Trinita'

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-gengiskhan-
00mercoledì 11 ottobre 2006 23:46
Re:

Scritto da: M.Tamburino 11/10/2006 21.38

Scritto da: mioooo 11/10/2006 19.30
E possibile sapere la Prima volta che viene scritta la Parola Trinità ,in qualsiasi scritto ma ripeto la sua prima volta
Grazie

Mi ricordo che Tertulliano sia il primo ad usare il termine "Trias" ma al momento non ricordo né dove né con quale accezione. Dovrei cercare ma questa sera non sto benissimo e credo di andare a letto fra pochissimo ... [SM=g27995]




Cioè all'incirca fra il 200 e il 220 d.C..

Non è un epoca abbastanza tarda rispetto alla predicazione apostolica?

Non usarono mai Gesù e gli apostoli la parola "trias"?

Strano considerando che è un termine così importante, anzi fondamentale per il cristianesimo cattolico. [SM=g27988]

[SM=x511460]
Eupeptico
00giovedì 12 ottobre 2006 09:33


"Ma preferisco cosa dicono i miei libri di testo:

“L’idea che all’origine del canone vi sia stata una pronuncia autoritaria della gerarchia ecclesiastica, e in seguito a questa l’adozione dei 27 libri nelle chiese, è antistorica”, “le deliberazioni degli organismi direttivi ecclesiastici ci sono state, come abbiamo visto, ma solo in un secondo tempo. E si sono limitate a registrare e ratificare un fatto compiuto, avvenuto nell’ambito delle comunità cristiane.” (Corsani – “Introduzione al Nuovo Testamento”, pag. 25, ed. Claudiana).



Ma queste righe sono condivisibilissime e non dicono alcunché contro quello che io ho scritto…



Ah sì ?!



"E come disse Bertrand “non spetta alla Chiesa di decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura testimoniare se la chiesa è ancora cristiana” (cioè ortodossa). – (Protestantisme, Parigi. Je Sers – 1931)."



Viene da chiedersi se costui, ignoto di 70 anni fa …



Costui, ignoto di 70 anni fa, tra l’altro, è menzionato nell’opera citata nel medesimo contesto che tu dici essere condivisibilissimo.
Stai a vedere che adesso tu e Corsani la pensate alla stessa maniera. Peccato che Corsani sia Valdese e creda nella “Sola Scriptura”.



"Certo che citare Ireneo in un thread imperniato sulla “Sola Scriptura” …"



L'hai deciso tu che è sulla Sola Scriptura?



Sai com’è! Avendo aperto io questo thread, sfido chiunque a provare che il tema deciso non fosse la “Sola Scriptura”.



"Anche i TdG credono che Gesù sia Dio (come vedi non ho problemi a scriverlo con la maiuscola). Tu non mi devi dimostrare che il NT affermi che Gesù sia Dio (cosa che anche i sassi sanno), tu devi dimostrarmi che il NT intende ciò che tu intendi quando affermi che Gesù sia Dio."



Quanto dicevo che dal Nt si può ricavare che Gesù è Dio intendevo proprio questo



… e io ti ho detto che non mi interessa in questo momento parlare dell’identità divina di Gesù.
Capisco che dopo aver affermato chiaramente che la Trinità non è definitivamente insegnata nella Sacre Scritture e che ad essa non si può giungere senza l’ausilio della tradizione orale, tu senta un certo impulso psicologico compensativo che ti spinge a controbilanciare la suddetta affermazione con ripetizioni enfatiche sulla divinità del Cristo … ma non è di ciò che voglio parlare. Quindi per favore evita di cambiare discorso: almeno quando effettui reply a me indirizzati.



"Credevo quindi fosse chiaro che mi riferissi nello specifico ad un orizzonte “trinitario”. "



Come già detto a mio avviso un lettore capirebbe che Gesù è Dio



Come già detto … non era questa la mia domanda.


Escludo che ad una prima lettura senza l'ausilio della WTS si potrebbe mai arrivare alla teologia su Gesù-dio dei TdG,



A parte che sei smentito dai fatti da Russell e i primi studenti biblici i quali, non avendo la WTS alle spalle, giunsero ad una simile formulazione attraverso la “Sola Scriptura” (e mettendo da parte le “griglie” personali), detto questo … che fai … ribalti il problema su di noi? Questi “giochetti” da forumisti sono nati insieme ad Internet.

La mia domanda comunque è semplice e l’hai capita benissimo. Ora non è necessario “dimenarsi verbalmente in questo modo” per far passare in secondo piano la tua chiara risposta: La Trinità (che a casa mia prevede “tre” persone) non è insegnata nel NT ma necessita della tradizione orale per essere compresa così come oggi da Voi formulata.

Giusto … sì o no?


perché essa richiede uno dei famosi "pre-concetti", ossia il leggere tutto secondo una griglia, che il lettore medio non ha, quella del giudaismo pre-esilico e del suo campo semantico.



Parole SANTE!
spirito!libero
00giovedì 12 ottobre 2006 09:57
Non è un'argomentazione, ma visto il titolo del topic, un pò di arte meravigliosa non guasta. Non sono trinitario, ma queste parole sono davvero immense, credo che mai uman favella abbia potuto decrivere l'"Etterno" in maniera così sublime:

Nel suo profondo vidi che s’interna,
legato con amore in un volume,
ciò che per l’universo si squaderna:

sustanze e accidenti e lor costume
quasi conflati insieme, per tal modo
che ciò ch’i’ dico è un semplice lume.

La forma universal di questo nodo
credo ch’i’ vidi, perché più di largo,
dicendo questo, mi sento ch’i’ godo.

[..]

in me guardando, una sola parvenza,

mutandom’io, a me si travagliava.
Ne la profonda e chiara sussistenza
de l’alto lume parvermi tre giri

di tre colori e d’una contenenza;
e l’un da l’altro come iri da iri
parea reflesso, e ’l terzo parea foco

che quinci e quindi igualmente si spiri.
Oh quanto è corto il dire e come fioco
al mio concetto! e questo, a quel ch’i’ vidi,

è tanto, che non basta a dicer "poco".
O luce etterna che sola in te sidi,
sola t’intendi, e da te intelletta

e intendente te ami e arridi!
Quella circulazion che sì concetta
pareva in te come lume reflesso,

da li occhi miei alquanto circunspetta,
dentro da sé, del suo colore stesso,
mi parve pinta de la nostra effige:


Dante par. XXXIII

Saluti
Andrea
(Mario70)
00giovedì 12 ottobre 2006 16:56
Re:

Scritto da: Eupeptico 12/10/2006 9.33



Escludo che ad una prima lettura senza l'ausilio della WTS si potrebbe mai arrivare alla teologia su Gesù-dio dei TdG,



A parte che sei smentito dai fatti da Russell e i primi studenti biblici i quali, non avendo la WTS alle spalle, giunsero ad una simile formulazione attraverso la “Sola Scriptura” (e mettendo da parte le “griglie” personali), detto questo … che fai … ribalti il problema su di noi? Questi “giochetti” da forumisti sono nati insieme ad Internet.



Non è esatto:
Nel libro The Three Worlds, scritto nel 1877, alle pagine 57 e 58, Charles Russell ammise che lo Spirito Santo è una persona, criticando la setta dei "Cristadelfiani" che ritenevano che lo Spirito Santo fosse invece solo una forza impersonale (come gli attuali TdG):

«Io comincio a credere che le persone dell'Età a venire e molti tra i premillenaristi non credono in nulla che sia di natura spirituale ... I Cristadelfiani [dicono] che lo Spirito Santo non sia che un principio o un elemento di potenza, e non un'intelligenza. Non è nient'altro né più né meno che "elettricità", come dichiara uno dei loro libri che ho di fronte a me. Nessuna meraviglia che essi non discernino che un futuro carnale. Un simile falso ragionamento ... conduce molti altri ancora nelle tenebre».

Inoltre a differenza degli attuali tdg, Russell sosteneva che Gesù Cristo fu adorato sulla terra. ‘Domanda: Fu egli realmente adorato, o la traduzione è difettosa? Risposta: Sì, noi crediamo che il nostro Signore, mentre era sulla terra, fu realmente adorato’ (Watch Tower Reprints, III, 15 luglio 1898, pag. 2337; edizione inglese). La Torre di Guardia del 15 ottobre 1945 commentando Ebrei 1:6 affermò: ‘Poiché Geova Dio regna come Re per mezzo di Sion... chiunque lo voglia adorare, deve anche adorare e prostrarsi davanti al principale rappresentante di Geova, cioè Gesù Cristo, il Suo Co-reggente sul Trono della Teocrazia. Gli angeli santi ubbidirono lietamente al comando divino e dimostrarono la loro adorazione del nuovo Re di Geova e la loro sottomissione a lui, partecipando alla sua ‘guerra nel cielo’ contro Satana e i suoi angeli malvagi’.

E che dire di Michele arcangelo? ecco cosa simboleggiava per Russell Michele in un commento ad apocalisse 12 dalla Torre di Guardia di Sion e araldo della Presenzadi Cristo, nell'articolo: "Illustrazione del falso Regno di Dio in
Apocalisse XII", dicembre 1881:

"...Michele e i Suoi angeli" - il Papato e i suoi sostenitori (la gerarchia ecclesiastica romana) - "combatterono contro il drago" - i poteri civili e politici di Roma. "Ed il gran drago fu scagliato giù dal cielo": il conflitto fra potere religioso e potere civile si concluse con la graduale sconfitta di quest'ultimo nel 799. Da allora i poteri civili dell'impero divennero servitori volontari del papato ..."

Insomma invece di Gesù Cristo, Michele era il papato...
Per fortuna che le idee di Russell erano come quelle dei tdg attuali...
Saluti Mario

[Modificato da (Mario70) 12/10/2006 17.09]

jwfelix
00giovedì 12 ottobre 2006 19:12
Re: Re:

Non è esatto:
Nel libro The Three Worlds, scritto nel 1877, alle pagine 57 e 58, Charles Russell ammise che lo Spirito Santo è una persona, criticando la setta dei "Cristadelfiani" che ritenevano che lo Spirito Santo fosse invece solo una forza impersonale (come gli attuali TdG):

«Io comincio a credere che le persone dell'Età a venire e molti tra i premillenaristi non credono in nulla che sia di natura spirituale ... I Cristadelfiani [dicono] che lo Spirito Santo non sia che un principio o un elemento di potenza, e non un'intelligenza. Non è nient'altro né più né meno che "elettricità", come dichiara uno dei loro libri che ho di fronte a me. Nessuna meraviglia che essi non discernino che un futuro carnale. Un simile falso ragionamento ... conduce molti altri ancora nelle tenebre».



Dove ha ammesso Russell che lo ss è una persona???

Felix
(Mario70)
00giovedì 12 ottobre 2006 19:59
Re: Re: Re:

Scritto da: jwfelix 12/10/2006 19.12

Non è esatto:
Nel libro The Three Worlds, scritto nel 1877, alle pagine 57 e 58, Charles Russell ammise che lo Spirito Santo è una persona, criticando la setta dei "Cristadelfiani" che ritenevano che lo Spirito Santo fosse invece solo una forza impersonale (come gli attuali TdG):

«Io comincio a credere che le persone dell'Età a venire e molti tra i premillenaristi non credono in nulla che sia di natura spirituale ... I Cristadelfiani [dicono] che lo Spirito Santo non sia che un principio o un elemento di potenza, e non un'intelligenza. Non è nient'altro né più né meno che "elettricità", come dichiara uno dei loro libri che ho di fronte a me. Nessuna meraviglia che essi non discernino che un futuro carnale. Un simile falso ragionamento ... conduce molti altri ancora nelle tenebre».



Dove ha ammesso Russell che lo ss è una persona???

Felix


Quando dice che per i Cristadelfiani non è un intelligenza, ma un semplice principio di potenza come l'elettricità, se per lui lo SS è un intelligenza sembra sia chiaro che abbia una personalità non credi?
Nella scansione originale lo spirito è chiamato: "The Holy Spirit" tutte le iniziali sono maiuscole...
Ciao

[Modificato da (Mario70) 12/10/2006 20.01]

[Modificato da (Mario70) 12/10/2006 20.05]

Eupeptico
00giovedì 12 ottobre 2006 20:19
Caro Ancientofdays,
non ho idea se tu sia un”ex”, quindi nel dubbio non ho scrupoli a risponderti. Lo faccio però convinto che né tu né i mie fratelli forse più giovani di “verità” si facciano meravigliare dai trucchetti da “prestigiatore” di alcuni.
Innanzi tutto ti invito a rileggere la mia frase con estrema attenzione, e noterai che è assolutamente corretta.
Inoltre ritengo erroneo attribuire a Russell determinate credenze senza specificare il preciso periodo della sua vita in cui le pronunciò. Lo studio della Sola Scriptura, come di qualsiasi altra cosa, implica una crescita della conoscenza e un abbandono graduale di idee errate. Chiaramente, più si va indietro nel tempo e più si scopre che Russell la pensava come i Presbiteriani. (non fosse altro perchè lo era). Fatta questa piccola premessa, anche se mi sforzo inutilmente di rimanere in tema, accenno a quanto qualcuno insinua su siti web vari in relazione a Russell/Michele/SpiritoSanto:
- affermare che Russell non avesse chiaro in mente chi fosse l'Arcangelo Michele, è non solo fuorviante ma addirittura offensivo per l'intelligenza di quell'uomo. Nel suo libro “The Finished Mistery”, Russell afferma che il Michele di apocalisse 12 rappresenta il papato. Ma notiamo come introduce questa rappresentazione:
"Apparentemente può sembrare una costruzione forzata supporre che l'Arcangelo Michele di Daniele 12 simboleggi qui l'Uomo del Peccato....." Ed. Ital. Pag. 137

Russel sapeva benissimo chi fosse l'Arcangelo Michele e sapeva benissimo che la rappresentazione che stava per fare di Apocalisse 12 era antitetica alle reali identità dei personaggi menzionati, tant'è che contrappone il Michele di Apocalisse al Michele di Daniele. Affermare che Russell ignorasse la reale identità di Michele, è assolutamente sbagliato e non corrispondente al vero. Infatti, un esempio per tutti, nel suo libro "The Time is at hand", edizione inglese del 1889 alla pagina 145, Russell identifica chiaramente la figura dell'arcangelo Michele con quella di Gesù Cristo.

- Ma che dire dello SS? E’ bene far notare come per “pura distrazione” la pagina web di un famoso apostata (pagina che mi fu inoltrata da un interessato alla questione) omette il nome di Barbour, coautore del “Tre Mondi”. Chiunque conosca bene la storia dei TdG sa bene come Russell dipendesse da Barbour in giovane età (li separavano 30 anni) e come con il tempo Russell si separò da Barbour proprio a causa di dissensi dottrinali. Chissà come mai viene omesso il nome di Bourbor? Ci sarebbe molto da dire e da puntualizzare ma finiremmo per cambiare discorso e finire OT, cosa che mi sforzo ormai da due pagine di non fare.

E’ curioso però che siano proprio le persone che ci accusano di confondere la Trinità con forme di modalismo a commette poi lo stesso errore. Infatti a me non importa nulla in questa sede se lo Spirito Santo sia una persona Divina, così come non mi importa nulla se lo sia Gesù.
I trinitari non devono dimostrarmi che lo Spirito Santo sia Dio, o che Gesù sia Dio, o che il Padre sia Dio …. Questo lo credono anche i modalisti. I trinitari devono dimostrarmi che queste tre distinte persone sia un Unico Dio Trino secondo il dogma trinitario!

E tale evidenza, come più volte ripetuto e confermato anche da altri forumisti cattolici, è assente nel NT.
La Trinità non è insegnata nel NT ma necessita della tradizione orale per essere compresa così come oggi da Voi formulata.
Giusto … sì o no?

PS
Come diceva Barnabino….. se qualcuno vuole parlare di Michele o altro, si apra un thread specifico. Dopo questa breve parentesi, per qul che mi riguarda, non risponderò più a questioni OT.
(Mario70)
00giovedì 12 ottobre 2006 20:59
Re:

Scritto da: Eupeptico 12/10/2006 20.19


E’ curioso però che siano proprio le persone che ci accusano di confondere la Trinità con forme di modalismo a commette poi lo stesso errore. Infatti a me non importa nulla in questa sede se lo Spirito Santo sia una persona Divina, così come non mi importa nulla se lo sia Gesù.
I trinitari non devono dimostrarmi che lo Spirito Santo sia Dio, o che Gesù sia Dio, o che il Padre sia Dio …. Questo lo credono anche i modalisti. I trinitari devono dimostrarmi che queste tre distinte persone sia un Unico Dio Trino secondo il dogma trinitario!

E tale evidenza, come più volte ripetuto e confermato anche da altri forumisti cattolici, è assente nel NT.
La Trinità non è insegnata nel NT ma necessita della tradizione orale per essere compresa così come oggi da Voi formulata.
Giusto … sì o no?



Il tuo modo di fare mi fa sorridere e lo trovo di un infantilismo unico, infatti solo ora ho notato che non hai risposto a me direttamente in quanto sono un tuo ex fratello, o sbaglio? Sai molte volte immagino che le persone con le quali converso siano piu mature di quanto invece non lo siano in realtà e il tuo esempio lo dimostra, alcuni diranno che dovrei rispettare chi segue dei precetti come te, ma in questo caso non lo posso fare perchè l'amore è piu importante dei precetti umani.
Comunque i modalisti affermano che le tre persone siano semplicemente dei modi di presentarsi dell'unico Dio, mentre nelle scritture si capisce chiaramente che le tre ipostasi hanno una loro individualità e dei ruoli ben specifici ma hanno la stessa natura divina, questo si capisce dalle scritture e nulla più.
Continuo a ricordare che le tre ipostasi sono un unico Dio semplicemente perchè nella dimensione divina atemporale non esiste uno spazio, quindi le tre "persone" sono unite per la loro natura (essere Dio), ma ognuna ha una propria individualità, ecco perchè per il trinitarismo ortodosso è fondamentale giungere alla conclusione che il padre sia Dio, che il figlio sia Dio e che lo S. santo sia Dio, il resto è logica deduttiva.
Se poi dichiari che non esiste la formula trinitaria come esposta nei primi concili è cosa ovvia e non c'è bisogno di un tread per affermarlo.
Per quanto riguarda Barbour e Russell in tutte le pubblicazioni dei tdg è affermato che l'unico dissenso intercorso tra i due riguardava il riscatto, non certo la natura dello spirito santo.
Saluti "apostati" Mario
p.s. se qualcuno vuole quotare quello che ho scritto permetterà a costui di rispondere... facciamo come i bambini alle elementari.



husband70
00giovedì 12 ottobre 2006 21:28
Innanzututto non capisco una cosa. Vorrei una spiegazione.

Vero è che io non lo avevo notato, ma come al solito lo aveva notato ( come al solito ) Libero: il fatto che i TdG si rivolgono agli ex generalmente, salvo casi particolari, in terza persona.

Ma la mia domanda è questa: se i TdG parlano qui con gli "apostati" questi ultimi fanno loro notare che sono dei peccatori e che coloro che fra i TdG partecipa ad un forum, anche se interconfessionale, non è un TdG "esemplare".

Quando poi si accorgono che i TdG parlano loro in terza persona si offendono e puntano i piedi.

Vorrei chiedere agli ex-TdG: avete una posizione comume su questa questione?

Detto questo passo al punto in topic.

Mario dice che l'essere tutte e tre Dio non dipende dalla identità di persone ma dalla identità di sostanza, per cui si tratta di un unico Dio, una persona ma in tre: uguali e distinte.

OK, adesso è chiaro.

Ma anche io e i miei due figli siamo padri e figli e siamo della stessa sostanza, ma non siamo una sola persona e contemporaneamente tre persone uguali e distinte!!! [SM=g27993]

Siamo tre persone distinte, punto e stop.

Anche se siamo tutti e tre della stessa sostanza. [SM=g28004]


Saluti.

[Modificato da husband70 12/10/2006 21.37]

(Mario70)
00giovedì 12 ottobre 2006 21:45
Re:

Scritto da: husband70 12/10/2006 21.28
Innanzututto non capisco una cosa. Vorrei una spiegazione.

Vero è che io non lo avevo notato, ma come al solito lo aveva notato / come al solito )Libero: il fatto che i TdG si rivolgono agli ex generalmente, salvo casi particolari, in terza persona.

Ma la mia domanda è questa: se i TdG parlano qui con gli "apostati" questi ultimi fanno loro notare che sono dei peccatori e che chi partecipa ad un forum non è "esemplare".

Quando poi si accorgono che parlano in terza persona si offendono e puntano i piedi.

Vorrei chiedere agli ex-TdG: avete una posizione comume su questa questione?

Detto questo passo al punto in topic.

Mario dice che l'essere tutte e tre Dio non dipende dalla identità di persone ma dalla identità di sostanza, per cui si tratta di un unico Dio, una persona ma in tre: uguali e distinte.

OK, adesso è chiaro.

Ma anche io e i miei due figli siamo padri e figli e siamo della stessa sostanza, ma non siamo una sola persona e contemporaneamente tre persone uguali e distinte!!! [SM=g27993]

Siamo tre persone distinte, punto.

Anche se siamo tutti e tre della stessa sostanza. [SM=g28004]


Saluti.

[Modificato da husband70 12/10/2006 21.33]




Non so perchè ma oggi mi sei piu simpatico...
nella prima parte hai detto bene "l'essere tre dipende dall'identità di sostanza" poi hai di nuovo confuso le cose...
Cercherò di essere terra terra:
Se tu, tuo figlio e tua figlia foste trasportati in una dimensione in cui non esiste lo spazio e il tempo, sareste tutti e tre uniti nella sostanza umana, ma manterreste la vostra individualità (il vostro io) questo perchè in quella dimensione non esiste lo spazio, quindi non sarebbe possibile alcuna divisione, ma coesistereste tutti e tre insieme, ma tu non saresti tuo figlio e tuo figlio non sarebbe te.
Capito ora?
Ciao
P.S. non mi sono offeso per eupeptico ci mancherebbe altro, gli darei una soddisfazione che non merita dal momento che continua a far suo un atteggiamento di certo non cristiano, anche se io fossi il suo nemico (e non mi pare proprio neanche lo conosco...) mi dovrebbe amare lo stesso, almeno cosi ha insegnato Cristo, lui non mi parla in terza persona come dici tu, non mi parla proprio! il che è diverso.
ma questo è un altro argomento...

Matteo 5:43-48 43 «Avete inteso che fu detto: Amerai il prossimo tuo e odierai il tuo nemico. 44 Io invece vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli, il quale fa sorgere il suo sole sui cattivi come sui buoni e fa piovere sui giusti come sugli empi. 46 Qualora infatti amaste solo quelli che vi amano, che ricompensa avreste? Non fanno lo stesso anche i pubblicani? 47 E se salutate soltanto i vostri fratelli, che cosa fate di speciale? Non fanno lo stesso anche i gentili? 48 Voi dunque sarete perfetti, come perfetto è il Padre vostro che è nei cieli».

[Modificato da (Mario70) 12/10/2006 21.51]

barnabino
00venerdì 13 ottobre 2006 00:01
Con grande sforzo si rimane OT, grazie ad Husband che così riassume la dottrina della trinità:


Mario dice che l'essere tutte e tre Dio non dipende dalla identità di persone ma dalla identità di sostanza, per cui si tratta di un unico Dio, una persona ma in tre



L'ultima parte ("una persona in tre") non saprei quanto sia ortodossa, ammesso che esista una formulazione ortodossa comune a tutti i trinitari, ma a parte questo rimane il quesito iniziale: la sola scriptura contiene questa formulazione, o ne contiene almeno i concetti? E possibile arrivare a questa formulazione con la sola scriptura senza, in pratica, passare per Nicea e Calcedonia?

Come dice Eupeptico non basta dire che Gesù è Dio (o che lo è lo spirito santo) poichè anche i modalisti lo sostengono ed anche i testimoni di Geova sostengono che Gesù è Dio.

Shalom
Polymetis
00venerdì 13 ottobre 2006 00:22
Per Eupeptico

“Ah sì ?!”

Sì. Dicono solo che il canone non è stato creato da una decisione della gerarchia in un Concilio, ma questo l’ho detto anch’io, i Concili ratificano solo, non creano. Quessto che conta è che il canone si sia sviluppato in seno alla Chiesa nei primi 4 secoli, alla Chiesa che per la WTS era apostata sin dalla fine del I secolo con la morte dell’ultimo apostolo. Eppure, alla fine del secolo successivo, come vediamo dal canone muratoriano, il NT era ancra lungi dall’essere quello che è oggi e anzi si consideravano canonici(in quella comunità) alcuni scritti oggi rigettati, ho precisato “in quella comunità” proprio perché a seconda dei luoghi il canone oscillava. C’è stata una limature delle differenze in seno alla Chiesa col trascorrere del anni.

“Costui, ignoto di 70 anni fa, tra l’altro, è menzionato nell’opera citata nel medesimo contesto che tu dici essere condivisibilissimo.”

Non ho detto che condivido l’autore, ho detto che quelle righe che hai citato sono condivisibili e non dicono nulla di particolarmente rivelatore.

“Sai com’è! Avendo aperto io questo thread, sfido chiunque a provare che il tema deciso non fosse la “Sola Scriptura”.”

Ma è questo problema, tu credi nel Sola Scriptura non rendendoti conto che quest’ultima è un prodotto della traditio, sia per contenuti, in quanto trascrizione della catechesi orale, sia per selezione dei testi.

“Capisco che dopo aver affermato chiaramente che la Trinità non è definitivamente insegnata nella Sacre Scritture”

E te lo ribadisco, anche perché secondo me le scritture insegnano insieme tutto e niente, ogni scrittura è ispirata e utile come dice Paolo, e al contempo ogni scrittura può essere equivocata da abili cavillatori o perché eretici o perché non in grado di capirla (la difficoltà denunciata da Pietro), ecco perché non c’è lettura della scrittura se non all’interno della Traditio apostolica che ne dà il significato e la chiave complessiva.
Come già detto voi confondete il modo con cui è formulato un dogma coi dati che lo compongono, il fatto che le tre persone siano Dio dalla Scrittura si evince, come poi ciò possa stare insieme con l’altrettanto chiaro monoteismo è ciò che il trinitarismo spiega. Dunque non so cosa tu creda d’aver ricavato.

“A parte che sei smentito dai fatti da Russell e i primi studenti biblici i quali, non avendo la WTS alle spalle, giunsero ad una simile formulazione attraverso la “Sola Scriptura””

Mu Russel è il fondatore della WTS, è ovvio che giunga alle conclusioni della WTS senza la WTS, perché è una sua creazione. Il tuo è un mero circolo logico. Intendevo dire che ci sono migliaia di protestanti nel mondo, o di sette varie dai battisti, ai presbiteriani, ecc. tutte che si ammantano di questa magica espressione “Sola Scriptura”, e magari con eccellenti biblisti che i tdG non possono neppure sognare, ma ciononostante leggono tutto il contrario di quanto voi scorgete nella “sola Bibbia”, illudendovi di non avere degli schemi di lettura.

“Lo studio della Sola Scriptura, come di qualsiasi altra cosa, implica una crescita della conoscenza e un abbandono graduale di idee errate.”

Dunque secondo te non c’è mai un’altalena? Non sai che la WTS non ha solo la luce progressiva ma anche la luce intermittente? Dottrina prima affermate, poi negate, poi affermate di nuovo, e infine negate una seconda volta?

Per Hus

Le tre persone sono distinte, non separate. Una essenza, una sostanza unita, tre persone.

Per BArn

" Come dice Eupeptico non basta dire che Gesù è Dio (o che lo è lo spirito santo) poichè anche i modalisti lo sostengono ed anche i testimoni di Geova sostengono che Gesù è Dio. "

Ma i modalisti non vedono oltre alla dività di Cristo anche i passi in cui è distinto dal Padre, quando ad esempio lo prega in croce, mentre i TdG non intendono Dio nella stessa maniera in cui lo intendiamo noi. Quando dico che non c'è la trinità ma c'è che Gesù e lo Spirito sono Dio, non lo sto affermando nel senso dei TdG bensì nel senso della pienezza della deità. Ergo mi chiedo cosa Eupeptico si illuda d'avermi cavato fuori, il discorso dovrebbe rispostarsi su che tipo di "Dio" è Gesù, perché è ovvio che se è nel mio senso allora il trinitarismo o il modalismo si rendono necessari per salvaguardare il monoteismo. E, siccome siamno d'accordo che il modalismo trascura molti dati biblici, il trinitarismo appare uno sbocco necessario a cui la Bibbia stessa conduce con l'ineludibiltà di un sillogismo.

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 13/10/2006 0.29]

barnabino
00venerdì 13 ottobre 2006 12:44
Caro flash,


Le tre persone sono distinte, non separate. Una essenza, una sostanza unita, tre persone



Ripeto: un lettore arriva alla stessa definizione con la sola scriptura? Per ora, devo dire, ho letto solo interventi atti a ignorarla o superarla. Solò Polymetis, in questa operazione, introduce, senza citarla esplicitamente, una timida "pienezza della deità" che comunque esclude la terza persona e presenta non pochi problemi esegetici, tanto è vero che è citata come passo trinitario solo nei testi apologetici ma difficilmente in quelli scientifici.

Shalom


[Modificato da barnabino 13/10/2006 12.48]

barnabino
00venerdì 13 ottobre 2006 14:23
Cara benimusso,

Non avevo risposto per evitare di andare OT con dei dettagli, ma a te non possiamo negare nulla!

Il primo ad usare il termine greco trias fu Teofilo di Antiochia nel suo Ad Autolico II,15 (180 c.) in cui identifica la trinità (trias) con "Dio, il Verbo suo, e la Sapienza". La Sapienza per Teofilo è "la forza divina che assiste Dio nella creazione" (M. Simonetti).

Il primo ad introdurre alcuni termini tecnici poi divenuti comuni (come substantia, tinitas, statum e personam) è Tertulliano specialmente nel Contro Prassea (213 c.) che però sono da lui usati "con l'ausilio di una filosofia inadeguata e senza linguaggio appropriato e fisso". (G. Bosio).

Dobbiamo aspettare però cento anno per avere una definizione che si avvicini a quella attuale. Ma non vorrei che adesso si finisse a diquisire sul concetto di trinità dei Padri, il tema è altro: il concetto di trinità si trova nella sola scriptura?

Shalom
Polymetis
00venerdì 13 ottobre 2006 14:55
"tanto è vero che è citata come passo trinitario solo nei testi apologetici ma difficilmente in quelli scientifici."

Quest'affermazione è così generica ed equilibrista che è impossibile tanto da confermare quanto da smentire. Più le frasi sono generiche, e più il loro significato tende a zero. Dire che un versetto è citato “difficilmente” dai testi scientifici implica che qualunque cosa io ti portassi tu mi risponderesti: “non avevo escluso del tutto la possibilità che fosse citato”, Inoltre, la tua affermazione implicherebbe una frequentazione assidua dei testi degli specialisti, sono avendo fatto una statistica mentale la frase avrebbe senso, altrimenti si parla tanto per parlare. Ma che persone che ignorano la lingua greca possano leggere i testi scientifici e le riviste assiduamente, o essere informati del dibattito, è impossibile, infatti siccome sono frullatori di citazioni a loro non interessano i testi scientifici ma le pagine e le righe di questi saggi, dove viene loro segnalato che c’è qualcosa che fa acqua al loro mulino vanno in biblioteca a fotocopiarsi la pagina, nulla di più, giacché bisogna disperatamente fare brodo con qualcosa, infischiandosi di tutto il dibattito scientifico sullo sfondo. Io al contrario rispondo che di tutti i trattati di cristologia che ho eltto quello era uno dei versetti più citati.

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 13/10/2006 15.00]

barnabino
00venerdì 13 ottobre 2006 15:06
Caro Polymetis,

Non andiamo OT evitando di disperderci in mille rivoli di discussione e torniamo alla domanda iniziale posta da Eupeptico. E' possibile trovare il concetto di trinità nella sola scriptura? E' ovvio che il passo di Colossesi 2,9 non contiene alcun concetto trinitario.

Shalom

Eupeptico
00venerdì 13 ottobre 2006 19:56
Il moderatore e tutti i forumisti sono testimoni del profondo rispetto che provo per il mio interlocutore in genere. Il primissimo messaggio di questo thread dimostra il tono con il quale volevo conversare.

Di risposta Polymetis apostrofa me e i miei fratelli che parole tipo “ingenuo”, “astorico”, fondamentalista”, “manipolato dalla WTS”, “incapace di ragionare senza la WTS”, “frullatore di citazioni fotocopiate” et similia.

Pensare che siamo alla terza pagina, ancora non abbiamo fissato la premessa di quello che avrebbe voluto essere il mio ragionamento, e l’elenco degli insulti si allunga sempre di più.
Adesso basta. Credo di avere di meglio da fare che stare qui a sentirmi dare del “frullatore”.

Vi lascio con un’altra di queste citazioni “fotocopiate in biblioteca” (probabilmente oltre all’intelligenza per capirle mi mancano pure i soldi per acquistare certe opere):

“Se mai ti sembrerà di superare la mia semplicità con la forza delle ragioni filosofiche, non vantarti per questo di aver vinto tutti i [TdG]. La mia pochezza di uomo debole non deve diventare disonore di tutto un popolo: non ritenere confutata tutta una religione per l’incapacità di uno solo”

e a Polymetis rivolgo la seguente:

“Nella ricerca della vera beatitudine, che importanza può avere lo studio della grammatica, della dialettica e delle arti? Tutte queste discipline giacciono molto più in basso rispetto all’eccellenza morale e non hanno la forza di elevarsi a un tale livello”. Una "eccellenza" sulla quale ti consiglio di lavorare.

Ignori Bertrand, ma sono certo che l’autore di queste citazioni ti è più familiare. Io non te lo posso indicare perché ho sbadatamente dimenticato di fotocopiarmi i riferimenti.

… che persona triste che sei.

Il mio account verrà cancellato entro 24 ore.

Bye
M.Tamburino
00venerdì 13 ottobre 2006 20:59
Anche io ci terrei a che Eupeptico restasse.
(Mario70)
00venerdì 13 ottobre 2006 22:00
Re:

Scritto da: Teodoro Studita 13/10/2006 1.02

una espressione che ritengo di disappunto da parte del forista Teodoro Studita,



Solo una smorfietta, il Signore ha fatto grandi cose per Mario, siamo noi (io soprattutto) che non ci accontentiamo mai...



per Teo: La smorfietta riguardava il filioque?
Fammi sapere che sono curioso...

Per flash: dove avrei dimostrato di scendere nel modalismo? a mio parere sono stato molto attento al riguardo, non ho fatto altro che specificare in continuazione che le tre ipostasi sono ben separate, ma unite solamente nella loro natura divina.

ciao

[Modificato da (Mario70) 13/10/2006 22.03]

(Mario70)
00venerdì 13 ottobre 2006 22:11
Re:

Scritto da: Eupeptico 13/10/2006 19.56

e a Polymetis rivolgo la seguente:

“Nella ricerca della vera beatitudine, che importanza può avere lo studio della grammatica, della dialettica e delle arti? Tutte queste discipline giacciono molto più in basso rispetto all’eccellenza morale e non hanno la forza di elevarsi a un tale livello”. Una "eccellenza" sulla quale ti consiglio di lavorare.

Ignori Bertrand, ma sono certo che l’autore di queste citazioni ti è più familiare. Io non te lo posso indicare perché ho sbadatamente dimenticato di fotocopiarmi i riferimenti.

… che persona triste che sei.

Il mio account verrà cancellato entro 24 ore.

Bye



Proprio tu parli di "eccellenza morale" quando non ti degni neanche di parlare a chi come me ha preso una strada differente dalla tua? dovresti vedere la tua trave composta dalla mancanza di amore, piuttosto che la pagliuzza di chi invece ti risponde senza farsi problemi, io anche quando ero tdg rivolgevo la parola agli ex, la mia coscienza mi impediva di seguire un precetto completamente privo di amore, dovresti esaminartela anche tu...
Secondo me la persona veramente triste sei tu.
saluti Mario
P.S. lo so che questo modo di parlare puo urtare chi segue senza farsi domande delle regole prive di amore, ma quando sento puzza di mancanza di amore o di fariseismo non posso stare zitto.
(flash)
00sabato 14 ottobre 2006 00:48
Re: Re:

Scritto da: (Mario70) 13/10/2006 22.00

per Teo: La smorfietta riguardava il filioque?
Fammi sapere che sono curioso...

Per flash: dove avrei dimostrato di scendere nel modalismo? a mio parere sono stato molto attento al riguardo, non ho fatto altro che specificare in continuazione che le tre ipostasi sono ben separate, ma unite solamente nella loro natura divina.

ciao



Infatti ho detto: mi pare, ma non vorrei sbagliarmi, e forse mi sono sbagliato!

Di questa faccenda ne discussi anche in un convegno di CL in cui ebbi l'onore di conoscere Mons.Ravasi ( parlo di circa 25 anni fa )e di discuterne con l'eccelso biblista e teologo.

Portai delle obiezioni sul concetto di atemporalità di Gesù come Dio, e mons. Ravasi disse che in effetti la atemporalità del Cristo era al tempo oggetto di discussione.

Esprimevo il concetto che non potendosi collocare contemporaneamente il Cristo in cielo ed in terra ( che senso avrebbe avuta l'ascensione, e l'affermazione rivolta a Maria Maddalena?)ero convinto che Cristo non fosse legato, almeno nella sua esistenza da Figlio dell'uomo ad una sorta di atemporalità, ma fosse soggetto alla temporalità

Concetto dal quale non fatto alcun passo indietro nell'intercorrente lasso di tempo.

Ricordo che a suo tempo, viste le mie preoccupazioni di non essere caduto in eresia, Mons. Ravasi mi rassicurò che la mia posizione non doveva essere considerata eterodossa.

Semmai mi avrebbe informato di eventuali sviluppi dello studio teologico in corso a quel tempo, ma in effetti a Mons. Ravasi la cosa deve essere sfuggita di mente e non ho ritenuto più importunarlo, nè ho avuto più modo di incontrarlo.

Fermo restando a tale concetto, nel Cristo c'è mutevolezza di sostanza, Egli rimane Dio pur in sostanza di uomo.

Ma in effetti in questo caso non rimane unito alla natura divina ma se ne separa scendendo sulla terra, nato da donna e percorrendo gli stadi di crescita fisica fino a pienezza e maturità.

D'altra parte non possiamo limitare l'Onnipotente nè in uno spazio seppur illimitato, nè negare la possibilità che una delle tre ipostasi possa dimensionarsi in una spazialità.

Ferma restando l'incommensurabilità divina nella Sua interezza
una e trina.

Per cui ripetendo il sommesso parere che espressi a suo tempo all'eminente biblista che le tre ipostasi sono separate, ma unite strettamente in quanto alla loro natura divina, pur non essendo ancora propriamente eresia modalista, vi può però condurre per insidiose vie traverse.

Tale unità infatti non è inscindibile, Dio Onnipotente non è
limitabile in facoltà, questo concetto a mio parere sbarra la strada a qualunque debordamento in eresia, evitando di cadere per stadi successivi al ritenere che la carne del Cristo sia un modo di essere della natura divina, qualore tale unità di sostanza col Padre e lo Spirito Santo fosse ( e ripeto )del tutto inscindibile.

Da ciò derivano tutti i concetti di non atemporalità del Figlio come residente in terra quale Figlio dell'uomo e tutta una altra serie di conclusioni che pubblicherò in un testo ( il mio primo ) spero prima che sarò morto.

Sperando di non avervi annoiato con le mie deduzioni di vecchio, forse anche un pò aterosclerotico, auguro a tutti la buona notte.


[Modificato da (flash) 14/10/2006 0.51]

Polymetis
00sabato 14 ottobre 2006 15:40
Dal Mattutino di Ravasi:


LA GIUSTA IRA

Adirarsi è facile, ne sono tutti capaci, ma non è assolutamente facile e soprattutto non è da tutti adirarsi con la persona giusta, nella misura giusta, nel modo giusto, nel momento giusto e per la giusta causa.
Ira, collera, rabbia, furore, stizza, sdegno, indignazione sono vocaboli spesso usati come sinonimi, senza badare più di tanto alle sfumature dei loro significati. Si delinea, così, il primo dei vari vizi capitali, quelle malattie dell'anima codificate da un antico elenco tradizionale in un settenario. In realtà, come già insegnava il filosofo greco Aristotele nel brano della sua Etica a Nicomaco (n. 1109a) da noi citato, è necessario operare alcune distinzioni, al punto tale che se la rabbia cieca e furibonda è un vizio pericoloso e persino deleterio, lo sdegno contro l'ingiustizia, la violenza e il male può essere invece una virtù. Una virtù praticata dai profeti e dallo stesso Cristo: si provi a leggere, da un lato, i sei "guai!" di Isaia (5, 8-25) e i sette "guai!" di Gesù (Matteo 23, 1-33).
«Serpenti, razza di vipere» non è solo un urlo del Battista ma è anche una frase ripresa da Cristo nella sua denuncia dell'ipocrisia di scribi e farisei. Se, allora, bisogna saper controllare e comprimere il ribollire bestiale dell'ira che trabocca scoppiando e che è ben raffigurato dalle immagini della bava alla bocca, della voce strozzata e del digrignare dei denti, come si è soliti dire, è necessario però saper coltivare e vivere lo sdegno che si appunta contro coloro che operano il male e contro le strutture inique. Sempre, però, come ricorda Aristotele, «nella misura giusta, nel modo giusto, nel momento giusto e per la giusta causa». E questo non è né poco né facile da praticare; è tuttavia necessario, se non si vuol cadere nella rabbia pura e semplice.



Morale della favola: amicus Plato sed magis amica veritas. Se permettete che i medici si indignino contro i praticoni e i ciarlatani, permettete che i grecisti si indignino contro chi crede di poter trattare le loro materie come se fossero il passatempo del pomeriggio.
Quanto dico che i TdG sono fondamentalisti non temo smentite, sono infatti il perfetto calco di ciò che il dizionario definisce con questo termine: persone incapaci di rifiutare l'inenarranza delle Scritture, che credono al creazionismo e che la Bibbia sia un libro di scienza, che non hanno in media alcuna laurea in materia attinenti alle scienze bibliche o alle materie antichistiche eppure dissertano di greco e storia del Vicino oriente antico. L'unica arroganza qui è quella dei TdG, da parte nostra c'è solo lo sdegno di chi se sente chiamare pagano, figlio di Babilonia la grande, ecc. da ogni Torre di Guardia, e che non può che constatare con Ravasi: “Il dialogo è possibile solo quando si ha un terreno comune di discussione che sia scientifico (storico, letterario, teologico) e rigoroso. Altrimenti si può solo lasciare spazio alla carità.”

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 14/10/2006 15.42]

Polymetis
00sabato 14 ottobre 2006 21:14
"Esprimevo il concetto che non potendosi collocare contemporaneamente il Cristo in cielo ed in terra ( che senso avrebbe avuta l'ascensione, e l'affermazione rivolta a Maria Maddalena?)ero convinto che Cristo non fosse legato, almeno nella sua esistenza da Figlio dell'uomo ad una sorta di atemporalità, ma fosse soggetto alla temporalità"

Detta così devo dire che a me invece suona molto eterodossa.
Per i salvati il paradiso è uno stato dell'anima, non è un "luogo" in cui si possa andare e perciò è possibile dire: "se X è qui allora non è là". Cristo ha realizzato l'incarnazione senza mai lasciare il seno del Padre(lo insegna papa san Leone Magno), in quanto non c'è una sin-cronicità tra il paradiso (che è atemporale) e la terra, dove invece il tempo scorre. Non è possibile dire che un minuto passi sulla terra e contemporaneamente ciò avvenga in paradiso. Einstein ci insegna che il tempo scorre diversamente a seconda della curvatura del continuum spazio-tempo in cui ci troviamo, come concepire dunque il paradiso e l'eternità, dove, non essendoci spazio, non c'è neppure il tempo, giacché la relatività generale einteniana ha dimostrato che queste due realtà sono un binomio inscindibile? Diciamo che la nostra mente è assai limitata (Gb 11,7-9), possiamo però provare a profferire qualche balbettio. Dal punto di vista terreno, ossia guardando da una prospettiva dove il tempo scorre, Cristo non era ancora salito al Padre, mentre da una prospettiva celeste e dunque di immutabilità, Cristo aveva realizzato l’incarnazione senza lasciare il seno del Padre, perché Dio avendo creato il tempo ne è fuori e dunque non può esserci un “prima” col Figlio, un “dopo” senza il Figlio e un “dopo ancora” col Figlio ritornato. Questo implicherebbe che Dio diviene, ossia che muta, ma il divenire implica il tempo che a Dio è estraneo. Cristo ascendendo non ha spiccato il volo, come se il paradiso fosse in qualche luogo sopra le nuvole, sappiamo che oltre le nuvole c’è ancora atmosfera e poi lo spazio aperto, null’altro. Se Cristo ha raffigurato nella mente dei suoi discepoli l’ascensione al cielo come una salita in verticale è perché nelle teologie primitive il cielo è sempre stato considerato la dimora di Dio, e dunque il Signore creò un’immagine che fosse comprensibile alla mente dei discepoli. Ma il paradiso non sta in qualche luogo della Via Lattea, per cui un’ascesa in verticale come se si stesse facendo un viaggio col proprio corpo verso un luogo fisico è impossibile.
Oltre al tempo la tua difficoltà a concepire Cristo contemporanemante in cielo e in terra è perché nella ta mente li consideri come due luoghi, ma se solo il secondo è un luogo, mentre il primo è ovunque e da nessuna parte, che senso ha dire che se sono qui allora non sono là? Non sono "là" ha senso solo se quel "là" è localizzato da qualche parte, e dunque se è là non è qua, ma la dimensione di Dio, che tutto riempie e riassume, non è alcun là contrapposto ad un qua, bensì ciò che permea tutto e lo trascende, giacché tiene nell'essere ogni punto dell'universo.
Sulla concezione dell'eternità posto due paginette dalle lezioni all'università di Tubinga dell'allora prof. J. Ratzinger:





Ad maiora

[Modificato da Polymetis 14/10/2006 21.24]

barnabino
00domenica 15 ottobre 2006 12:18
Qui state andando OT, la domanda iniziale è: la trinità come tale è presente nella sola scriptura?

Io dico assolutamente di no. Affrontando lo stesso tema Alessandro Sacchi del PIME in "fede di Israele e messaggio Cristiano" (Queriniana,2001) dice

"L'applicazione a Gesù di attributi divini ha radici profonde nei testi del NT ma bisogna riconoscere che in essi Gesù è assimlato al Padre non tanto in forza di una condivisione della stessa natura divina, quanto per l'intima comunione che lo unisce a lui"

Vedete un pò voi.

Shalom


Polymetis
00domenica 15 ottobre 2006 14:28
E siccome Dio + una realtà totalmente altra l'intima comunione con lui implica l'unità della natura, come infatti dice l'autore della lettera agli Ebrei la sostanza di Cristo è il calco di quella del Padre. Et-et

Ad maiora
barnabino
00domenica 15 ottobre 2006 15:10
Caro Polymetis,

Sei OT, la domanda non rigurda la divinità di Cristo, a cui credono anche i testimoni di Geova, ma la trinità. Dove si trovano affermazioni del concetto di trinità nella sola scriptura?

Tu invece Ritorni ossessivamente sugli stessi temi già affrontati centinaia di volte. La tua incompetenza è evidente dal fatto che continui a distorcere tutti i passi in modo grossolano. Il passo di Ebrei da te citato non parla affatto della trinità e non dice neppure che Gesù possiede la "sostenza" del Padre, dice solo che è l'impronta o l'effige della realtà o l'essere di Dio.

Ma questo non implica una condivisione, non vedo dove, significa solo in Gesù i credenti possono vedere l'essenza o la realtà di Dio attraverso la sua immagine/impronta/riflesso. Non vi si legge nessuna chiara affermazione trinitaria, specialmente in un contesto in cui Gesù è presentato "alla destra della Maestà" e non come la "Maestà" stessa. Ricordati il rasoio di Occam: non dobbiamo cercare soluzioni che impiegarono 300 anni ad essere definite quando ne abbiamo una pronta!

Non a caso Sacchi dice che "bisogna riconoscere" che in questi passi quegli attributi divini assimilano Gesù al Padre "non tanto in forza di una condivisione della stessa natura divina". Nel caso mettetevi d'accordo tra trinitari!

Shalom

[Modificato da barnabino 15/10/2006 15.12]

Polymetis
00domenica 15 ottobre 2006 15:38
“la domanda non rigurda la divinità di Cristo, a cui credono anche i testimoni di Geova”

Già siete politeisti, lo sappiamo.

“ma la trinità. Dove si trovano affermazioni del concetto di trinità nella sola scriptura?”

Come ho cercato di far capire, se c’è un solo Dio e anche Gesù è Dio allora la Trinità è uno sfogo più obbligato di un sillogismo.

“La tua incompetenza è evidente dal fatto che continui a distorcere tutti i passi in modo grossolano.”

La tua incompetenza invece sta nel fatto che non sai leggere la lingua di cui discuti.

“"sostenza" del Padre, dice solo che è l'impronta o l'effige della realtà o l'essere di Dio.
Ma questo non implica una condivisione, non vedo dove, significa solo in Gesù i credenti possono vedere l'essenza o la realtà di Dio attraverso la sua immagine/impronta/riflesso.”

Non hai capito nulla, infatti non si dice che è la riproduzione dell’esterno di Dio, Dio infatti non ha un aspetto esterno, si dice che è il calco/impronta dell’hypo-stasis, cioè di ciò che sta sotto, la sos-stanza di Dio. (hypo-stasis =sub-stare) . Stessa parola!
E la riproduzione della sostanza non è un aspetto esteriore, perché la sostanza non è un ’aspetto esteriore bensì l’intimità dell’essere. Cristo è la riproduzione della natura intrinseca di Dio. Infatti gente che secondo te sarebbe incompetente commenta come me: “questa metafora desunta dalla teologia alessandrina del Logos esprime l’identità di natura tra il Padre e il Figlio e nello stesso tempo la distinzione delle persone” (Nota dell’Ecole Biblique nella Bible de Jerusalem)

Quindi risparmiaci la tua incompetenza in greco e filosofia antica.

"in un contesto in cui Gesù è presentato "alla destra della Maestà" e non come la "Maestà" stessa"

Ancors questa storia? Ma chi ha mai negato la distinzione delle persone? Fai anche tu come il TdG che è venuto da me stamattina e con un'inenuità mostruosa causata dalla WTS mi ha chiesto se in quanto trinitario secondo me al battesimo Cristo è sceso su di se stesso in forma di colomba.

" Nel caso mettetevi d'accordo tra trinitari! "

Noi non viviamo in una società orwelliana quindi le sfumature e l'elaborazione dei concetti le lasciamo ai singoli, anzi, spesso è l'approfondimento dei teologi che fa maturare l'opinione della Chiesa. Ovviamente nei TdG nulla di tutto ciò esiste, la letteratura piove dal cielo, si sottolinea la pappa e si ripete, punto.

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 15/10/2006 15.42]

Teodoro Studita
00domenica 15 ottobre 2006 16:09

a tua incompetenza è evidente



Io mi chiedo di cosa si lamentano i tdg quando poi sono i primi a insultare il prossimo, senza peraltro avere titolo di giudicare una "competenza". Su questo non posso che associarmi allo sdegno di polymetis, mentre mi lascia perplessa l'esternazione di tamburino, persona sempre corretta ed equilibrata. Cosa dovremmo fare, metterci a fare discorsi da bar in una sezione scientifica? A che gioco giochiamo? Se dobbiamo fare della divulgazione di bassa lega basta dirlo, negli altri casi non ci si deve lamentare se alcuni discorsi sono difficili da seguire. Se abbassassimo il livello il forum subirebbe un appiattimento che non gioverebbe a nessuno.

L'interessante dissertazione sulla temporalità/atemporalità dell'incarnazione è viceversa l'ennesima riprova che presso di noi il dibattito è vitale ed il libero pensiero è non solo consentito, com'è ovvio che sia, ma ben accolto anche dall'intellighenzia cattolica, incarnata da quel monumento di erudizione che è Ravasi.

Infine, per quanto riguarda l'origine del simbolo trinitario, vi rimando a thread

freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=43257&idd=916&t=1160924861250&...

Dove la discussione è condotta in maniera un pochino più acribica che "frullando citazioni" di due righe, ma leggendo uno per uno i testi patristici.

Cordialità,


M.Tamburino
00domenica 15 ottobre 2006 17:00
Mi spiace Teodoro che adesso la persona scorretta e poco equilibrata sia diventata io, come surrettiziamente lasciano trasparire le tue parole. Se tu e Polymetis ritenete di non dover modificare nulla nel vostro atteggiamento, va bene: vuol dire che mi sono sbagliato. Ricordatevi solo però che nell'imitare la "santa ira" del nostro Maestro di rimanere sempre un passo indietro a Lui, altrimenti ne va della vostra sequela ...

Credo che ognuno di noi abbia incontrato delle persone che, con la scusa di essere detentori della verità, si poneva in modo sgradevole e sufficiente verso l'altro. In questo momento mi vengono in mente una dozzina di cattolici coi quali mi sono dovuto scontrare. Ma al di là di questo, credo che la persona ed il suo rispetto vengano prima di qualunque ragione. Altrimenti devo pensare che se incontri Barnabino come minimo gli dai una martellata in testa.

Mi dispiace ricordartelo, Teodoro, ma qualche settimana fa ti dava fastidio la stizza che aveva provocato quel forista di cui non ricordo neanche il nome, se non che aveva dato dell'ignorante praticamente a tutti fuorché a se stesso? Non è che i tuoi toni concilianti erano finalizzati solo a che rimanesse una persona che TU avevi pensato ci sarebbe stata bene tra la flora e la fauna? Bene, dov'è quel Teodoro conciliante nei modi e nei termini?

Io non ho due lauree, non so di greco e di latino, di papirologia, patristica e nemmeno di grammatica. Ma credo, avendo un discreto numero di anni all'attivo, di essere in grado di riconoscere la poca educazione dove si manifesta, da qualunque parte venga.

Ma qui si sta andando OT: in privato o al telefono sono disposto a proseguire quando vuoi. Ti lascio con le parole di Isacco della Stella:
La virtù consiste tutta nella verità della carità e nella carità della verità. In quanto verità, illumina per conoscere; in quanto carità, infiamma ad amare. Come, infatti, senza la carità la scienza gonfia, così senza la conoscenza la carità fuorvia. Nell'ardore e nel fulgore del fuoco viene dato ai discepoli lo Spirito dal cielo perché, come fulgore, guidi alla piena verità e come ardore li faccia ardere di piena carità.

Che il Re Celeste Consolatore ci aiuti ad unire il tutto nell'et-et e non nell'aut-aut.

[Modificato da M.Tamburino 15/10/2006 17.06]

-gengiskhan-
00domenica 15 ottobre 2006 17:24
Re:
Scritto da: M.Tamburino 15/10/2006 17.00


Mi spiace Teodoro che adesso la persona scorretta e poco equilibrata sia diventata io, come surrettiziamente lasciano trasparire le tue parole. Se tu e Polymetis ritenete di non dover modificare nulla nel vostro atteggiamento, va bene: vuol dire che mi sono sbagliato. Ricordatevi solo però che nell'imitare la "santa ira" del nostro Maestro di rimanere sempre un passo indietro a Lui, altrimenti ne va della vostra sequela ...

Credo che ognuno di noi abbia incontrato delle persone che, con la scusa di essere detentori della verità, si poneva in modo sgradevole e sufficiente verso l'altro. In questo momento mi vengono in mente una dozzina di cattolici coi quali mi sono dovuto scontrare. Ma al di là di questo, credo che la persona ed il suo rispetto vengano prima di qualunque ragione. Altrimenti devo pensare che se incontri Barnabino come minimo gli dai una martellata in testa.

Mi dispiace ricordartelo, Teodoro, ma qualche settimana fa ti dava fastidio la stizza che aveva provocato quel forista di cui non ricordo neanche il nome, se non che aveva dato dell'ignorante praticamente a tutti fuorché a se stesso? Non è che i tuoi toni concilianti erano finalizzati solo a che rimanesse una persona che TU avevi pensato ci sarebbe stata bene tra la flora e la fauna? Bene, dov'è quel Teodoro conciliante nei modi e nei termini?

Io non ho due lauree, non so di greco e di latino, di papirologia, patristica e nemmeno di grammatica. Ma credo, avendo un discreto numero di anni all'attivo, di essere in grado di riconoscere la poca educazione dove si manifesta, da qualunque parte venga.

Ma qui si sta andando OT: in privato o al telefono sono disposto a proseguire quando vuoi. Ti lascio con le parole di Isacco della Stella:
La virtù consiste tutta nella verità della carità e nella carità della verità. In quanto verità, illumina per conoscere; in quanto carità, infiamma ad amare. Come, infatti, senza la carità la scienza gonfia, così senza la conoscenza la carità fuorvia. Nell'ardore e nel fulgore del fuoco viene dato ai discepoli lo Spirito dal cielo perché, come fulgore, guidi alla piena verità e come ardore li faccia ardere di piena carità.

Che il Re Celeste Consolatore ci aiuti ad unire il tutto nell'et-et e non nell'aut-aut.



Non ho capito tutto, in particolare dovrei rileggere le parole di Isacco della Stella.

Ma per quanto riguarda quel che ho capito, e per quanto riguarda essenzialmente lo spirito di quel che è scritto,
sono pienamente d'accordo.

Consentimi una forte stretta di mano. fdetr

Mario Gengis Temucin Khan.

[SM=x511460]
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