Il ministero del regno: "Com'è organizzata e diretta la congregazione"

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irias
00sabato 22 luglio 2006 18:38
ciao bicchy,
vorrei precisare che non solo la sorella di cui ho riportato la frase ma tutti i TdG presenti (una decina. eravamo in attesa dell'inizio dell'adunanza della domenica)non erano a conoscenza della esistenza dello Statuto. Erano presenti anche 2 anziani alla discussione [SM=g27994]
Siria ftrytry

[Modificato da irias 22/07/2006 19.38]

husband70
00sabato 22 luglio 2006 20:54
Adesso che mi sono sorbito tutte le sparate dei vari Word in my eys, Bicchieri mezzi vuoti, parliamonepini, il venerando gandhi e quest'ultima sbarcata dal forum di Lorenzi, cioè dopo aver letto di tutto e di più vorrei dire qualcosa su questa colossale montatura che viene organizzata dal suddetto manipolo
nei confronti di una minoranza religiosa.

Ha perfettamente ragione Ebe: perfino chi lava le scale dello stabile dove abito ( con tutto il rispetto per quella bravissima persona ) sa benissimo che una qualunque associazione per avere un riconoscimento deve depositare uno Statuto Costitutivo. Perfino una Associazione per la caccia e la pesca deve farlo per avere un riconoscimento come tale.

Perciò i componenti del suddetto manipolo o fanno finta di essere ignoranti ( ed è quello che penso ) o diversamente ( cosa che non credo ) sono realmente di una abissale ignoranza.

Non vedo poi perchè un documento costitutivo debba diventare argomento delle omelie che vengono pronunciate dai pulpiti delle sale dei TdG.

Lo Statuto dei TdG è l'equivalente del Concordato per i cattolici. La diversa denominazione degli stessi è dovuta alla extraterritorialità della Città del Vaticano: tutto qui.

Non mi sembra che gli articoli del Concordato siano argomento delle omelie che i parroci pronunciano ai fedeli delle loro chiese. Nè mi sembra che lo siano gli articoli del codice di diritto canonico.

Comunque il concordato cattolico o lo statuto dei TdG sono atti pubblici con libero accesso alla consultazione di chiunque ne sia interessato a qualunque titolo.

Certo che c'è una bella differenza fra il concordato della chiesa cattolica e lo statuto dei TdG. I TdG per compilare lo statuto e ricevere riconoscimento avranno dovuto fare una corsa ad ostacoli vista l'influenza cattolica sulla classe politica.

Il concordato, al contrario, consente privilegi alla chiesa cattolica che i TdG non si possono neppure sognare. Impunità penali come quelle di cui ha usufruito Marcinkus, esenzioni da ICI, Istituti di credito vaticani che sono delle vere e proprie isole felici. E grazie al concordato un giudice onesto come il Giudice Tosti ha ricevuto una condanna penale.

Per non parlare del meccanismo dell'8/°° che garantisce al Vaticano delle entrate triple rispetto alle sottoscrizioni dei contribuenti.

I TdG, con tutto uno statuto continuamente passato al setaccio di questo suddetto manipolo di sostenitori diretti o indiretti della religione maggioritaria, pur avendo il diritto costituzionalmente sancito ad una Intesa, ne sono esclusi
grazie alle pressioni del Vaticano e dei suoi lacchè clericofascisti e cattocomunisti che siedono in parlamento sia a destra sia a sinistra dello schieramento politico.

Ma non vi vergognate di fare tutto questo can can in merito ad una questione di lana caprina?

Frasi in grassetto, urlate, sottolineate, dietro le quali c'è un nulla di realmente valido e argomentato.

E a capo di questa manifestazione deteriore c'è un forista bannato perfino nel principale forum di ex Tdg dissidenti: figurati un pò!!!!

E si qualifica pure TdG, a da quando in qua un TdG o un mormone, o un evangelista getta fango sulla sua stessa confessione religiosa di appartenenza.

Ed hai il coraggio, mia caro world in my eyes, di etichettare come persone false delle foriste note per la loro linearità.

[Modificato da benimussoo 22/07/2006 22.40]

Bicchiere mezzo pieno
00sabato 22 luglio 2006 22:29
Caro ‘marito’70, è un ‘piacere’ riaverti tra noi dopo tanto tempo.


Adesso che mi sono sorbito tutte le sparate dei vari Word in my eys, Bicchieri mezzi vuoti, parliamonepini, il venerando gandhi e quest'ultima sbarcata dal forum di Lorenzi, cioè dopo aver letto di tutto e di più vorrei dire qualcosa su questa colossale montatura che viene organizzata dal suddetto manipolo
nei confronti di una minoranza religiosa.



Montatura? Manipolo? Continua, continua pure, dei tuoi ‘preziosissimi complimenti’ e delle tue ‘generose aggettivazioni’ io me ne calo completamente. Mi preme rilevare che finora da parte del ‘manipolo’ e di chi ordisce la ‘montatura’ non c’è mai stata la mancanza di rispetto. Finora sono stati portati dei fatti all'evidenza, fatti che non sono mai stati contestati. A meno che tu, grande Dio superpartes, dall’alto della tua Onnipotenza, abbia già messo l’etichetta di 'falsi' alla gente qui presente, leggendo nei loro cuori, qui di vero c’è solo la raccolta di testimonianze di fratelli che non sapevano nemmeno dell’esistenza di uno Statuto interno ai Tdg, oltre alla testimonianza della tua proverbiale cafoneria con il tuo post che si commenta da solo.

Vediamo le prove di questa montatura…


Ha perfettamente ragione Ebe: perfino chi lava le scale dello stabile dove abito ( con tutto il rispetto per quella bravissima persona ) sa benissimo che una qualunque associazione per avere un riconoscimento deve depositare uno Statuto Costitutivo. Perfino una Associazione per la caccia e la pesca deve farlo per avere un riconoscimento come tale.



Verissimo ma ne vengono anche informati prima di depositare la firma per l’assunzione o sbaglio? Oppure qualche lavoratore è diventato dipendente senza firmare un contratto scritto e leggerlo? Sta di fatto che nessuno dei dieci testimoni che erano all’adunanza cui ha preso parte Siria sapesse dello Statuto, nemmeno gli stessi anziani. Sta di fatto che io non ne sapevo nulla del regolamento interno. E non cercare di cambiare le carte in tavola, perché tutti qui hanno capito che non viene messo in discussione il fatto che si sapesse o meno dell’ESISTENZA di questo Statuto, ma viene apertamente criticato il fatto che nessuno è stato messo al corrente del suo contenuto. Nemmeno dopo il battesimo. E’ questo il problema. E tu a quanto pare, troppo proteso a difendere le minoranze religiose, non ti sei accorto di questo piccolo e lieve particolare. Svista forse o lettura superficiale degli interventi degli altri postatori?


Perciò i componenti del suddetto manipolo o fanno finta di essere ignoranti ( ed è quello che penso ) o diversamente ( cosa che non credo ) sono realmente di una abissale ignoranza.



Né l’uno, né l’altro, caro Husband. Qui c’è solo della gente che rimane esterrefatta di fronte al fatto che nessuno sa cosa c’è scritto in questo benedetto Statuto, A parte la cara signora Ebe (o signore, questo resta ancora da appurare). Ci si chiede il perché; ci si chiede perché questa trasparenza non è mai stata fatta. In realtà io avrei anche una risposta ma la pongo come domanda retorica: vuoi vedere che è perché fra le regole dello Statuto associativo e i principi del libro ‘Organizzati’ ci sono delle contraddizioni in materia di diritti/doveri/disciplina degli associati Tdg?


Non vedo poi perchè un documento costitutivo debba diventare argomento delle omelie che vengono pronunciate dai pulpiti delle sale dei TdG.



E qui mi dimostri una disattenzione incredibile nella lettura dei thread facendomi cadere letteralmente le braccia. Già ti sei fiondato a sparare epiteti grandi come una casa senza rispetto per i tuoi interlocutori, non capendo nemmeno ciò che hanno scritto, adesso te ne salti fuori dicendo che debbano essere fatti dei discorsi in Sala del Regno. Innanzitutto mi lasci perplesso e mi chiedo: allora sbaglia la Betel a sentire la necessità di mettere nel ‘Ministero del Regno’ una parte atta proprio a parlare degli Enti Giuridici concernenti l’Associazione? Perché farlo? In fondo non è una cosa da fare alle adunanze stando a quello che dici tu. In secondo luogo, ma chi diavolo ha parlato di trattare questo benedetto Statuto per forza in Sala del Regno? Rileggiti bene i posti di Worldinmyeyes. Lui ha dichiarato solo che non erano state fatte mai delle parti che affrontassero questo discorso. Il fatto che invece bisognerebbe che tutti coloro che intendono battezzarsi vengano informati del suddetto Statuto l’ho scritto io e non Worldinmyeyes. E mai, dico mai ho fatto riferimento alle adunanze. Volendo si può considerare questo Statuto con lo studente prima che si battezzi. E questo perché non è il libro ‘Organizzati’ che fa fede delle regole dell’associazione ma lo Statuto. Quindi, al consueto studio di libro che l’interessato svolge, si potrebbe informare l’interessato medesimo dei diritti/doveri cui va incontro battezzandosi. Mi sembra il minimo da fare questo, soprattutto considerando cosa comporta per l’interessato l’atto del battesimo, cioè, ripetendolo ancora una volta, l’impossibilità di poter cambiare religione, nella sua piena autonomia e facoltà mentale, in modo dignitoso. Ma anche questo parte del mio discorso, ahimè, ti dev’essere sfuggita.


Lo Statuto dei TdG è l'equivalente del Concordato per i cattolici. La diversa denominazione degli stessi è dovuta alla extraterritorialità della Città del Vaticano: tutto qui.



Ma il Concordato viene rispettato. La WTS purtroppo non rispetta lo Statuto che lei stessa ha controfirmato. E’ qui che casca l’asino! Poi scusa, qui non stiamo parlando del Vaticano. Ammesso e non concesso che il Vaticano abbia le sue colpe, che cosa c’entra questo? Siccome il Vaticano si macchia di peccato allora i Tdg possono farlo a loro volta? L’intelligenza del tuo ragionamento è quella di un uomo che attraversato in macchina un incrocio col rosso, viene fermato dalla paletta dei carabinieri. Il carabiniere scrive la multa per la violazione dell’automobilista e l’automobilista, del tutto arrabbiato, gli dice: “Ma non si vergogna a darmi la multa? Oggi sono passate più di dieci persone col rosso a questo semaforo eppure nessuna di loro è stata multata. Come si permette di farmi la multa visto che ci sono tanti altri che passano col rosso?”. “Mio caro signore, io oggi ho visto lei infrangere la legge, e a lei faccio la multa. Domani che vedrò degli altri autisti indisciplinati infrangere la legge, farò la multa anche a loro”: questo è quello che risponderebbe il carabiniere. Perciò, in questo momento, chi se ne importa del Vaticano? Stiamo vedendo se la religione dei Tdg tiene informati correttamente gli interessati e gli stessi Tdg delle regole del suo Statuto e dalle testimonianze arrivate le cose così non stanno! Io sto anche aggiungendo che le regole dello Statuto dell’Associazione non vengono rispettate.
Sinceramente dei cattolici di cui ti fai tanto accusatore, almeno a me non importa niente, perché secondo l’aneddoto del vigile che ho sopra messo adesso è il momento di vedere se la betel rispetta lo Statuto che lei stessa ha sottoscritto. Se tu hai delle rimostranza da fare a motivo dei cattolici puoi anche farle, ma non in questa sezione. Qui roba solo sui Tdg, grazie!


Certo che c'è una bella differenza fra il concordato della chiesa cattolica e lo statuto dei TdG. I TdG per compilare lo statuto e ricevere riconoscimento avranno dovuto fare una corsa ad ostacoli vista l'influenza cattolica sulla classe politica.



Io non sono contrario al riconoscimento dei Tdg come associazione né tantomeno al successo del negoziamento fra loro e lo Stato per l’intesa che stanno richiedendo. Non sono nemmeno contrario al riconoscimento dell’otto per mille, se per questo. Quello che viene contestato è se lo Statuto viene rispettato o no. Purtroppo il libro ‘Organizzati’ edito dalla Società dice cose molto diverse dallo Statuto che lei stessa ha controfirmato. E nessuno, dico nessuno, l’ha certo minacciata con la pistola mentre lo firmava!


Il concordato, al contrario, consente privilegi alla chiesa cattolica che i TdG non si possono neppure sognare. Impunità penali come quelle di cui ha usufruito Marcinkus, esenzioni da ICI, Istituti di credito vaticani che sono delle vere e proprie isole felici. E grazie al concordato un giudice onesto come il Giudice Tosti ha ricevuto una condanna penale.



Mi dispiace ma non ce ne importa niente! Non è l’oggetto della discussione in questione. Cerchiamo di non svicolare l’argomento su cose del tutto irrilevanti ai fini della discussione. Intanto parliamo dei Tdg, quando poi ci sarà di parlare dei cattolici parleremo anche di loro. Non mi pare che non siano mai stati fatti dei proclami contro la Chiesa in questo forum. Sia tu che anche il Gabbiano e altri quando c’era da denunciare l’avete fatto. Non credi che lo stesso debba essere fatto nei riguardi dei Tdg, oppure siccome ti stanno simpatici, dobbiamo condonarli?


Per non parlare del meccanismo dell'8/°° che garantisce al Vaticano delle entrate triple rispetto alle sottoscrizioni dei contribuenti.




Entrate che arriveranno anche ai Tdg se riescono a negoziare proficuamente l’Intesa, cosa che io loro auguro, PURCHE’ MANTENGANO FEDE ALLO STATUTO!


I TdG, con tutto uno statuto continuamente passato al setaccio di questo suddetto manipolo di sostenitori diretti o indiretti della religione maggioritaria,



Qui ti sei proprio fumato gli spinelli, caro mio! Qui nessuno sostiene nessuno. Di certo non io, né Worldinmyeyes che io sappia. Nemmeno Parliamonepino che non è neppure cattolico. Non ci stanno membri del GRIS o del CENSUR di natura cattolica. Il fatto che dei postatori che sono qui vengano da Liberamente non significa proprio nulla. In quel forum c’è aperto dialogo e confronto e non siamo tutti filo-cattolici. Ad esempio c’è Mario70 che pur essendo un utente di querl forum è di ideologie totalmente contrarie al cattolicesimo. Partecipa Claudio.41, che è evangelico pentecostale e non è affatto d’accordo con le idee cattoliche: nessuno gli ha mai impedito di parlare! Nessuno lo ha mai bannato dal forum; questo dimostra che tutti possono postare liberamente. Addirittura adesso sta intervenendo una postatrice che fa parte della Chiesa di Cristo dei Santi degli Ultimi giorni, alias i Mormoni. Pure lei interviene tranquillamente e nessuno l’ha mai zittita o espulsa perché non è cattolica. Lascia perdere le tue elucubrazioni mentali, quindi e lascia stare le tue paranoie sulla religione maggioritaria che qui non c’entrano proprio un ciufolo.


E a capo di questa manifestazione deteriore c'è un forista bannato perfino nel principale forum di ex Tdg dissidenti: figurati un pò!!!!



Qui ti sei dato una bella zappata sui piedi, senza nemmeno accorgertene! Se davvero tutti quelli che sono su Liberamente vengono da una coalizione cattolica anti-Tdg allora come mai Worldinmyeyes è stato bannato? Ciò che tu stesso dici è la prova che non c’è nessuna coalzione ma bensì c’è che dei liberi pensatori si sono accorti che fra lo Statuto dell’Associazione e il modus operandi della Congregazione dei Tdg c’è una differenza abissale come fra la notte e il giorno. Il fatto che gente diversa, con pensieri diversi, si siano tutti accorti della stessa cosa, dovrebbe dirtela lunga al riguardo. Qui c’è qualcosa che non va ed è su questo che verrà fatto chiarimento.


E si qualifica pure TdG, a da quando in qua un TdG o un mormone, o un evangelista getta fango sulla sua stessa confessione religiosa di appartenenza.




Prego? Gettare fango? Forse il fango ce l’hai tu negli occhi quando leggi. O magari è la tua paranoia sui cattolici che non ti fa leggere le cose come realmente sono. Qui nessuno vuole screditare i Tdg, tantomeno Luigi. Si vuole soltanto che ci sia più trasparenza e che venga seguito per bene lo Statuto che regola la stessa Associazione dei Tdg. Cosa c’è di male nel volere questo? E’ nel diritto fondamentale di ogni associato che fa parte della stessa Associazione dei Tdg.



Ma dillo chiaro che sei al soldo della religione maggioritaria
diversamente devo pensare che i TdG hanno cresciuto una serpe nel loro seno.



Mio caro Husband, ti auguro tanta pace nel nome di Cristo. Dopo quest’ultima frase penso che ne hai davvero tanto bisogno.

Saluti


[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 22/07/2006 22.43]

sandraN
00sabato 22 luglio 2006 22:31
Solo per dire che ogni volta che viene aggiornato il libro Organizzati vengono svolte delle parti su specifici argomenti del libro.

La parte del 1983 era contestuale alla nuova edizione del libro Organizzati che aggiornava il precedente libro Organizzazione.

L'attuale edizione del libro Organizzati sostituisce e aggiorna quella del 1983 ed è per questa ragione che è stata svolta la parte in oggetto. 23 anni di distanza fra una edizione e un'altra e similmente 23 anni di distanza fra una parte ad una adunanza e un'altra. Non vedo cosa ci sia da ridire.

La parte di 23 anni fa prevedeva la parte finale con domande e risposte anzichè a mezzo discorso con partecipazione dell'uditorio? E che differenza fà. Una parte con domande e risposte presuppone che l'articolo venga studiato da tutti i componenti della congregazione e la stessa cosa avviene in un discorso con partecipazione con l'uditorio.

Comunque ogni commento è superfluo in merito alla questione se la parte svolta recentemente costituisca una nuova e significativa apertura.

E poi in tutti i 23 anni fra una edizione e un'altra i TdG hanno potuto leggere a chiare lettere i contenuti del 4° capitolo del libro Organizzati. Dove sia questa significativa nuova apertura rimane incomprensibile dal momento che si tratta di informazioni disponibili alla portata di tutti.

Per quanto riguarda lo Statuto credo non ci sia nulla di aggiungere a quanto hanno scritto Ebe e Hus se non che si tratta della solita tempesta in un bicchiere d'acqua.

Comunque quello che sono risultate false non sono le mie affermazioni ma quelle fatte nel post iniziale nel quale si affermava che nella recente adunanza di servizio si affrontava per la prima volta il tema evidenziato con così altisonanti toni.

Un tema vecchio di "solo" 23 anni! [SM=g27987]

E questo senza andare ulteriormente a ritroso...... [SM=g27988]

Sandra.

[Modificato da sandraN 22/07/2006 22.36]

sandraN
00sabato 22 luglio 2006 22:57
Leggo dopo aver postato che è scoppiata una polemica fra Hus e Bikky. Non entro nel merito tranne che per un particolare, anzi due.

Innanzitutto vorrei sapere dove e in che modo noi TdG non rispettiamo il nostro stesso Statuto e questo desidererei che venga fatto con riferimenti non vaghi ma precisi.

E poi vorrei far notare che si accetta di aderire ad una qualsiasi confessione religiosa non perchè si viene preventivamente informati dello statuto associativo, ma piuttosto perchè se ne accettano le dottrine come verità.

Nemmeno io conoscevo gli articoli statutari prima del battesimo,
ma non vedo che rilevanza abbia la questione. Forse che ferventi cattolici, tanto per usare il paragone di Hus, sono tali perchè sono stati informati nel merito del diritto ecclesiastico o dei vari articoli dei Patti Lateranensi?

Per chi è mosso da autentica fede religiosa le questioni legali
sono scarsamente rilevanti, tanto più che uno statuto approvato dallo stato deve essere sicuramente rispettoso del comune diritto.

Sandra.

[Modificato da sandraN 22/07/2006 22.59]

il.gabbiano
00sabato 22 luglio 2006 23:31
Cara Sandran,

in uno stato di diritto le relazioni interpersonali vengono di comune accordo, fra cittadini, regolamentate dalle leggi dello Stato.
Quando io ero bambino e frequentavo le elementari ero spesso punito con bacchettate sacrosante sulle mani, e spesso costretto a stare inginocchiato sui ceci o sulla ghiaietta (dopo un pò ovviamente le evitavo).
Era inutile che mi rivolgessi a mio padre, il quale si dichiarava assolutamente d'accordo con la maestra, anzi, diceva, erano persino poche le bacchettate.
Poi accadde che le norme cambiarono ed oggi nessun insegnante può prendersi il lusso di schiaffeggiare o bacchettare un ragazzo...non è consentito nemmeno ai genitori. Ci si è reso conto che i bambini hanno diritti esattamente come gli adulti.

Anche i rapporti fra società civile ed associazioni private sono regolamentate, per appunto, a mezzo di uno statuto, sulla cui osservanza lo Stato vigila (sempre che vengano denunciati i soprusi) ed è supervisore.

Sembra che per i religiosi lo statuto sia un lacciuolo legale ingombrante, che però, e qui è stato detto, non serve a regolare i rapporti reali fra comunità e credenti.
Non vi è niente di più falso.
Lo Statuto serve appunto a regolamentare i rapporti fra i cittadini che aderiscono ad un'associazione religiosa e l'associazione stessa.Lo Statuto non consente che i rapporti fra comunità e credenti siano risolti diversamente dalle regole contemplate dallo statuto, statuto che è garante, essendo vincolato e subalterno alle leggi dello Stato, delle libertà e del rispetto dei fondamentali diritti umani di ogni singolo credente.
Non è possibile agire diversamente dallo statuto...è illegale.
Sarebbe come dire che un'associazione qualunque si costituisce secondo regole rispettose dei fondamentali diritti umani, ma poi, nella realtà, applicano regole diverse, magari secondo criteri assolutamente personali ed irrispettosi dei fondamentali diritti umani... lo statuto servirebbe solo come paravento per fare i comodi propri. Questo non è corretto ed è da denunciare.

Non vedo che cosa ci sia di male nel discutere, come conviene a persone per bene, di problematiche di questo tipo.

Tu dici: "Nemmeno io conoscevo gli articoli statutari prima del battesimo, ma non vedo che rilevanza abbia la questione."

Scusami, ma lo statuto è l'unico appiglio che ti permette di regolare i tuoi rapporti con l'associazione. Finchè tutto va bene la questione può non avere rilevanza, ma se un giorno tu decidessi di abbandonare la tua comunità, ti assicureresti sicuramente che ciò avvenisse secondo le regole dello statuto. Sapresti di poter far valere le tue rivendicazioni ricorrendo al supervisore dello statuto, lo Stato di diritto.

Al di sopra di un'associazione è la magistratura a vigilare.
Le comunità religiose non hanno il monopolio del potere sui credenti, ma sono esse stesse sottoposte all'osservanza delle regole della società civile. Ma pare che queste regole non trovino gradimento presso le comunità religiose. Questo dispiace.
Senza regole societarie, supervisionate dalla magistratura, è anarchia.

Tanti saluti

Il Gabbiano



irias
00domenica 23 luglio 2006 00:27

jyhu

[Modificato da irias 23/07/2006 0.59]

[Modificato da irias 23/07/2006 1.25]

sandraN
00domenica 23 luglio 2006 01:05
Re:

Scritto da: il.gabbiano 22/07/2006 23.31
Cara Sandran,

in uno stato di diritto le relazioni interpersonali vengono di comune accordo, fra cittadini, regolamentate dalle leggi dello Stato.



Esatto


Quando io ero bambino e frequentavo le elementari ero spesso punito con bacchettate sacrosante sulle mani, e spesso costretto a stare inginocchiato sui ceci o sulla ghiaietta (dopo un pò ovviamente le evitavo).
Era inutile che mi rivolgessi a mio padre, il quale si dichiarava assolutamente d'accordo con la maestra, anzi, diceva, erano persino poche le bacchettate.



ahi ahi, che bricconcello [SM=g27987]


Poi accadde che le norme cambiarono ed oggi nessun insegnante può prendersi il lusso di schiaffeggiare o bacchettare un ragazzo...non è consentito nemmeno ai genitori. Ci si è reso conto che i bambini hanno diritti esattamente come gli adulti.



E' giusto, ma i bambini crescono meno ben educati, ogni medaglia ha il suo rovescio.


Anche i rapporti fra società civile ed associazioni private sono regolamentate, per appunto, a mezzo di uno statuto, sulla cui osservanza lo Stato vigila (sempre che vengano denunciati i soprusi) ed è supervisore.



Esatto anche questo.


Sembra che per i religiosi lo statuto sia un lacciuolo legale ingombrante, che però, e qui è stato detto, non serve a regolare i rapporti reali fra comunità e credenti.
Non vi è niente di più falso.
Lo Statuto serve appunto a regolamentare i rapporti fra i cittadini che aderiscono ad un'associazione religiosa e l'associazione stessa.Lo Statuto non consente che i rapporti fra comunità e credenti siano risolti diversamente dalle regole contemplate dallo statuto, statuto che è garante, essendo vincolato e subalterno alle leggi dello Stato, delle libertà e del rispetto dei fondamentali diritti umani di ogni singolo credente. Non è possibile agire diversamente dallo statuto...è illegale.



Caro gabbiano, che ti devo dire, finora la tua esposizione non fa una grinza.


Sarebbe come dire che un'associazione qualunque si costituisce secondo regole rispettose dei fondamentali diritti umani, ma poi, nella realtà, applicano regole diverse, magari secondo criteri assolutamente personali ed irrispettosi dei fondamentali diritti umani... lo statuto servirebbe solo come paravento per fare i comodi propri. Questo non è corretto ed è da denunciare.



Infatti ho chiesto pocanzi dove e come, nel caso di noi TdG, applichiamo regole diverse di quelle enunciate nello statuto.
A me non risulta, eppure conosco bene sia lo statuto sia la prassi seguita in pratica dalle congregazioni.


Non vedo che cosa ci sia di male nel discutere, come conviene a persone per bene, di problematiche di questo tipo.



Non c'è assolutamente niente di male se lo si fa con correttezza.


Tu dici: "Nemmeno io conoscevo gli articoli statutari prima del battesimo, ma non vedo che rilevanza abbia la questione."

Scusami, ma lo statuto è l'unico appiglio che ti permette di regolare i tuoi rapporti con l'associazione. Finchè tutto va bene la questione può non avere rilevanza, ma se un giorno tu decidessi di abbandonare la tua comunità, ti assicureresti sicuramente che ciò avvenisse secondo le regole dello statuto. Sapresti di poter far valere le tue rivendicazioni ricorrendo al supervisore dello statuto, lo Stato di diritto.



Il fatto che non conoscessi specificatamente gli articoli dello statuto non significa che non conoscessi già prima del battesimo
determinate prassi che ho ritrovato assolutamente rispecchiate nelle norme statutarie. In effetti ho constatato che, particolarmente sulla procedura in caso di abbandono della comunità ero stata preventivamente informata. La lettura diretta dello statuto fatta successivamente non ha cambiato assolutamente nulla.


Al di sopra di un'associazione è la magistratura a vigilare.
Le comunità religiose non hanno il monopolio del potere sui credenti, ma sono esse stesse sottoposte all'osservanza delle regole della società civile. Ma pare che queste regole non trovino gradimento presso le comunità religiose. Questo dispiace.
Senza regole societarie, supervisionate dalla magistratura, è anarchia.

Tanti saluti

Il Gabbiano



La tua tesi è condivisibile, ma c'è un particolare da non sottovalutare. Come ha fatto notare Hus nel campo religioso si fanno due pesi e due misure fra il cattolicesimo e le altre confessioni religiose.

La magistratura vigila? Ma come spieghi che un magistrato che ha inteso e che intende far osservare una norma costituzionale invisa alla religione cattolica è soccombente?

Sandra.
WorldInMyEyes1979
00domenica 23 luglio 2006 02:16
"uh com'è difficile restare padre quando i figli crescono e le mamme imbiancano..."
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Ripensando al titolo di questo mio ultimo post mi chiedo: 'E per quanto riguarda i "mariti" (trad ingl. "husband")'? E' facile o difficile...?' tyurj tyurj tyurj

Caro Bicchiere Gianluca
ritengo ulteriori repliche agli interventi del nervoso "marito", assolutamente pleonastiche. Cominciamo con l'appurare che Il "marito" possiede un tale stile di scrittura così "appena sufficiente" da farlo risultare realmente poco credibile. E' noiosamente iconosemantico. Gli suggerirei di seguire i progetti dell'AISS www.associazionesemiotica.it/ ; con un pò di passione riacquisterebbe l'equilibrio necessario per favorire una lettura dei suoi post, attualmente piuttosto disordinati, quantomeno accettabile.
Inquinando i contenuti della discussione è riuscito nell'impresa faraonica di sconfinare nel trash religioso. Assolutamente dozzinale nei suoi riferimenti -davvero incompetente e ridicolo il paragone con il Concordato del Vaticano che scopriamo immediatamente NON ESSERE un Ente Giuridico come la CONGREGAZIONE CRISTIANA DEI TESTIMONI DI GEOVA o l'equivalente cattolica C.E.I.-CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA- alla realtà della congregazione, attraverso l'introduzione di argomenti riguardanti l'istituzione religiosa Chiesa Cattolica e altre realtà afferenti o differenti del tutto fuori luogo rispetto all'oggetto del dibattito, si è avulso da questa discussione (che, vi ricordo, si rivolge soprattutto ha chi VIVE o HA VISSUTO quella stessa realtà interna ai TdG).
Francamente, per la sua accademia di mediocre profilo e infima lega, meriterebbe maggiore spazio in un Processo del Lunedì condotto da Aldo Biscardi. Peccato che nel palinsesto delle 9 reti televisive nazionali questo programma non è più previsto a partire dalla prossima stagione. Spiacente: prepensionamento!
Un'ultima osservazione. Il pezzo musicale file rouge di questo thread [Bandiera Bianca] a un certo punto recita ancora: "Quante squallide figure che attraversano il paese..." e guardate qui che perla ci offre il nostro amico "marito":


Ma dillo chiaro che sei al soldo della religione maggioritaria
diversamente devo pensare che i TdG hanno cresciuto una serpe nel loro seno.



Io mi chiamo LUIGI FALLACARA. Sono nato a Molfetta il 30/11/1979. Risiedo a Bitonto/Bari in Borgo San Francesco, 39. Sono laureato in Lingue indirizzo Storico-sociale con tesi in Sociologia del Linguaggio sul rapporto tra Giornalismo, Guerra e Informazione. Scrivo su un quotidiano di Bari e faccio il consulente commerciale per una società push di un noto gestore di telefonia fissa e mobile. I miei numeri di telefono sono 3346204492 e 3298358803. Mi sono dedicato a Geova Dio simboleggiando questa scelta con il battesimo in acqua il giorno 01/04/1995. Da allora sono Testimone di Geova, non Testimone DEI testimoni di Geova. Dalla data delle mie dimissioni a tutti gli effetti di legge rassegnate ai sensi dell'articolo 5 dello Statuto della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, il 17/07/2005, la mia cartolina o scheda (tessera) personale giace sepolta e assolutamente priva di valore presso gli archivi di una delle 16 congregazioni locali di Bari, precisamente la Bari San Paolo. Gli anziani rappresentanti di questa congregazione sono: M xx P x, G xxx C xx, A xx S , Vxxx S e il Pioniere Speciale braccio destro del Sorvegliante di Cirscoscrizione M T , tale M S xxx.

Tu piuttosto, "marito70", chi sei in realtà?
Per quanto ne so, potresti essere esattamente quello che mi accusi -esponendoti goffamente al pubblico ludibrio- di rappresentare: "Qualcuno al soldo dell'Ente Giuridico Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova o diversamente..." un semplice collaborazionista.

Liquidata definitivamente e irrevocabilmente la praticuccia "marito" senza ulteriori repliche a codesta sbiadita entità del Forum non rappresentante valida interlocuzione, passo alla mia sorella in fede SandraN.



Scritto da: sandraN 22/07/2006 22.31
Solo per dire che ogni volta che viene aggiornato il libro Organizzati vengono svolte delle parti su specifici argomenti del libro.

Mi duole constatare che esordisci senza spendere una parola, in ottemperanza al mandato cristiano, a favore dello spiacevolissimo equivoco che ti ha visto protagonista almeno nei miei confronti (non menziono ghandi onde permettergli di intervenire autonomamente). Ti consiglio la lettura di un'altra pubblicazione: La Torre di Guardia 1/11/1985, pag. 23: "Infine l’uomo di Dio sa ammettere i propri errori, dire che gliene dispiace, esprimere questo dispiacere alla moglie e ad altri che può aver offeso o ferito in un modo o nell’altro a motivo delle sue imperfezioni[...] Un vero uomo [una vera donna, ndr], specie un uomo di Dio, si distingue perché è capace di dire “Mi dispiace, ho sbagliato”. — Matteo 18:21, 22; Marco 11:25."




La parte del 1983 era contestuale alla nuova edizione del libro Organizzati che aggiornava il precedente libro Organizzazione.

L'attuale edizione del libro Organizzati sostituisce e aggiorna quella del 1983 ed è per questa ragione che è stata svolta la parte in oggetto. 23 anni di distanza fra una edizione e un'altra e similmente 23 anni di distanza fra una parte ad una adunanza e un'altra. Non vedo cosa ci sia da ridire.

E qui ricominciamo con la superficialità imperante e l'approssimazione d'accademia. SandraN ti rendi conto almeno che la materia matematica realmente non è un'opinione??? La parte di 23 anni fa si svolse immediatamente dopo la pubblicazione del libro. E' vero. Quella della scorsa settimana... esattamente 15 MESI DOPO la riedizione! Adesso magari aggiungerai che "Se ne erano dimenticati"???



La parte di 23 anni fa prevedeva la parte finale con domande e risposte anzichè a mezzo discorso con partecipazione dell'uditorio? E che differenza fà. Una parte con domande e risposte presuppone che l'articolo venga studiato da tutti i componenti della congregazione e la stessa cosa avviene in un discorso con partecipazione con l'uditorio.

La differenza che forse non riesci a rilevare a motivo della tua scarsa dimestichezza con una lettura attenta e critica dei post sta nel fatto che ATTRAVERSO un discorso si possono aggiungere e condire ingredienti "caserecci" -il riferimento puramente casuale(?) spuntato dal nulla ad un preciso STATUTO dell'Ente Giuridico nazionale- altrimenti ovviabili in una preconfezionata trattazione con domande e risposte. Al prossimo post faccio un disegnino?



Comunque ogni commento è superfluo in merito alla questione se la parte svolta recentemente costituisca una nuova e significativa apertura.

E poi in tutti i 23 anni fra una edizione e un'altra i TdG hanno potuto leggere a chiare lettere i contenuti del 4° capitolo del libro Organizzati. Dove sia questa significativa nuova apertura rimane incomprensibile dal momento che si tratta di informazioni disponibili alla portata di tutti.

E i contenuti dello Statuto a cui hanno fatto riferimento durante la parte della scorsa settimana dove sono??? Dove li posso trovare???


Per quanto riguarda lo Statuto credo non ci sia nulla di aggiungere a quanto hanno scritto Ebe e Hus se non che si tratta della solita tempesta in un bicchiere d'acqua.

Complimentissimi! Questa mi sembra un ottima maniera di disquisire su prove tangibili dell'occultamento di un documento di tale rilevanza .



Comunque quello che sono risultate false non sono le mie affermazioni ma quelle fatte nel post iniziale nel quale si affermava che nella recente adunanza di servizio si affrontava per la prima volta il tema evidenziato con così altisonanti toni.

Ora quello che mi chiedo è: "Ma SandraN legge solo quello che preferisce leggere?" Sorella, credimi, inizio a temere l'insanità dei tuoi accessi.


Un tema vecchio di "solo" 23 anni!
E questo senza andare ulteriormente a ritroso......

Ti quoto semplicemente la frase del mio primo post che hai fraudolentemente definito "falsa" :

Mai prima d’ora si era fatto riferimento in maniera così esplicita ed evidente ad essi e ai loro relativi STATUTI in rapporto alla Congregazione

E adesso, a conclusione, viene il bello. 23 anni fa... NON ESISTEVA ANCORA l'Ente Giuridico nazionale "Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova"! Come avrebbero potuto dunque farne riferimento in maniera così esplicita ed evidente? Sei in grado di spiegarci seppure con puerile dietrologia? Concludo chiamando per nome le informazioni postate da SandraN: "FALSITA' MISTIFICATE!"



Sandra.

[Modificato da sandraN 22/07/2006 22.36]



tuo fratello LUIGI

[Modificato da WorldInMyEyes1979 23/07/2006 19.25]

WorldInMyEyes1979
00domenica 23 luglio 2006 03:28
"Siete come sabbie mobili tirate giù"
SandraN scrive:


Innanzitutto vorrei sapere dove e in che modo noi TdG non rispettiamo il nostro stesso Statuto e questo desidererei che venga fatto con riferimenti non vaghi ma precisi.



Infatti ho chiesto pocanzi dove e come, nel caso di noi TdG, applichiamo regole diverse di quelle enunciate nello statuto.
A me non risulta, eppure conosco bene sia lo statuto sia la prassi seguita in pratica dalle congregazioni.



In effetti ho constatato che, particolarmente sulla procedura in caso di abbandono della comunità ero stata preventivamente informata. La lettura diretta dello statuto fatta successivamente non ha cambiato assolutamente nulla.


Prima di cominciare... Premio Nobel a Il Gabbiano per la chiarezza e la competenza del suo post. Nell'attesa che SandraN, dopo aver letto la terza rivista consigliatale in due giorni, agisca in conseguenza a siffatta lettura e si occupi di formulare (invano) un tentativo di fornire risposte convincenti ai quesiti sollevati nel mio precedente post, accetto volentieri il suo invito a nozze.

Ad una condizione, però... visti i precedenti...

E tu, SandraN, accetti di NON NEGARE le EVIDENZE se ti DIMOSTRO in maniera CHIARA e LAMPANTE, come tu dici, che "noi TdG non rispettiamo il nostro stesso Statuto" o "applichiamo regole diverse da quelle enunciate nello Statuto"?

Pregasi risposta netta e senza fronzoli

Sempre tuo fratello
LUIGI

[Modificato da WorldInMyEyes1979 23/07/2006 3.33]

.gandhi.
00domenica 23 luglio 2006 09:19
Anch'io come Luigi faccio i complimenti a Il Gabbiano per la corretta esposizione, non aggiungendo nulla a ciò che hanno scritto Bikky e Luigi.

Forse un consiglio per Bikky: non perdere tempo con marito, uno che argomenta in quel modo non merita nemmeno 5 minuti del nostro prezioso tempo.

gandhi
parliamonepino
00domenica 23 luglio 2006 10:34
X l'amico husband70, con affetto:


LENTAMENTE MUORE

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di
fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.


Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda


Caro amico husband,
Il tuo ultimo intervento non è solo offensivo, è irriverente.
Forse il tuo è stato un momento di nervosismo, che però non giustifica i toni usati.
Sei una persona intelligente e puoi rimediare con un semplice: "Scusate!", "Non era mia intenzione offendere nessuno".

Nell'ultimo intervento, Luigi Fallacara, oltre a spiegare, in modo magistrale, come l'argomento sullo Statuto sia tutt'altro che "risolto", ha reso ufficiali le sue dichiarzioni firmandole, come si conviene ad un uomo che non ha timore di nascondere nulla, nemmeno la propria identità, di fronte a Dio e agli uomini.
Un abbraccio
345
giainuso
00domenica 23 luglio 2006 22:44
Re:

Scritto da: libero1978 23/07/2006 21.50
Quando si leggono discussioni come queste cadono proprio le braccia.

Gli unici interventi con i quali mi sento di essere completamente daccordo sono quelli messi al principio da M.Tamburino e quello messo da Gabbiano.

Innanzitutto devo dire a Husband che non mi è piaciuto il suo intervento. Non mi è piaciuta la aggressività che mi ricorda Libero di un anno fa quando ho cominciato a partecipare al forum. Vorrei sapere cosa ti ha preso hus? Ma ti credi che scendendo allo stesso livello degli altri ci hai fatto una bella figura? Non potevi mettere solo gli argomenti, che sono abbastanza buoni e non mettere gli aggettivi alle persone?

Non sono daccordo nemmeno con Ebe e con Sandra. Con tutto che siete due persone intelligenti non l'avete capito che potete
dipingere il sole questi vogliono girare sempre le cose al contrario. Non capite che se voi dite bianco questi vi risponderanno che è nero e se voi dite che è nero lo gireranno di nuovo a bianco? Ma che rispondete a fare. Mi dispiace ma secondo me questa volta mi avete deluso.

E agli altri che devo dire? Sembrano cani arrabbiati con il sangue agli occhi e con la bava alla bocca. Certo che se questi sono cristiani preferisco diventare buddista o indu come shivabatka. Ma è mai possibile che le persone che dovrebbero essere religiose e cioè pacifiche sono invece così battaglieri col coltello fra i denti? Ma vi ha insegnato questo Gesù Cristo?

Dio ci guardi da certi cristiani.

Tanti saluti da Libero ( schifato )

[SM=g27996] lmof



scusate se mi intrometto ma questo argomento mi sta particolarmente a cuore.
mi sono presentato alcuni minuti fa e mi dispiace esordire nel forum in una discussione accesa come questa quì ma la mia condizione di tdg non allineato me lo impone.

punto primo carissimo libero io vorrei capire se sei entrato nel merito dell'argomento o se le tue considerazioni si limitano alla forma dei post piuttosto che ai contenuti.

non puoi infatti sostenere che hai apprezzato l'intervento di gabbiano e poi dire:"Non capite che se voi dite bianco questi vi risponderanno che è nero e se voi dite che è nero lo gireranno di nuovo a bianco? Ma che rispondete a fare".

la posizione di gabbiano è l'antitesi di ciò che sembra tu voglia sostenere ossia che chi discute dello strapotere delle organizzazioni religiose sui cittadini/fedeli parla a sproposito e col solo intento di provocare.

vorrei portare il mio contributo.
quello che credo praticamente nessuno degli amici tdg sembra aver ben compreso è che l'azione di fallacara e pucci non è protesa a negare legittimità alla confessione cristiana dei tdg ma a ribadire con forza la subalternità della prassi religiosa ai criteri di tutela dei diritti dei cittadini.

mai troverete un post dei menzionati personaggi nei numerosi forum in cui hanno partecipato,atto a screditare le credenze e le dottrine dei tdg nelle quali ancora si riconoscono.

il concetto che si stà con fatica cercando di affermare,e che in un senso più ampio non coinvolge solo la confessione dei tdg, è l'idea per cui gli enti giuridici attraverso i quali la Società agisce in tutto il mondo per logica e necessità devono rispettare le regole del paese che le ospita.

questa è una conquista dell'uomo moderno che,nel rispetto dello spirito moderato,pluralista,aperto al dialogo e al rispetto che caratterizza questo forum,deve trovare asilo anche tra le regole che disciplinano i rapporti,questa volta non di un forum,ma della società civile.

questa è una conditio indispensabile affinchè un qualsiasi microcosmo funzioni,ossia che le regole vengano rispettate,specie quando si ha a che fare con i rapporti tra un fedele e la sua confessione,essendo quello religioso un tema spinoso per antonomasia.

lo stato è chiamato quindi a fare da garante.

come può allora la legge assolvere a tale funzione di tutela dei diritti del cittadino/fedele?
a quale carta,a quale "accozzaglia" di regolamenti lo stato deve guardare per assolvere alla funzione che tutti noi ci aspettiamo esplichi ?

nel caso della congregazione cristiana dei tdg fa fede lo statuto da essa stessa depositato.
allora dato che anche la Società è guidata da uomini,purtroppo e per fortuna fallibili avendoci Dio donato del libero arbitrio,può commettere o aver commesso degli errori nel disbrigo delle sue abituali funzioni.

ecco allora che le regole depositate e che tutti gli associati dovrebbero conoscere corre in nostro aiuto.nostro di tutti,nostro delle persone tdg.

ma che dire se dovessimo tristemente accorgerci che alcune regole depositate vengono sistematicamente infrante ?
questo è il punto in questione,niente di più e niente di meno.

quello che trovo paradossale è che l'azione di pucci e fallacare venga quì osteggiata proprio dalle persone che essa cerca di difendere,ossia gli associati tdg,voi cari fratelli che fondendo in un unica "realtà" la vostra persona e la congregazione cristiana dei tdg vi risentite se qualcuno mentre cerca di tutelare i vostri diritti punta il dito verso l'ente giuridico che avete erroneamente confuso con la vostra persona e con l'associazione mondiale di cui facciamo parte.

con affetto
bruno [SM=g27987]

p.s.
su quelle che sono le mie idee in materia di fede avremo modo di discorrere un'altra volta se vi farà piacere.

[Modificato da giainuso 23/07/2006 22.57]

parliamonepino
00domenica 23 luglio 2006 23:56
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: libero1978 23/07/2006 23.44


E che cosa vuoi dire con questo? Che una forma maleducata e scostumata è il biglietto da visita di presentazione di un cristiano?

Io confermo quello che ho detto. E ognuno dimostra quello che è anche dalle sue preferenze.



Mi hai disarmato!!! [SM=g27993] [SM=x511455] tyui

Sei riuscito senza dire niente a chiudere un discorso, che ti assicuro è di grande attualità. sdcx
Credo, in ogni caso, sia stato detto abbastanza!
Confermo, cmq, la mia grande simpatia per te, ci sai fare con la comunicazione!
Un abbraccio
[SM=x511460]
libero1978
00lunedì 24 luglio 2006 00:09
E tu ti credi veramente che il discorso è chiuso? Io penso che ti sbagli, se tu adesso sei disarmato già vedo nella mia sfera di cristallo qualche forista che si sta armando fino ai denti per il prossimo cristianissimo attacco all'arma bianca.

Per me, cioè voglio dire secondo me, questo topic di dichiarazione di guerra o di resa di conti, come lo ha chiamato Tamburino, non finisce qui.

Grazie per i complimenti, ma non li merito.



[Modificato da libero1978 24/07/2006 0.35]

il.gabbiano
00lunedì 24 luglio 2006 01:37
Perchè nascono i battibecchi?
Per la stessa ragione per cui si dice che ci sia il vero contrapposto al falso.
Da alcuni appunti estratti da una conferenza di esperti di linguaggio, filosofia, retorica:

--Da sempre i filosofi hanno mirato ad una verità che fosse ultima, quella da cui misurare tutte le altre supposte tali.
L'enigma che però si pone è lo stesso oggi come tremila anni fa.
Supposto che esista una verità ultima, la sola, l'unica,
in che modo determino che quella è la verità, se non riesco ad avere nelle mani l'esatta proporzione di essa?
Cosa succede allora?
Succede che noi ci riferiamo a quella che consideriamo verità assoluta in termini vaghi, incerti...ne vediamo i contorni sfumati, ma non ne riusciamo a concepire l'entità esatta, certa, sicura, tale da essere indiscutibilmente provata.
A questo punto nasce un problema.
Come faremo a convincere altri di una tale verità, dato che non abbiamo il criterio certo per dimostrarla?
Da sempre l'uomo ricorre per convincere, in assenza di dimostrazioni inconfutabili, ai seguenti espedienti:

--con l'argomentazione. (Ratio)
--con la persuasione.
--con la forza. (guerre religiose, imposizioni)

Non esistono alternative per convincere i propri simili della verità nostra, o di qualcun altro.

Per poter stabilire che una cosa o un concetto sia verità, bisogna ricorre ad un criterio di dimostrazione. Ma come facciamo a sapere che quel criterio corrisponde ad un criterio di verità? Ricorrendo ad un altro criterio, e poi ad un altro ancora, fino all'infinito.
Una verità, perciò, non può avere un criterio di dimostrabilità, ma sicuramente può essere creduta, e si finisce per credere o per logica, o per persuasione, oppure perchè si è forzati (le conversioni forzate).
Oggi in genere si ricorre alla persuasione, difficilmente alla forza dell'imposizione. Se un credente si persuade farà volentieri e spontaneamente tutto ciò che è richiesto da quella verità. Se invece si utilizza la forza o l'imposizione, allora, sarà indispensabile vigilare continuamente sul credente, il quale, appena intravvede qualche spiraglio di fuga, si rivolterà contro chi l'ha costretto.

Ci sono un'infinità di cose e di concetti che non possono essere provati. Può darsi che corrispondano al vero, ma non ci sono elementi comuni e condivisi da tutti per dimostrarle.
Mentre siamo abituati a tollerare i giudizi altrui su opere d'arte, su dipinti, sui piatti al ristorante etc., considerandoli come opinioni estetiche o di gusto,
diventiamo assolutamente intolleranti quando questi giudizi riguardano la morale, l'etica, l'esistenza, il passato ed il futuro.
Poichè di solito le verità che riguardano queste ultime cose sono vissute come assolutamente vere, e non semplicemente come ipotesi, diventa indispensabile imporre e far valere in qualche modo le proprie verità.
Se ciò che io penso è vero, allora non può essere vero quello che, di diverso, pensa l'altro. Non possono esserci due verità.
Non resta altra alternativa che diffidare dell'altro, attribuendogli motivi falsi, creduloneria, tradimento etc., o tutto quello che volete.
Di qui nascono le lotte religiose, i travagli ed i posizionamenti dogmatici, la malafede, la difesa ad oltranza, indipendentemente da ogni buona ragione.
Una persona che non pensa più come ha sempre pensato va ricondotta al bene, riconvertita.
Le guerre religiose si sono sempre fatte per queste stesse ragioni, per imporre, in ultima istanza, la propria verità sugli altri, che non possono che essere, per logica stringente, altro che credenti nel falso.

Ma perchè i credenti si convincono che le loro siano verità e non quelle degli altri?
Un bel dilemma. Le spiegazioni che si possono offrire sono molteplici. In un certo senso funzioniamo tutti così...andiamo avanti credendo vere certe cose e false altre.

Se però questo gioco fosse ben compreso e si concedesse all'altro il beneficio del dubbio, il beneficio d'inventario,la buona fede, esattamente come vorremmo che gli altri facciano con noi, allora molte lotte sparirebbero d'incanto, come quando il giudizio estetico di un amico su un'opera d'arte differisce dal nostro. Visitata la mostra, andiamo a pranzo insieme, godendoci i reciproci giudizi.

Tanti saluti

IL Gabbiano









parliamonepino
00lunedì 24 luglio 2006 01:55
Caro Gabbiano,
Nietzsche disse: "La verità è un interpretazione"!
La verità assoluta è in Dio e nella sua Parola.

Questo tuo ultimo intervento è pieno di buonsenso e ne condivido ogni passaggio.
Spesso un sentimento che non permette di condividere "certe verità", è la paura.
La verità che ci fa liberi è quasi sempre la verità che non vorremmo udire.
Perciò, quando affermiamo che una cosa non è vera, molto spesso ciò significa che non ci piace.

"Anche con l'acqua sporca si può spegnere il fuoco", mia citazione.


(P.S. Sono stato breve, Libero, così va bene?)

[Modificato da parliamonepino 24/07/2006 1.57]

il.gabbiano
00lunedì 24 luglio 2006 14:39
Il mio ultimo intervento aveva come scopo quello di mostrare come la convinzione di possedere l'unica verità sia alla base di ogni battibecco.
Una verità presunta che è soggetta ad interpretazione NON PUO' ESSERE VERITA'.
Una verità che si delinea nel tempo con sempre maggior chiarezza (progressione) NON E' VERITA'.
LA VERITA' E' TALE QUANDO APPARE IN TUTTA LA SUA PORTATA CON CHIAREZZA, SENZA NECESSITA' D'ESSERE INTERPRETATA, UGUALE PER TUTTI INCONTESTABILMENTE.
Ed allora forse non è nemmeno più verità, ma realtà.
La realtà non è nè vera nè falsa, è realtà, come si vede o si percepisce.
Quando la realtà è raccontata, allora è il racconto che può essere vero o falso. E' vero quando corrisponde alla descrizione della realtà, falso quando non corrisponde.
Questo per dire che il concetto stesso di verità è un concetto che si rifà ad un'interpretazione, che è un'elaborazione della struttura del pensiero umano. La realtà è il fatto, la verità è sempre concettuale.
Perchè dunque litigare ed imporre le proprie interpretazioni della verità, che dovrebbe essere a sua volta un'interpretazione della realtà?

E' dal 1° secolo che si predica la fine del mondo. Non c'è stato praticamente secolo in cui essa non sia stata predicata.
Nonostante i numerosissimi fallimenti di profezie di questo tipo, ancora c'è chi insiste sull'adempimento futuro di un tale evento. Ok...ma allora si ammetta francamente d'aver fallito i precedenti tentativi di profezia. Procedere ad una qualunque revisione di credenze precedentemente ritenute vere equivale all'ammissione di precedenti ripetuti tentativi di interpretazioni del vero che poi si sono dimostrate errate, perciò false.
Ciò dovrebbe insegnare al credente che tutto ciò in cui crede oggi potrebbe non avere il supposto criterio di verità, tant'è che domani quella verità sarebbe siuramente rivista e riproposta in termini diversi, aggiornati.
Ed allora le lotte e le dispute, di cui Libero giustamente si schifa, a chi servono, se non a chi con esse intende mantenere stabile il proprio potere sui credenti?

Invece di lanciarsi epiteti sconvenienti, perchè non guardare in faccia ai fatti?
Tutti siamo in grado di valutari i fatti, perchè sono dimostrabili.

Spero che una giusto e dignitoso concetto di verità possa aiutare tutti a non sentirsi superiori ed a disporsi a considerare con più umiltà e buon senso i concetti di verità altrui.

Una "verità" che induce al litigio non può essere verità.


Tanti saluti

IL Gabbiano
libero1978
00lunedì 24 luglio 2006 17:31
Mi permetto di aggiungere caro gabbiano che una verità che porta a mancare di rispetto agli altri, usando pure toni arroganti e offensivi non è verità.

Le parole urlate in grassetto a caratteri grandi di chi fa la voce grossa, quasi come se fosse una minaccia nemmeno questa è verità.

Non riesco più a trovare un mio post dove, rispondendo
a Giainuso che mi chiedeva se per me era importante di più la forma o la sostanza, dicevo che se non era cristiana la forma sicuramente non era cristiana nemmeno la sostanza e che non era cristiano neppur chi scriveva.

La forma può essere garbata e rispettosa, ma può essere anche
violenta per intimidire. E da una forma violenta alla violazione dei diritti il passo è più breve di quello che si può pensare e la storia insegna questa lezione.

Ti ringrazio di avere apprezzato il mio messaggio anche se lo puoi leggere solo quotato da Giainuso perchè non capisco perchè è stato cancellato.

Mi piace la tua difesa dei diritti umani, ma ti ripeto che alla base di qualunque verità ci sta in prima fila il rispetto delle altre persone anche se non la pensano come noi, e se sono schifato è perchè vedo troppe persone col coltello fra i denti.

Ciao.

[Modificato da libero1978 24/07/2006 17.35]

.gandhi.
00lunedì 24 luglio 2006 20:08
[SM=g27987] Guarda che il post non l'ho mica censurato io. [SM=g27987]

E' che io faccio parte secondo te dei cani con la bava e di quelli col coltello fra i denti, una volta mi volevi pure spaccare la faccia, che vuoi parlare di diritti umani te, impara a ripsettare le persone.

gandhi
libero1978
00lunedì 24 luglio 2006 22:51
Re:

Scritto da: .gandhi. 24/07/2006 20.08
[SM=g27987] Guarda che il post non l'ho mica censurato io. [SM=g27987]



Non l'ho nemmeno pensato.


E' che io faccio parte secondo te dei cani con la bava e di quelli col coltello fra i denti,



E dove l'ho detto? Hai la coda di paglia?


una volta mi volevi pure spaccare la faccia



Non mi ricordo, se l'ho fatto avrai superato il limite della mia sopportazione con le tue provocazioni. D'altra parte anche adesso continui a provocarmi e stuzzicarmi quando io vorrei sapere che ti ho fatto.

Comunque io non me lo ricordo mentre tu te le sei legata al dito. Hai rancore e risentimento in eterno? Ti fa sentire ralizzato? Ti fa sentire cristiano?


, che vuoi parlare di diritti umani te, impara a ripsettare le persone.

gandhi



E che, vorresti insegnermelo tu il rispetto che mi stai insultando e provocando senza ragione? Ma fammi il santo piacere.

Statti bene.

[Modificato da libero1978 24/07/2006 22.58]

il.gabbiano
00lunedì 24 luglio 2006 23:01
Re: "Siete come sabbie mobili tirate giù"

Scritto da: WorldInMyEyes1979 23/07/2006 3.28

E tu, SandraN, accetti di NON NEGARE le EVIDENZE se ti DIMOSTRO in maniera CHIARA e LAMPANTE, come tu dici, che "noi TdG non rispettiamo il nostro stesso Statuto" o "applichiamo regole diverse da quelle enunciate nello Statuto"?

Sempre tuo fratello
LUIGI

[Modificato da WorldInMyEyes1979 23/07/2006 3.33]





Mi sto chiedendo se tutti questi battibecchi siano o meno serviti (di proposito?...mi auguro di no) al solo scopo di evitare di fornire una chiara risposta ai due questiti posti:

1--I TdG rispettano il loro stesso Statuto?
2--Nella realtà applicano regole diverse da quelle enunciate nello Statuto?

Credo che siano tutti interessati alle risposte.
Un appello particolare, oltre che alle tre ragazze, lo farei al nostro amico Barnabino, che, penso, non sarà rimasto estraneo a questo thread coinvolgente.

Il Gabbiano

[Modificato da il.gabbiano 24/07/2006 23.03]

il.gabbiano
00lunedì 24 luglio 2006 23:09
Re:

Scritto da: libero1978 24/07/2006 17.31

Le parole urlate in grassetto a caratteri grandi di chi fa la voce grossa, quasi come se fosse una minaccia nemmeno questa è verità.



Ciao.

[Modificato da libero1978 24/07/2006 17.35]





Io sono convintissimo, caro Libero, che grassetto e caratteri grandi siano serviti solo per far risaltare, evidenziare, e non come sinonimi di urla a mò di minaccia.

Suppongo che Fallacara non si esimerà dal dare la sua versione, tenuto conto che, secondo la netiquette, l'impressione che ha avuto Libero non è del tutto infondata.

Anche io quando scrivo in caratteri grandi ed in grassetto lo faccio unicamente, UNICAMENTE, per rimarcare, evidenziare, richiamare l'attenzione su un punto o più punti importanti.

Tanti saluti

Il Gabbiano
libero1978
00lunedì 24 luglio 2006 23:42
Re: Re:

Scritto da: il.gabbiano 24/07/2006 23.09

Io sono convintissimo, caro Libero, che grassetto e caratteri grandi siano serviti solo per far risaltare, evidenziare, e non come sinonimi di urla a mò di minaccia.

Suppongo che Fallacara non si esimerà dal dare la sua versione, tenuto conto che, secondo la netiquette, l'impressione che ha avuto Libero non è del tutto infondata.



Va bene quando uno, come hai fatto tu, mette una parola, o alcune parole in grassetto per far risaltare. Ma secondo me è tutta un'altra faccenda quando i post sono scritti tutto un grassetto continuo, a caratteri più o meno cubitali alcuni dritti maiuscoli altri in corsivo alternati a sottolineati! Questo fatto non fa risaltare nulla ma è solo un urlato. Io almeno la vedo così e credo proprio di non sbagliarmi.


Anche io quando scrivo in caratteri grandi ed in grassetto lo faccio unicamente, UNICAMENTE, per rimarcare, evidenziare, richiamare l'attenzione su un punto o più punti importanti.



Giustissimo, si vede bene che tu lo fai unicamente per questo, hai messo in grassetto una sola parola, ( andavano bene anche due o tre ) ma non lo hai fatto certamente in tutto il post che non richiamava l'attenzione su nessuna parola ma avresti fatto uno strillato totale. Ma i tuoi post li apprezzo perchè sono sempre scritti bene e con moderazione.


Mi sto chiedendo se tutti questi battibecchi siano o meno serviti (di proposito?...mi auguro di no) al solo scopo di evitare di fornire una chiara risposta ai due questiti posti:

1--I TdG rispettano il loro stesso Statuto?
2--Nella realtà applicano regole diverse da quelle enunciate nello Statuto?

Credo che siano tutti interessati alle risposte.
Un appello particolare, oltre che alle tre ragazze, lo farei al nostro amico Barnabino, che, penso, non sarà rimasto estraneo a questo thread coinvolgente.



Scusa ma qui devo dare ragione a Febe e a Sandra che hanno detto
se ricordo bene che loro lo statuto lo rispettano e hanno domandato se c'è qualcuno che può dimostrare il contrario.

Adesso se loro e Barnabino vogliono aggiungere qualche cosa anch'io sto in attesa ma mi pare che con quelle parole la palla l'hanno passata ai loro amici/nemici.

O mi sbaglio? A voi le risposte.

[Modificato da libero1978 25/07/2006 0.03]

il.gabbiano
00martedì 25 luglio 2006 01:10
Re: Re: Re:

Scritto da: libero1978 24/07/2006 23.42

Scritto da: il.gabbiano 24/07/2006 23.09

Scusa ma qui devo dare ragione a Febe e a Sandra che hanno detto
se ricordo bene che loro lo statuto lo rispettano e hanno domandato se c'è qualcuno che può dimostrare il contrario.

Adesso se loro e Barnabino vogliono aggiungere qualche cosa anch'io sto in attesa ma mi pare che con quelle parole la palla l'hanno passata ai loro amici/nemici.

O mi sbaglio? A voi le risposte.

[Modificato da libero1978 25/07/2006 0.03]





Scusami, Libero, per amor di verità, Sandran ed Ebe hanno fatto affermazioni personali, che riguardano i lolo ambiti. Non ho alcuna difficoltà a ritenere fedeli le loro affermazioni.
Ci sono stati,però,altri che hanno fatte affermazioni essattamente opposte. Perchè io non dovrei ritenere anche queste versioni dei fatti altrettanto fedeli?
C'è stata una forte contraddizione fra le posizioni opposte,c'è stato un certo palese grado di risentimento, espresso anche con termini un tantino pesantucci.
Da che parte sta dunque la verità?
Se tu od io diamo per scontato che la verità sul caso stia solo da una parte, allora non siamo, a rigor di logica, onesti con i fatti. E le versioni dei fatti appaiono contradditorie se si prendono in considerazione le due campane.
Non mi pare che esimersi dal rispondere dia ragione alla parte che dimostra d'essere offesa.
Perchè dunque temere il confronto?

Tanti saluti

Il Gabbiano
parliamonepino
00martedì 25 luglio 2006 01:50
Dedicata a Libero:
UN OMU VERU
omini veri nun ci nni sunnu cchiù;
lu munnu è fausu e cu lu tempu guasta,
guasta li cori, guasta li sentimenti
e nun si trova cchiù fra tanta genti
un omu veru c'avi dignità,
ca nun si scanta di diri a virità,
un omu veru ca nun avi ipocrisia
ca é prontu puru a moriri pi tia.
Un omu veru ca canusciu ju....é sulu Diu!
Rita Elia (poetessa dialettale)

Caro Libero,
Ho imparato, col tempo ad apprezzarti, sono certo che seduti ad un tavolino, non ci sarebbe bisogno di vedere nel "grassetto" cose che non ci sono. Sono tue impressioni, anche legittime, ti prego però di leggere anche i contenuti, non serve fare dei battibecchi.
Il Gabbiano parla di confronto per il dialogo, per fare in modo che insieme si possa trovare un comune accordo.
Tutto qui.
Un abbraccio
[SM=x511460]
WorldInMyEyes1979
00martedì 25 luglio 2006 03:00
"in quest'epoca di pazzi ci mancavano gli idioti... dell'orrore"
E già amici e fratelli. Recitano davvero bene i versi della ormai nota canzone frammentata in ogni post di questo thread.
Mi piace immaginare mia sorella SandraN in ritardo nell'acconsentire che si faccia chiarezza in merito ai quesiti da lei stessa sollevati, giacchè intenta a contemplare gli articoli delle Torre di Guardia suggeritele onde potersi ristabilire dalle manchevolezze di cui si è macchiata sotto gli occhi di tutto il Forum.
Affinchè ella acquisti maggiore coraggio nel compiere il gesto cristiano già citato nella summenzionata Torre di Guardia 1/11/1985, pag. 23: "[...] Un vero uomo, specie un uomo di Dio [una donna di Dio, ndr], si distingue perché è capace di dire “Mi dispiace, ho sbagliato”. — Matteo 18:21, 22; Marco 11:25.", su invito de Il Gabbiano, inizierò a presentarle le opportune risposte.

Anzitutto ritengo doveroso, dopo l'accantonamento del forista husband70, rilevare una nuova selezione naturale degli addetti ai lavori di questa fondamentale discussione.

Fratello ghandi, ti parlo in maniera schietta come accade durante le nostre conversazioni telefoniche. Tu stesso avevi suggerito il seguente comportamento a Bikky in relazione al forista a cui accennavo testè:


non perdere tempo con marito, uno che argomenta in quel modo non merita nemmeno 5 minuti del nostro prezioso tempo.


Ora disciplina il tuo ménage con il forista libero1978. Questo personaggio ologrammico e ologrammatico del forum è riuscito virtuosamente a contraddirsi in termini macroscopicamente banali - dapprima, mentre già M. Tamburino aveva espresso alcune considerazioni personali sui fini del mio post, invitava Bikky a contribuire alla discussione, riconoscendo lo scopo di "Indagine" a mozione del thread e riscontrandone lo spirito positivo di "Sondaggio d'opinione"

Scusa Bikky, ma siccome sei anche tu testimone di Geova, perchè non ci dai pure tu la tua opinione?
Mi pare che l'amico word...ecc.ecc.. chiedeva a tutti i testimoni la loro opinione, o mi sbaglio?


e in seguito stigmatizzava implicitamente ciò che inizialmente aveva riscosso il suo consenso -

Gli unici interventi con i quali mi sento di essere completamente daccordo sono quelli messi al principio da M.Tamburino

sciorinando una schiera di pretenziose valutazioni critiche proprie di un ermeneuta cattedratico, in verità degne di un buffo clown precario a cui, ahimè, hanno pignorato il naso a forma di ciliegia e il riccioluto parrucchino sgargiante d'ordinanza.
Come sapientemente sottolineato da Bruno giainuso,

non puoi infatti sostenere che hai apprezzato l'intervento di gabbiano e poi dire:"Non capite che se voi dite bianco questi vi risponderanno che è nero e se voi dite che è nero lo gireranno di nuovo a bianco? Ma che rispondete a fare".
la posizione di gabbiano è l'antitesi di ciò che sembra tu voglia sostenere ossia che chi discute dello strapotere delle organizzazioni religiose sui cittadini/fedeli parla a sproposito e col solo intento di provocare.

in questa occasione il libero1978 si è poi reso protagonista di un harakiri mozzafiato. Già, ma non un harakiri da codice d'onore asiatico, il cosiddetto rituale seppuku. Penso invece ai harakiri di Aldo Giovanni & Giacomo in alcuni loro sketch teatrali o nel primo lavoro cinematografico della Gialappa's band, "Tutti gli uomini del deficiente" del 1999. Ve li ricordate? [SM=g27987] Assolutamente demenziali. E per sopperire a questa imperdonabile défaillance si è avventurato in una maliziosa critica feroce della forma e (della sostanza? jyhu ) dei miei post ad onta delle conclamate rivendicazioni dei fondamentali diritti umani che, secondo il suo autorevole parere di esegeta-linguista cvbn , risulterebbero in palese contraddizione con i nobili scopi e obiettivi dichiarati. Una performance a dir poco grottesca.
Devo ammettere che ci ha ampiamente autorizzato a provare compassione, bada fratello ghandi, non per il suo modo di postare deprecabilmente antisintattico, bensì per la reale dabbenaggine dei contenuti esposti negli interventi peregrini che ha dispensato generosamente procurandoci un sollazzo quantomai inaspettato. Libero1978 rappresenta indiscutibilmente un elemento folkloristico di questa comunità virtuale. Un fenomeno da baraccone. E come tale, è una figura che va tutelata. La sua innegabile estraneità al contenuto di questo thread, di natura squisitamente tecnica, ci impone un rigoroso rispetto per le idee che esprime faticosamente in quanto apologia della totale incompetenza che quest'uomo riserva alla realtà interna delle congregazioni dei testimoni di Geova.
Quindi mi ergo a suo difensore: "Perchè infierire?" E' sufficiente lasciare che la dialettica belluina che lo connota, ottenga lo spazio sordo che gli compete di diritto in questa sede. A presto fratello ghandi.

Dimenticavo: senza che sia necessario dilungarsi in spiegazioni trascurabili a interlocutori adulti e seriamente coscienziosi, è pacifico che caratteri GRANDI, in grassetto, in corsivo, sottolineati, "sono utilizzati, UNICAMENTE, per rimarcare, evidenziare, richiamare l'attenzione su uno o più punti". Esattamente come ipotizzava Il Gabbiano. Daltronde la netiquette non proscrive aprioristicamente queste soluzioni.

Bando alle ciance.



Innanzitutto vorrei sapere dove e in che modo noi TdG non rispettiamo il nostro stesso Statuto e questo desidererei che venga fatto con riferimenti non vaghi ma precisi.



Nel libro dal quale traeva spunto la parte stessa del Ministero del Regno oggetto iniziale delle nostre considerazioni "ORGANIZZATI PER FARE LA VOLONTA' DI GEOVA", alle pagine 153 e 154, si legge:
"Quando un COMITATO GIUDIZIARIO [composto dal "corpo degli anziani delle congregazioni locali", ndr] PERVIENE ALLA CONCLUSIONE che un trasgressore impenitente DEBBA ESSERE DISASSOCIATO, dovrebbe comunicargli la DECISIONE PRESA indicando chiaramente il motivo scritturale (o i motivi scritturali) per cui VIENE DISASSOCIATO. Nel comunicare al trasgressore la DECISIONE PRESA il comitato giudiziario dovrebbe informarlo che, se pensa sia stato commesso un grave errore di giudizio e desidera appellarsi contro la DECISIONE [...]".

Il testo afferma chiaramente che chi DECIDE per la DISASSOCIAZIONE è il COMITATO GIUDIZIARIO [composto dal "corpo degli anziani della congregazione locale"].

A conferma di ciò, in un incontro frontale ravvicinatissimo avvenuto il mese di marzo 2006, lo stesso Sorvegliante della Circoscrizione PUGLIA 3, M[SM=x511472] T[SM=x511472], e il suo braccio destro e sostituto pro tempore, il Pioniere Speciale della Congregazione Bari San Paolo, M[SM=x511472] S[SM=x511472]xxx, ribadivano perentoriamente questo dato di fatto.

Passiamo ora ad analizzare cosa dice lo STATUTO della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova in materia di DISASSOCIAZIONE.

Naturalmente, come riconosciuto da tutti i foristi intervenuti in questa discussione, per subire un provvedimento di disassociazione, di espulsione dall'associazione, bisogna prima di tutto... essere soci!
L'articolo 4 ci parla di questi soci.Chi sono?"Sono soci aderenti i Testimoni di Geova battezzati, associati alle Congregazioni locali, che sono attivamente impegnati nella diffusione del messaggio biblico, frequentano le riunioni di culto e applicano le norme morali e di vita cristiana nella loro condotta."

A questo punto l'articolo 5 dello STATUTO della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova a tergo afferma: "La decadenza e l’espulsione [per espulsione si intendono "disassociazione" e "dissociazione", ndr] dei soci aderenti sono deliberate dall’Assemblea su proposta del corpo degli anziani delle Congregazioni locali, ratificata dal Comitato Direttivo."

Dunque è INVECE compito dell'ASSEMBLEA, a norma di STATUTO, quello di DELIBERARE = ponderare, DECIDERE ed emettere il giudizio, in qualità di ORGANISMO COMPETENTE LEGALMENTE RICONOSCIUTO, in merito all'espulsione, cioè alla disassociazione o dissociazione di un socio. Qual'è il ruolo del "corpo degli anziani locali" [comitati giudiziari, ndr] di cui si parla nel libro "Organizzati per..." come UNICI detentori del potere decisionale? Semplicemente quello di PROPORRE = presentare alla considerazione e alla DECISIONE ALTRUI.
Ad es. una "proposta d'impiego" o una "proposta di legge". Si dice, infatti: "Ha rifiutato la nostra proposta d'impiego". Oppure "La proposta di legge è stata presentata, da altri che non sia il Governo, al Parlamento per la discussione".
Nell'articolo si parla anche di una RATIFICA. Di che si tratta?
la RATIFICA del Comitato Direttivo (un comitato rappresentativo che amministra l'Ente Giuridico composto da tre o più membri, sempre in numero dispari, che durano in carica sette anni e sono rieleggibili) è una semplice dichiarazione di assunzione in proprio degli effetti giuridici conseguenti all'attività dei rappresentanti (i Comitati Giudiziari composti dai "corpi degli anziani delle congregazioni locali"), una CONFERMA DELLA PROPOSTA dei COMITATI GIUDIZIARI composti da "Corpi degli anziani della congregazione locale".

Questo innegabile contrasto evidente tra il libro "ORGANIZZATI PER..." e il documento di riferimento dell'Ente Giuridico a cui è assegnato il compito di regolare la vita della Congregazione dimostra in maniera chiara e lampante che quest'ultimo, lo STATUTO della CONGREGAZIONE CRISTIANA DEI TESTIMONI DI GEOVA, NON VIENE RISPETTATO.



Infatti ho chiesto pocanzi dove e come, nel caso di noi TdG, applichiamo regole diverse di quelle enunciate nello statuto.
A me non risulta, eppure conosco bene sia lo statuto sia la prassi seguita in pratica dalle congregazioni



Evidentemente ti è sfuggito qualcosa

Per adesso può bastare, per adesso...

A voi i commenti lmof

LUIGI FALLACARA

[Modificato da WorldInMyEyes1979 25/07/2006 3.43]

libero1978
00martedì 25 luglio 2006 07:29
Re: "in quest'epoca di pazzi ci mancavano gli idioti... dell'orrore"
Cominciamo bene....



Scritto da: WorldInMyEyes1979 25/07/2006 3.00

Ora disciplina il tuo ménage con il forista libero1978. Questo personaggio ologrammico e ologrammatico (?)...........sciorinando una schiera di pretenziose valutazioni critiche proprie di un ermeneuta cattedratico, in verità degne di un buffo clown precario a cui, ahimè, hanno pignorato il naso a forma di ciliegia e il riccioluto parrucchino sgargiante d'ordinanza.



A me è stata cansurata la frase dove dicevo che se non è cristiana la forma non è cristiana nemmeno la sostanza e di conseguenza nemmeno è cristiano chi scrive, non pensate che già in quest'inizio in cui questo signore cerca di mettermi fuori gioco cercando di accantonarmi con le offese e cercando di mettermi in ridicolo e con l'intimidazione, usando paroloni ad effetto è ancora più meritevole di censura? Comunque qui è sbagliata sia la forma sia la sostanza.


in questa occasione il libero1978 si è poi reso protagonista di un harakiri ........di Aldo Giovanni & Giacomo in alcuni loro sketch teatrali o nel primo lavoro cinematografico della Gialappa's band, Tutti gli uomini del deficiente..... Ve li ricordate? [SM=g27987] Assolutamente demenziali....... Una performance a dir poco grottesca.



E qui si continua da parte del nostro amico di una dimostrazione dello spirito di cristiano che lo fa parlare in maniera sarcastica ed offensiva, io sarei un deficiente demenziale, ma le offese dirette e personali fanno parte della buona educazione cristiana?

E io dovrei poi prendere in considerazione e prendere come verità quello che dice questo signore riguardo ai contenuti dei suoi post: npn ci penso nemmeno, da questa penna non può uscire nessuna frase e verità cristiana.


Devo ammettere che ci ha ampiamente autorizzato a provare compassione, bada fratello ghandi, non per il suo modo di postare deprecabilmente antisintattico, bensì per la reale dabbenaggine dei contenuti esposti negli interventi peregrini che ha dispensato generosamente procurandoci un sollazzo quantomai inaspettato.



E ridi, se ridere ti fa bene, e se ti fa bene provare compassione per me sono contento per te, però io ne i tuoi panni non ci vorrei proprio stare, dietro la tua aggressività ci sono sicuramente problemi seri.


Libero1978 rappresenta indiscutibilmente un elemento folkloristico di questa comunità virtuale. Un fenomeno da baraccone. ...... per le idee che esprime faticosamente in quanto apologia della totale incompetenza che quest'uomo riserva.



Io sono un fenomeno da baraccone, e non non ti guardi allo specchio per chiederti che fenomeno sei su questo forum?


Quindi mi ergo a suo difensore: "Perchè infierire?" E' sufficiente lasciare che la dialettica belluina che lo connota, ottenga lo spazio sordo che gli compete di diritto in questa sede. A presto fratello ghandi.



Ah, Ah, questa fa ridere: si erge a mio difensore, e menomale, chissà che scriveva se si ergeva ad accusatore, mi mandava alla ghigliottina? Mi fa ridere poi che mi attibuisce una dialettica belluina, questa la rimando al mittente: da quale pulpito viene la predica!!!


Dimenticavo: senza che sia necessario dilungarsi in spiegazioni trascurabili a interlocutori adulti e seriamente coscienziosi, è pacifico che caratteri GRANDI, in grassetto, in corsivo, sottolineati, "sono utilizzati, UNICAMENTE, per rimarcare, evidenziare, richiamare l'attenzione su uno o più punti". Esattamente come ipotizzava Il Gabbiano. Daltronde la netiquette non proscrive aprioristicamente queste soluzioni.



Evidentemente il nostro amico non si rende conto che i suoi grassetti rimarcano espressioni di violenta intimidazione e uno spirito di guerra che è anticristiano per eccellenza.


Bando alle ciance

A voi i commenti lmof

LUIGI FALLACARA



Per me con queste premesse, dal momento che chi ci ha uno spirito arrogante e di provocazione non può avere l'equilibrio per portare nessuna verità, a bandire le ciance dovrebbe essere questo signor Fallacara.

E sperando di non essere di nuovo censurato perchè chi è stato offeso sono io e chi è vento meno al regolamento e alla netiquette nemmeno sono stato io.

Alla prossima

[Modificato da libero1978 25/07/2006 7.34]

libero1978
00martedì 25 luglio 2006 07:45
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: il.gabbiano 25/07/2006 1.10


Scusami, Libero, per amor di verità, Sandran ed Ebe hanno fatto affermazioni personali, che riguardano i lolo ambiti. Non ho alcuna difficoltà a ritenere fedeli le loro affermazioni.
Ci sono stati,però,altri che hanno fatte affermazioni essattamente opposte. Perchè io non dovrei ritenere anche queste versioni dei fatti altrettanto fedeli?
C'è stata una forte contraddizione fra le posizioni opposte,c'è stato un certo palese grado di risentimento, espresso anche con termini un tantino pesantucci.
Da che parte sta dunque la verità?
Se tu od io diamo per scontato che la verità sul caso stia solo da una parte, allora non siamo, a rigor di logica, onesti con i fatti. E le versioni dei fatti appaiono contradditorie se si prendono in considerazione le due campane.
Non mi pare che esimersi dal rispondere dia ragione alla parte che dimostra d'essere offesa.
Perchè dunque temere il confronto?

Tanti saluti

Il Gabbiano



Quello che scrivi è giusto, comunque ognuno porta le sue esperienze personali, sia da una parte che dall'altra. Tutti su un forum portano esperienze personali, non si può mai avere un quadreo compreto dlle cose se no dovrebbero intervenire tutte le migliaia e migliaia di persone che fanno parte di una certa realtà.

Perciò Sandra e febe hanno risposto per quello che risulta a loro, che altro potevano fare? Intervistare tutti i testimoni d'Italia?

Però un vecchio proverbio delle mie parti dice che chi ha ragione non ha bisogno di alzare la voce. E i proverbi sono la saggezza dei popoli.

Ciao.
giainuso
00martedì 25 luglio 2006 11:33
ciao libero,
a me poco interessano le beghe o le polemiche tra foristi,quindi vengo subito al punto.
Invece di liquidare le argomentazioni di fallacara come false e tendenziose perchè non illustri quale è il tuo punto di vista sulla questione ?
Come puoi dire che le informazione sono false,non conosci la procedura della disassociazione ?
E lo statuto ?
Basta confrontare queste due realtà per capire che c’è una distanza tra la pratica e la teoria.

il post di luigi è sicuramenente molto tagliente ma quello che in questa sezione riservata ai tdg sembra veramente mancare non è la buona educazione.
ho notato che anche coloro che si ritengono come dici tu "veri cristiani" sono caduti nell'errore di apostrofare con aggettivi poco consoni allo spirito pluralista e tollerante del forum i propri interlocutori.
ti dico che onestamente ritengo umano anche se stigmatizzabile animarsi e infiammarsi poichè quando le questioni in oggetto toccano da vicino argomenti delicati e attinenti le nostre convinzioni più intime è più difficile rimanere distaccati,siamo uomini e viviamo di passioni fortunatamente !

quindi mi soffermo sempre sui contenuti,trattandosi questa di una comunità che si confronta non sulle capacità stilistiche e sintattiche ma sugli argomenti.
E questi,tornando a bomba,questi sì che sono mancanti.
Il confronto si sta limitando a prese di posizione che si scontrano e non sono assolutamente disposte a mettersi in discussione.aprioristicamente si è sentenziato che tizio ha ragione e caio torto.

mi sembra che si stia cercando di spostare l’attenzione su dettagli trascurabili in paragone all’importanza degli argomenti sul tavolo.
Luigi come gli era stato chiesto ha illustrato un caso in cui c’è una sostanziale differenza tra la prassi comunemente praticata in materia di disassociazione e quello che lo statuto prevede.

Rimaniamo it,parliamo di questo.
Per esempio ti sei chiesto il perché di questa differenza ?
E perché è invece importante che la prassi illustrata dallo statuto venga seguita ?
Ti domando se ritieni corretto agire secondo questa logica,ossia dichiarare di fronte le istituzioni una cosa e poi metterne in pratica un’altra.

Ciao
bruno [SM=g27985]


[Modificato da giainuso 25/07/2006 11.36]

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