smentito dai fatti da Russell e i primi studenti biblici i quali, non avendo la WTS alle spalle, giunsero ad una simile formulazione attraverso la “Sola Scriptura””

Mu Russel è il fondatore della WTS, è ovvio che giunga alle conclusioni della WTS senza la WTS, perché è una sua creazione. Il tuo è un mero circolo logico. Intendevo dire che ci sono migliaia di protestanti nel mondo, o di sette varie dai battisti, ai presbiteriani, ecc. tutte che si ammantano di questa magica espressione “Sola Scriptura”, e magari con eccellenti biblisti che i tdG non possono neppure sognare, ma ciononostante leggono tutto il contrario di quanto voi scorgete nella “sola Bibbia”, illudendovi di non avere degli schemi di lettura.

“Lo studio della Sola Scriptura, come di qualsiasi altra cosa, implica una crescita della conoscenza e un abbandono graduale di idee errate.”

Dunque secondo te non c’è mai un’altalena? Non sai che la WTS non ha solo la luce progressiva ma anche la luce intermittente? Dottrina prima affermate, poi negate, poi affermate di nuovo, e infine negate una seconda volta?

Per Hus

Le tre persone sono distinte, non separate. Una essenza, una sostanza unita, tre persone.

Per BArn

" Come dice Eupeptico non basta dire che Gesù è Dio (o che lo è lo spirito santo) poichè anche i modalisti lo sostengono ed anche i testimoni di Geova sostengono che Gesù è Dio. "

Ma i modalisti non vedono oltre alla dività di Cristo anche i passi in cui è distinto dal Padre, quando ad esempio lo prega in croce, mentre i TdG non intendono Dio nella stessa maniera in cui lo intendiamo noi. Quando dico che non c'è la trinità ma c'è che Gesù e lo Spirito sono Dio, non lo sto affermando nel senso dei TdG bensì nel senso della pienezza della deità. Ergo mi chiedo cosa Eupeptico si illuda d'avermi cavato fuori, il discorso dovrebbe rispostarsi su che tipo di "Dio" è Gesù, perché è ovvio che se è nel mio senso allora il trinitarismo o il modalismo si rendono necessari per salvaguardare il monoteismo. E, siccome siamno d'accordo che il modalismo trascura molti dati biblici, il trinitarismo appare uno sbocco necessario a cui la Bibbia stessa conduce con l'ineludibiltà di un sillogismo.

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 13/10/2006 0.29]

---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
13/10/2006 12:44
 
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Caro flash,


Le tre persone sono distinte, non separate. Una essenza, una sostanza unita, tre persone



Ripeto: un lettore arriva alla stessa definizione con la sola scriptura? Per ora, devo dire, ho letto solo interventi atti a ignorarla o superarla. Solò Polymetis, in questa operazione, introduce, senza citarla esplicitamente, una timida "pienezza della deità" che comunque esclude la terza persona e presenta non pochi problemi esegetici, tanto è vero che è citata come passo trinitario solo nei testi apologetici ma difficilmente in quelli scientifici.

Shalom


[Modificato da barnabino 13/10/2006 12.48]

13/10/2006 14:23
 
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Cara benimusso,

Non avevo risposto per evitare di andare OT con dei dettagli, ma a te non possiamo negare nulla!

Il primo ad usare il termine greco trias fu Teofilo di Antiochia nel suo Ad Autolico II,15 (180 c.) in cui identifica la trinità (trias) con "Dio, il Verbo suo, e la Sapienza". La Sapienza per Teofilo è "la forza divina che assiste Dio nella creazione" (M. Simonetti).

Il primo ad introdurre alcuni termini tecnici poi divenuti comuni (come substantia, tinitas, statum e personam) è Tertulliano specialmente nel Contro Prassea (213 c.) che però sono da lui usati "con l'ausilio di una filosofia inadeguata e senza linguaggio appropriato e fisso". (G. Bosio).

Dobbiamo aspettare però cento anno per avere una definizione che si avvicini a quella attuale. Ma non vorrei che adesso si finisse a diquisire sul concetto di trinità dei Padri, il tema è altro: il concetto di trinità si trova nella sola scriptura?

Shalom
13/10/2006 14:55
 
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"tanto è vero che è citata come passo trinitario solo nei testi apologetici ma difficilmente in quelli scientifici."

Quest'affermazione è così generica ed equilibrista che è impossibile tanto da confermare quanto da smentire. Più le frasi sono generiche, e più il loro significato tende a zero. Dire che un versetto è citato “difficilmente” dai testi scientifici implica che qualunque cosa io ti portassi tu mi risponderesti: “non avevo escluso del tutto la possibilità che fosse citato”, Inoltre, la tua affermazione implicherebbe una frequentazione assidua dei testi degli specialisti, sono avendo fatto una statistica mentale la frase avrebbe senso, altrimenti si parla tanto per parlare. Ma che persone che ignorano la lingua greca possano leggere i testi scientifici e le riviste assiduamente, o essere informati del dibattito, è impossibile, infatti siccome sono frullatori di citazioni a loro non interessano i testi scientifici ma le pagine e le righe di questi saggi, dove viene loro segnalato che c’è qualcosa che fa acqua al loro mulino vanno in biblioteca a fotocopiarsi la pagina, nulla di più, giacché bisogna disperatamente fare brodo con qualcosa, infischiandosi di tutto il dibattito scientifico sullo sfondo. Io al contrario rispondo che di tutti i trattati di cristologia che ho eltto quello era uno dei versetti più citati.

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 13/10/2006 15.00]

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(Κ. Καβάφης)
13/10/2006 15:06
 
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Caro Polymetis,

Non andiamo OT evitando di disperderci in mille rivoli di discussione e torniamo alla domanda iniziale posta da Eupeptico. E' possibile trovare il concetto di trinità nella sola scriptura? E' ovvio che il passo di Colossesi 2,9 non contiene alcun concetto trinitario.

Shalom

13/10/2006 19:56
 
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Il moderatore e tutti i forumisti sono testimoni del profondo rispetto che provo per il mio interlocutore in genere. Il primissimo messaggio di questo thread dimostra il tono con il quale volevo conversare.

Di risposta Polymetis apostrofa me e i miei fratelli che parole tipo “ingenuo”, “astorico”, fondamentalista”, “manipolato dalla WTS”, “incapace di ragionare senza la WTS”, “frullatore di citazioni fotocopiate” et similia.

Pensare che siamo alla terza pagina, ancora non abbiamo fissato la premessa di quello che avrebbe voluto essere il mio ragionamento, e l’elenco degli insulti si allunga sempre di più.
Adesso basta. Credo di avere di meglio da fare che stare qui a sentirmi dare del “frullatore”.

Vi lascio con un’altra di queste citazioni “fotocopiate in biblioteca” (probabilmente oltre all’intelligenza per capirle mi mancano pure i soldi per acquistare certe opere):

“Se mai ti sembrerà di superare la mia semplicità con la forza delle ragioni filosofiche, non vantarti per questo di aver vinto tutti i [TdG]. La mia pochezza di uomo debole non deve diventare disonore di tutto un popolo: non ritenere confutata tutta una religione per l’incapacità di uno solo”

e a Polymetis rivolgo la seguente:

“Nella ricerca della vera beatitudine, che importanza può avere lo studio della grammatica, della dialettica e delle arti? Tutte queste discipline giacciono molto più in basso rispetto all’eccellenza morale e non hanno la forza di elevarsi a un tale livello”. Una "eccellenza" sulla quale ti consiglio di lavorare.

Ignori Bertrand, ma sono certo che l’autore di queste citazioni ti è più familiare. Io non te lo posso indicare perché ho sbadatamente dimenticato di fotocopiarmi i riferimenti.

… che persona triste che sei.

Il mio account verrà cancellato entro 24 ore.

Bye
13/10/2006 20:59
 
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Anche io ci terrei a che Eupeptico restasse.
13/10/2006 22:00
 
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Re:

Scritto da: Teodoro Studita 13/10/2006 1.02

una espressione che ritengo di disappunto da parte del forista Teodoro Studita,



Solo una smorfietta, il Signore ha fatto grandi cose per Mario, siamo noi (io soprattutto) che non ci accontentiamo mai...



per Teo: La smorfietta riguardava il filioque?
Fammi sapere che sono curioso...

Per flash: dove avrei dimostrato di scendere nel modalismo? a mio parere sono stato molto attento al riguardo, non ho fatto altro che specificare in continuazione che le tre ipostasi sono ben separate, ma unite solamente nella loro natura divina.

ciao

[Modificato da (Mario70) 13/10/2006 22.03]


"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
13/10/2006 22:11
 
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Re:

Scritto da: Eupeptico 13/10/2006 19.56

e a Polymetis rivolgo la seguente:

“Nella ricerca della vera beatitudine, che importanza può avere lo studio della grammatica, della dialettica e delle arti? Tutte queste discipline giacciono molto più in basso rispetto all’eccellenza morale e non hanno la forza di elevarsi a un tale livello”. Una "eccellenza" sulla quale ti consiglio di lavorare.

Ignori Bertrand, ma sono certo che l’autore di queste citazioni ti è più familiare. Io non te lo posso indicare perché ho sbadatamente dimenticato di fotocopiarmi i riferimenti.

… che persona triste che sei.

Il mio account verrà cancellato entro 24 ore.

Bye



Proprio tu parli di "eccellenza morale" quando non ti degni neanche di parlare a chi come me ha preso una strada differente dalla tua? dovresti vedere la tua trave composta dalla mancanza di amore, piuttosto che la pagliuzza di chi invece ti risponde senza farsi problemi, io anche quando ero tdg rivolgevo la parola agli ex, la mia coscienza mi impediva di seguire un precetto completamente privo di amore, dovresti esaminartela anche tu...
Secondo me la persona veramente triste sei tu.
saluti Mario
P.S. lo so che questo modo di parlare puo urtare chi segue senza farsi domande delle regole prive di amore, ma quando sento puzza di mancanza di amore o di fariseismo non posso stare zitto.

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
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