Re: Re:
Scritto da: il.gabbiano 25/07/2006 23.57
Concordo con l'amico Gengi, e già da molto tempo si va affermando dappertutto ciò che lui sostiene.
Il potere religioso è oppressivo ovunque. I paragoni sul modo di comminare le penalità fra i diversi movimenti religiosi non aiuta. I provvedimenti disciplinari sono duri ovunque sono elargiti.E' vero che non bisogna perdere di vista la necessità del riconoscimento dei fondamentali diritti umani ed il rispetto della dignità dei credenti, ma è anche vero che questo problema è più diffuso di quanto si pensi.
Un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi del riconoscimento dei fondamentali diritti umani potrebbe, per appunto, essere l'eccesso di privilegi di cui potrebbe godere la CC.
Grazie al cielo, credevo di parlare una lingua incomprensibile, ti ringrazio caro il gabbiano, mi hai rincuorato.
La discriminazione che viene perpetrata e perpetuata in casa cattolica non è meno deleteria ed offensiva di quella che viene perpetrata e perpetuata in altre chiese, forti, per appunto, di questa discrepanza a favore della CC.
Perfetto, è proprio quello che accade. Ma a quanto pare in questa sede mi sembra che siamo in pochi, se non addirittura gli unici a renderci conto di questo fatto inoppugnabile.
Passerò, se qualcuno non è convinto (è sufficiente che me ne facciate cenno), a narrare delle sofferenze di credenti cattolici (a centinaia di migliaia) per mano di madre chiesa, sofferenze da loro stessi pubblicate.
Per quel che riguarda il pensiero di Gengi, lascio che sia un enorme movimento cattolico (oltre 2.500.000 aderenti sottoscrittori) "Noi siamo Chiesa" ad esprimersi:
"Noi Siamo Chiesa" da sempre ritiene che in Italia
l'attuale sistema concordatario concede una condizione di particolare favore alla Chiesa cattolica; esso è in contraddizione con il messaggio evangelico che pretende povertà e rinuncia a ruoli e poteri per potere più credibilmente testimoniare la Parola. In particolare il sistema dell'ottopermille finanzia con risorse pubbliche gran parte delle strutture ecclesiastiche ( dal culto al sostentamento del clero). Ciò è in contraddizione con il "gratis accepistis, gratis date" (Matteo 10,
che pretende l'assoluta gratuità nell'annuncio dell'Evangelo...
Che fare?
Ti chiedi che fare? Molto semplice e difficile nello stesso tempo: riformare il Concordato in maniera radicale e tagliare a zero tutti i priivilegi illegittimamente concessi alla Chiesa Cattolica.
Il sistema si sta sempre più consolidando, altre confessioni (Testimoni di Geova, buddisti) sono in attesa di accedere al sistema. Intanto tutte le chiese firmatarie di intese hanno imitato la chiesa cattolica nell'organizzare la pubblicità al proprio impiego dei fondi e nell'invitare a firmare a proprio favore.
Sulla base di queste riflessioni ogni simpatizzante di "Noi Siamo Chiesa" deciderà in coscienza che opzione fare nella dichiarazione dei redditi (una opzione che comunque il sistema obbliga a fare) ma tutti sono concordi nel ritenere che non bisogna desistere dal proporre una riflessione di fondo, alla luce dell'Evangelo, sul senso stesso dell'autorganizzazione della comunità dei credenti anche nei suoi aspetti materiali."
Condivisibile in toto. Anzi: da applauso.
"Come credenti nel Cristo Crocefisso e Risorto riteniamo che la Chiesa cattolica e tutte le altre Chiese, con i loro Pastori, debbano astenersi dall’esigere tutele o riconoscimenti o garanzie diversi da quelli a tutti concessi dai diritti diffusi di libertà garantiti dagli ordinamenti democratici ovunque consolidatisi in Europa."
Giusto, ma purtroppo non è certamente questo il pensiero della Santa Sede.
"
A 15 ANNI DAL CONCORDATO DEL 1984
Una riflessione necessaria.............
il leader popolare F.L. Ferrari, in una lettera del '31, invitava i parroci italiani a rivendicare "diritti in un paese di liberi e non previlegi in uno Stato di schiavi". I Patti Lateranensi contribuirono a dare via libera al fascismo, con le conseguenti conquiste coloniali, leggi razziali, alleanza col nazismo ed entrata in guerra."
(il grassetto e caratteri più grandi sono miei)
Non ho quotato tutto, ma vedo che viaggiamo sulla stessa lunghezza d'onda.
Come vedi, Gengi, non sei solo tu a pensarla così.
Vedo, ma non vorrei che siamo ancora in pochi viste alcune reazioni e la ristrettezza di alcune vedute.
Ora si torni pure sul rispetto dei credenti e delle loro libertà, così come sono tutelate, o dovrebbero essere tutelate, dalla vigente costituzione.
Tanti saluti
Il Gabbiano
E a questo punto converrai con me che alla base il problema è di natura politica.
Ricambio cordialmente i saluti.
P.S. Dire che certe limitazioni non sono imposte dall'alto ma partono all'interno stesso dei membri di un movimento religioso come quello dei TG, come ha sostenuto un forista in un precedente intervento, lo trovo altamente controproducente.
E' invece all'interno di un movimento, come nei casi citati da il gabbiano, che deve partire il processo di democratizzazione, diversamente il movimento stesso può gridare a coercizzazioni e intromissioni esterne.
Non che io sia d'accordo con questo grido, solo che sostenere la tesi di cui sopra non lo ritengo utile al conseguimento di tale legittima esigenza di democratizzazione.
[Modificato da -gengiskhan- 26/07/2006 1.51]