Caro Ritz
Dire che la fisicità è tridimensionale comporta comunque un errore di fondo. La scienza ( Einstein in primis ) ha dimostrato che il tempo, la velocità ed altri elementi ( in pratica la relatività ) sono intrinsechi alla fisicità.
L’abbandono della cosmicità più elementare basata sul postulato della staticità dell’universo è stata infatti abbandonata da tempo. Con Einstein infatti siamo entrati in una nuova era, l’era dello spazio visto non come solo spazio ma come spazio-tempo, questo grazie alla scoperta che la forza di gravità è correlata al tempo: a elevate quantità di forza di gravità il tempo rallenta drasticamente, tanto che gli scienziati hanno teorizzato che all’interno di un buco nero ci si trovi in assenza di tempo; di fatto un’eternità fuori dal tempo e dallo spazio.
Il mio esempio ovviamente era volutamente banalizzato e la sua esposizione in tali termini non è dipesa da una mia mancanza di conoscenza della fisica moderna. Non posso fare a meno che concordare con te che l’universo non è fatto da sole tre dimensioni, ma da almeno quattro: le tre dimensioni spaziali (base, altezza, spessore) e quella temporale. A essere sinceri alcuni ipotizzano anche l’esistenza di infinite dimensioni spaziali, ma finora nell’atto pratico non sono ancora state dimostrate.
Col mio esempio volutamente banale intendevo solo dimostrare che non è possibile stabilire l’unicità dell’uomo in base alla fisicità dello stesso, ma mi rendo conto che tu ne facevi un discorso sull’autocoscienza. Perciò evidentemente il mio esempio non è calzante. Da quanto ne ho compreso io, correggimi se sbaglio, tu intendi dire che siccome l’uomo è consapevole con la sua autocoscienza di essere una sola persona, anche Dio, l’Essere di cui noi siamo l’immagine e la somiglianza, dovrebbe essere una sola persona. Dunque non Tre Persone ma una sola, dico bene?
Questo infatti mi sembra di capire da quanto esponi qui:
Per quanto riguarda la seconda considerazione tu parli degli effetti della somiglianza dell'uomo con Dio, cioè le sue capacità, e su queste concordo.
Comunque anche la coscienza è un effetto della somiglianza con Dio e dal momento che sono cosciente della mia unitarietà evidentemente l'ho ereditata da chi non è trinitario ma unitario.
Su questa osservazione non mi trovi molto d’accordo, perché come uomo io sono anche cosciente di essere un corpo, di possedere delle mani, dei piedi, delle gambe. Insomma sono consapevole della mia fisicità. Se tutto quello di cui sono consapevole l’ho avuto in eredità dal mio creatore, allora anche la consapevolezza della mia fisicità dovrei averla ereditata da lui. Ergo Dio non può essere solo spirito ma anche materia. Ma così non è: Dio è solo spirito. Ne consegue che anche la nostra autocoscienza di essere uno non può essere utile per determinare la vera natura di Dio. Anche se noi ci sentiamo uno, giacchè siamo diversi come esseri da Lui, su di Lui non possiamo evincere nulla.
Infine riguardo alla sostanza: come si fà ad affermare che la nostra sostanza sia diversa da quella divina se da essa siamo stati tratti? Semmai è diversa la forma che ha assunto la sostanza.
Dio ha creato il tempo e lo spazio. Essendone il Creatore, li trascende e ne è totalmente al di fuori. La creazione del tempo e dello spazio, ossia dell’universo fisico con tutti i corpi celesti, pianeti, stelle, corpi terreni, animali, uomini, ecc, sono avvenute ex-nihilo. Dio non ha preso parte della Sua sostanza trasformandola in materia perché Lui non appartiene a questa realtà ma la trascende, ne è al di fuori. Ti dico queste cose perchè ho come la sensazione che tu sia un panteista. Mi sembra che tu creda, ma anche qui correggimi se sbaglio, che Dio sia l’energia da cui è stato tratto l’universo fisico. In pratica, Dio ha trasformato parte di se’ stesso, ossia energia, in materia. Io non sono panteista dunque non credo in ciò. Posso però comprendere che chi segue questa scuola di pensiero filosofica possa pensare che allora l’uomo, siccome discende dall’Energia (Dio) allora ne deve conservare le caratteristiche. Siccome l’unicità è una caratteristica dell’uomo allora deve esserlo per forza anche per Dio.
Chi invece non crede nel panteismo, ma al Dio che crea ex-nihilo senza trasformare parte di sé in qualcosa, allora non ci vede nessuna implicazione nell’unicità dell’uomo, in quanto l’uomo non ha la stessa sostanza né la stessa natura del Creatore ma è stato creato dal nulla!
Ovviamente però, siccome è stato fatto a immagine e somiglianza del Creatore allora ne ha il calco delle qualità e delle capacità. Ma l’uomo potrebbe essere Uno e Dio invece Trino.
E' ormai arcinoto che la materia e l'energia sono due forme diverse della stessa entità sostanziale.
Ma io non sono panteista, dunque non credo che l’energia con cui viene formata la materia sia Dio. Credo che sia energia creata dal nulla, energia al di fuori di Dio.
Già risposto. E rimango convinto della mia tesi unitaria.
Lungi da me il farti cambiare idea. Stiamo soltanto scambiandoci delle argomentazioni.
Come si suol dire: evidentemente hai visto o giocato un'altra partita.
Era soltanto un pizzico di humour in risposta ai tuoi indici (alzato per te e abbassato per me!). Ovviamente nessuno vince nulla, perché dopotutto questa non è una sfida ma un dialogo.
La parola dogma è in'invenzione umana per mettere la museruola alla razionalità.
La parola dogma invece è stata coniata come definizione ultima di realtà metarazionali, che quindi non possono essere razionalizzate non perché in contrasto con la ragione ma perché sopra la ragione. Dopotutto stiamo parlando di Dio, un Essere che mai potrà essere conosciuto e capito fino in fondo dalle nostre limitate menti umane.