Il ministero del regno: "Com'è organizzata e diretta la congregazione"

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Vitale
00venerdì 28 luglio 2006 15:32
Re: Re:

Scritto da: husband70 28/07/2006 13.23
Ma non escludo, come ho già detto, colpi di scena a causa delle pressioni della religione cattolica, che si avvalgono peraltro dal manifesto accanimento dei fuoriusciti che potrai notare dagli irriducibili interventi su questo forum. Che non si rendono conto ( oppure lo fanno di proposito ) che stanno facendo il gioco della religione maggioritaria.

Non concordo inoltre col tuo giudizio negativo sugli articoli 19 e 20 della Costituzione. A mio parere lo stato ha riconosciuto legittimamente la libertà di coscienza e di fede.
Saluti.

[Modificato da husband70 28/07/2006 13.26]

[Modificato da husband70 28/07/2006 13.28]



Spiacente, non é gioco favorevole alla religione maggioritaria, bensì alla libertà in tutte le forme riconosciute dalla Costituzione italiana. Lo Stato riconoscie le varie libertà, non condivise dalla WTS.

Vitale

genesis2000
00venerdì 28 luglio 2006 17:04
Re: Re:

Scritto da: husband70 28/07/2006 13.23
Pertanto quella dei TdG è anche la confessione più vulnerabile anche di fronte a giudizi della Magistratura. Avere avuto un giudizio favorevole in condizioni di discriminazione è stato un vero miracolo evidentemente frutto di irreprensibilità dal punto di vista legale da parte della CCTdG.

Ma non escludo, come ho già detto, colpi di scena a causa delle pressioni della religione cattolica, che si avvalgono peraltro dal manifesto accanimento dei fuoriusciti che potrai notare dagli irriducibili interventi su questo forum.



Quindi se mi è dato capire, se ci fosse un secondo giudizio favorevole al Pucci la colpa sarebbe delle pressioni sui magistrati fatte dalla CC?
husband70
00venerdì 28 luglio 2006 17:49
Re: Re: Re:

Scritto da: genesis2000 28/07/2006 17.04


Quindi se mi è dato capire, se ci fosse un secondo giudizio favorevole al Pucci la colpa sarebbe delle pressioni sui magistrati fatte dalla CC?



A questo punto tralascio gli altri argomenti, lascio che siano i TdG come Barnabino, Sandra e altri a rispondere.

Io mi posso limitare a rispondere riguardo agli aspetti legali, non certo a quelli religiosi strettamente connessi agli aspetti morali.

E le mie personali opinioni, per quel che possono contare in questa discussione ( e che sono OT ) in tal senso credo di averle già espresse.

Dirò solo che se esistono leggi o dettami costituzionali da riformare questo spetta a chi di dovere. Per il momento le confessioni religiose, con le loro prassi e i loro Statuti devono rispettare le vigenti leggi e a giudizio di una Corte di Giustizia la CCTdG lo fa.

Se poi ci saranno modifiche della Costituzione in senso laico vuol dire che le Confessioni religiose dovranno modificare i loro Statuti in tal senso e anche per la chiesa cattolica avrà fine d'indebita appropriazione di ciò che non le è dovuto a partire dell'8/°°.

Ma un pronunciamento popolare tramite referendum ha proprio
di recente disapprovato modifiche alla Costituzione.

A Genesis, che chiede se in caso del prosieguo del giudizio ci fosse sentenza favorevole al Pucci e sfavorevole alla CCTdG questa sarebbe conseguenza delle pressioni della chiesa cattolica, c'è solo da rispondere che esiste il precedente della mancata ratifica, fatta in barba alla Costituzione e contra legem, dell'Intesa con la CCTdG.

Questa mancata ratifica, con la quale le Istituzioni stanno venendo meno ad un loro preciso dovere costituzionale, è dovuto come è arcinoto alle pressioni della Curia Romana e dei loro esponenti assisi nelle aule parlamentari.

Io confido che ciò non avvenga nel caso del giudizio in oggetto e che la CCTdG, priva come è noto di alcun potere politico a sostegno che sia impegnato a fare pressioni, possa evere una sentenza in linea con la giurisprudenza vigente come è avvenuto nell'ultimo pronunciamento della Corte di Bari.

Visti però i precedenti riguardo la questione dell'Intesa, come si può escludere che una eventuale soccombenza della CCTdG nei successivi gradi di giudizio non sia causata dalle pressioni dello strapotere della religione maggioritaria? La posta in fin dei conti è proprio l'eventuale ratifica dell'Intesa e non credo che la chiesa cattolica resterà a guardare dalla finestra.

Ma la sentenza che ha dato torto al giudice Tosti, una sentenza ingiusta e di stampo apertamente clericale non insegna proprio nulla?

Saluti.
genesis2000
00venerdì 28 luglio 2006 19:00
re-x husband
Adesso sono proprio nel pallone! Se la sentenza dovesse essere favorevole all CCTG sarebbe sentenza giusta. Se contrariamente dovesse essere negativa per la CCTG allora sarebbe colpa della CC o chi per essa.

Non mi sembra un modo logico di pensarla, specialmente per chi come te ha finora portato sugli allori la prima istanza emessa, quasi glorificando l'operato saggio e giusto del Giudice.

Come la mettiamo?

[Modificato da genesis2000 28/07/2006 19.02]

husband70
00venerdì 28 luglio 2006 19:27
Re: re-x husband

Scritto da: genesis2000 28/07/2006 19.00
Adesso sono proprio nel pallone! Se la sentenza dovesse essere favorevole all CCTG sarebbe sentenza giusta. Se contrariamente dovesse essere negativa per la CCTG allora sarebbe colpa della CC o chi per essa.

Non mi sembra un modo logico di pensarla, specialmente per chi come te ha finora portato sugli allori la prima istanza emessa, quasi glorificando l'operato saggio e giusto del Giudice.

Come la mettiamo?

[Modificato da genesis2000 28/07/2006 19.02]




Ma io non escludo nessuna ipotesi e cioè che la legalità statuale di una minoranza possa essere affermato anche in successivi gradi di giudizio.

Comunque la pronuncia del Tribunale di Bari è conforme alla giurisprudenza vigente e al diritto Costituzionale e su questo non ci piove.

Solo che che, come è stato sfacciatamente disatteso il suddetto diritto nel caso della mancata ratifica dell'Intesa con la CCTdG e nel caso del giudice Tosti ( in ambedue i casi su pressioni cattoliche ) non escludo che possa avvenire altrettanto nei successivi gradi di giudizio della vertenza di cui stiamo discutendo.

Saluti.

[Modificato da husband70 28/07/2006 19.31]

Vitale
00venerdì 28 luglio 2006 19:30
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: husband70 28/07/2006 17.49
Questa mancata ratifica, con la quale le Istituzioni stanno venendo meno ad un loro preciso dovere costituzionale, è dovuto come è arcinoto alle pressioni della Curia Romana e dei loro esponenti assisi nelle aule parlamentari.

R- Sicuro stiano venendo meno o abbiano perplessità (vedi rapporto Cottrell & successivo/i) a livello europeo ... internazionale?

Visti però i precedenti riguardo la questione dell'Intesa, come si può escludere che una eventuale soccombenza della CCTdG nei successivi gradi di giudizio non sia causata dalle pressioni dello strapotere della religione maggioritaria? La posta in fin dei conti è proprio l'eventuale ratifica dell'Intesa e non credo che la chiesa cattolica resterà a guardare dalla finestra.

R -Please, qualche prova CONCRETA e non illazioni arbitrarie.



Vitale

Vitale
00venerdì 28 luglio 2006 19:34
Re: Re: re-x husband

Scritto da: husband70 28/07/2006 19.27
... nel caso del giudice Tosti
Saluti.

[Modificato da husband70 28/07/2006 19.31]



Non mischiare i discorsi, grazie.

Vitale

giainuso
00venerdì 28 luglio 2006 19:39
>>>Ma la sentenza che ha dato torto al giudice Tosti, una sentenza ingiusta e di stampo apertamente clericale non insegna proprio nulla?
Saluti.

mi sembra che chi non abbia colto il vero senso di questa discussione sia proprio tu caro hsband70.
il caso del giudice luigi tosti è l'emblema di ciò che da 10 pagine alcuni vanamente stanno cercando di far(ti) capire !

caro husband70 ti voglio dire una cosa.
mi ricordi per attitudine mio padre.(ma sei troppo giovane)[SM=x511443]
quando da bambino io o mia madre eravamo derisi o in qualche modo osteggiati a causa delle nostra diversità,del nostro credo,lui da vero padre famiglia è sempre corso in nostro aiuto per defenderci,con modi molto bruschi,e arrivando al punto di affermare pubblicamente che lui stesso era un tdg proprio per dissuadere chi nella sua grettezza ed ignoranza ci discriminava.

diventava una furia ed una "roccia" in cui io mi rifugiavo al punto che mia madre doveva ricordargli che un tdg non si sarebbe comportato così e che doveva calmarsi per non far fare una brutta figura alla "società".

riconosco in te questo spirito positivo ma permettimi di dirti che per il resto non hai assolutamente compreso nè la natura nè la portata del discorso che io ed altri abbiamo portato avanti.

ciao
bruno

p.s.

questo è forum dove i punti di vista si confrontano ma mi duole constatare che ad alcune riflessioni non si vuole proprio rispondere !
lo scopo del forum,quello di avvicinare punti di vista differenti,ne esce fortemente svilito.
husband70
00venerdì 28 luglio 2006 20:32
Caro Vitale, ma hai realmente cognizione di quel di cui parli:

Le linee guida del rapporto Cottrell sono incentrate su sette pericolose che:

- istigano al suicidio ( Vedi Chiesa del Tempo Solare )
- oltraggiano la morale pubblica
- truffano gli aderenti
- esercitano abusivamente la professione medica
- esercitano l'usura
- compiono sequestro di persona
- praticano la tortura
- inducono alla prostituzione

e simili.

Mi sai dire quali di queste caratteristiche sono proprie della religione dei TdG?

Che poi, specialmente in Francia, ( che lo ha sottoposto al Consiglio d'Europa ) il suddetto rapporto Cottrell, diretto principalmente contro movimenti new age e scientology-simili sia stato strumentalizzato dalla religione maggioritaria per includere pentecostali, mormoni, TdG e altri movimenti che non hanno alcuna relazione con le linee del rapporto Cottrell questo è un altro tentativo cattolico per ghettizzare le confessioni minoritarie etchettandole come "sette" e tentando di fare di tutta l'erba un fascio.

Ma lo stesso Cesnur e Introvigne si sono schierati a favore di Scientology difendendo la legittimità delle cosidette sette in nome della libertà religiosa.

Puoi leggerlo nel seguente link che seppur aspramente critico verso Introvigne ammette la presa di posizione del Cesnur sull'argomento.

www.kelebekler.com/cesnur/txt/adista.htm

Mi chiedi prove concrete? Le prove concrete di quanto affermo in relazione ai possibili sviluppi credo di averle date ampiamente e non credo di mischiare le cose perchè il caso del giudice Tosti e della mancata ratifica dell'Intesa dei TdG sono segni della sfacciata interferenza clericale.

Rispondendo anche a giainuso desidero ricordare che il discorso che si sta portando avanti è la pretesa irritualità della applicazione dello Statuto dei TdG nella prassi della Confessione.

Fatto che finora è smentito da un pronunciamento giudiziale.

Mi sembra che altre considerazioni sia OT. Sto cercando di rimanere nel tema.

Considerazioni di altro carattere, esegesi biblica o quant'altro, come ripeto, non sono di mia competenza nè sono al centro di questo thread.

Il quanto alla scopo di questo forum che tu dici svilito è invece caratterizzato dal contraddittorio, che manca assolutamente su qualche altro forum dove tutti cantano in coro la stessa canzone e si applaudono l'uno con l'altro.

Evidentemente il contraddittorio, al quale non siete abituati, vi rende nervosi.

Saluti.

[Modificato da husband70 28/07/2006 20.36]

irias
00venerdì 28 luglio 2006 22:35
scritto da husband

soci effettivi e aderenti sono espulsi per gravi inadempienze agli obblighi derivanti dal presente statuto, per comportamento contrario agli insegnamenti delle Sacre Scritture in campo morale, e, comunque, tale da danneggiare la Confessione e i suoi membri o da causare grave turbamento fra i membri stessi.

Questo articolo pertanto esclude che un magistrato civile, che potrebbe essere un non credente, possa giudicare correttamente se un giudizio di espulsione sia contrario o meno agli insegnamenti delle Sacre Scritture



dalla Torre di Guardia 1/10/1993

Fra coloro che manifestano il loro odio per Geova ribellandosi contro di lui ci sono gli apostati. L’apostasia è in realtà una ribellione contro Geova. Alcuni apostati asseriscono di conoscere e di servire Dio, ma rigettano dottrine o comandi esposti nella sua Parola. Altri sostengono di credere nella Bibbia, ma rigettano l’organizzazione di Geova e si danno da fare per ostacolarne l’opera. Quando, pur sapendo ciò che è giusto, scelgono deliberatamente di agire in modo sbagliato, quando il male diventa così radicato da essere parte integrante della loro personalità, allora il cristiano deve ‘odiare’ (nel senso biblico del termine) costoro che si sono inseparabilmente legati al male. I veri cristiani condividono i sentimenti che Geova nutre verso questi apostati; non sono curiosi di conoscere le loro idee. Al contrario, ‘provano nausea’ per coloro che si sono resi nemici di Geova Dio, ma lasciano a lui il compito di eseguire la vendetta» (w93 1/10 p. 19).

I TdG che vengono dichiarati “apostati” sono oggetto del provvedimento di disassociazione/espulsione e, come riportato dalla rivista sopracitata, sono apostati anche coloro che rigettano l’organizzazione di Geova quindi anche coloro che si dimettono ai sensi dell’art. 5


E se il trattamento a loro riservato è quello descritto nella rivista ufficiale della Società Torre di Guardia mi dici dove sta il rispetto dell’art 2 della Costituzione Italiana?

“La repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo….. “

e tra questi:
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948

Articolo 18
Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.

Articolo 19
Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Qui non si tratta di interferire negli insegnamenti delle Sacre Scritture ma di far rispettare diritti umani fondamentali


Siria fdgtr
libero1978
00venerdì 28 luglio 2006 23:30
Sinceramente non capisco questa discussione dove vuole andare a parare. E' cominciata con l'apertura all'informazione ed è uscito fuori che l'apertura era nuova di vent'anni fa [SM=g27987]

Poi si è parlato che lo Statuto è un imbroglio legale dei testimoni e si è scoperto che il Tribunale ha detto che non è vero e che è tutto legale.

Adesso si mettono in mezzo i diritti umani, che sono importanti ma che non ci azzeccano un tubo con il tema del topic.

Ma ad ogni buon conto il giudice la conosce o non la conosce la Costituzione?
Se c'era veramente una condotta contraria alla Costituzione io penso che il giudice non dava ragione ai testimoni di Geova.

Ma poi di che cosa vi lamentate, voi non siete stati liberi di cambiare religione? Nessuno racconta di essere stato messo in qualche cella e torturato o mi sbaglio?

Ci avete il vostro forum dove chi non è d'accordo con voi non può nemmeno leggere quello che scrivete, ci avete i preti che vi accolgono a braccia aperte, e sapete fare anche le vittime?

Secondo me husband ha ragione al duecento per cento. Secondo voi lo statuto non è seguito per legge? Secondo il giudice avete torto e adesso finitela di girare e rigirare la frittata.

Comunque finalmente ho avuto la possibilità di leggere le cose che scrivete e che non posso leggere perchè sono bannato sul forum che sapete. Non è che mi perdo molto per la verità.

Statemi bene.

[Modificato da libero1978 28/07/2006 23.34]

il.gabbiano
00sabato 29 luglio 2006 02:44
Re:
Scritto da: libero1978 28/07/2006 23.30
---------------------------

> Poi si è parlato che lo Statuto è un imbroglio legale
> dei testimoni e si è scoperto che il Tribunale
> ha detto che non è vero e che è tutto legale.

Capisco che ti va di conlcudere come conclude Husband. Mi spiace che poi Husband, che dice che il parere di un tribunale è intoccabile, lamenti anticipatamente l'eventuale ingiustizia nell'ipotesi che la causa venga persa. Sopra, difatti, lui è per metterci il cacio di madre chiesa.
Come vedi non è che la coerenza ci assista sempre.
Ad ogni modo, lo dico anche a te:

Husband dice che il tribunale si è espresso sulla corretta prassi seguita dai convenuti.
Io dico che invece il tribunale ha semplicemente accolto un ricorso, per la precisione un reclamo, e non ha inteso con ciò affermare la ragione della CCTG.
Come dire: "esaminato il ricorso e ricorrendone i presupposti, miei cari reclamanti, almeno su carta, ed almeno da come ce l'avete raccontato, del rispetto delle norme statutarie, prendiamo per buono per ora quello che ci dite, salvo poi convalidare o mutare parere al termine del dibattimento".
Se per te l'accoglienza di un ricorso equivale a sentenza non so che dirti. Non voglio ad ogni costo convincerti del contrario.
Si continui pure a dire che un tribunale ha dato ragione ad una parte, invece di dire che ha acccolto un reclamo, nell'ipotesi e nella speranza che poi stia in piedi.
Nel caso la CCTD perdesse la causa, la colpa sarà da attribuire alla CC, secondo Husband.
Nel caso la vincesse a chi sarebbe da attribuire la vittoria?
Alla forza della potenza economica dell'ente?
Che figura ci farebbe una CC perdente?
E se la CC fosse invece d'accordo con la vittoria della CCTD e la sotenesse in questa particolare causa?
Ha messo anche questo, in preventivo, il caro amico Husband?
Sai, non so perchè, ma ho tanto l'impressione che alla fine questa causa tutta normale non sarà.
Staremo, invece, a vedere fino a che punto il rispetto per i fondamentali diritti umani avrà senso per il tribunale che sentenzierà fra attori e convenuti.
Se ciò avvenisse non si potrà certo dire che centri la CC, perchè, a parer mio, la CC avrà tutto l'interesse ad appoggiare la causa del potenti sui credenti.

Tanti saluti

Il Gabbiano[DIM]






[Modificato da il.gabbiano 29/07/2006 2.46]

libero1978
00sabato 29 luglio 2006 04:23
Re: Re:

Scritto da: il.gabbiano 29/07/2006 2.44
Scritto da: libero1978 28/07/2006 23.30
---------------------------

> Poi si è parlato che lo Statuto è un imbroglio legale
> dei testimoni e si è scoperto che il Tribunale
> ha detto che non è vero e che è tutto legale.

Capisco che ti va di conlcudere come conclude Husband.



Ma che mi va e che non mi va gabbiano! Questi sono i fatti e che è tutto legale l'ha detto il Tribunale, non l'ha concluso Husband.


Mi spiace che poi Husband, che dice che il parere di un tribunale è intoccabile, lamenti anticipatamente l'eventuale ingiustizia nell'ipotesi che la causa venga persa. Sopra, difatti, lui è per metterci il cacio di madre chiesa.
Come vedi non è che la coerenza ci assista sempre.



Io a Husband lo vedo preparato sulla legge e se dice che i parere del Tribunale è stato esatto ci avrà le sue buone ragioni
perchè sa leggere gli scritti dei Tribunali e anche Justee ha capito che lui con i Tribunali econ le leggi ci ha pratica
e che se la seconda causa la perdono dipende da qualche zampino deputato o inporporato.


Ad ogni modo, lo dico anche a te:

Husband dice che il tribunale si è espresso sulla corretta prassi seguita dai convenuti.
Io dico che invece il tribunale ha semplicemente accolto un ricorso, per la precisione un reclamo, e non ha inteso con ciò affermare la ragione della CCTG.



Senti gabbiano, ma mi meravigli, non è che fai parte anche tu del forum che mi ha bannato senza che ci ho mai partecipato? Il quello che scritto il tribunale lo ho letto e mi pare di sapere ancora leggere anche se sono uno che lavora con le braccia un cervello pure ce l'ho. Ci sono fior di spiegazioni legali fanno arrivare il giudice a concludere che I testimoni di Geova hanno ragione, non ci sono chiacchiere.


Come dire: "esaminato il ricorso e ricorrendone i presupposti, miei cari reclamanti, almeno su carta, ed almeno da come ce l'avete raccontato, del rispetto delle norme statutarie, prendiamo per buono per ora quello che ci dite, salvo poi convalidare o mutare parere al termine del dibattimento".



E dove lo leggi questo trafiletto? Il giudice dice tutta un'altra cosa.


Se per te l'accoglienza di un ricorso equivale a sentenza non so che dirti. Non voglio ad ogni costo convincerti del contrario.
Si continui pure a dire che un tribunale ha dato ragione ad una parte, invece di dire che ha acccolto un reclamo, nell'ipotesi e nella speranza che poi stia in piedi.



Se ha accolto un reclamo che capovolge una deliberazione che prima era diversa vuol dire che c'erano delle buone ragioni legali e non per fare un favore ai Testimoni di Geova.


Nel caso la CCTD perdesse la causa, la colpa sarà da attribuire alla CC, secondo Husband.
Nel caso la vincesse a chi sarebbe da attribuire la vittoria?
Alla forza della potenza economica dell'ente?
Che figura ci farebbe una CC perdente?



Intanto adesso invece di fare ipotesi del futuro a me personalmente mi basta la decisione che ha preso il giudice,
il domani è nelle mani di Dio.

Comunque la decisione di questo giudice che ha dato ragione ai testimoni di Geova con tanto di motivazioni legali è un precedente importante e nessuno può più dire, e su questo husband ha ragione, che lo statuto è sfacciatamente violato dai Testimoni perchè se questo era vero il giudice la sfacciata violazione legale la smascherava di sicuro.


E se la CC fosse invece d'accordo con la vittoria della CCTD e la sotenesse in questa particolare causa?
Ha messo anche questo, in preventivo, il caro amico Husband?
Sai, non so perchè, ma ho tanto l'impressione che alla fine questa causa tutta normale non sarà.



Io personalmente ti confermo che sono più pratico anche di husband e sto a quello che è successo adesso e non mi faccio ipotesi per il futuro, staremo a vedere. Se interverrà la chiesa cattolica e come interverrà si potrà venire sempre a sapere. Adesso le motivazioni legali pendono dalla parte dei testimoni di Geova e questo e l'unico fatto sul quale ci possiamo basare.


Staremo, invece, a vedere fino a che punto il rispetto per i fondamentali diritti umani avrà senso per il tribunale che sentenzierà fra attori e convenuti.



Staremo a vedere se ci sarà una interpretazione della legge riguardo allo Statuto uguale o diversa e se non si trovano novità legali che decidono che i testimoni fanno una applicazione dello Statuto sbagliata o giusta, non mi pare che il giudice deve dare la sentenza sui diritti umani che sono un'altro discorso che non sono l'argomento della causa.


Se ciò avvenisse non si potrà certo dire che centri la CC, perchè, a parer mio, la CC avrà tutto l'interesse ad appoggiare la causa del potenti sui credenti.

Tanti saluti

Il Gabbiano



Poteri rispondere che non è possibile prevedere come la vede la cosa la Chiesa Cattolica e quale è il suo maggiore interesse,
può darsi che gli interessa di più cercare di schiattare i Testimoni, ma comunque il futuro per me è tutto da vedere e da scrivere, come ti ho detto ora c'è una situazione legale di un giudice che da ha dato ragione ai testimoni di Geova esaminando i fatti più a fondo di un giudice precedente ed è solo questo è il fatto sul quale si possono ricavare delle conclusioni basate sui fatti e non sulle fantasie dei foristi di quell'altro forum.

Ciao e alla prossima.






[Modificato da il.gabbiano 29/07/2006 2.46]


Bicchiere mezzo pieno
00sabato 29 luglio 2006 04:32

Sinceramente non capisco questa discussione dove vuole andare a parare. E' cominciata con l'apertura all'informazione ed è uscito fuori che l'apertura era nuova di vent'anni fa



Hai fatto la figuraccia delle 23:30. Questa è la più grande e colossale sparata che è venuta fuori da tutta la discussione. Complimenti caro Libero, sei stato capace di capire le cose esattamente all’opposto dell’evidenza. E’ stato ampiamente dimostrato, per chi almeno sa leggere, che vent’anni fa non c’era nemmeno lo statuto ma che la parte dl podio venne fatta a motivo della riedizione del libro (ma c’è scritto mi pare, allora devo cominciare a credere che non sei analfabeta?) Diciannove anni dopo è stato rieditato il libro ma nessuno s’è sognato di fare alcuna parte, parte che però guarda caso è stata fatta dopo 15 mesi per spiegare non solo il libro ma anche per parlare dell’ente giuridico della CCTG e dello Statuto. Alla fine è uscito fuori che aveva ragione Luigi.


Poi si è parlato che lo Statuto è un imbroglio legale dei testimoni e si è scoperto che il Tribunale ha detto che non è vero e che è tutto legale.



A questo ti ha risposto il gabbiano, e mi auguro che avrai letto. Non penso che bisogni fare i disegnini mi auguro.


Adesso si mettono in mezzo i diritti umani, che sono importanti ma che non ci azzeccano un tubo con il tema del topic.




E qui la figuraccia sta diventando ancora più vistosa. Caro Libero ti dico che se dici che i diritti umani non centrano un tubo, quello che non ha capito un tubo del topic sei solo tu. Scusami ma ‘il diritto al giusto processo’ secondo te non è importante? Ma la Carta della Costituzione almeno l’hai mai letta o il tuo analfabetismo e talmente vasto che non sai nemmeno cos’è la Costituzione?
Comincio a temere anche questo.


Ma ad ogni buon conto il giudice la conosce o non la conosce la Costituzione?
Se c'era veramente una condotta contraria alla Costituzione io penso che il giudice non dava ragione ai testimoni di Geova.



Hanno dato ragione perfino ad Andreotti, pensa te….
Ad ogni buon conto, tutto si vedrà quando finirà davvero il processo. Può anche essere che un giudice sbagli o no? Non è mai successo nella storia della giurisprudenza vuoi dire? Evidentemente non ti sei abbastanza informato se pensi così.


Ma poi di che cosa vi lamentate, voi non siete stati liberi di cambiare religione? Nessuno racconta di essere stato messo in qualche cella e torturato o mi sbaglio?



Ancora con questa storia! Scusa se te lo dico ma sei recidivo! Certo che uno può cambiare religione ma è il modo in cui ciò avviene che è le sionistico dei diritti di una persona. Se per cambiare devo essere discriminato e guardato da tutti i miei vecchi amici come un seguace di Satana il Diavolo che ha rigettato Dio, e questo perché la dirigenza della confessione religiosa di cui facevo parte dice di fare così, allora è discriminazione bella e buona. Soprattutto quando ti negano il semplice saluto. Il saluto è proprio la base dei minimi rapporti umani. Tolto quello che cosa c’è? E non ti pare discriminazione toglierlo? E per cosa poi? Per essermi semplicemente avvalso del diritto di poter cambiare religione?
E tu continueresti a dire che non c’è discriminazione? Ma per piacere! Cerchiamo di non nasconderci dietro a un dito!


Ci avete il vostro forum dove chi non è d'accordo con voi non può nemmeno leggere quello che scrivete, ci avete i preti che vi accolgono a braccia aperte, e sapete fare anche le vittime?



Io vedo sempre in fondo al forum il nick di barnabino, che ovviamente non è d’accordo con ciò che dice il forum. Quindi si può leggere senza problemi. E le tue vicissitudini con quel forum ce le hai talmente dette e ridette che ormai ci stanno uscendo dagli occhi. Cambia disco per cortesia perché ormai è musica vecchia. Poi i preti non ci accolgono a porte aperte. A meno che tu non pensi che tutti gli ex Tdg divengano cattolici, cosa che se davvero pensassi mi farebbe cascare le braccia; sarebbe una dimostrazione di quanto sei approssimativo come persona.


Secondo me husband ha ragione al duecento per cento. Secondo voi lo statuto non è seguito per legge? Secondo il giudice avete torto e adesso finitela di girare e rigirare la frittata.



Ma finiscila tu di parlare di cose che non capisci! Non è ancora stato fatto il processo di ultimo grado. Lo vuoi capire o sei sordo? Fin quando l’ultimo giudice non si esprimerà la CCTG potrebbe pure avere torto e noi che giriamo la frittata, così come tu dici, avere anche ragione. A me pare che a parte la violazione del diritto al giusto processo, unica cosa che viene considerata nel contenzioso in tribunale, ci siano altri diritti che vengano violati, ma che non c’entrano nulla col processo. Perciò ci sarebbe comunque molto da dire sul rispetto della CCTG in relazione ai diritti dei suoi consociati. Se torni a ritroso nella lettura dei post trovi delle domande che sono state completamente eluse e che non hanno nulla a che fare col diritto al giusto processo che riguarda la causa Pucci.
Perciò la sentenza del giudice che riguarda solo ‘il giusto processo’ non centra nulla con la violazione degli altri diritti.


Comunque finalmente ho avuto la possibilità di leggere le cose che scrivete



Eh sì guarda su quel forum non facciamo altro che parlare di questo argomento 24 ore al giorno!


e che non posso leggere perchè sono bannato sul forum che sapete



Ecco che riparte il disco, che tedio!


Non è che mi perdo molto per la verità.



Bene! Quindi questo è il tuo ultimo intervento in questo topic? Sia lodato Iddio!
libero1978
00sabato 29 luglio 2006 05:23
Re:

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 29/07/2006 4.32

Sinceramente non capisco questa discussione dove vuole andare a parare. E' cominciata con l'apertura all'informazione ed è uscito fuori che l'apertura era nuova di vent'anni fa



Hai fatto la figuraccia delle 23:30. Questa è la più grande e colossale sparata che è venuta fuori da tutta la discussione. Complimenti caro Libero, sei stato capace di capire le cose esattamente all’opposto dell’evidenza. E’ stato ampiamente dimostrato, per chi almeno sa leggere, che vent’anni fa non c’era nemmeno lo statuto ma che la parte dl podio venne fatta a motivo della riedizione del libro (ma c’è scritto mi pare, allora devo cominciare a credere che non sei analfabeta?) Diciannove anni dopo è stato rieditato il libro ma nessuno s’è sognato di fare alcuna parte, parte che però guarda caso è stata fatta dopo 15 mesi per spiegare non solo il libro ma anche per parlare dell’ente giuridico della CCTG e dello Statuto. Alla fine è uscito fuori che aveva ragione Luigi.



A memi pare che tu hai fattola figuraccia del 4:32. Il primo posta di word parlava di aperture e non era centrato sullo statuto. E poi che cavolo c'entrano i 15 mesi, queste cose che sono come il latte che ci ha la scadenza?



Poi si è parlato che lo Statuto è un imbroglio legale dei testimoni e si è scoperto che il Tribunale ha detto che non è vero e che è tutto legale.



A questo ti ha risposto il gabbiano, e mi auguro che avrai letto. Non penso che bisogni fare i disegnini mi auguro.



Se sai leggere ho risposto anche al gabbiano.



Adesso si mettono in mezzo i diritti umani, che sono importanti ma che non ci azzeccano un tubo con il tema del topic.




E qui la figuraccia sta diventando ancora più vistosa. Caro Libero ti dico che se dici che i diritti umani non centrano un tubo, quello che non ha capito un tubo del topic sei solo tu. Scusami ma ‘il diritto al giusto processo’ secondo te non è importante? Ma la Carta della Costituzione almeno l’hai mai letta o il tuo analfabetismo e talmente vasto che non sai nemmeno cos’è la Costituzione?
Comincio a temere anche questo.



E dove l'hai letto che quello di Bari è stato un ingiusto processo. Capisco a te, se dava torto ai testimoni di Geova era giusto processo ma siccome ha dato ragione ai testimoni è ingiusto processo. Bravo, ci hai una idea molto personale dei giusti processi! Io temo questo. [SM=g27987]



Ma ad ogni buon conto il giudice la conosce o non la conosce la Costituzione?
Se c'era veramente una condotta contraria alla Costituzione io penso che il giudice non dava ragione ai testimoni di Geova.



Hanno dato ragione perfino ad Andreotti, pensa te….



E che c'entra Andreotti, che ne sai che è veramente colpevole, ci hai le prove?


Ad ogni buon conto, tutto si vedrà quando finirà davvero il processo. Può anche essere che un giudice sbagli o no? Non è mai successo nella storia della giurisprudenza vuoi dire? Evidentemente non ti sei abbastanza informato se pensi così.



Fino a prova contraria io sto ai fatti di adesso, che ti piacciono o non ti piacciono le cose stanno così.



Ma poi di che cosa vi lamentate, voi non siete stati liberi di cambiare religione? Nessuno racconta di essere stato messo in qualche cella e torturato o mi sbaglio?



Ancora con questa storia! Scusa se te lo dico ma sei recidivo! Certo che uno può cambiare religione ma è il modo in cui ciò avviene che è le sionistico dei diritti di una persona. Se per cambiare devo essere discriminato e guardato da tutti i miei vecchi amici come un seguace di Satana il Diavolo che ha rigettato Dio, e questo perché la dirigenza della confessione religiosa di cui facevo parte dice di fare così, allora è discriminazione bella e buona. Soprattutto quando ti negano il semplice saluto. Il saluto è proprio la base dei minimi rapporti umani. Tolto quello che cosa c’è? E non ti pare discriminazione toglierlo? E per cosa poi? Per essermi semplicemente avvalso del diritto di poter cambiare religione?
E tu continueresti a dire che non c’è discriminazione? Ma per piacere! Cerchiamo di non nasconderci dietro a un dito!



Barnabino dice che non è la dirigenza ma è la Bibbia a dire di togliere il saluto e io ho letto che non bisogna mangiare insieme ad uno dei fratelli in fede che è un traditore della fede. Perciò se ci sta scritto sulla bibbia prenditela con la Bibbia e non prendertela con la dirigenza.





Ci avete il vostro forum dove chi non è d'accordo con voi non può nemmeno leggere quello che scrivete, ci avete i preti che vi accolgono a braccia aperte, e sapete fare anche le vittime?



Io vedo sempre in fondo al forum il nick di barnabino, che ovviamente non è d’accordo con ciò che dice il forum. Quindi si può leggere senza problemi. E le tue vicissitudini con quel forum ce le hai talmente dette e ridette che ormai ci stanno uscendo dagli occhi. Cambia disco per cortesia perché ormai è musica vecchia. Poi i preti non ci accolgono a porte aperte. A meno che tu non pensi che tutti gli ex Tdg divengano cattolici, cosa che se davvero pensassi mi farebbe cascare le braccia; sarebbe una dimostrazione di quanto sei approssimativo come persona.



Il disco è scomodo, lo capisco. E poi chi impedisce agli ex TdG di diventare cattolico, tu non ci sei diventato? Fai propaganda alla trinità che non ci credo nemmeno io che per modo di dire sono ancoracattolico. Poi invece dici di essere ancora testimone, altro che approssimativo sei tu, ci avrei un'altra parola ma lasciamo stare.



Secondo me husband ha ragione al duecento per cento. Secondo voi lo statuto non è seguito per legge? Secondo il giudice avete torto e adesso finitela di girare e rigirare la frittata.



Ma finiscila tu di parlare di cose che non capisci! Non è ancora stato fatto il processo di ultimo grado. Lo vuoi capire o sei sordo? Fin quando l’ultimo giudice non si esprimerà la CCTG potrebbe pure avere torto e noi che giriamo la frittata, così come tu dici, avere anche ragione. A me pare che a parte la violazione del diritto al giusto processo, unica cosa che viene considerata nel contenzioso in tribunale, ci siano altri diritti che vengano violati, ma che non c’entrano nulla col processo. Perciò ci sarebbe comunque molto da dire sul rispetto della CCTG in relazione ai diritti dei suoi consociati. Se torni a ritroso nella lettura dei post trovi delle domande che sono state completamente eluse e che non hanno nulla a che fare col diritto al giusto processo che riguarda la causa Pucci.
Perciò la sentenza del giudice che riguarda solo ‘il giusto processo’ non centra nulla con la violazione degli altri diritti.



Le capisci tu le cose. A parte che la tua arroganza nei miei confronti la dice lunga su quanto sei cristiano. Avete fatto una discussione dando per scontato che lo Statuto era applicato in modo sfacciatamente illegale e siete sbattuti in faccia ad un giudice qualificato che vi dà torto, e anche se le cose in futuro vanno in un altro modo si tratta di legali che si arrampicano sulle ragnatele, non c'è più la possibilità che si parla di sfacciata illegalità come siete andati strombazzando.

Le domande eluse erano OT, qui si parla di legalità e non di teorie e filosofie.



Comunque finalmente ho avuto la possibilità di leggere le cose che scrivete



Eh sì guarda su quel forum non facciamo altro che parlare di questo argomento 24 ore al giorno!



E io che nesò, mica lo posso leggere quel forum, molto democraticamente sono stato bannato senza avere mai scritto mezza parola fuori posto.



e che non posso leggere perchè sono bannato sul forum che sapete



Ecco che riparte il disco, che tedio!



Non ti fa comodo vero, voi che parlate di libertà e siete i primi a levarla agli altri. Che parlate di discriminazione e siete i primi a discriminare!!!! [SM=g27996]


Non è che mi perdo molto per la verità.



Bene! Quindi questo è il tuo ultimo intervento in questo topic? Sia lodato Iddio!

Vacci piano con le lodi, ti piacerebbe che fosse il mio ultimo intervento non è vero?

Stammi bene.
Bicchiere mezzo pieno
00sabato 29 luglio 2006 05:57

memi pare che tu hai fattola figuraccia del 4:32. Il primo posta di word parlava di aperture e non era centrato sullo statuto. E poi che cavolo c'entrano i 15 mesi, queste cose che sono come il latte che ci ha la scadenza?



Beh carissimo, per dimostrarti che non è vero che è stata fatto in occasione della riedizione del libro, altrimenti sarebbe stato fatto 15 mesi prima. Inoltre dello Statuto e degli enti Giuridici se ne è parlato solo quest’anno perché fino al 1986 lo Statuto non c’era e la parte vecchia è stata fatta 23 anni fa ossia prima che lo Statuto venisse ancora stipulato.


Se sai leggere ho risposto anche al gabbiano.



Vedremo cosa ti dirà Il Gabbiano.


E dove l'hai letto che quello di Bari è stato un ingiusto processo. Capisco a te, se dava torto ai testimoni di Geova era giusto processo ma siccome ha dato ragione ai testimoni è ingiusto processo. Bravo, ci hai una idea molto personale dei giusti processi! Io temo questo.



Faccio come fai tu! Se nei prossimi gradi il giudice dovrebbe dare torto alla CCTG allora in quel caso sarebbe un giudizio contraffatto e sbagliato mentre adesso che da ragione ai Tdg invece è un giusto processo e le parole del giudice sono sacrosante e inviolabili. Non lo sai caro mio che fino alla pronunciazione del giudice del grado massimo tutto è ancora possibile?
Tu stai ai fatti? Va bene ci sto anch’io. Se lo Statuto viene rispettato allora come si spiega che i dimissionari tramite articolo 5 cui faccio parte anch’io fino ad oggi non sono stati dissociati? Viene spiegato dalla Betel che c’è differenza fra dimissioni e dissociazione? Evidentemente no! L’omissione di informazione è già un illecito.


E che c'entra Andreotti, che ne sai che è veramente colpevole, ci hai le prove?



Era a titolo di esempio ovviamente. Magari è la persona più onesta del mondo, chi lo sa. Ma non è la prima volta comunque che un giudice sbaglia. D’altra parte è la stesa magistratura a riconoscerlo, altrimenti non farebbe più gradi processuali.


Barnabino dice che non è la dirigenza ma è la Bibbia a dire di togliere il saluto e io ho letto che non bisogna mangiare insieme ad uno dei fratelli in fede che è un traditore della fede. Perciò se ci sta scritto sulla bibbia prenditela con la Bibbia e non prendertela con la dirigenza.



Qui mi rispondi da Tdg superconvinto! Wow! Forse fra un mese ti battezzi, non è così? Ho dato una risposta a Barnabino nel topic sul sondaggio proprio su questo. Evidentemente te lo sei perso. La Bibbia non c’entra proprio nulla. Mai sentito parlare di esegesi e interpretazione? Ogni fede legge la Bibbia. Che fa l’interpretazione di una è superiore all’altra? Soprattutto considerando che questa interpretazione lede i principi fondamentali dell’amore di Cristo, il quale disse di ‘amare perfino i nemici’? Ti pare venga mostrato amore togliendo il saluto? E’ evidente che c’è qualcosa che non va nel modo in cui la Bibbia viene interpretata. E siccome la interpreta la dirigenza, io con chi me la dovrei prendere secondo te?


Il disco è scomodo, lo capisco. E poi chi impedisce agli ex TdG di diventare cattolico, tu non ci sei diventato?



Ma quando mai! Tu vaneggi!


propaganda alla trinità che non ci credo nemmeno io che per modo di dire sono ancoracattolico



Ah sì? E secondo te è soltanto la CC che segue la Trinità? E la Chiesa Ortodossa dove la metti? E la Chiesa anglicana? E gli evangelici? E i pentecostali? Caro mio, forse non lo sai ma al mondo la stragrande maggioranza delle religioni cristiane è filo-trinitari.


Poi invece dici di essere ancora testimone, altro che approssimativo sei tu, ci avrei un'altra parola ma lasciamo stare.



Io sono un Tdg con la mentalità aperta al pluralismo, certo! Perché la cosa ti da fastidio? Sono un Testimone di Geova e non un Testimone dei Testimoni di Geova. C’è differenza.


Le capisci tu le cose. A parte che la tua arroganza nei miei confronti la dice lunga su quanto sei cristiano.



Detto da chi accusava tutti i foristi di essere dei cani con la bava alla bocca e il coltello fra i denti per me è un complimento.


Avete fatto una discussione dando per scontato che lo Statuto era applicato in modo sfacciatamente illegale e siete sbattuti in faccia ad un giudice qualificato che vi dà torto, e anche se le cose in futuro vanno in un altro modo si tratta di legali che si arrampicano sulle ragnatele, non c'è più la possibilità che si parla di sfacciata illegalità come siete andati strombazzando.



L’ho già detto e lo ripeto. Qui non c’è in ballo solo il ‘diritto al giusto processo’ unca motivazione per cui è sorta la causa Pucci ma c’è ance l’omissione dello Statuto, la mancata consegna a un aderente della copia di iscrizione allo Statuto. L’impossibilità per un socio di poter richiedre un bilancio alla Betel senza essere visto come un discepolo di Satana il diavolo. E infine l’oscurazione del diritto in base all’articolo 5 di dimettersi. Chi s’è dimesso fino ad oggi non è stato disassociato né considerato dissociato, chissà come mai!


Le domande eluse erano OT, qui si parla di legalità e non di teorie e filosofie.



Ma erano inerenti allo Statuto mi pare…


E io che nesò, mica lo posso leggere quel forum, molto democraticamente sono stato bannato senza avere mai scritto mezza parola fuori posto.



A me risulta che avevi scritto a Lucy senza esserti presentato, o sbaglio?


Non ti fa comodo vero, voi che parlate di libertà e siete i primi a levarla agli altri. Che parlate di discriminazione e siete i primi a discriminare!!!!



Ma come? Prima dici che finchè non si rischia la galera o il carcere si è più che liberi di poter cambiare religione e adesso te ne vieni fuori di essere stato discriminato nella tua libertà per un semplice e ridicolo forum. Ma poi ti abbiamo bannato noi? Ma che vuoi? Se vuoi prendertela con qualcuno prenditela con chi gestisce il forum e non con ogni singolo partecipante che da lì proviene perché loro con la gestione del forum non centrano nulla.


Vacci piano con le lodi, ti piacerebbe che fosse il mio ultimo intervento non è vero?



Ma intervieni pure quanto vuoi, basta che non metti tutto in un unico calderone.
il.gabbiano
00sabato 29 luglio 2006 11:25
Re: Re: Re:

Scritto da: libero1978 29/07/2006 4.23
Io a Husband lo vedo preparato sulla legge e se dice che i parere del Tribunale è stato esatto ci avrà le sue buone ragioni
perchè sa leggere gli scritti dei Tribunali e anche Justee ha capito che lui con i Tribunali econ le leggi ci ha pratica
e che se la seconda causa la perdono dipende da qualche zampino deputato o inporporato.





"Se la causa la perdono dipende da qualche zampino deputato o imporporato."
Da quale zampino è dipeso allora l'accoglimento del "reclamo"???

Tanti saluti

Il Gabbiano
husband70
00sabato 29 luglio 2006 11:54
Re:
Solo qualche nota in questa discussione che oramai, avendo chiarito gli aspetti tecnici e legali della questione, si va esaurendo in considerazioni OT.


scritto da Bicchiere mezzo pieno 29/07/2006 5.57

Viene spiegato dalla Betel che c’è differenza fra dimissioni e dissociazione? Evidentemente no! L’omissione di informazione è già un illecito.



Chi si dimette da una associazione in effetti si dissocia, non vedo la differenza e non essendoci differenza non c'è illecito.


E’ evidente che c’è qualcosa che non va nel modo in cui la Bibbia viene interpretata. E siccome la interpreta la dirigenza, io con chi me la dovrei prendere secondo te?



Ma se uno la interpreta diversamente dalla dirigenza perchè si associa? Io infatti la interpreto diversamente e non mi associo.


Sono un Testimone di Geova e non un Testimone dei Testimoni di Geova. C’è differenza.



Ma guarda un pò che coerenza, o lo sei o non lo sei, vedi tu!
[SM=g27987]


scritto da il.gabbiano 29/07/2006 11.25

"Se la causa la perdono dipende da qualche zampino deputato o imporporato."
Da quale zampino è dipeso allora l'accoglimento del "reclamo"???



Il dispositivo del pronunciamento del Tribunale di Bari è ineccepibile dal punto di vista statuale e Costituzionale, non vedo zampini.

La mancata ratifica dell'Intesa con la CCCTdG e la sentenza relativa al giudice Tosti sono invece chiaramente incostituzionali e rivelano zampini deputati e imporporati.

Saluti.



[Modificato da husband70 29/07/2006 11.59]

il.gabbiano
00sabato 29 luglio 2006 11:57
So d'aver letto tempo addietro d'una sentenza favorevole al diritto di dissenso, dove il giudice ha dato ragione ad una donna TdG.
Vi è stata poi l'impugnazione di questa sentenza da parte dei TdG ed il rigetto di essa da parte del tribunale.
Mi pare che si trattasse di Roma e di Venezia.
Qualcuno ne sa qualcosa o riuscisse a rintracciare queste sentenze?
Dopodichè avremo modo di fare qualche commento.
Non lo faccio prima perchè sarebbe prematuro.
DOPO chiederò a Libero un suo parere.

Tanti saluti

Il Gabbiano
husband70
00sabato 29 luglio 2006 12:09
Re:

Scritto da: il.gabbiano 29/07/2006 11.57
So d'aver letto tempo addietro d'una sentenza favorevole al diritto di dissenso, dove il giudice ha dato ragione ad una donna TdG.

Tanti saluti

Il Gabbiano



Questo è un caso diverso da quello che stiamo trattando e che riguarda la ritualità dello Statuto della CCTdG.

Infatti la sentenza favorevole al diritto al dissenso è ineccepibile. Dissentire è un diritto inviolabile e costituzionalmente garantito.

Mi meraviglia, anche se non mi permetto di dubitarne, che una vertenza sia stata incardinata su un punto così perdente in partenza.

Saluti.
giainuso
00sabato 29 luglio 2006 14:47
>>>Rispondendo anche a giainuso desidero ricordare che il discorso che si sta portando avanti è la pretesa irritualità della applicazione dello Statuto dei TdG nella prassi della Confessione.
Fatto che finora è smentito da un pronunciamento giudiziale.
Mi sembra che altre considerazioni sia OT. Sto cercando di rimanere nel tema.


Rispondendo ?
Ma quando mai mi hai risposto ?
cerchi di rimanere in tema solo quando gli argomenti sono congeniali alle tue posizioni che poi non sono neanche un molto chiare...

Il diritto al dissenso è a tuo dire inviolabile ma poi non sottolinei mai quanto l’esercizio di tale diritto sia osteggiato all’interno delle comunità dei tdg.
Come mai ?
alcuni pagine addietro ti chiedevi perché un tdg ad un certo punto sceglie di dissentire.

>>>Mi chiedo solo perchè alcuni che hanno prima accettato e aderito interamente ad credo dei TdG, dei quali l'adesione della scomunica fà parte, dopo averla volontariamente accettata successivamente la contestano aspramente. Ma mi fermo qui esserndo ulteriormente andato, al seguito di spirito libero, abbondantemente OT rispetto all'argomento riguardante l'osservanza dello Statuto dei TdG, che è tutt'altro discorso.

Ti rispondo io.sempre più ot ma non ti preoccupare,presto torneremo in tema…..

Io per esempio sono nato tra i tdg.
Mi sono battezzato all’età di 14 anni circa.
Dovrebbe essere superfluo sottolineare che nei successivi 14 anni sono maturato,ho sviluppato una mia personalità,ho acquisito delle conoscenze,ho fatto delle esperienze e ho cambiato parere su molte questioni.credo che qualsiasi essere umano non ragioni più con la testa di quando era bambino od adolescente….spero che per smentirmi non si arrivi a sostenere il contrario.

Per esempio il limite tra buoni e cattivi,tra giusti ed ingiusti,nella visione infantile e semplicistica di un ragazzo,è un limite netto e facilmente individuabile.
Oggi avendo compreso che l’uomo è un “prodotto storico”,quindi il frutto di esperienze e conoscenze che possono variare a seconda della latitudine e del secolo e dell’estrazione sociale,tale limite mi appare meno definito.

Questa posizione,magari per alcuni non condivisibile,è comunque una posizione rispettabile e che vuole rispettare il principio dell’empatia tanto caro ai tdg.
Ma è assolutamente incompatibile con l’idea che la discriminante tra la vita e la morte decretata dal giudizio divino,sia la religione d’appartenenza e non ciò che un individuo può aver fatto nell’arco della sua vita.

Se nasco in india sarò induista e se nasco in arabia molto probabilmente sarò musulmano.

Che agli occhi di Dio,in barba al principio della buona fede di un uomo,l’appartenenza ad una specifica organizzazione religiosa possa sommariamente rappresentare il confine tra i giusti e i malvagi,non riesco proprio più ad accettarlo,mentre a 14 anni non avevo questo problema di coscienza.
Ho provato con gli anziani e sviluppare questo tema per anni,e per anni ho ignorato ciò che invece le mie sensazioni mi dicevano di credere ma ad un certo punto per coerenza ho deciso di allontanarmi dall’organizzazione senza però dire pubblicamente che lo facevo per non più completa condivisione degli stessi ideali religiosi.
Da lì ho iniziato un percorso autonomo che mi ha portato ad escludere dalle mie convinzioni molte delle posizioni precedentemente professate e ad accettarne delle altre condivise anche dai tdg.

Questo è il mio percorso…anonimo,taciuto,mistificato,mai pubblico all’interno della congragazione che oggi per affetto e abitudine continuo saltuariamente a frequentare.
Dimmi te perché mai devo camuffarmi al fine di poter continuare ad avere una vita sociale decente con persone a cui voglio bene,perché queste persone dovrebbero odiarmi per i miei pensieri,perché devo “uccidere moralmente” la mia famiglia che se sapesse quanto ho coltivato uno spirito indipendente mi vedrebbe come un apostata struemento del diavolo,perché ?
Che male ho fatto se non esprime un civile dissenso?

Ci sono poi informazioni che un tdg può non conoscere al momento del battesimo e che possono minare la sua convinzione certa ed assoluta che questa organizzazione sia il canale usato da Dio per far conoscere all’uomo il suo proposito.

Una mutevolissimo escatologia (la fine del mondo profetizzata numerose volte);
Il divieto,oggi caduto,di vaccinarsi (con tanto di cartellino come quello sul sangue);
Ecc…;
Non voglio approfondire questo aspetto,non è questo il punto.

dico ciò solo a significare che se ad alcuni queste informazioni non fanno nè caldo nè freddo ad altri possono invece mettere un dubbio circa la pretesa prima avanzata dalla “società”,ossia di essere lo “schiavo fedele e discreto”.
Poi alcuni ci passeranno sopra ,altri no ,altri faranno finta di non avere mai recepito tali informazioni.

Non voglio dire che chi vuole continuare a credere nella “società “ fa male,non mi interessa ma mi sta a cuore far passare l’idea che effettivamente motivi per nutrire alcuni dubbi ce ne possono essere,poi se ne può discutere ma se non conoscevo queste informazioni al mio battesimo,dato che sono considerate speculazioni apostate e quindi vietate ai tdg,perché mi si vuole processare come un malvagio oppositore di Geova Dio ?

Questi sono alcuni esempi del perché ad un certo punto un tdg può sentire il bisogno di allontanarsi dell’organizzazione.

>>>Chi si dimette da una associazione in effetti si dissocia, non vedo la differenza e non essendoci differenza non c'è illecito.

Qui invece hai preso una grossolana cantonata.
Siamo tornati IT.

Pensaci sopra e a lunedì.

Ciao a tutti
bruno


irias
00sabato 29 luglio 2006 18:35
Il pronunciamento del tribunale di Bari riportato dal Sig. husband 70 poggia le sue motivazioni su quanto riportato dall'art 9 dello Statuto

Orbene, l’art. 9 dello Statuto della confessione consente espressamente che il Comitato direttivo della Congregazione nomini Comitati speciali «per lo svolgimento di particolari compiti». Con riguardo poi al Comitato giudiziario, la reclamante invoca la prassi consuetudinaria, che vuole la fase istruttoria dei procedimenti disciplinari condotta da comitati che assumono la funzione di rappresentare gli organi statutariamente competenti(sottolineatura mia)

Da quanto riportato da Cerebrale post 84 “Chi pronuncia l'effettiva disassociazione”
Perciò, la prassi che vi spiegherò brevemente…….

....Quando una persona è accusata o sospettata di aver violato una delle regole per le quali “non merita il regno di Dio”, ossia opere della carne, come dice Paolo, l’anziano che ne viene a conoscenza informa il Sorvegliante che Presiede

....Una volta comprese le implicazioni, SE il caso richiede un comitato giudiziario, allora se ne forma subito uno, il quale si occuperà della cosa.

...Però, immediatamente dopo la fine della riunione, si compilano i moduli di DISASSOCIAZIONE, e senza dover attendere NESSUNA RISPOSTA dalla società, dopo 7 giorni sono liberi di annunciarlo in sala.

....NON C’E NESSUN BISOGNO DI PROPORRE NULLA ALLA BETEL.

dal Dizionario della lingua italiana De Mauro


par|ti|co|là|reagg., s.m.
I agg. FO
1 che non è proprio di un tutto, ma solo di una parte; specifico, limitato a un ambito determinato: un aspetto p. di un problema, una p. categoria di lavoratori
2a che ha delle caratteristiche determinate ed esclusive, speciale: trovarsi in una situazione p., questo è un caso p.
2b spiccato, accentuato: un p. rispetto per le convenzione, un p. senso del dovere
3 ben preciso, specifico: non ho nulla di p. da dichiarare, ho un motivo p. per fare ciò
4 che è fuori dal comune, inconsueto: comportarsi in modo p., avere delle teorie molto particolari


Ora secondo quanto riportato da Cerebrale la prassi da lui descritta nella procedura di espulsione/dissassociazione è consueta e quindi viene meno il carattere di “particolarità” del provvedimento di disassociazione, particolarità prevista dall’art. 9 dello Statuto per la costituzione di Comitati speciali ai quali delegare un compito proprio del Comitato Direttivo.

Quindi quanto pronunciato dal Tribunale Ordinario di Bari
Sezione IV Civile
non conferma che la prassi seguita dai comitati giudiziari dei TdG è conforme allo Statuto

Siria fdgtr
husband70
00sabato 29 luglio 2006 19:39
Re:

Scritto da: giainuso 29/07/2006 14.47
>>>Rispondendo anche a giainuso desidero ricordare che il discorso che si sta portando avanti è la pretesa irritualità della applicazione dello Statuto dei TdG nella prassi della Confessione.
Fatto che finora è smentito da un pronunciamento giudiziale.
Mi sembra che altre considerazioni sia OT. Sto cercando di rimanere nel tema.


Rispondendo ?
Ma quando mai mi hai risposto ?
cerchi di rimanere in tema solo quando gli argomenti sono congeniali alle tue posizioni che poi non sono neanche un molto chiare...



Il tema tocca essenzialmente legali e Costituzionali e gli argomenti che ho portati sono chiarissimi, e conducono alle conclusioni che ho postate e sulle quli si possono portare solo deboli argomentazioni.

Devo a questo punto constatare che di fronte alla soccombenza di parte di foristi che portavano tesi contraria, è in atto da parte di quest'ultimi un tentativo di deviare da questo tema IT per portare la discussione sul campo della applicazione di enunciati collegati con il credo religioso.

Questa, come ho detto e ripetuto, non è mia materia ma semmai di Barnabino o di Sandra ed Ebe, ma comunque sarebbero appropriati ad un thread dal tema diverso.


Il diritto al dissenso è a tuo dire inviolabile ma poi non sottolinei mai quanto l’esercizio di tale diritto sia osteggiato all’interno delle comunità dei tdg.
Come mai ?



Questo è già un argomento interno alla Confessione dei TdG e coinvolge il loro credo religioso. Non spetta a me rispondere.
In questo caso mi posso pronunciare in maniera qualificata solo sull'inviolabile diritto al dissenso da parte di chi non è TdG.

Inoltre non posso dare nemmeno una semplice opinione sul fatto di quanto sia osteggiato il dissenso all'interno della comunità
dei TdG dal momento che non ne faccio parte attiva.


alcuni pagine addietro ti chiedevi perché un tdg ad un certo punto sceglie di dissentire.

>>>Mi chiedo solo perchè alcuni che hanno prima accettato e aderito interamente ad credo dei TdG, dei quali l'adesione della scomunica fà parte, dopo averla volontariamente accettata successivamente la contestano aspramente. Ma mi fermo qui esserndo ulteriormente andato, al seguito di spirito libero, abbondantemente OT rispetto all'argomento riguardante l'osservanza dello Statuto dei TdG, che è tutt'altro discorso.

Ti rispondo io.sempre più ot ma non ti preoccupare,presto torneremo in tema…..

Io per esempio sono nato tra i tdg.
Mi sono battezzato all’età di 14 anni circa.



A mio parere questo potrebbe essere stato un tuo errore o un errore dei tuoi genitori. 14 anni potrebbero essere sufficienti per una decisione ponderata per alcuni e non ponderata per altri in misura della maturità individualmente raggiunta.

E' vero che alcuni possono diventare dissenzienti anche facendo la scelta di fede in età più adulta o con una maggiore maturità, ma a 14 anni il rischio di evoluzione di personalità è piuttosto alto, nè si può chiedere ad una comunità religiosa che si basa su principi generali di stabilire poi una casuistica
ad personam.


Che male ho fatto se non esprime un civile dissenso?



Scusami se quoto solo la fine della tua rispettabilissima esperienza. Io credo che tu dovresti parlare in primis con la tua famiglia ed esporre le cose come le hai esposte qui sul forum, chiedendo innanzitutto di essere compreso e non giudicato, e poi parlarne con i responsabili dei TdG. Credo che non puoi stare bene con te stesso vivendo la situazione che hai descritto qualunque possano essere le conseguenze.


Ci sono poi informazioni che un tdg può non conoscere al momento del battesimo e che possono minare la sua convinzione certa ed assoluta che questa organizzazione sia il canale usato da Dio per far conoscere all’uomo il suo proposito.



Anche chi si sposa in merito al coniuge può rendersi conto successivamente di aspetti che possono minare l'affetto reciproco e andare incontro a probremi, questo fa parte della vita con le sue incognite.


Una mutevolissimo escatologia (la fine del mondo profetizzata numerose volte);
Il divieto,oggi caduto,di vaccinarsi (con tanto di cartellino come quello sul sangue);
Ecc…;
Non voglio approfondire questo aspetto,non è questo il punto.



Infatti, sono questioni confessionali sulle quali non so che risponderti e che vanno al di la delle mie competenze nonchè dell'argomento. Se non ho aderito interamente ai TdG, pur simpatizzando una ragione ci sarà, non credi?


Questi sono alcuni esempi del perché ad un certo punto un tdg può sentire il bisogno di allontanarsi dell’organizzazione.



Comunque io vedo che la stragrande maggioranza dei TdG, molti dei quali frequentano la mia famiglia e con i quali ho rapporti amichevoli sono entusiasti di rimanere TdG. Anche su questo forum ci sono diversi esempi di TdG convinti e contenti. Se invece ad allontanarsi fosse la maggioranza anche le mie deduzioni sarebbero diverse, ma in effetti non è così.


>>>Chi si dimette da una associazione in effetti si dissocia, non vedo la differenza e non essendoci differenza non c'è illecito.

Qui invece hai preso una grossolana cantonata.
Siamo tornati IT.

Pensaci sopra e a lunedì.

Ciao a tutti
bruno



Non ho bisogno di pensarci fino a lunedì. Chi si dimette da socio di una associazione in effetti si sta dissociando dall'associazione stessa, il senso stesso dei termini e la morfologia dei sostantivi usati lo indicano espressamente.

Che specie di grossolana cantonata avrei preso?

Saluti.



husband70
00sabato 29 luglio 2006 19:52
Re:

Scritto da: irias 29/07/2006 18.35
Il pronunciamento del tribunale di Bari riportato dal Sig. husband 70 poggia le sue motivazioni su quanto riportato dall'art 9 dello Statuto

Orbene, l’art. 9 dello Statuto della confessione consente espressamente che il Comitato direttivo della Congregazione nomini Comitati speciali «per lo svolgimento di particolari compiti». Con riguardo poi al Comitato giudiziario, la reclamante invoca la prassi consuetudinaria, che vuole la fase istruttoria dei procedimenti disciplinari condotta da comitati che assumono la funzione di rappresentare gli organi statutariamente competenti(sottolineatura mia)

Da quanto riportato da Cerebrale post 84 “Chi pronuncia l'effettiva disassociazione”
Perciò, la prassi che vi spiegherò brevemente…….

....Quando una persona è accusata o sospettata di aver violato una delle regole per le quali “non merita il regno di Dio”, ossia opere della carne, come dice Paolo, l’anziano che ne viene a conoscenza informa il Sorvegliante che Presiede

....Una volta comprese le implicazioni, SE il caso richiede un comitato giudiziario, allora se ne forma subito uno, il quale si occuperà della cosa.

...Però, immediatamente dopo la fine della riunione, si compilano i moduli di DISASSOCIAZIONE, e senza dover attendere NESSUNA RISPOSTA dalla società, dopo 7 giorni sono liberi di annunciarlo in sala.

....NON C’E NESSUN BISOGNO DI PROPORRE NULLA ALLA BETEL.

dal Dizionario della lingua italiana De Mauro


par|ti|co|là|reagg., s.m.
I agg. FO
1 che non è proprio di un tutto, ma solo di una parte; specifico, limitato a un ambito determinato: un aspetto p. di un problema, una p. categoria di lavoratori
2a che ha delle caratteristiche determinate ed esclusive, speciale: trovarsi in una situazione p., questo è un caso p.
2b spiccato, accentuato: un p. rispetto per le convenzione, un p. senso del dovere
3 ben preciso, specifico: non ho nulla di p. da dichiarare, ho un motivo p. per fare ciò
4 che è fuori dal comune, inconsueto: comportarsi in modo p., avere delle teorie molto particolari


Ora secondo quanto riportato da Cerebrale la prassi da lui descritta nella procedura di espulsione/dissassociazione è consueta e quindi viene meno il carattere di “particolarità” del provvedimento di disassociazione, particolarità prevista dall’art. 9 dello Statuto per la costituzione di Comitati speciali ai quali delegare un compito proprio del Comitato Direttivo.

Quindi quanto pronunciato dal Tribunale Ordinario di Bari
Sezione IV Civile
non conferma che la prassi seguita dai comitati giudiziari dei TdG è conforme allo Statuto

Siria fdgtr



Vorrei spiegare a Siria, senza rischiare un invito a ricoverarmi in un manicomio o a farmi degli esami di laboratorio che riguardino la mia salute mentale, che dallo Statuto si evince che lo scopo statuario di fondamento della CCTdG è quella di promuovere attività morali connesse con la diffusione del messaggio biblico e non certo quello di eseguire espulsioni.

Pertanto l'attività giudiziaria si può ben definire un particolare compito. Il giudice ha correttamente recepito tale potere di delega per cui le decisioni dei comitati speciali anche di natura giudiziaria sono vincolanti ai fini della ratifica e si possono considerare definitivi.

Sarebbe stato d'altra parte un controsenso se il giudice avesse disconosciuto tale potere di delega, d'altra parte assolutamente legittimo, e nel contempo dato giudizio favorevole alla CCTdG.

Saluti.

[Modificato da husband70 29/07/2006 19.54]

irias
00sabato 29 luglio 2006 21:11
Non discuto sulla legittimità della delega ai sensi dell'art. 9
quello che mi chiedo è questo:
se l'autorità di espellere/dissociare viene sempre delegata (testimonianza con tanto di documentazione vd post. di Cerebrale) quale è il senso dell'art. 5 in questo punto:
La decadenza e l’espulsione dei soci effettivi sono deliberate dall’Assemblea su proposta del Comitato Direttivo. La decadenza e l’espulsione dei soci aderenti sono deliberate dall’Assemblea su proposta del corpo degli anziani delle Congregazioni locali, ratificata dal Comitato Direttivo.

Si dia maggiore coerenza allo Statuto

Siria


irias
00sabato 29 luglio 2006 22:02
(sostituisce il post precedente)
Non discuto sulla legittimità della delega ai sensi dell'art. 9
quello che mi chiedo è questo:
se l'autorità di espellere/dissociare viene sempre delegata (testimonianza con tanto di documentazione vd post. di Cerebrale) quale è il senso dell'art. 5 in questo punto:
....La decadenza e l’espulsione dei soci aderenti sono deliberate dall’Assemblea su proposta del corpo degli anziani delle Congregazioni locali, ratificata dal Comitato Direttivo.

Si dia maggiore coerenza allo Statuto

Siria
il.gabbiano
00sabato 29 luglio 2006 22:20
Re:

Scritto da: irias 29/07/2006 21.11
Non discuto sulla legittimità della delega ai sensi dell'art. 9
quello che mi chiedo è questo:
se l'autorità di espellere/dissociare viene sempre delegata (testimonianza con tanto di documentazione vd post. di Cerebrale) quale è il senso dell'art. 5 in questo punto:
La decadenza e l’espulsione dei soci effettivi sono deliberate dall’Assemblea su proposta del Comitato Direttivo. La decadenza e l’espulsione dei soci aderenti sono deliberate dall’Assemblea su proposta del corpo degli anziani delle Congregazioni locali, ratificata dal Comitato Direttivo.

Si dia maggiore coerenza allo Statuto

Siria






Evidentemente con "proposta" si intende istruttoria ed emissione di un giudizio preventivo. Però Cerebrale è testimone diretto del fatto che la disassociazione venisse, almeno con lui, anche deliberata dal "comitato speciale", per l'occasione "speciale" in quanto "giudiziario", tant'è che, senza attendere l'ok dell'assemblea, procedevano dopo sette giorni a comunicare la disassociazione alla comunità.
Chiedo a Cerebrale:
Accadeva che dopo i sette giorni riceveste, seppur tardivamente, l'atto di delibera che convalidava o negava il vs giudizio?
Se così avveniva, stante alla formulazione delle pubblicazioni che hai citate, eravate voi ad abusare del vs potere ed a trasaformarvi in veri e propri giudici con l'emissione di tanto di sentenza, ancor prima della delibera? Da dove si può reperire la corretta procedura?
O per contro, da dove si evince che voi, senza attendere la delibera dell'assemblea, eravate autorizzati a sostituirvi all'assemblea stessa ed a procedere nei confronti del tragressore? Era accordato al credente il diritto di difesa?
Perchè se le cose stanno come dici tu e si presentassero in tribunale testimoni volontari dei fatti che tu presenti, allora salta l'accoglimento del "reclamo".
Per essere stato accolto, il reclamo doveva possedere tutti i requisiti di regolarità debitamente provati.
Evidentemente nessun testimone si è presentato per sostenere la tua tesi. Perchè?

E' importante tutto questo ai fini delle responsabilità.
Se le cose sono sempre andate secondo la versione di Cerebrale i comitati "speciali", o "giudiziari" sono direttamente responsabili dei giudizi emessi, per cui sono chiamati a rispondere in prima persona, ed in prima persona a comparire in tribunale dinanzi alla corte.
Se invece sono stati semplici rappresentanti che hanno fornito informazioni all'assemblea dei soci, la responsabilità è trasferita all'assemblea stessa.
Insomma, mi pare una matassa il cui bandolo sarà un tantino difficile da trovare.

Tanti saluti

IL Gabbiano




husband70
00sabato 29 luglio 2006 22:25
Re:

Scritto da: irias 29/07/2006 22.02
(sostituisce il post precedente)
Non discuto sulla legittimità della delega ai sensi dell'art. 9
quello che mi chiedo è questo:
se l'autorità di espellere/dissociare viene sempre delegata (testimonianza con tanto di documentazione vd post. di Cerebrale) quale è il senso dell'art. 5 in questo punto:
....La decadenza e l’espulsione dei soci aderenti sono deliberate dall’Assemblea su proposta del corpo degli anziani delle Congregazioni locali, ratificata dal Comitato Direttivo.

Si dia maggiore coerenza allo Statuto

Siria



Come ho già precisato in precedenza qualsiasi potere di delega
conferito in qualunque Ente ad un organo periferico rende le decisioni dell'organo delegato vincolanti ai fini delle delibere e delle ratifiche da parte del delegante.

Diversamente il potere di delega sarebbe fittizio e privo di valore. Cosa che in effetti non accade ai sensi di legge.

Pertanto lo Statuto è assolutamente coerente con le disposizioni legislative in materia di delega e rappresentanza
e il giudice, con espresso riferimento all'Art. 9 dello Statuto, ne ha preso atto.

Saluti.
husband70
00sabato 29 luglio 2006 23:13
Rispondo a il.gabbiano in merito all'interessante quesito in riferimento alle rispettive resonsabilità del delegante e del delegato. Mi scuso per la tecnicità della materia ma non c'è altro modo di rispondere ad un quesito di fine giurisprudenza. Comincio col dire che il delegante può assumersi in ogni caso le responsabilità del delegato per qualunque controversia derivante dall'attività del delegato.

Questo ovviamente non succede quando subentrano responsabilità di carattere penale o patrimoniale nei casi in cui il delegato, con il suo operare, ha leso gli interessi del delegante, per cui comunque stiamo parlando di un caso diverso da quello di cui ci stiamo occupando.

Gli indirizzi della attuale giurisprudenza non sono univoci.

Secondo un primo indirizzo, pur in presenza di una delega, residuerebbero in capo al garante originario obblighi non delegabili di controllo e vigilanza sull’operato dei delegati, di cui quindi risponderebbe per "colpa in vigilanza".

Questo indirizzo però è oramai quasi del tutto abbandonato in quanto eccessivamente oneroso per il delegante. In effetti oramai tale indirizzo si limita alle scelte di vertice e di politica societaria.

Un secondo recente orientamento giurisprudenziale è invece ostile alla tesi della "colpa in vigilanza". Questo vale specificatamente per quelle società che hanno, come la CCTdG, ramificazioni su tutto il territorio nazionale.

Questo orientamento sostiene infatti che l’esercizio di un controllo da parte del delegante sulle attività delegate vanificherebbe la funzione stessa della delega, che è 'precipuamente quella di trasferire in capo ad altri le funzione decisionale su determinati aspetti dell’attività dell'associazione o della azienda, così rendendo effettivo il potere decisionale.

In determinati casi e in funzione delle clausole contenute nello Statuto o nell’atto medesimo di delega, è sufficiente che i delegato riferisca al delegante le decisioni assunte per rendere non solo vincolanti le decisioni stesse, ma in caso di mancata revoca della delega e di ricusazione, di far sì che vengano assunte dal delegante anche le responsabilità civili o penali derivanti dalle decisioni prese dall'organo delegato.

Mi scuso ma ho fatto il possibile per rendere la questione più chiara possibile.

saluti.

[Modificato da husband70 29/07/2006 23.17]

Cerebrale
00domenica 30 luglio 2006 00:00
Conferme per Il Gabiano
Caro “il Gabiano”,
Cerco di chiarire, dove posso, la situazione.

Allora, per chi non è mai stato anziano, vorrei precisare che non esisteva per noi nessun “atto di delibera” e le cose simili di cui si parla nello Statuto. Queste cose contemplate dagli Statuti non erano e non sono per la maggior parte degli anziani nozioni conosciute!

L’unica procedura, la si ritrova in maniera chiara ed esplicita nella circolare quotata da Gabry, che per praticità riproduco qui di seguito:
.................
DATA XXXXXXX

AL CORPO DEGLI ANZIANI

Cari fratelli,
Abbiamo ricevuto diverse domande su come tenere la corrispondenza relativa a casi giudiziari e dissociazioni. Siamo lieti di fornirvi alcune informazioni che potranno servirvi di norma.
Tenete presente che vi sono già state provvedute certe informazioni che precisano sia le esigenze scritturali che alcune esigenze legali. Alcuni che sono stati disciplinati in seguito perdono la spiritualità e cercano di reagire e vendicarsi. Tutti i comitati giudiziari dovrebbero prestare la massima attenzione e seguire le istruzioni non solo per assicurarsi che la cosa sia trattata in modo scritturale, ma anche per trattarla in modo da non esporci inutilmente a problemi legali. Il comitato giudiziario non dovrebbe mai svolgere le indagini frettolosamente e senza rivedere le norme procedurali, senza previa riflessione, accurata preparazione e preghiera. Inoltre è bene consultare anziani competenti circa i princìpi e la procedura.
Dopo che un comitato giudiziario debitamente nominato si è incontrato con la persona e ha deciso se disassociarla o mostrare misericordia perché ha dato prova di pentimento, oppure ha archiviato il caso per mancanza di prove, viene preparato un rapporto dell’azione giudiziaria, firmato dal comitato giudiziario.
In caso di disassociazione, questo rapporto include la compilazione precisa, completa e molto accurata del modulo “Notifica di disassociazione o dissociazione” (S-77-I) e delle cartoline “Registrazione di disassociazione o dissociazione” (S-79a-I e S-79b-I). Le cartoline S-79a-I e S-79b-I vengono inviate all’Ufficio insieme all’originale del modulo S-77-I. Quando l’Ufficio vi avrà rispedito la cartolina S-79b, questa insieme al duplicato del modulo S-77-I e all’eventuale corrispondenza relativa al caso, viene conservata in una busta chiusa. Sulla busta ci dev’essere il nome del disassociato e i nomi di coloro che formavano il comitato giudiziario.
Quando un comitato giudiziario non disassocia l’accusato per le ragioni indicate al paragrafo 3, è ugualmente necessario che il comitato prepari un rapporto scritto sul caso. Questo rapporto dev’essere conservato in una busta chiusa con su scritto la data, il nome dell’accusato e i nomi di coloro che formavano il comitato giudiziario.
Se e quando un disassociato fa domanda per essere riassociato, la busta può essere aperta dal comitato che considererà la domanda di riassociazione. Di solito è preferibile che questo comitato sia formato dai fratelli che trattarono in origine il caso, se sono disponibili e ancora pienamente qualificati. Nel caso si decida di riassociare la persona, la data della riassociazione dovrà essere indicata sulla cartolina S-79b-I che dovrà essere firmata dal segretario e inviata prontamente all’Ufficio. Tutta la documentazione dovrà di nuovo essere messa in una busta chiusa con su il nome della persona riassociata e anche i nomi dei fratelli che formavano il comitato di riassociazione. La data della riassociazione dovrà essere indicata all’esterno della busta.
Tutta la corrispondenza relativa a questioni giudiziarie è confidenziale e il segretario dovrà conservarla nell’archivio della congregazione. Il segretario non è autorizzato ad aprire queste buste solo perché ha l’incarico di tenerle al sicuro. Anzi, se in futuro sarà necessario aprire queste buste, questo lo dovranno fare gli anziani che tratteranno il caso.

..................

Perciò, come hai potuto notare, non siam stati “noi”, ossia gli anziani insieme ai quali ho partecipato molto spesso come presidente del comitato giudiziario o al comitato di appello, ad avere “abusato” della nostra autorità, ma semplicemente abbiamo seguito la prassi!Sti benedetti moduli (S-79a-I e S-79b-I) di cui parla la circolare, sono tutto fuorché una "proposta" o una "domanda". Sono chiaramente delle comunicazioni di DECISIONI GIA PRESE E COMUNICATE ALL'INTERESSATO.

Per quanto riguarda la tua seconda domanda, ossia il “presentarsi in tribunale”, ciò non avviene praticamente MAI. Nel 99.999% dei casi, i “colpevoli” accettano la situazione e basta.
L’unico “reclamo” al quale avevano diritto, era fare richiesta di un comitato d’appello. Lo si fa al comitato giudiziario che ti ha giudicato, il quale si mette in contatto con il sorvegliante di circoscritzione che, dopo consultarsi con la Betel, decidono chi farà parte del detto comitato di appello.
Dimentica dunque, tutto quanto dice lo Statuto, in quanto, per il proclamatore che viene disassociato, come pure per il corpo degli anziani che tratta il caso, lo Statuto semplicemente NON ESISTE, e perciò nulla di quanto in esso descritto. Quando poi, in sordina, quelli della Betel si divertono a fare adunanze nelle quali in 45 minuti convalidono, ratificano, o procedono o quello che tu vuoi, con la disassociazione è solo roba per divertire la galleria, quella “legale”. Tutto il resto E GIA AVVENUTO ED E EFFETTIVO ORMAI DA GIORNI SE NON SETTIMANE E MESI.

Per quanto riguarda la tua altra curiosità, ossia “al diritto di difesa” del “credente”, beh, la sua sola difesa poteva farla ESSO STESSO, non essendo permesso a NESSUNO, eccetto l’accusato, di presentarsi davanti al corpo degli anziani. Semmai l’accusato avesse dei “testimoni” che sostenessero la sua versione dei fatti, questi sono ascoltati dal comitato giudiziario, ma spesso e volentieri in assenza del colpevole! Lo stesso si può dire dei testimoni “a carico”, che vengono ascoltati, spesso e volentieri, in assenza dell’accusato, che deve accettare ciò che dicono i “giudici” che fungono anche da PM, senza neppure SENTIRE con le loro orecchie, ciò che viene detto da detti testimoni a carico.

Spero di avere aggiunto dettagli che mostrano la maniera di agire dei comitati giudiziari, e soprattutto il potere decisionale che essi hanno in assoluto, e che possono essere “smentiti”, non dalla Betel che agisce in qualità di autorità finale in tutti i casi, ma solo dal comitato di appello, e solo nei casi per i quali l’accusato si sia avvalso della facoltà di richiedere e giustificare la richesta di un comitato di appello. Sappiate che in generale i comitati di appello sono accordati solo a coloro che hanno potuto dimostrare, scrivendolo su una lettera, IN CHE COSA IL COMITATO GIUDIZIARIO ABBIA FATTO UN ERRORE. In generale, gli errori di giudizio non sono contati valide ragione per un appello, ma solo gli error procedurali, esempio c’era un sol testimone, o il peccato non è uno dei peccati per i quali c’è il provvedimento della disassociazione, e cose simili.
Dunque, quando tutti i fatti mostrano che uno si è reso colpevole di aver trasgredito un principio o una legge per la quale è prevista la pena della disassociazione, rimane solo la questione della base per mostrare misericordia. In generale, il colpevole non può appellarsi dicendo che “non gli è stata mostrata misericordia”, in quanto la cosa è basata sulla valutazione personale dei componenti il comitato giudiziario primario.
In generale, nemmeno uno su 10 dei casi di disassociazione finisce con un comitato di appello. Questo è una cosa veramente RARISSIMA.

Per il resto .... rimane il punto principale, quello che viene praticato, in base alle disposizioni della società, come ben esposto nella circolare che Gabry ha cortesemente trascritto, NON CORRISPONDE A QUANTO PREVISTO DAGLI STATUTI. Amen!
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