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Trinita'

Ultimo Aggiornamento: 02/01/2011 21:39
10/10/2006 11:05
 
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Caro Eupeptico,


Dobbiamo partire da dati oggettivi su quali tutti siamo d’accordo: ciò che dicono gli agiografi lo dicono con l’intento di trasmettere dei pensieri ai loro contemporanei, i quali comprendono ciò che odono senza la percezione di alcun anacronistico “disordine semantico”.



Quoto e sottoscrivo questa dichiarazione di intenti. Quello che scrissero gli apostoli, almeno nel tempo in cui scrissero, dobbiamno pensare che non dovette dare addito a confusioni o ambiguità, se non altro perchè gli autori non diedero spiegazioni dei termini usati. Questo mi fa pensare che li usassero nella loro accezione più ovvia.

Visto che fino al I secolo l'orizzonte dei cristiani era rigorosamente monoteista ("YHWH è Dio uno") mi domando dove nel NT, a completamento o in opposizione a questa visione, si attesti con sicurezza e senza ambiguità il dogma della trinità.

Ai trinitari la parola.

Shalom

PS. Chi ha paura di Eupeptico?
10/10/2006 11:39
 
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Dire che un concetto non c'è perché ex ipothesi non specificato è un modo modo di ragionare già falso in partenza, perché si basa su quell'anacronismo da XVI secolo chiamato Sola Scriptura. Il Vangelo non è altro che il surrogato della catechesi orale apostolica, la quale si trova nella linea episcopale della Chiesa ortodossa; se vogliamo trarre dottrine da quel corpus tardo chiamato NT le troveremo non in forma sistematica ma dette en passant per il semplice fatto che c'era già una predicazione orale a monte e dunque si danno per scontate molte cose. Inoltre è una pia ingenuità credere che quelle lettere fossero comprensibili in modo limpido ai contemporanei, Pietro stesso dice che le lettere di Paolo erano difficili e creavano equivoci (da qui la necessità della Traditio per sciogliere i dubbi e di non fare di testa propria come invece fa ogni buon eretico che crede d'aver capito qualcosa). Da ultimo c'è anche la difformità del pubblico. Se guardiamo a chi si rivolge la gran parte degli scritti del NT, sia tra i Vangeli sia tra le lettere, troviamo che è in fran parte un pubblico non ebraico ma pagano (Ai Corinzi, ai Romani, ecc.) Se avessero voluto fare specificazioni sarebbe stato per dire che si allontanavano dall'accezione che quei termini avevano per l'auditorio greco, e non per specificare che si allontanavano dall'accezione ebraica, che per altro neppure gli Ebrei avevano più dai tempi dei deutero-Isaia, perché non erano giudei quelli che avevano davanti e da cui dovevano farsi capire. Qualunque discussione che parta dal presupposto Sola Scriptura, come se il NT forsse esistito nei primi due secoli, a mio avviso può andare bene per una bega tra TdG e fondamentalisti protestanti come G. Butindaro, ma da me personalmente non avrete nulla perché il presupposto è astorico.

Ad maiora
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
10/10/2006 12:35
 
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Re:

Scritto da: Polymetis 10/10/2006 11.39
Dire che un concetto non c'è perché ex ipothesi non specificato è un modo modo di ragionare già falso in partenza, perché si basa su quell'anacronismo da XVI secolo chiamato Sola Scriptura. Il Vangelo non è altro che il surrogato della catechesi orale apostolica, la quale si trova nella linea episcopale della Chiesa ortodossa; se vogliamo trarre dottrine da quel corpus tardo chiamato NT le troveremo non in forma sistematica ma dette en passant per il semplice fatto che c'era già una predicazione orale a monte e dunque si danno per scontate molte cose. Inoltre è una pia ingenuità credere che quelle lettere fossero comprensibili in modo limpido ai contemporanei, Pietro stesso dice che le lettere di Paolo erano difficili e creavano equivoci (da qui la necessità della Traditio per sciogliere i dubbi e di non fare di testa propria come invece fa ogni buon eretico che crede d'aver capito qualcosa). Da ultimo c'è anche la difformità del pubblico. Se guardiamo a chi si rivolge la gran parte degli scritti del NT, sia tra i Vangeli sia tra le lettere, troviamo che è in fran parte un pubblico non ebraico ma pagano (Ai Corinzi, ai Romani, ecc.) Se avessero voluto fare specificazioni sarebbe stato per dire che si allontanavano dall'accezione che quei termini avevano per l'auditorio greco, e non per specificare che si allontanavano dall'accezione ebraica, che per altro neppure gli Ebrei avevano più dai tempi dei deutero-Isaia, perché non erano giudei quelli che avevano davanti e da cui dovevano farsi capire. Qualunque discussione che parta dal presupposto Sola Scriptura, come se il NT forsse esistito nei primi due secoli, a mio avviso può andare bene per una bega tra TdG e fondamentalisti protestanti come G. Butindaro, ma da me personalmente non avrete nulla perché il presupposto è astorico.

Ad maiora



Ma ciò non toglie che degli scrittori di estrazione semitica avessero realmente delle difficoltà a calarsi interamente nella logica e nel lessico ellenista.

Inoltre non si spiega, come ho esposto nel 3D sul dilemma tra Cristo creatore o creatura, come mai tra i coevi grecofoni
ci fossero tante polemiche tra antitrinitari e trinitari e all'interno degli stessi trinitari.

Non erano inoltre anche loro a conoscenza della catachesi orale apostolica a loro coeva?

Esisteva già a quel tempo una Traditio ortodossa in contrapposizione all'eresia?

Non potrebbe per esempio essere eretica la tesi atanasiana e non eretica quella ariana?

Cosa è eretico e cosa realmente è non eretico?

Come potete convertire al cristianesimo un agnostico o ateo che dir si voglia e convincerlo con tali acrobazie anzichè con ragionamenti semplici e alla mia portata?

Come pretendete che debba fidarmi di voi sulla parola anche a valle dei miei ragionamenti che vi ho sopra esposto?

Grazie

[SM=x511460]

[Modificato da -gengiskhan- 10/10/2006 12.38]

L'amore può condurre alla morte, ma la morte non può condurre all'amore.-
Autore: IO
10/10/2006 13:58
 
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Re:

Scritto da: mioooo 10/10/2006 13.39
PREMESSA , non dobbiamo temere nulla caro Barnabino , perchè grazie a Dio siamo tutti fedeli ... e abbiamo persone anche preparate
La parte seria la lascio ai nostri esperti
Ora , mi prendo a cuore questa Discussione perchè voglio fare la parte del fedele terra terra , che magari lo sono anche ..

Allora Chiedo subito , la domanda che fa Eupeptico è se vuole capire la trinità inserendo i versetti che ne parlano o la teoria o teologia che dir si voglia sulla Trinità
Esempio , sappiamo già che la Parola non esiste percui , il Fedela Cattolico DEVE sapere che nasce attraverso lo studio e l'approfondimento
Attendo [SM=x511472]



Quoto e concordo sullo spirito di questo intervento.

Penso che il fedele cattolico, ma anche l'infedele laico, deve sapere che nasce attraverso lo studio e l'approfondimento.

Ma lo deve sapere facendo uso di concetti e ragionamenti terra terra, rispondendo ad obiezioni anche fin troppo banali come le mie, e non depistando ed eludendole con mancate risposte.

[SM=g27993]
L'amore può condurre alla morte, ma la morte non può condurre all'amore.-
Autore: IO
10/10/2006 14:04
 
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quell'anacronismo da XVI secolo chiamato Sola Scriptura.



“anacronistico”, in base a cosa?


Il Vangelo non è altro che il surrogato della catechesi orale apostolica, la quale si trova nella linea episcopale della Chiesa ortodossa



Se il Vangelo non è altro che il surrogato della “catechesi orale apostolica” la quale si trova nella linea episcopale della Chiesa ortodossa gradirei sapere cosa o chi definisce l’ortodossia della Chiesa stessa.


se vogliamo trarre dottrine da quel corpus tardo chiamato NT le troveremo non in forma sistematica ma dette en passant per il semplice fatto che c'era già una predicazione orale a monte e dunque si danno per scontate molte cose.



Traduco per le menti ingenue come le mie (in due post mi sono già preso del prevenuto e ora anche dell’ingenuo):
- nel NT non esiste alcuna formulazione della dottrina Trinitaria ne è possibile localizzarvi alcun chiaro insegnamento che possa ricondurvi senza tenere in considerazione la tradizione orale, che per i Cattolici (correggetemi se sbaglio) ha lo stesso identico valore di quella scritta.

E’ così … o no?


Inoltre è una pia ingenuità credere che quelle lettere fossero comprensibili in modo limpido ai contemporanei, Pietro stesso dice che le lettere di Paolo erano difficili e creavano equivoci (da qui la necessità della Traditio per sciogliere i dubbi e di non fare di testa propria come invece fa ogni buon eretico che crede d'aver capito qualcosa).



“difficili” non significa “impossibili” da comprendere. Che poi vi fossero persone che non avevano il giusto intendimento, non lo mette in discussione nessuno. San Paolo stesso disse di “non andare oltre ciò che è scritto”. Non voglio però che il tema del thread si muti in “Tradizione orale” o “scritta”.
La domanda è se (per quel che ci è dato di sapere) dalla lettura del NT, i lettori contemporanei degli agiografi (me ne basta uno), potessero comprendere la dottrina della Trinità.

E la risposta di Polymetis, sempre puntuale e preciso (basta notare come abbia prestato attenzione a non superare le 20 righe) mi pare essere negativa. Mi pare di comprendere che senza l’ausilio della tradizione orale, ciò non fosse possibile.

Ho compreso in modo corretto?


Qualunque discussione che parta dal presupposto Sola Scriptura, come se il NT forsse esistito nei primi due secoli, a mio avviso può andare bene per una bega tra TdG e fondamentalisti protestanti come G. Butindaro, ma da me personalmente non avrete nulla perché il presupposto è astorico.



Traduco per le menti “astoriche” e “fondamentaliste” come le mie: la “Sola Scriptura” non contiene questo insegnamento. Ho compreso in modo corretto?


Allora Chiedo subito , la domanda che fa Eupeptico è se vuole capire la trinità inserendo i versetti che ne parlano o la teoria o teologia che dir si voglia sulla Trinità
Esempio , sappiamo già che la Parola non esiste percui , il Fedela Cattolico DEVE sapere che nasce attraverso lo studio e l'approfondimento



Non mi interessano le parole, ma i concetti. La mia domanda pensavo fosse chiara, me ne scuso se così non è. La riformulo:
E’ possibile per un lettore privo di preconcetti religiosi/dottrinali, giungere alla consapevolezza di un Dio trino attraverso la “Sola Scriptura”?

Grazie.
10/10/2006 15:05
 
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Re:

Scritto da: M.Tamburino 10/10/2006 14.38
E’ possibile per un lettore privo di preconcetti religiosi/dottrinali, giungere alla consapevolezza di un Dio trino attraverso la “Sola Scriptura”?



Io direi di sì, guarda tutte quelle popolazioni africane e dell'America Latina che sono state "catechizzate" a forza di "Sola Scriptura" con una buona dose di minacce e metodi vari tryry di convinzione da parte dei vari missionari che hanno "convertito" questi popoli. Tutti trinitari sono diventati. Chissà perchè. Forse che siano tutti dei geni?

Felix
10/10/2006 17:01
 
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Re:

Scritto da: M.Tamburino 10/10/2006 14.38

E’ possibile per un lettore privo di preconcetti religiosi/dottrinali, giungere alla consapevolezza di un Dio trino attraverso la “Sola Scriptura”?

Direi di no.



Tutti i protestanti (i quali hanno coniato il motto di "sola scriptura" accettando cioè solo questa per le loro dottrine) hanno accettato la dottrina trinitaria, quindi mi sembra logico che anche dalla sola scrittura si possa raggiungere la conclusione trinitaria.
Saluti Mario

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
10/10/2006 19:22
 
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Re: Re:

Scritto da: (Mario70) 10/10/2006 17.01


Tutti i protestanti (i quali hanno coniato il motto di "sola scriptura" accettando cioè solo questa per le loro dottrine) hanno accettato la dottrina trinitaria, quindi mi sembra logico che anche dalla sola scrittura si possa raggiungere la conclusione trinitaria.
Saluti Mario



Questo non avvenne perchè si attennero al motto di "sola scriptura, e perchè sia logico che anche dalla sola scrittura si possa raggiungere la conclusione trinitaria.

Questo semmai è dovuto al fatto che fin dai tempi della Riforma protestante a tutt'oggi la loro formazione teologica è di stampo inossidabilmente trinitario.

Mi sembra fin troppo ovvio.

Saluti.
10/10/2006 22:15
 
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Re:
Per Gangis


" Ma ciò non toglie che degli scrittori di estrazione semitica avessero realmente delle difficoltà a calarsi interamente nella logica e nel lessico ellenista."



Questo non è detto perché gli studi più recenti hanno dimostrato che il Palestina erano tutti bilingui. Persino tra gli ultranazionalisti ebrei di Masada giravano poesie greche, e questo lo sappiamo grazie all'archeologia. Inoltre mentre i greci non si sono mai sognati di imparare lingue straniere(neppure il latino), perché gli stranieri sono barbari, al contrario tutto il anto essa non è altro che la catechesi orale degli apostoli trasmessa di episkopos in episkopos, se non la si accetta è ovvio che possano nascere delle eresie anche tra dei madrelingua, esattamente come oggi gli italianisti litigano su cosa avesse voluto dire Leopardi col verso x. Mi pare però ovvio che occorre rifarsi come criterio al parere più diffuso e antico per conoscere quale sia questa tradizione orale. La WTS è riuscita nel capolavoro di convincere i suoi adepti, tramite un misto di citazioni taroccate e antiquate, che Costantino e Nicea hanno inventato la divinità di Cristo. In realtà se si esamina la patristica si può scoprire come l'arianesimo sia un problema sorto in seguito e Nicea non sia altro che la reazione dell'ortodossia contro quest'idea nuova, i Concili infatti non si convocano per inventare cose nuove ma per ribadire quanto da sempre creduto nel momento che qualcuno le minaccia. Se vogliamo vedere la divinità di Cristo possiamo vederla sin da subito in persone come Ireneo, Giustino, Ignazio, Melitone, ecc., solo per stare nei primi due secoli. L'arianesimo è un problema tardo, e per di più i TdG non sono ariani perché Ario aveva di Cristo una considerazione ben maggiore di quella che posseggono i TdG.


"Non erano inoltre anche loro a conoscenza della catachesi orale apostolica a loro coeva?"



Si può essere a conoscenza e decidere di rigettarla, è questo che fa l'eretico infatti, credere di averne capito qualcosa di più. La più colossale dimostrazione che il Sola Scriptura non funzione è che il protestantesimo è partito uno mentre adesso di sette protestanti ce ne sono migliaia, tutte convinte d'aver capito leggendo la sola Bibbia qualcosa di più dell'altra, il che prova che questa trasparenza del testo non esiste.


"Esisteva già a quel tempo una Traditio ortodossa in contrapposizione all'eresia?"



Ma è ovvio, basta leggere Ireneo che fu discepolo di S. Policarpo, uno degli allievi di S. Giovanni.

"La Chiesa, sebbene diffusa in tutto il mondo fino alle estremità della terra, avendo ricevuto dagli Apostoli e dai loro discepoli la fede..., conserva questa predicazione e questa fede con cura e, come se abitasse un'unica casa, vi crede in uno stesso identico modo, come se avesse una sola anima ed un cuore solo, e predica le verità della fede, le insegna e le trasmette con voce unanime, come se avesse una sola bocca", Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses, 1, 10, 1-2 (SC 264, 154-158; PG 7, 550-551).

"Infatti, se le lingue nel mondo sono varie, il contenuto della Tradizione è però unico e identico. E non hanno altra fede o altra Tradizione né le Chiese che sono in Germania, né quelle che sono in Spagna, né quelle che sono presso i Celti (in Gallia), né quelle dell'Oriente, dell'Egitto, della Libia, né quelle che sono al centro del mondo" (Op. cit.), 1, 10, 2 (SC 264, 158-160; PG 7, 531-534).


"Come potete convertire al cristianesimo un agnostico o ateo che dir si voglia e convincerlo con tali acrobazie anzichè con ragionamenti semplici e alla mia portata?"



Altra perla della WTS è aver manipolato il significato dei passi neotestamentari sulla semplicità convincendo i suoi adepti che semplice vuol dire banale (il loro DIo infatti è alquanto primitivo quanto ad antropomorfismo), e che dunque qualunque cosa di appena complesso viene etichettato come accademico=filosofico=satanico. Leggetevi Giobbe 11,7


Per Eupeptico


"anacronistico, in base a cosa?"



Come in base a che cosa? Pensi che nel I o nel II secolo esistesse il NT? Pensi che il criterio dell'ortodossia di qualcosa per i primi cristiani fossero i 27 libri che adesso hai in mano? Leggiti una dispensa dell'università di Torino sulla storia del canone: www.christianismus.it/sezscritti/doc0020/pgfisscanone.html


"gradirei sapere cosa o chi definisce l’ortodossia della Chiesa stessa."



Nella Traditio apostolica che si he con l'imposizione della mani di successore in successore degli apostoli, di episkopos in episkopos. Già nel II secolo Ireneo vescovo di Lione lo indicava come unico metodo per distinguere la vera Chiesa dagli eretici:

"Dunque la tradizione degli apostoli manifestata in tutto quanto il mondo, possono vederla in ogni Chiesa tutti coloro che vogliono riscontrare la verità, così possiamo enumerare i vescovi stabiliti dagli apostoli nelle Chiese e i loro successori fino a noi. Ora essi non hanno insegnato né conosciuto misteri segreti, che avrebbero insegnato a parte e di nascosto ai perfetti, ma certamente prima di tutto li avrebbero trasmessi a coloro ai quali affidavano le Chiese stesse. Volevano infatti che fossero assolutamente perfetti e irreprensibili (cf. 1 Tm 3,2) in tutto coloro che lasciavano come successori, trasmettendo loro la propria missione di insegnamento. Se essi avessero capito correttamente, ne avrebbero ricavato grande profitto; se invece fossero falliti, ne avrebbero ricavato un danno grandissimo. Ma poiché sarebbe troppo lungo in quest'opera enumerare le successioni di tutte le Chiese, prenderemo la Chiesa grandissima e antichissima e a tutti nota, la Chiesa fondata e stabilita a Roma dai due gloriosi apostoli Pietro e Paolo. Mostrando la tradizione ricevuta dagli apostoli e la fede (cf. Rm 1,[SM=g27989] annunciata agli uomini che giunge fino a noi attraverso le successioni dei vescovi… Infatti con questa Chiesa, in ragione della sua origine più eccellente, deve necessariamente essere d'accordo ogni Chiesa, cioè i fedeli che vengono da ogni parte — essa nella quale per tutti gli uomini è sempre stata conservata la tradizione che viene dagli apostoli. (...) Con quest'ordine e queste successioni è giunta fino a noi la tradizione che nella Chiesa a partire dagli apostoli è la predicazione della verità.
E questa è la prova più completa che una e medesima è la fede vivificante degli apostoli, che è stata conservata e trasmessa nella verità", Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses 3, 3, 1-3.


"- nel NT non esiste alcuna formulazione della dottrina Trinitaria ne è possibile localizzarvi alcun chiaro insegnamento che possa ricondurvi"



Chiariamo il problema perché la WTS su questo dato gioca parecchio. Nel NT non c'è la Trinità ma c'è la divinità del Padre, del Figlio e dello Spirito. Sono due cose immensamente diverse. Il kerygma apostolico s'è trovato con una patata bollente, ossia da una parte predicare che si era monoteisti e dall'altra che anche Cristo era Dio. Entrambi questi dati sono presenti nel NT, ma come possano stare insieme questo la teologia l'ha elaborato nel corso dei secoli. Si può definire la trinità come una sistematizzazione dei dati biblici, quindi è corretto dire che essa non c'è nella Bibbia mentre è incorretto dire che non ci sono i fondamenti di tale dottrina.


"senza tenere in considerazione la tradizione orale, che per i Cattolici (correggetemi se sbaglio) ha lo stesso identico valore di quella scritta."



Per i cattoli la Tradizione ha creato la Scrittura. Qui bisogna veramente uscire dal criterio fondamentalista americano secondo cui il NT è caduto rilegato dal cielo, in realtà quei 27 libri che abbiamo in mano si sono formati così come sono dopo 4 secoli di lotte. La prima volta che troviamo tutti e soli i 27 libri del NT attuali è nel IV secolo con la lettera festale dell'odiato Atanasio. Si vuol cioè dire che la Traditio apostolica in base a criteri quali la diffusione, l'apostolicità e la conformità all'ortodossia ha selezionato quali libri dovessero entrare nel canone. Paradossalmente dunque il metro di misura della Scrittura è stata la Traditio apostolica, che infatti non annulla la Scrittura come faceva quella dei farisei perché è quella stessa Traditio che ha scelto la Scrittura che invece secondo i TdG la annullerebbe. A mio avviso se si rigetta la Chiesa cattolica e si iniziano a farneticare cose del tipo "dopo il I secolo ci fu l'apostasia" allora, poiché è stata rigettata la Chiesa, si rigetti anche il canone da lei creato nei secoli successivi e si faccia pure esegesi sul Vangelo di Filippo, perché non si può rigettare la Chiesa e dichiararla apostata dal I secolo in avanti ma poi accettare un canone formato da quella stessa Chiesa secoli dopo. Qui sta l'ingenuità dei TdG che sono seriamente convinti siccome leggono la Torre di Guardia e non certo i trattati di filologia, che nel I secolo ci fosse il NT.


"“difficili” non significa “impossibili” da comprendere."



Mai detto impossibili, ma la difficoltà stava proprio nel fatto che essi non le leggevano secondo quanto dicevano loro i legati degli apostoli ma di testa loro.


"Che poi vi fossero persone che non avevano il giusto intendimento, non lo mette in discussione nessuno. San Paolo stesso disse di “non andare oltre ciò che è scritto”."



Ma è ovvio che Paolo avverta di non travisare le sue lettere, il problema è che per non travisarle ci si basava sulla predicazione orale. Non è che Paolo creasse cristiani con lettere, perché gesù disse andate e predicate, non andate e scrivete, le lettere sono solo un surrogato per la distanza e si basano su una catechesi già fatta a monte.


"Non voglio però che il tema del thread si muti in “Tradizione orale” o “scritta”."



Temo sia inevitabile siccome la trinità è un'insegnamento che la Traditio legge nella Scrittura il parlare di che cosa sia questo depositum fidei.


"La domanda è se (per quel che ci è dato di sapere) dalla lettura del NT, i lettori contemporanei degli agiografi (me ne basta uno), potessero comprendere la dottrina della Trinità."



La Trinità così come formulata tre secoli dopo ovviamente no, perché essa è un tentativo di far stare più come sotto lo stesso cappello, potevano però comprendere che Gesù fosse Dio.


"E’ possibile per un lettore privo di preconcetti religiosi/dottrinali, giungere alla consapevolezza di un Dio trino attraverso la “Sola Scriptura”?"



Non esiste un lettore senza preconcetti, tutti siamo già gettati in un orizzonte ermeneutico.

Per Mario


"Tutti i protestanti (i quali hanno coniato il motto di "sola scriptura" accettando cioè solo questa per le loro dottrine) hanno accettato la dottrina trinitaria, quindi mi sembra logico che anche dalla sola scrittura si possa raggiungere la conclusione trinitaria."



Ma i protestanti hanno copiato la dottrina trinitaria dalla Chiesa. IL Credo che essi recitano in chiesa è lo stesso cattolico, ed è il simbolo niceno-costantinopolitano. Hanno cioè rigettato la Chiesa ma per qualche miracolo non hanno rigettato né il suo canone neotestamentario né la fede proclamata nei Concili di Nicea e Costantinopoli. Tra l'altro in questi Concili di cui accettano il simbolo si parla anche di una struttura della Chiesa sacrale e gerarchizzata, altro che sacerdozio universale dei credenti, è il caso dunque di dire che sono doppiamente eretici nel senso etimologico della parola.

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 10/10/2006 22.21]

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(Κ. Καβάφης)
10/10/2006 23:43
 
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Mi pare che anche Polymetis in fondo abbia confermato che nelle scritture non vi è alcuna traccia della trinità:

"La Trinità così come formulata tre secoli dopo ovviamente no, perché essa è un tentativo di far stare più come sotto lo stesso cappello, potevano però comprendere che Gesù fosse Dio"

Dunque con la trinità siamo di fronte ad una creazione tardoantica atta ad armonizzare apparenti contraddizioni di un testo che, a quanto pare, tutti gli scrittori proto ortodossi ritenevano autoritativo.

Shalom
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